Risultati da 1 a 8 di 8
  1. #1
    brescianofobo
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    Silviomedia: Prodi bollito, csx-cdx 48-48, mille miliardi per la campagna

    Corriere 29.6.05

    Berlusconi ai suoi: anche a sinistra dicono che Prodi è bollito


    ROMA - «Prodi è in caduta, è contrastato anche dai suoi, inviso sia a Fassino che a Rutelli che a D’Alema. E pensate che appena ieri sera mi hanno raccontato che persino De Benedetti ne parla male: a una cena ha detto che è cotto, proprio così, che Prodi è bollito». Non ha aggiunto altro Silvio Berlusconi. Non ha detto se condivide il giudizio, se pensa anche lui che Prodi sia veramente «bollito». Di certo due sera fa, davanti ai consiglieri regionali del Veneto, il capo del governo ha raccontato la cosa in modo divertito, soddisfatto delle divisioni altrui, sfoderando il proverbiale ottimismo dei sondaggi: «Posso dirvi che nel proporzionale siamo ormai alla pari con il centrosinistra, 48 per cento ciascuno».
    La premessa sulla politica interna, in una riunione interamente dedicata ai problemi del Veneto (fra gli altri Galan ha rivendicato alla Regione un ministro), non è stata lunga. Sufficiente comunque a fornire ulteriori dettagli sul pensiero del Cavaliere, su come il premier sta «mettendo la testa», per usare una sua espressione, alla lunga campagna elettorale in vista delle Politiche.
    Una campagna che si annuncia senza precedenti, sia per la drammaticità con cui entrambi gli schieramenti interpretano la posta in gioco, sia per i conseguenti investimenti finanziari. Ai consiglieri regionali veneti il Presidente del Consiglio ha detto che per ogni collegio occorrerebbero, in media, secondo un budget di massima, almeno un milione di euro. Una stima che assomiglia più a un auspicio che ad una dichiarazione di intenti, ma che dà la misura di ciò che si prepara: un milione per 475 collegi sfiora la cifra iperbolica di quasi mezzo miliardo di euro, mille miliardi delle vecchie lire, oltre ogni previsione di record.
    Berlusconi ha mostrato altri numeri. Uno sulla possibile candidatura di Letizia Moratti a sindaco di Milano: «Oggi prenderebbe più del 60 per cento dei consensi». Altri sulle preoccupazioni degli italiani per il futuro: «Quattro su dieci non vedono rosa, ma sono preoccupati per gli altri cittadini, non per sé stessi. A forza di dire che tutto va male la sinistra influisce sul modo di pensare. In realtà solo il 1o per cento degli italiani ha delle preoccupazioni per il proprio futuro economico».
    Sul partito unitario e il processo costituente la voglia di mordere il freno del capo del governo incontra invece qualche ostacolo. Stasera era prevista una riunione del premier con tutti i parlamentari della Cdl, al cinema Capranica, inviti già partiti nei giorni scorsi. Ieri sera l’appuntamento è saltato. Fini e Follini non gradiscono un incontro di questo tipo alla vigilia dell’assemblea di An e del congresso dell’Udc. Oggi a colazione, con Casini e forse anche con il leader di An, Berlusconi avrà modo di parlarne.
    Marco Galluzzo

  2. #2
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    Ma Berlusconi vede la vita in categorie di sondaggi??? Quando va a fare la spesa, manda Datamedia a fare un exit-poll sulle offerte alle casalinghe che escono?

  3. #3
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    Brunik non è che per caso mi ricorderesti i sondaggi Silviomedia pre-Regionali? Grazie.

  4. #4
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    In Origine Postato da Lollo87Lp
    Brunik non è che per caso mi ricorderesti i sondaggi Silviomedia pre-Regionali? Grazie.
    Infatti. Il ballista sta cercando di motivare i suoi sostenitori a tutti i costi. Non escluderei che i 450 milioni di euro escano fuori anche dalle casse delle amministrazioni ancora controllate dalla cdl. In ogni caso prepariamoci a una campagna martellante delle televisioni.
    Le primarie sono un issue molto forte e possono creare scontento nella destra. Molti elettori di Berlusconi si chiederanno perché noi possiamo scegliere e loro no. Il nano è come quei generali della storia antica che prima di uno scontro disperato rincuoravano i loro uomini parlandogli del terrore che serpeggiava nel campo avverso per non fargli pensare al loro sconforto.

