Allons enfants de la Patrie. Avanti figli della Patria.
Avanti verso le nuove bastiglie costruite per rinchiudere il nostro pensiero.
Chissà perché negli ultimi vent’anni, sia nella destra conservatrice, sia in ambienti della sinistra radical chic, assistiamo alla continua demonizzazione degli ultimi secoli della storia dell’umanità.
Nella nostra area, da tempo assistiamo alla ricerca del bosco, di maghi, elfi e draghi, oppure al rifugiarsi nell’integralismo religioso, rigettando tutto il mondo moderno, dimenticando che anche il Fascismo e tutta la Rivoluzione europea, furono figli di questo tempo e delle vittorie sociali legati agli ultimi trecento anni.
E tutta questa colonna di ultracattolici, neoborboni, monarchici, aristocratici e fascioconservatori ha finito col gettare via i padri del nostro pensiero.
I popoli europei sono tutti figli della storia dell’Europa.
Grandi fenomeni come la Rivoluzione Francese o il Fascismo sono patrimonio comune di tutti, anche se alcuni rivendicano le loro origini proprio dalla negazione di questi.
Naturalmente, ogni grande evento non può essere totalmente accettato o totalmente rifiutato, perché è comunque figlio della sua epoca e per questo irripetibile e perché spesso racchiude in sé più anime, anche tra loro contrastanti.
Il nostro mondo, alle magnificenza di Roma e dei suoi legionari ha sostituito immaginarie ricerche del Graal; alla dinamica politica, sociale e culturale, originata dalla Rivoluzione Francese, e sviluppata dal Risorgimento, dalla Comune di Parigi, dal Sindacalismo rivoluzionario, dai Fasci di Combattimento e dalla Repubblica Sociale Italiana, hanno preferito la metafisica e gli integralismi religiosi.
Al futurismo, al progresso, alla rivoluzione, hanno preferito l’uomo bucolico e i seminari.
Alla militanza e alla lotta, la preghiera ed il volontariato.
Giulio Cesare è diventato democratico, Roma troppo libertaria, i Borboni e Pio IX degli illuminati.
Se è vero che, il Fascismo fece dei compromessi (tra l’altro velenosi e mortali) con il Re, la chiesa e la borghesia, non vuol dire che il Fascismo fosse monarchico, cattolico e borghese, anzi!
Quindi andiamo a riscoprire le origine del Fascismo, i suoi riferimenti storici e culturali, il contesto dove nacque il Fascismo, che fu il secondo Risorgimento italiano.
Su quali testi si fondò il pensiero mussoliniano, padre di tutti i fascismi?
Il Fascismo fu il frutto di eventi ben precisi che scossero il mondo, lo traumatizzarono, ne cambiarono il Destino.
Come accade quel 14 luglio del 1789 in Francia. Cadde una Bastiglia, nacque un nuovo mondo, anzì ritorno una nuova luce, ritornò il Sole dell’umanità, oscurato per troppi anni da cattedrali, cupole e palazzi reali. Tornò Roma, i suoi fasci e le sue aquile.
Le forze della reazione, dovettero inventare nuove bastiglie e nuove inquisizioni per imprigionare lo spirito della libertà riconquistata da uomini e popoli.
Prigioni borghesi, Prigioni liberali, Prigioni oggi liberaldemocratiche.
Prigioni culturali, Prigioni confessionali.
Prigioni che però, nel corso degli anni, vennero distrutte dalle idee socialiste, nazionaliste e fasciste.
Prigioni che ora dobbiamo distruggere noi.
Ancora oggi abbiamo bisogno di Roma e della sua romanità, della conoscenza diretta, della riscoperta delle radici grecoromane della nostra Europa e della riscoperta dell’Idea che è stata la più europea e mediterranea delle Idee.