C'era una volta un simpatico vecchietto con una grande barba bianca, tipo babbo natale, tanto buono e così mite, che aveva tanti nipotini di cui occuparsi.Alcuni erano svegli e intelligenti, altri un po' rincoglioniti e tardi.
Succede che i nipotini tarlucchi provano una grande invidia per le coccole che il nonno dalla maestosa barba bianca riserva ai suoi prediletti intelligenti, e così fanno di tutto per metterli in cattiva luce agli occhi del nonnetto.
Il caso vuole il nostro caro nonnetto coltivi l'hobby di scrivere su grandi e bei quadernoni tante cose belle, spiritose e intelligenti facendosi aiutare dai suoi nipotini prediletti.
Ovviamente i nipotini più svegli scrivono tante cose interessanti e simpatiche e il loro amorevole nonnetto li ricompensa con elogi e lodi.Il capo dei tarlucchi, rico-rinco, sbava però come un epilettico perchè il nonnetto lo tratta un po' come il nipotino scemo della compagnia e gli impedisce perfino di avvicinarsi ai quadernoni con su tutte le storie scritte.
"Nonno oniiii, nonno oniii", grida tutto il giorno rico-rinco, "il brutto e cattivo carletto mi fa i dispetti e poi le cose che scrive sui quadernoni fanno schifo..e poi..e poi lo sai che quando tu nonnetto non ci sei, il carletto va in giro per il bosco con un signore che dicono beve piscia...ma tu non lo sgridi mai..sniff..sniff. e io invece..mi tratti come un mongoloide"...
Ogni giorno rico-rinco e suoi amici ripetevano la stessa litania al paziente e caro nonnetto.Costui, sentendosi un po' in colpa perchè comunque la sua indole lo spingeva a voler aiutare i meno fortunati, cercava di rimediare come poteva permettendo di tanto in tanto a rico-rinco di fare qualche scarabocchio sui quadernoni.Poi quando rico-rinco se ne andava, cancellava tutto, sospirando esausto di fronte a tanta inguaribile coglionaggine.
Rico-rinco però non si dava per vinto e tentava in tutti i modi possibili di far litigare nonno oni e il carletto...seguiva infatti quest'ultimo in tutti i posti possibili e immaginabili, facendo rapporto a nonno oni alla fine della settimana.Controllava l'acqua del carletto per assicurarsi che non contenesse il malefico piscio del suo amico del bosco (gli abitanti del paese lo chiamavano il "libertario"..non si sa perchè..), andava a vedere le persone che frequentava, tutto con l'intento di assicurarsi il titolo di "penna regina" dei quadernoni di nonno oni.
Visto che il Q.I. di rico-rinco difettava alquanto, la strategia della banda tarlucchi non sortiva effetti visibili e significativi.
A questo punto i tarlucchi decisero di organizzare una rivolta direttamente contro nonno oni con l'obiettivo di avere i quadernoni tutti per loro.
Una sera mentre nonno oni era seduto di fronte al fuoco del camino con tutti i suoi nipotini intelligenti intorno che scrivevano sui quadernoni felici e contenti, i perfidi tarlucchi aprirono le porte della casa ai loro alleati che aspettavano di fuori pronti a fare irruzione: i terribili corvi neri, creature deformi tutte vestite di nero con addosso delle specie di tonache fecero irruzione nella casetta del nonno gridando in latino con la bava alla bocca e brandendo ostensori, bastoni nodosi a forma di t e l'arma più terrificante di tutte: la mitica, leggendaria ramazzan di ferren, micidiale e risolutiva arma di distruzione di massa.
Ci fu una battaglia epica fra il Bene e il Male, fra la Luce e le Tenebre: da una parte i bavosi corvi neri con le ramazzen di ferren alleati dei tarlucchi, dall'altra nonno oni e gli intelligenti che si ergevano in tutta la loro saggezza contro la barbarie invidiosa che montava di minuto in minuto.
La battaglia volgeva al brutto per nonno oni quando ecco un aiuto insperato e provvidenziale.Richiamato dalle urla e dagli strepiti che giungevano dalla casa, giunse sulla soglia di casa lo strano tipo che rico-rinco pensava fosse amico del carletto.Era lui! il piscione libertario in persona.Quando costui vide i suoi più acerrimi nemici, i corvi neri, non potè più trattenersi dall'infliggere loro una bella lezione.Estratto il suo attrezzo magico, il libertario del bosco cominciò a innaffiare i corvi neri col suo piscio corrosivo.Scioccati da un attacco imprevisto e così scandaloso, i corvi neri sbandarono, dando il tempo a nonno oni di riprendersi e di disarmare i corvi neri.
Con le loro stesse ramazzen di ferren e con una buona dose di calci in culo, nonno oni fece piazza pulita dei corvi neri mettendoli in fuga verso le loro tane puzzolenti d'incenso.Soddisfatto della sua azione, il piscione del bosco proruppe in un sonoro porco di*.. e se ne andò a fumarsi uno strano sigarettone sotto una quercia, dato che la posta in gioco della battaglia non gli interessava granchè.
In casa nonno oni e gli intelligenti fecero festa mentre a sera arrivò la carovana barnum a prendersi i tarlucchi come promesso, per farli esibire nelle fiere del bestiame come fenomeni da baraccone.
I quadernoni erano salvi e nonno oni e i nipotini intelligenti vissero felici e contenti.