  5. #5
    brescianofobo
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    In Origine Postato da Lollo87Lp
    Brunik non è che per caso mi ricorderesti i sondaggi Silviomedia pre-Regionali? Grazie.
    Pronti.
    Risulta agli atti che secondo Silviomedia la CDL ha perso altri tre punti rispetto alle regionali, dove era appunto in vantaggio del 3%, 48-45.

    Considerando che poi le regionali le hanno perse dell'8,5%, tornano i conti del recente sondaggio eurisko: l'Unione dovrebbe essere in vantaggio dell'11%.


    [B]Libero 11-03-2005
    DATI POSITIVI PER LA CDL
    IL CAVALIERE RAGGIANTE: NEL GRADIMENTO PERSONALE SURCLASSA CHIRAC, SCHROEDER E BLAIR
    Berlusconi esulta: siamo avanti tre punti
    Silvio svela ai senatori un sondaggio che dà l'Unione al 45% e il centrodestra al 48 . Forza Italia sale al 23




    ROMA - «Siamo in grande ripresa. Bisogna mettersi tutti al lavoro e non sciupare questi momenti positivi. Ne va del successo alle elezioni politiche». Mercoledì sera, emiciclo del Senato. Il dibattito parlamentare sulla morte di Nicola Calipari si è appena concluso; un Silvio Berlusconi evidentemente soddisfatto del risultato decide di non uscire imboccando la porta alle spalle dei banchi del governo, ma di affrontare la mischia dei senatori forzisti che lo aspettano al centro dell'aula. Il clima è quasi euforico. Qualcuno lo applaude, tutti vogliono conoscere il commento del premier sul grande successo politico appena raggiunto. Ci sono Mario Tomassini, Luigi Fabbri. Rosario Costa, Antonio Azzollini, Guglielmo Castagnetta, Lucio Malan, Elisabetta Alberti Casellati Emiddio Novi. Il cosentino Antonio Gentile provi ad introdurre il tema delle Regionali: «Presidente, ir. Calabria abbiamo qualche piccolo problema». Mi lui spiazza tutti. Sul casc Calipari ha già calato la saracinesca; il caso Regionali non ha mai meritato 1i sua attenzione e non inizierà a meritarla ora. Perché ora è tempo di tornare a parlare di cose serie. D: elezioni politiche. E d sondaggi.
    Il celebre sorriso di Berlusconi sì allarga a dismisura: «Siamo tre punti sopra l'Unione: noi al 48, loro al 45 per cento». Anche il partito è in ripresa: «Vi comunico che Forza Italia è salita al 2 3 per cento: è un ottimo risultato, dobbiamo lavorare per consolidarlo». Qualcuno dei presenti rimugina che le Regionali rischiano di «tirare in basso» i lusinghieri dati che sta snocciolando il Cavaliere. Ma lui non sente o non vuol sentire. Perché è già sul punto che gli interessa di più: quello che riguarda lui medesimo in rapporto agli altri leader europei. Chissà dove li prenderà questi sondaggi, chissà a quanto tempo dopo la morte di Calipari e la liberazione della Sgrena risalgono.

    Uno dei senatori presenti vorrebbe porsi e porre la domanda, ma quello è nella forma più smagliante, arrestare il suo fiume di parole in piena è praticamente impossibile. «Ho la sensazione che si tratti di Datamedia: insomma degli eredi di Crespi, per capirci», azzarda al telefono col giornalista il senatore di cui sopra.
    Quale che sia la fonte, Berlusconi non sta lì a perdersi in questi dettagli: sono i suoi sondaggi, credibili per definizione. E quei sondaggi dicono ancora una volta che, tra i capi di governo del Vecchio Continente, almeno tra quelli che contano, il più popolare è lui. «Io sono al 48 per cento, tutti gli altri arrancano», esulta. «Blair e Schroeder sono al 28 e al 25 percento. Chirac poi», e cui una pausa: Chirac Sara anche l'unico di centro destra dei tre, ma da qui a dire che sia amico di Berlusconi ce ne corre. E infatti il Cavaliere scandisce: «Chirac è al tredici». Nessun commento, giura chi gli era di fianco ìn quel momento. Ma i trentadue denti del sorriso storico di Berlusconi, in quel momento sono sembrati essere trentatrè.

