Risultati da 1 a 10 di 10
  1. #1
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    Thumbs up Un amplificatore hi-fi che vale 100 volte il suo prezzo

    Beh... io ce l'ho... nessuno ci crederebbe vedendo quella scatolina di plastica leggerissima...

    Ed invece... ha mandato facilmente, in scioltezza, in pensione il mio vecchio ampli.

    Per chi vuole livelli di qualità sonora hi-fi che normalmente ti costano migliaia di euro a 39$ (ma anche meno).

    L'aggeggino si chiama Sonic Impact T-Amp

    Il livello dell'affare, il rapporto qualità-prezzo che è strabiliante, mi costringe a consigliarlo a chiunque.

    Eccovi la recensione che ha incuriosito mio fratello che ne ha ordinato alcuni dagli USA cosicchè uno fortunatamente è arrivato fino a me.

    http://www.tnt-audio.com/ampli/t-amp.html



    Riporto l'incipit.
    Per una volta vi chiedo scusa prima di iniziare. Questa prova è qualcosa di MOLTO particolare, la prova di un oggetto che scardina TOTALMENTE il concetto di rapporto qualità/prezzo in HiFi. Premetto anche che sarà una prova in più puntate.
    Stiamo parlando, cari audiofili, di un giocattolino da 39 dollari di listino (ma si trova per poco più di 20!!!), con circa 10 watt per canale, che sta nel palmo di una mano, funziona anche a batterie (!!!), nato per applicazioni multimedia e che strapazza tanti amplificatori che costano N volte il suo prezzo.

  2. #2
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    sa di pesce d'aprile...

  3. #3
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    In Origine Postato da Nanths
    sa di pesce d'aprile...
    Sa di, ma non lo è. Suona assurdamente bene.

    Fai una ricerca con google e leggiti qualche altra recensione in inglese o altro. Vedrai che il giudizio è sempre quello.

  4. #4
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    Ad esempio

    http://www.sixmoons.com/audioreviews...mpact/t_3.html

    Now, here's the deal: If I blindfolded you and had you listen to the amps in my collection right now -- the Almarro EL84 SEP stereo integrated with its punchy pace & rhythm and slightly dark & warm but naturally detailed soundstage; the emotive and musical Fi 2A3 SET monoblocks with their open, relaxed, dynamic and detailed sound; and the Yamamoto 45 SET stereo amplifier with its clean, clear, spacious, über-detailed and artfully musical sound -- and if after that, I slipped the T-amp into the mix and asked you to comment on its sound... what do you think you'd say? I guess it'd be close to what Bill said: "Its sonic signature reminds me most of the Yamamoto 45. It is clean-sounding with lots of detail and decent rhythm and pace. Not quite as smooth and musical but very good." When I told Bill and Pete that the T-amp cost a mere $39, they were flabbergasted.

    After I placed the T-amp into Bill's hands so he could "look" at it, he burst out in a marvelous laughter over its combination of light weight, small size and heavyweight performance.

    (...)

    The biggest praise I can heap upon the T-amp is that when it's playing music, I forget about it as an audio device and get lost in enjoying the music. That's really the ultimate praise that one could bestow upon any piece of equipment. The fact that this piece is only $39 makes things rather mind-boggling.

    The Bottom Line

    I'd say Srajan nailed the Tripath signature sound when he described the eVo 2i: "Crystalline transparency; a tube-like midrange purity, naturalness of timbre and monster soundstaging without the bloom of valves; wonderful bass; and very extended yet silky treble that's never grating or dull but just right." Srajan was describing a $3200 integrated but the amazing thing is that those same words also pretty much describe the sound of the Sonic Impact T-amp integrated.


    The Almarro, Fi and Yamamoto all play music wonderfully well, sound terrific and are relatively expensive. The Fi costs almost 100 x what you can buy a T-amp for over the Internet. Yet the little T-amp is not put to shame by any of them in its sound quality and ability to play music. I almost hesitate to confess that because I predict that some people will find it hard to swallow. But that's the way it is. The T-amp is not perfect and, with its cheap plastic case and budget Tripath chip implementation, a far cry from the build quality of the Almarro, Fi or Yamamoto. The spring connectors are flimsy and having only a single 1/8th inch stereo jack input is a nuisance for audio nuts.

    The proof is in the listening, however. And there the Sonic Impact T-amp is an absolutely brilliant piece of equipment that revolutionizes sound quality performance at a true budget price. Prior to the T-amp, a great-sounding $39 amplifier was unheard of. That makes the Sonic Impact unparalleled. Heck, even for $390, it would be unparalleled - it's simply a really great little amplifier. The li'l Sonic Impact T-rex just took a big bite out of High-End's pudgy fanny.

  5. #5
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    Dove si può acquistare?

  6. #6
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    In Origine Postato da Il_Siso
    Dove si può acquistare?
    USA. Ci sono alcuni siti che vendono online e spediscono anche in europa. Non saprei darti l'esatto link.

    Con una breve ricerca credo che li troverai.

  7. #7
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    Sonic Impact T-Amp - ampli integrato
    L'Ammazza-Giganti

    Prodotto: Sonic Impact T-Amp - amplificatore integrato a stato solido in classe T
    Costruttore:Sonic Impact Technologies - USA
    Prezzo appross.: 39 $ (trentanove)
    Recensito: 8 Gennaio, 2005

    Per una volta vi chiedo scusa prima di iniziare. Questa prova è qualcosa di MOLTO particolare, la prova di un oggetto che scardina TOTALMENTE il concetto di rapporto qualità/prezzo in HiFi. Premetto anche che sarà una prova in più puntate.
    Stiamo parlando, cari audiofili, di un giocattolino da 39 dollari di listino (ma si trova per poco più di 20!!!), con circa 10 watt per canale, che sta nel palmo di una mano, funziona anche a batterie (!!!), nato per applicazioni multimedia e che strapazza tanti amplificatori che costano N volte il suo prezzo.
    In vari Forum statunitensi il T-Amp ha sollevato un polverone, con audiofili che lo confrontano con ampli HiFi da 2000/3000 dollari ed altri che si sono prodigati in modifiche e tweaking estremi. In un sito del settore (www.6moons.com) è stato collegato - per la recensione - ad una coppia di diffusori Avantgarde Duo (16.000 € la coppia) perché volevano capire fin dove poteva...arrivare.
    In questo primo articolo cercherò di farvi capire la portata epocale dell'evento, in articoli successivi proporrò qualche semplice tweak per estrarre ancora più qualità da questo giocattolo e per fare ulteriori confronti.

    Descrizione e caratteristiche tecniche

    Il Sonic Impact T-Amp è un amplificatore integrato a stato solido, in una cosiddetta classe T, basato sul chip integrato TA2024 della Tripath che funziona, secondo il Costruttore, con una tecnologia detta di "Digital Power Processing". Offrirebbe, sempre secondo la letteratura allegata, la qualità di un ampli in classe A/B con l'efficienza di una Classe D. Il datasheet ufficiale lo potete trovare sul sito della Tripath (link diretto al file PDF delle specifiche del chipset). Il T-Amp non è nient'altro che l'applicazione pedissequa di quanto consigliato nel datasheet. Non è l'implementazione che fa miracoli, quindi, ma il chip stesso. Un fratello "maggiore" dello stesso chip è utilizzato dalla BelCanto Design nel finale di potenza Evo2 (3200 $).
    Il giocattolino offre una potenza continua di circa 6 watt per canale su 8 ohm, può essere collegato a diffusori da 8 o 4 ohm e funziona, udite udite, anche con 8 batterie stilo da 1,5 volts, oltre che con un eventuale alimentatore esterno (non fornito).
    Ha i connettori a molla per le uscite diffusori, un ingresso singolo mini-jack per la sorgente (linea) ed una manopola di volume che funziona anche da interruttore on/off. Un led rosso segnala l'accensione.
    Queste le principali caratteristiche tecniche:
    • Potenza con batterie: 9 watt/canale su 4 ohm - 6 watt/canale su 8 Ohm - 15 watt/canale con THD del 10%, su 4 ohm
      Potenza con alimentatore esterno: 15 watt/canale su 4 ohm
      THD: 0.04% (@ 1 kHz, 9 watt, 4 ohm)
      Gamma dinamica: 102 dB
      Peso: 300 grammi circa, batterie escluse
      Dimensioni: 16 (L) x 10 (A) x 8 (P) (cm)


