Articolo molto interessante trovato su un forum:
http://www.newsland.it/nr/browse/it....ani/84324.html
La RAI emette in alta e bassa frequenza dal centro di Milano sin dal 1950(Corso Sempione, a duecentoottanta metri dall'Arco della Pace). I cellulari, e persino i telefoni via filo sono disturbati nel raggio di almeno un chilometro (ho vissuto in zona per diverso tempo). Nei citofoni dei portoni si può talvolta ascoltare la radio. Però, nessuna associazione di consumatori ha mai sollevato questioni. Nessuno si è mai lamentato di leucemie, invecchiamento precoce, tumori. Nessun PM ha mai chiesto condanne per attentato alla pubblica salute.
Le antenne del Vaticano erano, sino al 1970, in piena campagna, tra Roma e Cesano. Il piano regolatore dei comuni della zona, senza minimamente tenere conto di alcun rischio per la salute, ha consentito una urbanizzazione intensa dell'area. Così, in circa 20 anni, le antenne si sono trovate in un quartiere cittadino che da Roma a Cesano non ha alcuna soluzione di continuità. Anche in questo caso, come in quello della RAI, nessuna associazione di consumatori ha fatto causa ai comuni per aver incautamente consentito di rendere edificabili zone a rischio salute. Nessun PM ha mai chiesto condanne di sindaci o assessori.
Spiegazione della ragione:
1. Le antenne del Vaticano sono collocate in un fondo recintato di
proprietà comunale, di diverse decine di ettari. Un fondo circondato da una zona ad urbanizzazione intensiva. Tolte le antenne, quel terreno diventa un affare enorme. Considerata una edificabilità di non meno di 2 metri cubi per metro quadro, su circa 50 ettari, significa 1 milione di metri cubi edificabili. Al valore di 300 euro al metro cubo, significa che il solo terreno, cacciato via il Vaticano, varrà 300 milioni, ossia 600 miliardi di lire. L'edificazione dell'area comporta una spesa di tre-quattro volte tanto. Ossia, per imprese di costruzione e professionisti impegnati, un giro d'affari che va da 1,8 miliardi di euro a 2,4 miliardi di euro.
Con numeri del genere, l'interesse a cacciar via il Vaticano è talmente forte, che c'è da meravigliarsi che a padre Borgomeo non abbiano dato sei anni inventandosi le prove che è un pedofilo.
2. Invece, la RAI, a Corso Sempione, trasmette dal tetto di un palazzone stile littorio. Valore del palazzo, sui 30-40 milioni di euro. E poi, è della RAI, non c'è da costruire granché. Forse, se la Rai andasse via, qualche costruttore potrebbe tutt'al più guadagnare dai 5 ai 7 milioni nella ristrutturazione del palazzo. Briciole, che non fanno gola a pesci abbastanza grossi da montare una campagna contro la RAI. I piccoli costruttori non riescono, evidentemente, né a far ammalare di cancro o di
leucemia le decine di migliaia di milanesi che vivono all'ombra della RAI, né a convincere i sacerdoti del rito ambrosiano a mandare Cattaneo a San Vittore.