Ieri i funerali. Il messaggio di Wojtyla: «La sua preghiera mi sosteneva»


«Gli ultimi giorni Lucia Digiunava per il Papa»

Migliaia di fedeli danno l’addio alla veggente



DAL NOSTRO INVIATO
COIMBRA - Andati via generali, ministri e vescovi, con il loro seguito di telecamere, quattro o cinquemila persone scendono per le viuzze di Coimbra. Sono quelli che neppure sono riusciti a entrare nella cattedrale, e certi attendevano da stamattina: vecchiette, ragazze, uomini in cravatta o in giubbotto di pelle, bambini. Ognuno sventola un fazzoletto bianco. Molti cantano in coro: «Ave, Nostra Signora del Portogallo». Sono le sette e mezzo di sera, già quasi buio. Un funerale è appena finito. Le migliaia di fazzoletti bianchi salutano un furgone metallizzato dal tetto coperto di fiori, con una targhetta che dice «Luis Caridade», un rosario che penzola dallo specchietto retrovisore, e una suorina seduta accanto all’autista: dietro di loro, sul pianale, c’è la bara con il corpo di suor Lucia, morta a 97 anni, l’ultima dei tre veggenti di Fatima. La sua è una bara di legno ordinario, color nocciola sbiadito, uguale a tante altre: ma poco fa, guardie e boy-scout hanno dovuto bloccare la gente che voleva metterci su le foto di parenti e amici ammalati, per chiederne la guarigione. Molti fedeli piangevano, molti sorridevano: «Non è stato un addio», dice la dottoressa Branca Paul, che da 14 anni curava la suora. Sono cinque, gli anni formalmente richiesti dalla Chiesa per avviare il processo di beatificazione: oggi, nei funerali di Coimbra, per Lucia de Jesus è come ne fossero già passati due o tre, tutti insieme. A renderle omaggio, in una giornata in cui è stato proclamato il lutto nazionale, sono venuti i capi del governo e dell’opposizione portoghese, il cardinale Tarcisio Bertone arcivescovo di Genova con il messaggio dettato dal Papa, i comandanti dell’esercito in alta uniforme: ma soprattutto, quelle migliaia di fazzoletti che sventolano ancora nel buio, quando la porta del convento carmelitano si è ormai richiusa.
Dietro la porta, la storia di questa donna sembra appena all’inizio. E quella storia è ancora fatta di mistero: «Da dicembre suor Lucia era molto affaticata - ha testimoniato il suo medico - e da due settimane sempre più debole. Si è spenta serenamente, come la fiammella di una candela. Negli ultimi giorni rifiutava di mangiare, e diceva che il suo gesto era "un sacrificio per il Papa". Ancora domenica mattina, ha tentato di leggere il suo messaggio da Roma». Perché il Papa era in ospedale, anch’egli malato: «E lei ha offerto la sua vita perché lui vivesse un poco di più», assicura adesso la folla in piazza della cattedrale.
È una voce che corre dall’uno all’altro, come le canzoni contadine dell’Ave Maria che molti giovani sembrano conoscere a memoria. Quella voce corre ancora di più, quando il cardinale Bertone legge il messaggio che il Papa, il capo della Chiesa cattolica, ha dedicato alla pastorella di un tempo: «Amo pensare che ad accoglierla in Cielo sia proprio Colei che ella vide a Fatima tanti anni orsono». Giovanni Paolo II dice di aver appreso «con intima commozione» la notizia della sua morte, e ricorda i vari incontri con la suora e i «vincoli di spirituale amicizia che col trascorrere del tempo si sono intensificati. Mi sono sentito sempre sostenuto dal quotidiano dono della sua preghiera, specialmente nei momenti duri della prova e della sofferenza». E ancora: suor Lucia è stata chiamata dal «Padre celeste all’eterna dimora del Cielo. Ella ha così raggiunto la meta alla quale sempre aspirava nella preghiera e nel silenzio del convento». Suor Lucia era una «umile e devota carmelitana, che ha consacrato la sua vita a Cristo, Salvatore del mondo». L’esperienza mistica di Fatima «fu per lei l’inizio di una singolare missione a cui si è mantenuta fedele sino al termine dei suoi giorni. Che il Signore la ricompensi per il grande e nascosto servizio che ha reso alla Chiesa... Voglia ora la Vergine santa accompagnare l’anima di questa devota sua figlia al beatificante incontro con lo Sposo divino».
Il corpo di suor Lucia verrà sepolto per ora nel cimitero del convento. L’anno prossimo, sarà trasferito nel santuario di Fatima, dove tutto ebbe inizio.

Luigi Offeddu

Corriere della Sera - 16 febbraio 2005