    Il Costruttore, la Sonic Impact, con sede a San Diego (USA), ha in realtà la produzione in Cina e, francamente, non vedo come potrebbe essere altrimenti, visto il prezzo ridicolo dell'oggetto in esame.
    L'amplificatore è stato provato per diverso tempo come se si trattasse di un normalissimo ampli HiFi, collegandoci sorgenti e diffusori che costano anche 200 volte il suo prezzo :-)

    L'Ammazza-Giganti

    Prima di tutto, la potenza d'uscita: 6 watt sono pur sempre 6 watt e non è che possono far miracoli. D'altra parte, audiofili amanti di ampli valvolari single-ended non dovrebbero storcere più di tanto il naso, visto che questo T-Amp è più potente di tanti amplificatori di grande fama audiophile. Stante la limitazione della potenza, questo giocattolo lascia letteralmente a bocca aperta. La recensione potrebbe tranquillamente finire qui.
    L'ho acquistato online (da www.thinkgeek.com) alla esorbitante cifra di 23 dollari (ventitre), tra spedizione UPS e dogana mi è costato un totale di 35 Euro ma io ne ho acquistato tre, quindi i dazi erano obbligatori. Su un acquisto singolo, il cui valore non dovrebbe superare i fatidici 50 $ tra spedizione e costo dell'oggetto, IVA e dogana dovrebbero essere FREE.
    Insomma, stiamo parlando di un costo totale vicino ai 25 Euro TUTTO compreso...e lo avete in casa in meno di una settimana: fatto l'ordine di lunedì, il corriere ha bussato alla porta venerdì mattina...e stiamo parlando di un ordine online fatto negli USA...
    Un altro sito che sembrerebbe averlo disponibile per spedizioni internazionali è www.partsexpress.com. Alcuni siti lo riportano col numero del modello (Model 5066) anziché con la dicitura T-Amp: si tratta dello stesso oggetto.
    Per gli acquisti online, di norma, è buona cosa conoscere un po' di inglese ed avere una carta di credito, anche se forse qualche sito accetta i bonifici. Doveste avere difficoltà nell'acquisto, potreste provare ad unirvi "in cordata" con altri audiofili. Sul nostro Forum molti si stanno organizzando in tal senso anche se, al momento attuale, l'oggetto è andato esaurito un po' ovunque.

    Aggiornamento prezzi e disponibilità
    Dopo l'enorme successo internazionale, il T-Amp ha subito un lieve aumento di prezzo. La buona notizia è che ora è disponibile anche in Italia, regolarmente distribuito e venduto (anche online) da www.playstereo.com. Al momento attuale costa circa 36 Euro. Lo stesso sito vende anche degli alimentatori adatti (Zetagi di diverse potenze).

    Parlare di un oggetto così economico non è facile, perchè, semplicemente, NON HA CONCORRENTI. Gli ampli più economici partono da almeno 120-150 Euro. E' vero, sono più potenti e versatili, ma con la stessa spesa acquistate ben 7 T-Amp :-)))
    Pur appartenendo ad una categoria a sè stante, questo T-Amp l'ho provato cercando di dimenticarmi del suo prezzo.
    Credetemi, è molto, molto facile dimenticarsene. Bastano pochi secondi di ascolto per restare letteralmente sbalorditi.
    L'aggettivo che meglio si presta a descrivere il suono di questo oggetto è imbarazzante. Già, perchè non sto parlando di un giocattolo che suonicchia tipo casse del PC...no, vi sto parlando di un suono audiophile da TUTTI i punti di vista: raffinatezza timbrica, contenuto armonico, dinamica e, udite udite, immagine tridimensionale. Proverò ad andare con ordine.
    Avvertimento: chi legge abitualmente queste pagine sa che non sono il tipo che si sbilancia. In 10 anni di recensioni sarà accaduto forse una decina di volte, in presenza di apparecchi che, per un motivo o per l'altro, mi hanno fortemente impressionato. Non ci proverò neppure a non sbilanciarmi. Quella che segue è la descrizione di una ESPERIENZA UNICA come MAI mi era capitato di vivere in questi 25 anni di carriera audiofila.

    Timbricamente, il T-Amp si presenta essenzialmente caldo e morbido, più con le batterie che con l'alimentatore esterno. In realtà, alla fine ho preferito fare le prove con un alimentatore esterno: suono più solido, definito, esteso (sia in basso che in alto), con maggiore dinamica e potenza. Le note d'ascolto si riferiscono pertanto all'uso senza batterie. Sia chiaro: anche a batterie è semplicemente stupefacente.
    L'equilibrio timbrico, dicevo, è comunque tendente al caldo, ma l'estensione verso le alte frequenze e la raffinatezza riescono a rivelare ancora tutti i particolari di un'incisione. Tanto per capirci, è chiarissimo il suono dello schiudersi delle labbra di Loreena McKennitt, prima di iniziare a cantare "Please remember me..." (brano "Dante's prayer" dell'album "The book of secrets" - WEA 0630-19404-2 - anno 1997). Quella P iniziale è preceduta da un chiarissimo piccolo schiocco che il T-Amp riesce a riprodurre come se la cantante fosse là, in piedi davanti a voi. Un realismo da togliere il fiato, come accade con le migliori amplificazioni.
    Proprio le voci, in realtà, erano la mia prima preoccupazione, non appena mi sono imposto di ascoltare criticamente il T-Amp. Ebbene, la naturalezza dell'emissione lascia davvero senza parole. Non sto parlando in termini relativi al prezzo...sto parlando in termini ASSOLUTI, indipendentemente dal prezzo. Il cantato sgorga fluido e pulito, questo piccolo amplificatore, fintanto che la potenza glielo consente, segue le escursioni dinamiche di voci anche impegnative senza sforzo apparente, con rari indurimenti e/o asprezze.
    C'è qualcosa di magico nelle voci, qualcosa che comunica forte emozione all'ascolto. Non è solo una didascalica riproduzione delle inflessioni o delle escursioni tonali...no, c'è qualcosa di più, difficile da definire in termini esatti e che rende affascinante la riproduzione delle voci umane, femminili, maschili o corali che siano.
    In gamma media e medio-alta, poi, non si riesce a fare a meno di notare la veridicità degli strumenti a corda o ad arco: viole, violoncelli, violini e chitarre appaiono riprodotte in tutta la loro connotazione metallica, armonicamente ricca senza mai essere fredda, pungente o aspra. O, meglio, c'è l'asprezza quando ci deve essere, ma è quella naturale dello strumento, non quella artefatta dell'elettronica.
    Questo era il secondo punto sul quale volevo indagare. Normalmente, amplificatori (o diffusori) molto economici aggiungono una connotazione artificiale, metallica e fastidiosa alla riproduzione degli strumenti acustici a corda o ad arco. Non così il T-Amp, che si permette una prestazione di un realismo ben al di là della sua fascia di prezzo.

    Il terzo punto che mi premeva verificare e sul quale, lo ammetto, partivo MOLTO prevenuto, era la gamma bassa: potenza, profondità ed articolazione sono tre parametri che studio sempre con estrema attenzione ed ai quali attribuisco molta importanza.
    Ebbene, alla faccia di tutti i miei stupidi pregiudizi (e chi non ne avrebbe di fronte ad un oggetto simile?) il T-Amp mi sbatte in faccia, senza alcun timore, un basso profondo (profondo DAVVERO), ben articolato e potente, quanto non si può immaginare finchè non lo si ascolta. Ancora, non dimentichiamo che si tratta di pochi watt, ma fintanto che può, questo T-Amp sconvolge.
    Nella traccia iniziale Prologue di "The book of secrets" (Loreena McKennitt - WEA - 0630-19404-2 - anno 1997) [sempre lei] un grosso tamburo che scandisce il tempo riempie la sala d'ascolto, riuscendo persino a trasmettere le vibrazioni al divano dove siedo normalmente per gli ascolti.
    L'incredulità tra le facce di chi ha assistito al "fenomeno" era più che evidente. In effetti, vedere danzare avanti ed indietro con rabbia il woofer Morel delle Merlin TSM-MM, mosso da un giocattolo a batterie sconvolge TUTTE le abitudini audiofile, per le quali occorre avere GROSSI e "surdimensionati" (vero?) trasformatori toroidali, enormi condensatori ed amplificatori da 100 kg per vedere muovere i woofers come si deve. Scusate, accidenti, questo T-Amp ha qualcosa di magico. Come riesca a fare quel che fa rimane per me un mistero. Ma lo fa, eccome se lo fa!
    Non sto prendendo un abbaglio accecato dal basso prezzo dell'oggetto. No, sono persino irritato che vada così dannatamente bene, perchè - credetemi - dà molto fastidio vedere amplificatori MOLTO più costosi, sui quali avete basato tutte le vostre certezze audio di una vita, far fatica a dimostrarsi superiori a questo giocattolo. Lo so che non ci si può credere e non vorrei crederci io per primo....ma l'evidenza dei fatti è di fronte alle mie orecchie e non posso negarla. Vi racconto quel che sento, anche se a denti (MOLTO) stretti.

