Un neocatecumenale a capo dei vescovi di Spagna
In Italia il presidente della conferenza episcopale lo nomina il papa. Fuori d'Italia no, lo eleggono i vescovi. E in Spagna, la mattina dell'8 marzo 2005, l'ultima elezione è stata al cardiopalmo.
Il presidente uscente, il cardinale di Madrid Antonio Maria Rouco Varela, puntava ad essere rieletto per il terzo triennio consecutivo. Ma non ce l'ha fatta. E nella votazione seguita al suo ritiro l'ha spuntata l'arcivescovo di Bilbao, Ricardo Blazquez Perez, per un'incollatura su quello di Toledo, il quasi cardinale Antonio Canizares Llovera, 40 voti contro 37.
Blazquez non è basco, ma assieme ai vescovi baschi e a quelli catalani ha sempre sostenuto le ragioni del federalismo, politico ed ecclesiale, contro il centralismo impersonato dallo sconfitto Rouco Varela.
Particolare non trascurabile: Blazquez è molto vicino al Cammino Neocatecumenale, il controverso movimento cattolico nato nella seconda metà del Novecento per iniziativa dello spagnolo Francisco "Kiko" Arguello, in forte espansione in tutto il mondo.
L'Opus Dei ci ha messo sessant'anni prima d'avere il suo primo vescovo in Spagna, sua patria d'origine. Il Cammino ha bruciato le tappe e s'è trovato subito in cima.
tratto da Settimo Cielo di Sandro Magister