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    Predefinito Terri Schiavo, la passione di una vita giudicata “inutile” dagli uomini

    Terri Schiavo, la passione di una vita giudicata “inutile” dagli uomini

    L’Osservatore Romano definisce “assurda e agghiacciante” la decisione del giudice.




    Tampa (AsiaNews/CWN) – Oggi un giudice federale ha negato l’ordine di riconnettere il tubo che alimenta Terri Schiavo, la donna disabile della Florida. Secondo il giudice i suoi genitori non hanno dato sufficienti garanzie di ricupero per la figlia, tale che il caso possa essere portato a un processo.

    Al giudice James Whittemore, nominato a suo tempo dal presidente Clinton, era stato assegnato il fascicolo su Terri Schiavo in base a un’inedita legge federale passata domenica al Congresso e firmata lunedì mattina dal presidente Gorge W. Bush.

    Sulla decisione del giudice riguardo la vicenda di Terri Schiavo – una donna di 41 anni, da 15 alimentata artificialmente – si pronuncia con parole molto dure L’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede. Nell’edizione di domani il giornale vaticano definisce “assurda e agghiacciante” la decisione del giudice Whittemore, che ha respinto il ricorso dei genitori di Terri, i quali vogliono continuare l’alimentazione artificiale della figlia (a differenza del marito della donna).

    Nel suo duro articolo L’Osservatore scrive: “Il giudice Whittemore ha deciso che la vita di Terri non vale la pena di essere vissuta”, condannando la donna “ad una morte atroce: la morte per fame e per sete”. “Ma Terri non ha commesso nessun crimine” afferma il quotidiano vaticano “se non quello di essere ‘inutile’ agli occhi di una società incapace di apprezzare e difendere il dono della vita. Di ogni vita”.

    Terri Schiavo non riceve alimentazione da 4 giorni, da quando il tubo che le porta il cibo è stato rimosso. Nonostante le dichiarazioni del marito, Micheal, secondo il quale Terri è in uno stato vegetativo continuo, i suoi genitori, Bob e Mary Schindlers, affermano che la figlia è cosciente di chi le sta intorno e interagisce con quanti le sono vicino.

    Barbara Weller, avvocato degli Schindlers, ha dichiarato che venerdì – prima che le venisse tolta la cannula – ha riferito di aver detto a Terri che tutto il dibattito su di lei sarebbe finito solo se avesse detto che voleva vivere. Al che – racconta ancora l’avvocato – la donna ha iniziato a emettere forti grida, sforzandosi per fare rumore. “Con mia enorme sorpresa” ha detto Weller “Terri ha spalancato gli occhi, mi ha guardato in faccia e con uno sguardo molto concentrato mi ha gridato: ‘Ahhhhhh’. Poi, come se stesse raccogliendo tutte le forze che aveva, mi ha urlato: “Waaaaaa”.

    Vari esponenti radicali affermano che l’alimentazione artificiale costituisce un atto di cura sanitaria estrema. Ma lo scorso anno, lo stesso Giovanni Paolo II ha affermato in modo inequivocabile che anche se forniti da un’assistenza esterna, il cibo e l’acqua non possono mai essere considerati come strumenti straordinari in una prospettiva etica.

    Intanto, in un articolo comparso sull’Orlando Sentinel, il vescovo di Orlando, mons. Thomas Wenski, ha paragonato l’agonia di Terri alla Passione di Cristo. “Questa settimana santa inizia con la Passione di Terri Schiavo” scrive mons. Wenski. “In questa settimana, in cui ricordiamo il passaggio dalla morte alla vita di Gesù, noi celebriamo il fatto che il misterium inquitatis (il mistero del male) è sopraffatto dal misterium crucis (il mistero della croce). Dalla croce Gesù grida e l’eco del suo grido è prolungato oggi in tutti quelli che sono tenuti prigionieri in un mondo di dolore e peccato. Come Terri condivide la passione di Cristo” conclude il prelato “così lei condividerà la sua resurrezione. Come Gesù, Terri grida con la sua voce muta: “Ho sete!”. (LF)



    asianews.it

  2. #2
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    La Chiesa ha già espresso la sua condanna, sottolineando il valore della vita umana, vita che non è somma di piaceri, ma che vale la pena di essere vissuta, sempre, anche quando è un calvario, come quello che ha vissuto Gesù e che celebriamo proprio in questi giorni.