    Irritato, dunque, provo di tutto pur di mettere alle corde questo accidente. Infilo il primo disco dei Rage against the machine, traccia 3, quella che ha visto ampli di un certo pregio andare in affanno sulla devastante potenza di basso e batteria, registrati magistralmente. Ebbene, a patto di stare distanti dal clipping (sempre in agguato con diffusori dalla sensibilità media) la prestazione di questo ampli toglie il fiato. Basso e batteria appaiono veloci, potenti, mai slabbrati ed estremamente realistici. E si scende fino agli inferi, non si tratta dell'effetto bum-bum che mi sarei aspettato da un prodotto così.
    Credendo di essere affetto da una sorta di ipoacusia acuta e fulminante, provo a confrontarmi con altri. Porto il giocattolo da un amico, in possesso di un impianto mid-class costituito da componenti ben suonanti: lettore CD Rega Planet, ampli Sonus Faber Quid (il mio, in prestito) e diffusori autocostruiti con componentistica di classe Audax e Focal. Il Quid è un ampli che mi è rimasto nel cuore (ed infatti non l'ho venduto) e, credetemi, sentirlo in difficoltà contro questo T-Amp mi ha messo addosso una profonda tristezza. Il poverino riusciva a riscattarsi in termini dinamici e di impatto, per ovvie ragioni "elettriche", ma tutto il resto era a favore del dannato giocattolo di plastica grigia.
    Non soddisfatto, anzi sempre più infuriato, contatto tutto lo staff di orecchie di TNT-Audio. Mi risponde il nostro Geoff Husband confessandomi di essere alle prese pure lui con il nanerottolo. Pensate, l'ha collegato ai suoi diffusori Loth-X da 7000 Euro la coppia e lo ha messo a confronto con la sua amplificazione di riferimento Audio Note. La sua risposta è stata: "se mi stai chiedendo il parere perchè credi di essere diventato sordo di colpo...ebbene...non sei diventato sordo. Questo oggetto è un mostro ammazza-giganti".
    Confortato circa la salute e la funzionalità delle mie orecchie, ho cominciato a cercare il limite di questo ampli. Per prima cosa, gli ho fornito un'alimentazione di tutto rispetto, al posto delle batterie. La Sonic Impact raccomanda di usare un alimentatore esterno da 12-14 Volts e 1,2 A di corrente (1,5 massimi). Quello prodotto da loro è disponibile solo per 120 Volts americani e costa 20 dollari. Io per 30 euro ho trovato un alimentatore stabilizzato da 13.8 Volts e ben 5 amperes di corrente: un mostro che alimenterebbe due o persino 3 T-Amp...per utilizzi che vi racconterò in separata sede :-)
    Si tratta dell'italiano ZetaGi HP 145. Nel catalogo dell'Azienda italiana, specializzata in alimentatori, esistono modelli più e meno potenti (da 2,5 - 3,5 e 7A) per cifre inferiori o leggermente superiori. Ho scelto quello da 5A perché mi consente di alimentare più di un T-Amp simultaneamente.
    Con un'alimentazione così surdimensionata il T-Amp vola letteralmente, la potenza a disposizione e la dinamica aumentano un po' ma, soprattutto, il basso diventa più potente, solido ed articolato. Così, così, è così che deve andare!

    Dinamica
    Come già detto, tutto è vincolato alla potenza a disposizione (bassa). Diciamo che finchè può questo nanerottolo fa...molto bene. Non è veloce e dinamico come i buoni ampli "tradizionali" ma fatevi bendare e cercate di indovinare potenza e prezzo di questo oggetto. Credo ci sarebbero molte sorprese. E' chiaro che i partners ideali sono diffusori dalla sensibilità medio-alta (previste prove anche in questo senso) ma anche con diffusori tradizionali, pur di non pretendere la Luna, la performance è di tutto rispetto. C'è qualche compressione qua e là, come è logico che sia, qualche traccia di lentezza, ma sono sicuro che molto di questo è dovuto all'affanno "elettrico": con diffusori che gli consentano margini di utilizzo più tranquilli sono sicuro che anche questi aspetti migliorerebbero non poco.
    Il basso, in particolare quello più profondo, potrebbe essere un po' più veloce e meno morbido, e gli attacchi ed i rilasci un pelino più pronti ma, signori miei, stiamo parlando di 23 miserabili dollari, neppure il prezzo di un CD!!!

    Immagine e soundstage
    E qui casca l'asino. Ho sempre detto: eh, certo, da apparecchi economici non ci si può aspettare una grande performance in termini di immagine tridimensionale...ed eccoti pronta la smentita, una doccia fredda di portata tale che è difficile riprendersi. La cosa che più impressiona è la larghezza della scena, davvero enorme in termini assoluti, estesa ben oltre i confini dei diffusori, perfettamente a fuoco e credibile (o incredibile, se preferite). Poi altezza e profondità, in tono un po' minore ma ugualmente stupefacenti visto l'oggetto. I piani sonori...si, ci sono pure quelli, ben delineati e disposti ad occupare uno stage virtuale semplicemente incredibile.
    La stabilità delle voci al centro della scena, la disposizione geometrica delle varie sorgenti, l'aria attorno agli strumenti...tutto fa pensare di trovarsi di fronte ad un ampli da svariate migliaia di euro. Ebbene si, inutile negarlo. Quando ho chiesto a Geoff Husband mi ha detto "Huge soundstage!" che non credo necessiti di traduzione alcuna.
    L'amico col quale ho eseguito la prova "mid-class" (ora felice possessore di un T-Amp...) ha confessato di aver scoperto la scena tridimensionale su alcuni dischi nei quali credeva non esistesse quasi per niente. Trucco, magia...non lo so, fate un po' voi. Io sono ancora sconcertato.

    Questo è un primo, frettoloso resoconto. Non potevo aspettare altre indagini per condividere con voi questa incredibile scoperta. Le farò e le sto facendo. Farò prove a confronto con ampli integrati considerati campioncini nelle loro rispettive categorie, testerò il T-Amp con diffusori più sensibili, in altri impianti ed ambienti, farò esperimenti di tweaking (già iniziati) e proverò una biamplificazione passiva con due T-Amp...poi vi riferirò.
    Per ora, credo che le mie sensazioni di stupore siano state comunicate in maniera abbastanza chiara. Per essere più chiaro: non vi sto dicendo "questo è il NAD 3020 del 21esimo secolo". No, questo è MOLTO di più, è un oggetto che, se accoppiato con diffusori abbastanza sensibili, può non far rimpiangere amplificazioni (anche pre e finali) di costo molto, molto alto. Mi rendo conto che mi sto giocando una parte della mia (misera) reputazione di critico audio ma raramente sono stato così sicuro di una cosa. Questa piccola meraviglia è una vera rivoluzione epocale.

    Se state pensando che la Sonic Impact mi abbia fatto diventare azionista di maggioranza pur di avere una recensione positiva...beh, sappiate che ho personalmente acquistato i T-Amp usati per queste prove e che la Sonic Impact non ne è stata neppure informata. Se state pensando che sia vittima di una allucinazione, provate a mettere "Sonic Impact T-Amp" su Google e navigate tra le opinioni di tanti audiofili esperti che l'hanno provato senza pregiudizi.
    Addio Tomàs
    siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i 5 stelle

  8. #8
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    Qualche consiglio

    Alcuni consigli li ho già dati in corso di recensione. Non giudicate il T-Amp con il suo miserrimo cavetto minijack fornito di serie né con le sole batterie. Fareste un torto a lui...ed a voi.
    Un buon alimentatore da almeno 1,5 amperes e 13 volts è necessario per avere prestazioni...stupefacenti. Si trovano presso qualunque negozio di materiale elettrico/elettronico. Tipicamente sono usati per alimentare stazioni CB.
    Eviterei alimentatori switching per non aumentare eventuali interferenze iniettate in rete. Li riconoscente perché sono molto piccoli e leggeri.
    Attenzione: non è indicata in alcun modo la polarità, quindi sappiate che il positivo (+) è il pin centrale.

