SALUTE: PAPA, "NON E’ UN BENE ASSOLUTO", NO A VISIONI "RIDUTTIVE" E "SELETTIVE" ANCHE NEL CAMPO DELLA "VITA NASCENTE"



"La salute non è un bene assoluto", soprattutto "quando viene intesa come semplice benessere fisico, mitizzato fino a coartare o trascurare beni superiori, accampando ragioni di salute persino nel rifiuto della vita nascente", come avviene con la cosiddetta "salute riproduttiva". E’ quanto scrive il Papa, nel messaggio inviato a mons. Elio Sgreccia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, in occasione del Congresso di studio sul tema "Qualità di vita ed etica della salute", in corso in Vaticano (fino al 23 febbraio). "L’uomo va riconosciuto e rispettato in qualsiasi condizione di salute, di infermità o di disabilità", ammonisce Giovanni paolo II ricordando che il concetto di "qualità della vita" è "costitutivo dell’essere umano, permane in ogni momento della vita, dal primo istante del concepimento fino alla morte naturale, e si attua in pienezza nella dimensione della vita eterna". "A partire dal riconoscimento del diritto alla vita e della dignità peculiare di ogni persona – è la tesi centrale del messaggio del Papa – la società deve promuovere, in collaborazione con la famiglia e gli altri organismi intermedi, le condizioni concrete per sviluppare armoniosamente la personalità di ognuno, secondo le sue capacità naturali". Nella "società del benessere", invece, "si sta favorendo una nozione di qualità della vita che è riduttiva e selettiva", perché consiste "nella capacità di godere e di sperimentare piacere, o anche nella capacità di autocoscienza e di partecipazione alla vita sociale". In questo modo, è il grido d’allarme del Pontefice, "è negata ogni qualità di vita agli esseri umani non ancora o non più capaci di intendere e di volere, oppure a coloro che non sono più in grado di godere la vita come sensazione e relazione".
Sempre oggi il direttore della sala stampa della Santa Sede, Joaquin Navarro-Valls, ha dichiarato ai giornalisti che "mercoledì 23 febbraio, alle ore 10.30, il Santo Padre si affaccerà dalla finestra del suo studio privato per salutare e benedire i fedeli convenuti in piazza San Pietro per la consueta udienza generale del mercoledì".

Agenzia Sir