  3. #3
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    Questa decisione del giudice Whittemore, che considero scandalosa, condanna a morte un'innocente, e la condanna a morire in un modo orribile e disumano, secondo me.
    Come si può restare insensibili all'uccisione di una persona indifesa ?
    La notizia che lei stessa avrebbe dichiarato di voler morire è, a quel che mi risulta, di fonte interessata, il marito, che, a quanto sembra, avrebbe fatto causa per il danno subito dalla moglie, di cui è tutore, e vinta la causa, avrebbe intascato un milione di dollari.
    Appena presi i soldi, invece di usarli per tentare di curare la moglie, come chiedevano i genitori di Terri, avrebbe tentato di lasciar morire la moglie, in tutti i modi, e contando sull'appoggio di gente che vuole Terri morta per agevolare l'introduzione dell'eutanasia... non l'eutanasia di chi vuole morire, ma l'eutanasia, volente o nolente, data a chi è scomodo ad altri.
    Immaginate quanta gente ha qualche parente che gli sarebbe più comodo da morto che da vivo, e che farebbe qualsiasi cosa per poterlo (o poterla) eliminare.
    Ma anche chi è d'accordo con l'eutanasia, non può, credo, non indignarsi quando una persona venga lasciata morire perché lo vuole il marito (o la moglie, o chicchessia).
    Il marito poi, pare, avrebbe già un'altra donna, e questo proverebbe che non è spinto da amorevole desiderio di non vederla soffrire, ma da uno squallido desiderio di liberarsi di un intralcio, tanto... i soldi li ha già intascati.

  4. #4
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    Originally posted by antonio
    certo: nulla da eccepire sulla valutazione della Chiesa, ci mancherebbe...
    ma la decisione e' stata assunta ..come viene assunta quella che stabilisce la morte finalizzata al trapianto...

    ripeto: non vorrei trovarmi nelle loro condizioni ..io non avrei "staccato la spina" perche' , pur consapevole del fatto che ha il cervello devastato e il solo tronco cerebrale funzionante (stato vegetativo persistente)..non vorrei dover rispondere al Padreterno per una decisione di tale portata....

    lo stesso motivo per cui sono contrario all'aborto in assoluto: quindi anche nei confronti dei soggetti anencefalici....vittime del cinico gioco del caso per cui nei loro cromosomi non son contenute le istruzioni per lo sviluppo del cervello...
    Caro Antonio,
    non so chi abbia stabilito questo stato "vegetativo" di Terri, ma sembrerebbe che si tratti solo di un mezzo per evitare di pagare gli 80 mila dollari annui della degenza ospedaliera.
    Non escluderei, e credo (ma non ne ho le prove) che questo sia opera proprio del marito, interessato evidentemente a pagare il meno possibile.
    Il presunto stato vegetativo di Terri è stato smentito e contestato dai genitori di Terri e da molti che dicono di averla vista sorridere, riconoscere le persone, e via dicendo.
    Al marito fa comodo far credere che sia in quello stato per due ragioni:
    1. non pagare gli 80 mila dollari (come ho detto prima)
    2. farla ucc... pardon, volevo dire "staccare il tubo"

    secondo me.

  5. #5
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    Per me una vita merita d'essere vissuta solo se è un minimo decente , quella donna "vive" da 15 anni in uno stato subumano , bisoogna ucciderla al più presto , è una decisione moralmente dettata da un senso di pietà.

  6. #6
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    Originally posted by antonio
    Lo stato vegetativo di terri schiavo e' stato accertato dai medici e nessuno, dico nessuno, ha osato mettere in dubbio siffatta diagnosi. nemmeno i genitori...che avrebbero potuto chiedere una consulenza "esterna"..la clinica e la TAC sono i m p i e t o s e.
    del resto sono gli stessi medici che vengono chiamati a decidere della morte cerebrale dei soggetti candidati all'espianto...senza che nessuno imbastisca improbabili teorie del complotto su mariti, mogli e quant'altro.
    diversi anni fa l'allora governatore del texas promosse una legge che lasciava ai medici la facolta' di interrompere le terapie di supporto in soggetit nelle stesse condizioni di terri schiavo, sopratutot qualora realizzassero che non vi erano soldi in cassa..
    il resto, ripeto, sono considerazioni che non so quanto attinenti...
    poiche' in italia c'e' un caso simile...e non e' un marito interessato, ma un padre, a chiedere di poter "staccare la spina" alla propria figlia..
    non sarei così sicuro, ma soprattutto dici una cosa assolutamente inesatta quando affermi che nessuno avrebbe messo in dubbio quella diagnosi, come puoi facilmente verificare, dato che questo dato è fortemente contestato, e non solo da me, che in fondo riporto semplicemente contestazioni di persone più informate di me.
    Cioè non puoi dirmi che nessuno contesta quella situazione che è invece il centro della contestazione !
    Puoi dirmi che credi al medico (o ai medici) che hanno certificato quello stato, ma, tu, se vivi in Italia, non arrivi ad immaginare possibili errori, o addirittura possibili certificazioni compiacenti ?
    In fondo sono in ballo la bellezza di 80 mila dollari annui... credi che nessuno farebbe carte false per non pagare una simile cifra ?
    Quanto agli errori dei medici, vuoi che ti sommerga con la lunga lista degli errori che hanno massacrato la mia famiglia, colpendomi negli affetti più cari, padre, madre e figlio ?
    Risparmiami di rinnovare questi dolori, e guardati intorno.
    Pur se dobbiamo stima e riconoscenza alla classe medica, che tanto fa per tutti noi, ti assicuro che anche i medici sbagliano... e, talvolta, con gravi conseguenze.