    Utilizzate i vostri soliti cavi di interconnessione, tramite un adattatore minijack-RCA femmina come questo in foto. E' il modo migliore per far confronti con la vostra attuale amplificazione. Io ho acquistato quello della G&BL, alla folle cifra di 2 euro e mezzo, presso un grande centro commerciale (Auchan).
    Ne esistono di altre marche (ad es. Proel) per cifre analoghe. Esistono anche cavi specifici con minijack da una parte ed RCA dall'altra (anche se "invertiti") e li fa, ad esempio, la Monster Cable. Esiste sia l'Interlink 200 che il 400, con queste terminazioni, ad un costo di poche decine di euro.
    Ancora: il T-Amp è molto leggero, anche il solo peso dei cavi di interconnessione può ribaltarlo. Quattro punti di blu-tac sono sufficienti per ancorarlo saldamente al piano d'appoggio. Sto sperimentando diversi piedini, vi terrò informati sulle mie impressioni.
    Fatelo scaldare qualche minuto prima di ascoltarlo con attenzione. Ai primi segni di clipping e di distorsione selvaggia, abbassate il volume. Il chip è ultra-protetto...ma non si sa mai.
    Durante l'uso intenso l'amplificatore tende a scaldare un pochino ma non temete, è protetto anche da eccessi di temperatura. Dovrebbe essere protetto anche contro survoltaggi ed in effetti un mio tentativo di alimentarlo con un'unità da 19.5 Volts non ha prodotto danni, almeno nel minuto che l'ho tenuto sotto tensione. Funziona anche con alimentatori sottodimensionati (es. 1 ampere) ma, ovviamente, dal punto di vista sonoro ne risente un po' anche se, pure in queste condizioni, suona meglio che con le batterie. A proposito di queste, io l'ho provato con delle normali alcaline entry-level (nuove), non escludo che con qualche set di pile speciali ad alta potenza non possa andar meglio. In ogni caso, a regime, le batterie non dovrebbero fornire più di 12 ore di Musica, pertanto direi che l'alimentatore esterno è d'obbligo. Le batterie si potranno usare per impieghi "volanti" o in esterno, quando dovesse mancare una presa di corrente.
    Per i diffusori, vi potreste sorprendere di quanto forte possano suonare i 6 watt del T-Amp. Tuttavia, per ascolti realistici in ambienti medio-grandi, non starei sotto i 90 dB di sensibilità. Può essere che voi ascoltiate a volumi molto più bassi del mio standard, quindi mi è difficile dirvi con certezza se vale la pena provare oppure no. Per la spesa irrisoria (quella di un CD!) si può fare comunque un esperimento. Personalmente, ho acquistato tanti dischi che avrò ascoltato, sì e no, due volte.
    Il T-Amp può funzionare anche come ottimo ampli per cuffia oltre che, ovviamente, come ampli per i suoni di un PC, utilizzo nel quale è del tutto sprecato. Per le cuffie, comunque, vanno fatte un certo numero di precisazioni: l'ampli NON dispone di uscita cuffie, ma solo di uscita diffusori. Quindi bisogna arrangiarsi a costruire un adattatore per spinotto jack oppure utilizzare cuffie che si collegano direttamente all'uscita diffusori dell'amplificatore (AKG K1000, ad esempio). Ancora, il T-Amp ha i negativi delle uscite SEPARATI mentre la maggior parte delle cuffie li ha in comune sullo spinotto jack o minijack. Si potrebbe tagliare il cavo e recuperare i due negativi separati in questo modo ma è bene dotarsi di un secondo cavo cuffie per poter fare la prova...
    Coi negativi in comune l'ampli potrebbe andare in protezione o bruciarsi.
    Infine, il T-Amp è progettato per avere una risposta lineare per impedenze fino a 16 ohm circa. Al di sopra dei 16 ohm la risposta in frequenza tende a salire verso le alte frequenze. Consiglio pertanto cuffie a bassa impedenza oppure l'intervento di un tecnico per adattare l'impedenza o per modificare il filtro passa-basso interno.
    Cuffie dall'impedenza "compatibile" potrebbero essere le Grado serie SR (32 ohm), alcuni modelli Koss e Sennheiser. In realtà un po' tutti i Costruttori hanno a catalogo modelli di impedenza compresa tra i 30 ed i 50 ohm, consultate i siti dei rispettivi produttori per maggiori informazioni.

    Se per caso state pensando ad un sistema per far aumentare la potenza del T-Amp, mettendolo a ponte o altro, scordatevelo. Il T-Amp non può essere messo a ponte (in mono, cioè) né la sua potenza può essere incrementata in qualche modo. Con la massima tensione di alimentazione tollerata (sotto i 14 volts) quel chip eroga circa 6 watt, non uno di più. Il massimo che si può fare (vi relazioneremo su questo in seguito, inutile chiedere ora) è usarne due o tre per una biamplificazione o triamplificazione passiva di diffusori predisposti per il biwiring o il tri-wiring. In pratica se ne può usare uno per i tweeters ed uno per i woofers.
    L'implementazione presenta qualche piccolo problema, per ora non possiamo dirvi di più.

    Se, presi da irrefrenabile voglia di capire come suona (o di mettere alla prova l'onestà intellettuale del sottoscritto), vi doveste dimenticare come si prova un apparecchio HiFi, respirate profondamente e, prima di trarre conclusioni affrettate, mettete il giocattolino in condizioni di esprimersi alle stesse condizioni della vostra amplificazione di riferimento.
    Rodaggio, stessi cavi, buona alimentazione e posizionamento, tutto deve essere a posto. Dopo qualche giorno di rodaggio, liberatevi dei pregiudizi e cominciate ad ascoltare, come se si trattasse di un qualunque altro amplificatore. Solo allora, nel giro di una settimana di ascolti, riuscirete a capire la portata di questo evento ed il motivo per il quale ne ho parlato in questi termini mai usati prima d'ora.

    Tweaking
    Il partito del tweaking si è già messo all'opera da qualche tempo. Una prima versione "audiophile" del T-Amp, migliorata dal punto di vista della componentistica, del cabinet e dell'alimentazione, si chiama Clari-T-Amp, a cura di Vinnie Rossi (costa circa 500$). Se doveste accontentarvi di un cabinet carino, uscite ed ingressi di rango "audiophile" con connettori standard, potete vedere il T-Amp cabinet. Si tratta di realizzazioni poco più che amatoriali, seppure in vendita regolare, negli USA.
    Per altre cose, cercate un po' in Rete, negli USA è un brulicare di discussioni su questo piccolo miracolo.

    Lamentele
    Costruzione e finitura. Beh, che volete che vi dica di uno scatolotto di plastica grigia e nera, che sta nel palmo di una mano? E' poco più che un giocattolo. Per quel che costa è fatto sin troppo bene. I connettori a molla per i cavi dei diffusori sono troppo piccoli e delicati e lo spazio tra il minijack d'ingresso e la presa per l'alimentatore esterno è ridotto...ma l'oggetto è minuscolo, i cm sono cm e non si possono espandere. Accidenti, dovrò pur lamentarmi di qualcosa!!!

    Suono. Ehm, limitato in potenza, a tratti presenta qualche indurimento in gamma medio-alta, il basso potrebbe essere più autoritario e controllato, specie nella prima ottava. La dinamica non è travolgente ma...scusate...sto parlando in termini assoluti. Se per un attimo dovessi ricordarmi dei 23 dollari...farei meglio a star zitto.

    Conclusioni (parziali)
    Se siete riusciti ad arrivare sino in fondo senza la frenesia di volerne acquistare subito uno ho fallito il mio scopo. Questo è un amplificatore che, come dice Geoff, tutti dovrebbero avere o sentire almeno una volta.
    Non vi sto dicendo di vendere subito i vostri Mark Levinson, i Krell, gli Jadis, i Conrad Johnson etc. No!, vi sto dicendo che questo T-Amp potrebbe mettere in seria difficoltà più di una amplificazione di gamma media, moltissimi ampli di fascia economica e diversi ampli a valvole da pochi watt. Proprio su questa affermazione potrò essere più specifico in un futuro articolo (inutile chiedere adesso).

    Vi sto dicendo che si tratta di un evento epocale, di un oggetto da possedere per fare brutti scherzi agli amici, un giocattolo che, nel bene o nel male, sta rivoluzionando il concetto stesso di best-buy. Se dovessimo basare i nostri futuri giudizi utilizzando il T-Amp come termine di paragone, temo che molti oggetti "best-buy" ne uscirebbero grandemente ridimensionati.
    Non dovesse piacervi in sostituzione al vostro Krell potrete sempre riutilizzarlo come (eccellente) ampli per cuffia, per un secondo impianto, per il PC (anatema!) o per regalarlo ad un figlio, nipote od amico che si volessero avvicinare all'HiFi, quella vera.
    E già, questo T-Amp è a tutti gli effetti un vero amplificatore HiFi con tutti i crismi. Un vero, incredibile, ammazza-giganti!!!