  6. #6

  7. #7
    Hanno assassinato Calipari
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    che spasso... se non ci stesse mandando in rovina, lo terrei come ministro della risata

  8. #8
    brescianofobo
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    In Origine Postato da brunik
    Pronti.
    Risulta agli atti che secondo Silviomedia la CDL ha perso altri tre punti rispetto alle regionali, dove era appunto in vantaggio del 3%, 48-45.

    Considerando che poi le regionali le hanno perse dell'8,5%, tornano i conti del recente sondaggio eurisko: l'Unione dovrebbe essere in vantaggio dell'11%.
    Ragionamento esatto, il vantaggio reale del centrosinistra dell'Unione è salito all 10%.

    Corriere, 30.6.05
    Casini frena Silvio: aspettiamo le primarie dell’Unione, poi si vedrà

    ROMA - Nel gioco delle parti ognuno racconta la sua versione. Quella di Berlusconi è che glielo hanno chiesto, in modo molto secco, i commensali. Quella di casa Udc è che l’ha comunicato lui, il premier, durante il pranzo. Quella di Fini è che la dichiarazione sulla candidatura è stata in qualche modo concordata. Di certo alla fine del vertice, ieri pomeriggio, nei corridoi di Montecitorio, il presidente della Camera ha depotenziato l’annuncio: «In autunno, dopo le primarie del centrosinistra, si vedrà...». «Pranzo cordiale, ottimo clima, si è parlato persino di vacanze». In questo caso le versioni coincidono, quelle ufficiali. Ma a orecchie attente alcuni commensali hanno raccontato altro. Solo un esempio, ancora Casini: «A Berlusconi ho detto chiaramente che non può chiedere tutto, che il progetto di partito unitario è fumoso, indefinito e dunque....». Mentre Follini: «Ci ha ripetuto che alle elezioni occorre andare ognuno col suo simbolo, ma che occorre tenere in piedi l’idea del processo unitario. Ma allora di cosa ha parlato sino a oggi?».
    Il pranzo di ieri, cordiale e teso allo stesso tempo, pieno come sempre di sospetti reciproci, ha certificato almeno un paio di cose. Primo: che il progetto di partito unitario è franato. Sepolto dalle incertezze del Cavaliere: «Se la sinistra si presenta con 49 partiti - ha detto ieri a Follini e Fini - noi ne dobbiamo presentare 50». E dalla ritrosia dei centristi di aprire un discorso serio senza garanzie su un ricambio di leadership. Secondo: che non esiste accordo in vista nemmeno sulla legge elettorale, che il capo del governo vuole fortissimamente cambiare e che Follini non è disposto a ritoccare senza una sterzata in senso proporzionale.
    Il resto appartiene alla tattica. Visto che su entrambi i punti non esistono garanzie, Berlusconi rivendica la propria leadership, mette a tacere alcune chiacchiere che considera fastidiose (vedi l’autopromozione di Formigoni) su altre candidature, archivia per il momento i ragionamenti sul «passo indietro». Se lo farà, e alcuni suoi amici intimi dicono che alla fine lo farà, sarà solo a ridosso delle elezioni e sarà per indicare lui, e solo lui, un nuovo candidato. Ieri pomeriggio tornava a circolare il nome di Letta.
    Durante il pranzo Casini ha ribadito la propria indisponibilità per correre come candidato premier. Non ha ripetuto quello che sorridendo, fra un viaggio e l’altro, ha detto poco tempo fa al suo staff, battendo due dita sull’orologio come a segnare un conto alla rovescia: «Guardate che fra dieci mesi siamo tutti a casa....». I sondaggi che hanno in mano Casini e Follini vedono il centrodestra sotto di dieci punti e la possibilità di vittoria molto remota. Se Berlusconi annuncia che si candida dunque tutto bene, «chi l’aveva mai messo in dubbio?», ha chiosato ieri, alle agenzie, ancora Casini. Questo per il momento. Eventuali sorprese sono rimandate all’autunno.

 

 

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