    ps
    quanto al padre che vuole staccare la figlia, non conosco il caso abbastanza per farmene un'opinione, ma i casi della vita non sono tutti uguali... e poi (senza riferimento specifico al caso in questione) ci sono genitori che si butterebbero nel fuoco per salvare i figli, ed altri che li uccidono... non tutti i genitori sono uguali..., ed a Novi Ligure dicono che nemmeno tutti i figli sono uguali...

  7. #7
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    Originally posted by Io Robert
    Per me una vita merita d'essere vissuta solo se è un minimo decente , quella donna "vive" da 15 anni in uno stato subumano , bisoogna ucciderla al più presto , è una decisione moralmente dettata da un senso di pietà.
    Caro Robert,
    capisco la tua opinione, ma ti pregherei di tenerla come tua, senza spiaccicarla ad altri che, magari, possano pensarla diversamente, per favore.
    Se si dovessero uccidere, per pietà, tutti quelli che vivono una vita poco dignitosa, credo che faremmo una strage più grande di quella che fece Pol Pot.
    Conosco persone che pur molto colpite da disavventure gravissime, amano la vita e sanno cogliere anche ogni più piccolo appiglio per un sorriso, per un'allegra risata, per essere felici.
    Col tuo metro dovrei ucciderli !
    Ma forse sanno essere più infelici persone che hanno tutto e non sono contente di niente, ti assicuro.
    Vogliamo forse uccidere anche quelli che hanno tutto ma sono infelici, e quindi non vivono una vita decente ?

  8. #8
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    Però mantiene una coscienza, cosa è successo al suo cervello, ha ancora la corteccia cerebrale?
    La famosa artista idolo delle folle :" si figuri che uno ha addirittura scritto che avrei dovuto investire i MIEI soldi comprando un bar! Io!!!! La barista!!!!"

  9. #9
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    Originally posted by shelburn
    Caro Robert,
    capisco la tua opinione, ma ti pregherei di tenerla come tua, senza spiaccicarla ad altri che, magari, possano pensarla diversamente, per favore.
    Se si dovessero uccidere, per pietà, tutti quelli che vivono una vita poco dignitosa, credo che faremmo una strage più grande di quella che fece Pol Pot.
    Conosco persone che pur molto colpite da disavventure gravissime, amano la vita e sanno cogliere anche ogni più piccolo appiglio per un sorriso, per un'allegra risata, per essere felici.
    Col tuo metro dovrei ucciderli !
    Ma forse sanno essere più infelici persone che hanno tutto e non sono contente di niente, ti assicuro.
    Vogliamo forse uccidere anche quelli che hanno tutto ma sono infelici, e quindi non vivono una vita decente ?
    Col concetto un minimo decente mi riferivo a persone che hanno gravissimi handicap fisici/psichici , non certo a chi vive su una carrozzella o ad un cieco.
    Gli altri infelici , quelli cui hai accennato tu , a volte fanno un atto di coraggio e scelgono il suicidio.
    Io mi chiedo: che senso ha vivere per anni e anni nelle condizioni di Terri.
    che senso ha?