    Nel frattempo, il nostro Geoff Husband, corrispondente inglese dalla terra di Francia, ci ha inviato le sue impressioni sull'oggetto:


    Siamo un gruppetto piuttosto "competitivo" noi di TNT-Audio. Competitivo...tra di noi, s'intende. Spesso scopriamo qualcosa e la comunichiamo con entusiasmo agli altri membri dello staff (la sporca dozzina N.d.D), non senza un certo orgoglio. Potete dunque immaginare la mia seccatura quando ho ricevuto una e-mail dal nostro direttore dove ci consigliava di ascoltare con attenzione un amplificatorino da 20 dollari, come se fosse la cosa più sconvolgente che gli fosse mai capitata.
    Che diamine, stavo provando lo stesso amplificatorino da circa un mese e contavo di cominciare a farci qualche ascolto serio. Ero estremamente eccitato dalla novità. L'e-mail di Lucio, in pratica, mi ha battuto sul tempo! Tuttavia, ha anche significato che quel che stavo sentendo non era follia e mi è servita come conferma delle mie impressioni prima di scriverci qualcosa. Ecco dunque le mie impressioni sul T-Amp:
    I lettori affezionati di TNT-Audio sanno che il mio sistema di riferimento fa uso di un pre Audio Note M3 (7400 €), una coppia di finali mono Audio Note Quest (7000 € la coppia, con le valvole 300B) ed una coppia di diffusori Loth-X Polaris (7500 €, 104 dB di sensibilità). In tutto, tra ampli e casse, stiamo parlando di un sistemino ad altissima sensibilità che costa oltre 22.000 €.
    Avevo letto sul Web di un amplificatore minuscolo in grado di competere con costosissimi amplificatori single-ended a valvole ed ho subito pensato che il mio sistema fosse l'ideale per una veritiera prova a confronto. Con le Polaris, uno tra i diffusori più sensibili e facili da pilotare che ci siano al mondo, il T-Amp sarebbe stato a proprio agio, non dovendo erogare più che un paio di watt al massimo, per ascolti realistici.
    Perciò, per puro spirito di "ricerca", ho scollegato gli Audio Note, ho collegato il lettore CD Audio Note Zero tramite un adattatore minijack/RCA e cavi super-economici al Sonic Impact T-Amp. Per quanto riguarda i cavi dei diffusori, poiché era impossibile che i miei usuali Sonic Link potessero andare dentro i minuscoli connettori del T-Amp, ho provveduto ad utilizzare dei pessimi cavi per car stereo, dalla sezione infima.
    All'accensione il T-Amp si è rivelato assolutamente silenzioso, nessun rumore o ronzio. Ho infilato "Aja" degli Steely Dan nel CD e mi sono seduto ad ascoltare.
    E...cavolo! Per meno della metà del costo di una valvola 300B questo coso stava producendo Musica. Un soundstage di larghezza impressionante, dettaglio al livello della mia coppia Audio Note e poi velocità ed impatto. Questa cosa impressionerà i vicini...e può suonare molto forte, con le Polaris.
    Non è questo il momento di andare in profondità con la disamina del suono (non è la mia recensione) ma per farvi capire la prospettiva (ho detto che sto parlando di un ampli da 20 € contro un sistema da 15.000 €?) vi dirò questo: se domani invitassi uno di voi a casa e collegassi la mezza dozzina di ampli a valvole molto costosi che ho avuto modo di provare in questi mesi e, di nascosto, collegassi anche il T-Amp...beh, non vi sembrerebbe fuori posto, proprio per niente.
    Tuttavia, non suona come un ampli single-ended. Limitato per quanto possibile dai peggiori cavi che avevo a disposizione, il T-Amp suonava piatto ed a tratti un po' duro, confrontato con la mia amplificazione Audio Note. Non posso misurare l'emozione ma un po' di questa era scomparsa. Mancava il calore e l'ambienza che gli Audio Note conferiscono alla Musica. L'immagine tridimensionale era un po' limitata ma l'ampiezza dello stage era impressionante, il dettaglio di livello assoluto e la Musica fluiva in maniera libera, senza avere quella tipica grana degli amplificatori a stato solido che costano 30 volte il suo prezzo.
    Detto questo, ammetto che suona meglio di diversi amplificatori costosi che ho ascoltato e se fossi forzato a "downgradare" il mio sistema per la cifra di 15.000 € il T-Amp mi renderebbe il risparmio assolutamente sopportabile.
    Pensateci un attimmo: come suonerebbe con dei cavi, di segnale e di potenza, decenti? Come suonerebbe con un'alimentazione decente? (ad es. quella di Graham Slee per i suoi pre fono). E come suonerebbe se si potessero cambiare alcuni componenti o connettori? E se ne mettessi due per un biamping passivo o persino 4 per un quad-amping con un pre di qualità? Potrei acquistare un cabinet elegante, metterci qualche led blu ed una coppia di sovradimensionati morsetti per i diffusori, una grossa manopola del volume...e poi venderlo per 10.000 €...muha, muhaha! muhahahaha argh gurgle!
    Seriamente, come vi sembra questa idea? Acquistatene due, costruite una coppia di diffusori ad alta sensibilità, ad esempio i nostri TNT BFB e collegatene uno per cassa, con l'aggiunta di un supertweeter! High-end per 150 € tutto compreso? Non voglio dirvi altro perché per queste cifre ci si può giusto giocare! Cosa farò io? Beh, sono già andato su Ebay e mi sono preso una coppia di driver full-range da 12" della Goodmans (roba vintage di 40 anni fa). Ho speso 50 €. Ho dei progetti in mente. Dopo tre anni di schiena incurvata sotto il peso di componenti ultrracostosi mi sembra che l'HiFi stia diventando nuovamente divertente.

    Acquistatene uno e poi inviate un generoso grazie a Lucio per avervi fatto scoprire il T-Amp.
    Geoff Husband - TNT Francia - www.tnt-audio.com

    Seguendo il consiglio di Geoff alcuni lettori ci hanno inviato le loro prime impressioni sul T-Amp. Le abbiamo raccolte in un articolo separato.
    Copyright © 2005 Lucio Cadeddu - www.tnt-audio.com
    Addio Tomàs
    siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i 5 stelle

  9. #9
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    Prove del 30/4/2005
    Premesse: ho inserito il t-amp nella solita catena .....i cavi sono gli stessi del riferimento (Monster Cable 400 Interlink) + TNT di alimentazione e Van den hul come cavi di potenza. Lettore cd paganini del 2001. Il tutto funziona grazie a una mia personale "t-amp box" che permette di non toccare il mostriciattolo e di fare collegamenti comodi -con le uscite e le entrate di buona qualità- ...(presto Le invio le foto, se vuole).
    Diffusori: le mie AR chronos b17 (90 db su 6 ohm), amplificatore ibrido italiano da 40watt per canale come riferimento. 1000 euro circa di listino, alimentatore stabilizzato 13,8 V e 5 A...Peso 5 kg....
    Esperienza dello scrivente in hi-fi: media. PROVA (con voti in assoluto e non in rapporto q/prezzo!).
    In brevissimo: dettaglio 6,5.... larghezza palcoscenico 6.... profondità scena 6.5..... coinvolgimento 6+ . I bassi sono definiti, puliti ma un po troppo asciutti : 6+....Sicuramente a tal proposito entrano in gioco i pochi watts a disposizione. Gli alti e i medi valgono un bel 6,5.
    Dinamica: sufficiente. Non c'e molta pressione sonora ma sono soddisfatto del volume raggiunto...
    Consigli : rodaggio essenziale (assolutamente!!!!!). Il mio ampli di riferimento suona meglio? A mio parere suona complessivamente un poco meglio (e ci mancherebbe!).
    E' più coinvolgente, ha maggiore impatto nei bassi e riesce a piacere di più soprattutto con la musica classica. Il T-Amp che fine farà? E chi lo tocca! diciamo che se mai dovesse diventare un ampli da "secondo impianto" non si ricoprirebbe di certo di polvere...intanto sono 2 settimane che suona a posto del "riferimento"...
    Concludo: se fossi un produttore di ampli hi-fi fino agli 800-1000 euro non dormirei sonni così tranquilli...Prego ogni audiofilo di ascoltarlo prima di denigrarlo.
    Epilogo: sarà pure stato un sabato piovoso ma ho passato la giornata ad ascoltare MUSICA.
    Emiliano - E-mail: ileanalberto (at) libero.it


