30/5/2005 20:22

TOUR EUROPEO DEI VESCOVI DEL SUD DEL MONDO CONTRO LA POVERTÀ

“Tutti i Paesi, inclusi quelli ricchi, devono affrontare alcuni problemi. Ma nessuno di questi è paragonabile alla tragedia che subiscono quotidianamente milioni di persone costrette a vivere in povertà”: lo ha detto il cardinale onduregno Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, incontrando a Berlino il cancelliere tedesco Gerard Schroeder, a cui ha consegnato una petizione con 50.000 firme in cui si chiedono al nord del mondo più aiuti per lo sviluppo dei Paesi poveri. Rodríguez fa parte di una delegazione di vescovi africani, latinoamericani e asiatici – tra cui lo zambiano Medardo Mazombwe, il nigeriano John Onaiyekan, l’etiope Berhaneyessus Souraphiel, il guatemalteco Alvaro Ramazzini e il cardinale indiano Telesphore Toppo – impegnata in un tour europeo per sensibilizzare i Paesi della Ue sulla necessità di accelerare il conseguimento degli ‘Obiettivi del Millennio’ fissati dall’Onu. La delegazione si recherà nei prossimi giorni in Gran Bretagna e Francia per fare pressione sulla cancellazione dei debito estero dei Paesi del sud del mondo, in vista del vertice del G-8, in programma dal 6 all’8 luglio nella località scozzese di Gleneagles. “La povertà alimenta la violenza, l’emigrazione e l’espansione del narcotraffico, l’unico prodotto della nostra regione ben pagato al mondo” ha proseguito il cardinale Rodríguez, riferendosi allo scenario latinoamericano, aggiungendo: “In Centroamerica, ad esempio, l’economia non si basa sulle esportazioni di zucchero o olio di palma, ma sulle rimesse degli immigrati, costretti a lasciare i loro Paesi in cerca di migliori prospettive. Non è tragico che siano proprio i poveri a sostenere le nostre economie?”. Il porporato si è detto ancora più preoccupato per il Sudamerica: “Basta guardare la Bolivia, l’Ecuador, il Venezuela o la Colombia per vedere che si tratta di democrazie in pericolo. Non mi riferisco alla minaccia di golpe, ma alla povertà” ha concluso il cardinale. [FB]


tratto da agenzia MISNA