  10. #10
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    Originally posted by Io Robert
    Col concetto un minimo decente mi riferivo a persone che hanno gravissimi handicap fisici/psichici , non certo a chi vive su una carrozzella o ad un cieco.
    Gli altri infelici , quelli cui hai accennato tu , a volte fanno un atto di coraggio e scelgono il suicidio.
    Io mi chiedo: che senso ha vivere per anni e anni nelle condizioni di Terri.
    che senso ha?
    non mi riferivo neanch'io a semplici ciechi o gente che sta solo su una carrozzina. C sono situazioni ben più gravi e pesanti, ma ci sono anche persone che le sopportano con un coraggio, con una dignità, con una voglia di vivere sorprendenti.
    Gente che sa cogliere il bello della vita anche in un "deserto", e che sa dare lezioni a me, a te, e ai mille fortunati, a cui la vita ha dato tanto, e che piangono lo stesso sulla loro condizione.
    C'è gente che non può nemmeno giocare, perché non può coordinare mano e occhio... c'è gente che non ha mai potuto camminare, né stare seduta su una normale carozzina, dalla quale sarebbe caduta, e che sorride quando vede gli altri bambini correre...
    Non credo che ci sia coraggio nel suicidio, semmai vigliccheria, secondo me. Chi si suicida fugge, e il vero coraggio non è un attimo di gloria, ma una vita di sacrificio, con atti ripetuti ogni giorno, con la dedizione di sé agli altri, come fanno tante madri che si dedicano ad un figlio disabile, spesso sole, perché il marito è fuggito da lei, dal figlio, dalle proprie responsabilità, vigliaccamente.
    E quelle donne restano da sole a portare avanti quella vita, rinunciando a tanto, ma non all'amore per il proprio figlio (o figlia).
    Coraggio è restare, coraggio è affrontare le proprie responsabilità, coraggio è prendersi carico di una situazione difficile.
    Eppure io non credo che tu possa sapere di quanto affetto, di quali sentimenti, di quale dolcezza sia capace una persona come quelle, così duramente colpite e provate dalla sorte.
    Ti racconterò un episodio vero, capitatomi quando ero in Francia.
    Mi capitò di conoscere un bambino sugli undici, dodici anni, che era stato abbandonato in un ospedale dalla madre, che non lo andava a trovare perché diceva che lui non la riconosceva nemmeno.
    Io fui semplicemente gentile, niente di più, e poi dovetti andar via. Tornai dopo una settimana, e lui, vedendomi, mi fece una gran festa. Altro che non riconoscere. Era bastato molto poco perché lui si ricordasse di me, figurati se non riconosceva la madre. Ma forse la madre si vergognava di lui, e lui doveva averlo capito, ed evidentemente si era chiuso in se stesso rifiutando chi per prima aveva rifiutato lui.

    Che senso ha la vita di quel ragazzo francese ? Pensi forse che di senso ne avesse di più la vita della madre ?

    Mi è difficile spiegare dei sentimenti che provo, ma che non so tradurre in parole, e allora cercherò di farteli intuire con un esempio un po' diverso.

    Pensa ad una persona anziana, che ogni giorno perde qualcosa della sua freschezza, della sua esuberanza fisica, della sua bellezza... e non credi, forse, che se quella persona guarda, egocentricamente, solo se stessa, non potrà che confrontarsi con una situazione sempre peggiore, vedendosi ogni giorno più invecchiata, ogni giorno meno brillante...? Non credi forse che questa persona, confrontandosi con se stessa di prima, non possa che riceverne un impatto sempre più negativo, e magari avviarsi verso la via della depressione ?
    Quando si invecchia, è amaro il confronto con i se stessi di prima.
    E allora ?
    Non è forse meglio dedicarsi agli altri, amare il prossimo, darsi da fare per lui ?
    Io credo che in questo dare senza chiedere saremmo comunque noi a ricevere i maggiori benefici, perché vedremmo le nostre azioni portare il bene, portare il successo... quel bene, e quel successo che non potremmo vedere se guardassimo e pensassimo solo a noi stessi.
    E' nel fare bene agli altri che la nostra vita da anziani, sempre più vecchi, avrebbe il senso maggiore.

    Insomma, voglio dirti che la nostra vita non si esaurisce in noi stessi, e che se ci fermiamo a noi stessi non potremo che essere degli sconfitti.
    In modo analogo, anche chi è sconfitto in sé stesso, nel suo fragile corpo materiale, può trovare tanta umanità, tanto valore per la sua vita, nel rapportarsi agli altri.
    Ti assicuro che si può anche sentire la mancanza, quando si è lontani, di una persona disabile, magari fortemente colpita, come lo è Terri Schiavo, da parte di chi, come i suoi genitori, le vogliono davvero bene. Ed è questo amore, secondo me, che dà senso alla sua vita.

 

 
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