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    Ho aspettato un paio di mesi abbondanti per scrivere la mia "mini recensione" in quanto nello stesso periodo mi sono arrivati il dac Behringer Ultramatch 24/96 ed il T-Amp, ed ho preferito farci l'orecchio e confrontare per bene prima di esprimermi.
    L'impianto, oltre a questi due, comprende un lettore dvd economico e dei diffusori Triangle Heliade (91 db di sensibilità). Precedentemente il riferimento erano un lettore cd Denon piuttosto vecchio ed un amplificatore Nad C350. Cavi Tnt Star di potenza e autocostruiti di segnale (su cavo Proel), sala di circa 30 metri quadri, volumi anche sopra la tolleranza dei vicini.
    I primi giorni mi sono arrangiato con un alimentatore di fortuna, poi ho preso un Kert AT3 ed il salto di qualità è stato notevole. Ascolto prevalentemente rock o pop, niente musica classica e poco jazz. Se dovessi riassumere il giudizio della mia ragazza ed il mio sul T-Amp userei una parola: intelligibilità. Con qualsiasi cd abbia ascoltato in questo periodo ho avuto l'impressione di sentire molto più distintamente i vari strumenti e le voci. É molto più semplice seguire le parole (ad esempio con Capossela, ma anche con gli album in inglese), distinguere le linee vocali che si sovrappongono, accorgersi degli effetti o della rumoristica in sottofondo. Mentre con il Nad tutto è più compassato, il T-Amp è più frizzante e brioso, mette più "luce" su quello che si sta ascoltando, ed in genere me lo fa apprezzare di più.
    Ciò è vero in misura maggiore per i pezzi acustici (Calexico, La Crus, concerti unplugged), mentre con musica più prettamente rock (Pearl Jam, Rage Against the Machine, Soundgarden) se la gioca alla pari con il Nad. Se da un lato è piacevole il modo con cui tratta le voci e gli strumenti metallici (ad esempio i piatti della batteria), con album registrati con troppa enfasi sugli alti (Radiohead, Subsonica) tende a mettere più in risalto i difetti del disco. Colpe non sue, per carità, ma la musica che ascolto spesso non viene incisa con velleità audiofile, ed anche le Triangle contribuiscono alla brillantezza. In definitiva il Nad, tranne che per le prove di confronto, sta prendendo la polvere da un paio di mesi, ed alcuni miei amici stanno intraprendendo la strada verso l'audiofilia, spinti dal basso prezzo del giocattolino.
    Un ringraziamento a TNT per la scoperta, ed alla lista tntaudio per la dritta sul Dac (che ha massacrato la vecchia sorgente).
    Andrea - E-mail: neradanza (at) yahoo.it


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    Ho provato il t-amp (con alimentatore stabilizzato da 12, 8 V e 2 A) a confronto con un Rega Big Brio, un NAD 3020B e una coppia pre-finale Rega (Maya + Cursa se non sbaglio). Il resto dell'impianto: diffusori Linn Index e Triangle Titus, cavi Supra e Van den Hul di segnale, Supra e Trasparent di potenza. Sorgente un Marantz fortemente tweakato.
    Il "nano" ha fatto meglio di tutti per trasparenza, dettaglio e suondstage (per tutti e tre i parametri la performance è di livello assoluto). Ma qui cominciamo le lamentele...mi è sembrato troppo "esaltato" sugli altissimi, troppo graffianti con entrambe le coppie di diffusori. Ottima l'articolazione del basso, che però mi è sembrato inconsistente per presenza e potenza. Il medio molto buono, con voci lucidissime e perfette, ma un troppo asciutto e senza calore sul medio-basso. Le voci mi sono apparse troppo leggere e staccate dal corpo, per così dire. I Rega hanno fatto meglio o molto meglio sotto questi punti di vista. Il Nad 3020 ne è uscito distrutto su tutto, poveretto. In sintesi, un rapporto q/p stellare ma nel complesso ho trovato gli ampli "classici" più equilibrati e godibili. Per cominciare da zero, qualora si presentino le condizioni ambientali favorevoli, un must assoluto. Da provare con diffusori ad altissima sensibilità, io non l'ho potuto fare.
    Angelo - E-mail: angelovernuccio (at) libero.it



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    Gentile Direttore, seguendo dove ho potuto i suoi consigli ho realizzato il seguente impianto cuffie: Lettore CD Denon DCD 615; ampli per cuffia: Sonic impact T-Amp; Cuffia Grado Serie Prestige SR-60; cavi di segnale piuttosto comuni RCA audio interfacciati al T-Amp con gli adattatori indicati nella sua recensione; alimentatore stabilizzato Victory 13, 8 Volts e 5A.
    Preciso che per collegare la cuffia Grado SR 60 al T-Amp ho tagliato il cavo poco prima del Jack, ricavando i quattro cavi (due blu negativi e il bianco e rosso positivi). Con l'aiuto di un tester ho associato per bene le polarità e saldato i fili (non me l'aspettavo: il cavo della Grado non è schermato!) a quattro microspinotti maschi (due rossi e due neri) delle dimensioni giuste per i forellini di uscita del T-Amp. Il T-Amp è stato rodato in precedenza per circa 30 ore con i diffusori Infinity che mi ritrovo.
    Ho fatto la mia prova di ascolto con i seguenti brani CD audio che ho ascoltato in comparativa con il vecchio NAD 302 al posto del T-Amp: 1) Ramsey Lewis trio: "poco allegretto (...) 2) Wayne Shorter: "Bachianas brasileiras (...) 3) Norah Jones "Turn me on" 4) Sergio Cammariere "Libero nell'aria". Ho scelto questi brani per la comparativa soltanto perchè li ho ascoltati a lungo precedentemente, e li conosco nei dettagli.
    Veniamo al succo della prova. Il T-Amp indubbiamente riequilibra le Grado, nel senso che il suono è certamente più bilanciato tra le basse e le alte frequenze. Il T-amp, della prova dona all'insieme trasparenza, dettaglio, lucidità e nitidezza delle singole sonorità. Ottima la rappresentazione della scena musicale. Un grazie di cuore quindi a TNT audio per avermi fornito il know how giusto per mettere su questo ottimo sistema hi-fi.
    Antonio - E-mail: netanto (at) tiscali.it
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    Ricordo come è composto il mio impianto: rotel ra-01, rotel rcd-02 e aliante cnm tower. Sono arrivati i due t-amp da part express ieri e stasera non ho resistito e ne ho collegato uno a batterie, senza alimentatore poichè ancora devo acquistarlo, niente bi-wiring e 4 pezzetti di cavo fine per raccordare i cavi tnt star all'ampli. Ho fatto il contrario di quello che lei consiglia per far esprimere al meglio il t-amp; adesso l'ho messo in repeat....per il rodaggio. Non ho una buona stanza, dal punto di vista acustico e dell'arredamento, ho già 50 anni e probabilmente nemmeno un buon udito, mi manca una buona educazione all'ascolto della musica; per me questo t-amp però suona in modo davvero straordinario, rispetto al mio rotel; non sono in grado di giudicare i vari parametri, ma l'insieme mi sembra davvero ottimo. Sto cercando il materiale per collegarne due e alimentarli...
    Vorrei soprattutto dirle GRAZIE per aver fatto conoscere le doti di questo piccolo ampli
    Alessandro - E-mail: hylbas (at) tin.it



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    Grazie a TNT-Audio ho sperimentato sulla mia pelle (rectius: le mie orecchie) quanto siano importanti modifiche apparentemente insignificanti e dal costo ridicolo (blue-tac, cavi TNT-Star, Glisdome), ma, con il T-AMP, avete proprio esagerato!
    Impianto utilizzato per la prova: Lettore CD NAD C521BEE, Giradischi YAMAHA PF-20 con testina SHURE Me97HE, Amplificatore integrato AURA VA-80SE (B&W), Diffusori SONUS FABER CONCERTINO, Subwoofer amplificato YAMAHA YST-SW90, Cavi MONSTER CABLE (segnale) e TNT-STAR (potenza) COLLEGATI in bi-wiring.
    Il T-AMP è stato connesso ai diffusori tramite cavi STAR adattati (5-7 cm di cavo spellato da 1, 5mm dello stesso tipo utilizzato per realizzare la "stella") ed alle sorgenti utilizzando il classico e rodato MC Interlink 400 con adattatore G&BL; non è stato collegato il subwoofer. L'alimentatore utilizzato è il noto ZETAGI 143 (13, 8 V e 3, 5 A). Ascolto (e suono: chitarra acustica ed elettrica) musica da più di 25 anni e posseggo circa 200 LP e 1500 CD: credo proprio che li dovrò riascoltare tutti per scoprire quegli insospettabili dettagli mai percepiti in questi lunghi anni e rivelatimi dal T-AMP.
    Le capacità di focalizzazione e di dettaglio sono le caratteristiche che più mi hanno colpito del "piccoletto": scomposizione del messaggio sonoro in tutte le singole parti che lo compongono, e successiva riproduzione dello stesso con una naturalezza a me, prima, sconosciuta. E' possibile comprendere esattamente il lavoro di missaggio compiuto (talora in modo maldestro!) dai tecnici di registrazione. Rispetto al riferimento (AURA) è come se la nebbia si fosse diradata lasciando percepire all'osservatore (ascoltatore) forme ed oggetti prima invisibili o visibili in modo soltanto parziale e confuso. Non ho riscontrato alcuna limitazione del T-AMP sulle frequenze più basse, al punto che il sub che precedentemente utilizzavo, con risultati anche apprezzabili, per "integrare" le Sonus Faber (il taglio era stato da me impostato a 55Hz al fine di evitare sovrapposizioni di emissione) verrà destinato ad utilizzi HT ovvero al secondo impianto. Nel mio ambiente di ascolto (studio di 3, 5x4m) non sono mai riuscito a posizionare il potenziometro oltre le ore 12: la bassa sensibilità dei diffusori (86dB) non mi ha impedito di raggiungere pressioni sonore di tutto rispetto per un buon ascolto condominiale.
    Un grazie di cuore a Lucio per aver avuto il coraggio di recensire questa straordinaria scatoletta di "plastica" ed un invito a continuare su questa strada.
    Filippo - E-mail: ffumei (at) yahoo.it



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    Arrivato a mio cognato direttamente dall'America questo piccolo "giocattolo" si è messo in gran luce grazie (probabilmente) ai diffusori ad alta sensibilità (klipsch Rb-35 da 96 db e woofer da 20 cm). L'impianto è così composto: lettore CD DENON DCD-685 (appena acquistato ma dall'ottimo suono), diffusori Klipsch RB-35 e cavi autocostruiti TNT. Amplificatori: Audio Analogue Puccini SE Remote (che ho prontamente venduto dopo aver ascoltato il T-Amp), Integrato Valvolare che terrò (2 watt che si sentono in maniera superba!).
    Veniamo all'ascolto: collegato con cavi di buona qualità e lasciato scaldare per un po' mette in luce una chiarezza sonora di rara apertura, leggermente compresso nell'immagine 3D ma con un controllo totale dei bassi e delle frequenze più alte, dove non risulta stridulo, ma veramente ben suonante!
    La gamma media è riprodotta in maniera molto fedele e messo a confronto con il Puccini SE remote....bè, c'è da discutere a lungo a favore del T-amp, forse qualcosina cede sulle frequenze più basse, ma forse è una pecca dell'alimentazione ancora non stabilizzata a 13.8V e 5A....
    Alzando il volume si incorre in una BUONISSIMA pressione sonora, ed il suono rimane veramente pulito, chiaro, mi ripeto, DI RARA CHIAREZZA!!
    Conclusioni: consiglio il T-Amp in bi amplificazione in quanto dovrebbe riuscire a tirare fuori il meglio da qualsiasi impianto con diffusori almeno di 89 db di sensibilità (posso solo dire che con le Klipsch va a braccetto in quanto le frequenze alte sono ben controllate e sparisce letteralmente l'effetto TROMBA).
    Flavio - E-mail: flavio_tolin (at) tin.it



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    L'impianto è composto da testina LP, giradischi Kuzma, stadi di amplificazione e lettore CD sono CJ, mentre le casse sono ProAc (87dB). Per i cavi di segnale ho usato cavi argentati di derivazione areonautica che mi ha fatto un amico (anche il connettore jack è dorato), mentre per le casse ho usato del G&BL OFC giallo. L'alimentatore è il mio alimentatore stabilizzato 0-35 V, 4 A massimi, regolato su poco più di 13 V.
    Ho dapprima usato il T-amp come integrato e appena collegato ho esclamato: "Capperi!".
    In particolare l'ascolto mi ha rivelato questi punti di forza:
    1) risoluzione dei dettagli.
    2) scena ampia e ben ferma.
    3) bassi presenti e frenati.
    Come punti deboli rispetto al mio riferimento ho notato:
    1) suono un po' "duro", in particolare sulle alte frequenze, dove mi par di percepire una banda passante limitata.
    2) una certa sensazione come di "grana grossa", in particolare sulle frequenze medie e alte.
    Ho poi fatto diverse prove, tra cui quella di un paio di diffusori reflex monovia (Fostex 127E da 92dB) ma quella che ha fatto fare al suono un bel salto di qualità è stato di pilotare il T-amp con il mio pre CJ (volume del T-amp al massimo). Il suono si è addolcito non poco e la scena è diventata ancora più "scolpita". Insomma un gran risultato, incredibile per il prezzo. Secondo me quelli della Tripath meritano una specie di premio Nobel per l'audio. La tecnologia è promettente, bisogna solo lavorare sulla qualità dei componenti (in particolare condensatori e bobine, sia sull'alimentazione che sul filtro d'uscita) e magari usare il chip TA2022, che è più potente.
    Tino - E-mail: agostino.manzato (at) libero.it



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    Ho deciso di scrivere questa recensione perché penso che più persone possibile debbano avere la "possibilità" di ascoltare musica ad alta fedeltà, e pubblicizzare questo T-Amp potrebbe essere per alcuni magari poco facoltosi come me l'occasione per averla.
    Il mio impianto di riferimento: Panasonic DVD S-75 "da solo" (NON storcete il naso in fondo sono uno che sta per sostenere che il T-Amp è il miglior amplificatore mai ascoltato) e con convertitore Micromega MicroDac, Mission Cyrus Two + PSX alternato per la prova con pre e finale Rotel RB-970 bx e RC-970bx casse Sonus Faber Minima Amator alternativamente abbinate (anatema!) con Sub Woofer Chario Hiper Sub pilotato da Ampli Classe D con taglio di frequenza a 50Hz. Cavi di segnale Mit e di potenza in Bi-Wiring Vivanco ofc.
    La prova è stata eseguita prima con un T-Amp e poi con due, usandone uno per cassa, alimentati in entrambi i casi con un alimentatore stabilizzato Diamond Antenna da 5 Ampere continui a Voltaggio Variabile. Confermo e sottoscrivo tutto quello che già si è detto sull'uso di un (1) T-Amp correttamente alimentato: grande naturalezza di emissione e dicendo questo intendo suono che è privo di durezze o asprezze elettriche, fluido e scorrevole timbricamente rifinitissimo con grande trasparenza e dettaglio alle alte frequenze. Voci correttissime e reali! Grande scena e apertura in orizzontale con strumenti perfettamente dislocati nella scena ed individuabili. Basso e impulso dinamico sia micro che macro, per contenuti musicali di grandi impatto, leggermente sottotono se confrontato con amplificazione enormemente più potenti e scena in profondità e altezza leggermente compressa.
    Con due (2) T-Amp signori, le mie orecchie sono rimaste letteralmente allibite, primo perché mai avrei pensato che le mie casse potessero arrivare ad emettere un suono di classe così elevata e poi perchè il livello sonoro sia dinamico che di basse frequenze ha superato quello di un mostro dinamico (e questa volta non sono io a dirlo, ma la storia dell'Hi-Fi) come quello del Mission Cyrus two. Tutte quelle che potevano essere le debolezze di un T-Amp si sono trasformate in pregi, la scena è diventata profondissima e correttamente alta con gli strumenti e le voci che potevi indicarli con il dito e misurare l'area della loro emissione!!! Mah! Sono impazzito? Forse, in fondo molti lo hanno pensato ascoltando questo Ampli da un pugno di dollari. Quello di cui sono sicuro è che la musica da oggi in poi la ascolterò con i due T-Amp appollaiati sul mio DVD (valore totale 300 €). Vorrei terminare con le più sincere condoglianza per tutte quelle case Hi-Fi produttrici di ampli supermilionari, prima i cinesi ora il T-Amp...
    Fabio - E-mail: fabiobagnato (at) inwind.it



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    Impianti utilizzati:
    DVD Philips DV 950 + Ampli Norh SE 9 + Casse Triangle Titus 202 + cavi YBA Cristal;
    CD Cambridge Audio CD6 + DAC Cambridge Audio S700 + Ampli ION Obelisk 2 + Casse Heybrook Point Five (chiuse) + cavi Cambridge Audio (dig.), Hi Diamond (segnale), Suono Point (potenza);
    Piatto Luxman PD 290 D.D. + testina Grado Green + Extremephono Donut + pre phono Docet P1 MM + cavo Hi Diamond + ampli e casse come n. 2).
    Il T-Amp è stato ordinato su Parts Express ed è costato circa 50 $ (40 euro); è arrivato in 15 giorni. Le prove sono state effettuate alimentando l'ampli sia a pile che con un alimentatore già in mio possesso da 12 v e 1,5 a. Al posto dei cavi Suono Point negli impianti 2) e 3) ho utilizzato un vecchio cavo multifilare G & BL (i Suono Point hanno le forcelle). Le prime prove sono state effettuate sugli impianti 2) e 3), prima con l'alimentazione a pile, poi con l'alimentatore esterno. Fin da subito si nota la qualità timbrica del piccoletto, paragonabile a quella del riferimento. Proseguendo con gli ascolti, specie con l'alimentazione elettrica, emergono la velocità e la microdinamica veramente apprezzabili e superiori al riferimento (che di listino nel 1991 costava L.930.000). Dove il T–Amp batte un po' il passo rispetto al riferimento è sulla potenza della gamma bassa, che è comunque precisa e veloce, ma ciò potrebbe dipendere anche dall'alimentatore che ho utilizzato. In ogni caso suona piuttosto forte per i livelli standard di un ascolto in condominio, a meno che non si cerchi il volume di una performance dal vivo!
    Nell'impianto 1), vista l'efficienza delle casse (92 db) non ci sono problemi di pilotaggio: già a ore 9 l'ampli raggiunge volumi più che accettabili. Quel che sorprende è la qualità timbrica, che non ha quasi nulla da invidiare al riferimento (un Single Ended a valvole da 9 W per canale): se è vero che si perde un po' di trasparenza sulle voci e sulla gamma media in generale (e ci mancherebbe!), il T - Amp produce dei bassi più fermi e credibili, con un equilibrio generale tra le varie gamme di frequenza davvero buono.
    In definitiva, un ottimo acquisto, da prendere in seria considerazione, paragonabile per la qualità del suono ad apparecchi dal costo tra i 1000 ed i 1500 euro (mi ricorda il vecchio e glorioso Cyrus One); l'unica critica che mi sento di fare (a prescindere dal prezzo) è sulla qualità dei morsetti per collegare le casse, davvero troppo piccoli. Sarà difficile farne a meno.
    Salvatore - E-mail: sbriglione (at) libero.it



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    Ho finalmente effettuato una seduta di ascolto seria per confrontare il t-amp (rodato da circa 70 ore) con la mia amplificazione Naim 140 / 62. Caratteristiche dell'impianto: Naim Nap 140; Naim Nac 62; EAD dsp 1000 serie III con HDCD; Celestion ditton 25; Supra EFF; nac a5. Genere musicale di riferimento: Jazz.
    ...in questo caso ho solo sostituito i Naim con il T-Amp, lasciando tutto invariato, è accaduto esattamente quello che non avrei voluto che accadesse; la pressione sonora nel mio ambiente (20 mq) non ha subito decremento o che, la gamma media è diventata dettagliatissima, la profondità dell'immagine stupefacente, le voci femminili sono dolci e suadenti, i fiati sembrano esaltati al punto da presupporre una amplificazione valvolare, i legni coinvolgenti e caldi come non mai, per non considerare l'acustica di strumenti a percussione, sembrava che il rullante o meglio la cordiera del rullante fosse nel mio ambiente.
    Considerando la sensibilità delle Celestion ho voluto esagerare, quindi avvalendomi della collaborazione di amici ho montato dei mini diffusori con bassa sensibilità (Carnica - Piccola) 82 db, notoriamente più esaltanti in gamma medio bassa delle ls3/5a; nulla di fatto, "invertendo l'ordine dei fattori il prodotto non cambia", il T-Amp si è comportato in maniera egregia. Morale: se qualcuno volesse fare delle critiche oggettive, sarebbe meglio parlare della qualità delle saldature del processore, o della qualità del potenziometro o delle connessioni poste sul retro, ma i vari giornalisti, commercianti o guru dei miei stivali, mentre redigono i vari articoli, solo in quel caso dovrebbero ricordare il prezzo e quindi la posizione corretta è quella del silenzio, farebbero sicuramente più bella figura...
    Pertanto speriamo che il polverone aumenti in modo da poter ritrattare col mercato hi hend in maniera più sana e corretta, specialmente nei confronti dei poveri acquirenti sirulati nell'ultimo decennio.
    Vincenzo - E-mail: vgionta (at) avant-garde.it



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    Ho provato il T-amp collegandolo all' uscita di un pre Bryston con un cavetto da me realizzato. Diffusori autocostruiti progetto scan-scan di AudioReview e Celestion 23-i. Alimentatore: Ne ho recuperato uno da un vecchio caricabatterie, compatibile per connettore, da 13, 5V-1A. Successivamente ho provato un KERT da 7A, con selettore 12/ 13, 6 V. Confrontato con: finali Bryston 3B, Quad306, Linn Powertek - integrati: Proton 455pro e Audio-innovations classic stereo 25. Sorgenti Revox b226S; Thorens TD150 con Denon DL110; Philips GA222 con B&O MMC1. Stanza di 24mq con divani. La parete dietro le casse è una libreria piena.
    Risultato: Soundstage incredibile in assoluto. Timbro gradevolissimo per voci e strumenti, pianoforte di ottima qualità. Limite di potenza avvertibile con musica classica, in quanto le registrazioni hanno maggior dinamica e la qualità sonora invita ad alzare il volume. Leggerezza in basso con le scan-scan, che sparisce con le celestion - peraltro i "riferimenti" Quad e Linn hanno lo stesso effetto, in misura inferiore. Limite timbrico avvertibile rispetto ai riferimenti: Il suono di piatti e charleston nelle buone incisioni di jazz acustico. Ottima in assoluto la capacita di mantenere il suono "grande" a basso volume.
    Prove con alimentatori diversi: Strano a dirsi, il KERT-7A ha dato risultati peggiori sia a 12 che a 13, 6V rispetto all' alimentatore 13, 5V-1A. La corrente misurata è stata di 75mA senza segnale e di poco meno di 1A quando si percepisce distorsione. A seguito di ulteriori misure ho visto che l' altro alim. usato non è regolato, e fornisce 19, 5V a vuoto - 13, 5V con 1A, stabilizzandosi ad 1, 4A fino al corto-circuito. Questo alimentatore ha dato i risultati migliori all' ascolto. Forse dipende dal survoltaggio, che il mio T-amp digerisce senza problemi ? Prove con ascoltatori ignari: Tutti entusiasti del risultato.
    Prova carogna: Bryston acceso su due resistenze, e T-amp in azione: dico alla cavia intenta a battere il tempo col piede: "Guarda che sta suonando QUESTO!". Risposta: "Si... e magari con un mp3 a 96k..." (Per crederci ha dovuto girare personalmente il volume e seguire i cavi).
    Conclusione: ottimo prodotto. Accoppiato a casse 4-ohm di buona efficienza garantisce risultati che possono costituire un punto d'arrivo per chi intendesse ascoltare musica piuttosto che disquisire su come gli elettroni palleggiano tra placche e catodi, filtrano dalle giunzioni, e si intruppano lungo i cavi.
    Il T-amp rende anche realistico ipotizzare possibili prodotti più versatili (selezione tra più ingressi, alimentazione integrata, mobile più pesante dei cavi, e magari qualche dB di potenza in più) posizionati nell' intorno dei 200 Euro street-price, con possibilità di onesti ricarichi per tutta la catena commerciale.
    Nota polemica: qualcuno ha parlato a sproposito di "effetto Wanna Marchi". Sono d'accordo. Il T-amp fa intravedere Wanna Marchi, ma la fa vedere dalle parti dei "pannelli di alluminio lavorati dal pieno di 4 cm" - oppure dei "massicci toroidali" - oppure dei "rivoluzionari schemi circuitali" presi pari pari dal datasheet della Hitachi, del "legno massello", dei "monotriodi con filamento avvolto da Edison", degli "Abbiamo riscoperto il circuito di Olson". Olson, poverino, disponendo di un chip come quello del T-amp, avrebbe festeggiato per una settimana.
    Martino - E-mail: mmp07 (at) libero.it

    Addio Tomàs
    siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i 5 stelle

  10. #10
    Desaparecido
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    In Origine Postato da Il_Siso
    Dove si può acquistare?
    Prova anche su eBay.
    Ne vale veramente la pena.
    Spira il vento.

 

 

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