Cari amici
il PRI non può mancare in un dibattito europeo ed italiano, in cui si vuole eliminare da parte di Blair, la stessa parola di socialdemocrazia, per trasformare l'esperienza socialdemocratica europea e portarla in una nuova tappa verso "la democrazia tout court.
Non a caso questi dibattiti, sia in europa che in Italia, avvengono subito dopo la sparizione del comunismo sia interno che internazionale, per cui hanno trovato un nuovo slancio e principalmente da parte del PCI, c'è stato un tentativo di cambiamento dapprima cambiando nome statuto, poi con la cosa due ha tentato di inglobare quante più esperienze possibili in Italia, fallendo miseramente ancora una volta.
La struttura monolitica del PCI è rimasta quasi intatta dentro ai ds, le politiche locali e nazionali , sono fatte alla maniera delle aquisizioni per conquista e non per convinzioni, quando sono stati al governo assieme a noi che davamo l'appoggio esterno, hanno governato ne più ne meno come i democristiani, dimenticando il riformismo, ma conquistando le strutture dello s tato a tutti i livelli, occupando di fatto ogni struttura possibile immaginabile.
Le acquisizioni anche da parte repubblicana, Passigli, Manzella, Bogi, De Carolis, non sono riuscite a interferire sui programmi dell'ulivo,lasciando da parte qualsiasi imput che venisse dall'area laica e riformista dell'alleanza.
C'erano stati degli inizi di cambiamento con Berlinguer, con la cosiddetta "terza via" che per il PCI di quella volta era una via equidistante fra il socialismo reale e le socialdemocrazie riformiste del Nord Europa.Craxi a sua volta passando da PROUDHOM pose l'accento sul libertarismo e volontarismo, per poi arrivare alla democrazia.
Percio si passò dalla "terza via" alla "terza forza" come disse Spadolini a Bobbio in un memorabile dibattito sulla Stampa, discussero principalmetne del partito di azione, che elaborò questa teoria nel 1944/45.
Perciò Bobbio identificava come terza forza i partiti "cerniera", i partiti ago della bilancia, cioè i partiti minori, non il partito socialista che avrebbe dovuto sostenere la seconda forza, la quale, secondo Bobbio, aveva il compito di non lasciar egemonizzare la classe operaia dal PCI.
Per cui si poteva trarre, come prima conclusione, che la terza forza poteva essere una fase tale da poter mettere in alternativa il partito di governo, la DC, perchè in quegli anni il cosiddetto bipartitismo imperfetto di fatto congelava ogni alternanza di governo nel paese.
Di fatto il paese non progediva, le riforme erano congelate.
Ora in Italia non essendoci più il paletto dell'"alternanza congelata", si dovrebbe esser più spediti nelle riforme, le nostre strutture statali, stanno diventando più che mai obsolete, la nostra struttura industriale, rischia la chiusura, quanto non la vendita alle multinazionali.
Amato e Rutelli di ritorno dal Buckingamshire, cominciano ad essere coscienti delle condizioni in cui si trova l'ulivo e dalle dichiarazioni dei dirigenti ds su Repubblica non si vede uno spiraglio di dialogo.
Non sono andati ad un incontro con Rutelli e Amato, cosa molto grave nel centrosinistra, cosa possono pensare i Bogi e i Passigli, ora, e Manzella compilatore del programma di governo di La Malfa cosa dice?
I DS dicono, perchè dobbiamo sentire Blair ventriloquo degli americani, noi le nostre elaborazioni poltiche le abbiamo fatte, i nostri passaggi verso le socialdemocrazie gli abbiamo fatti, il modello americano non ci interessa, anche se ci piace tutto
dell'America.
Per quello che riguarda il PRI, Spadolini nella "Italia dei laici", comprende un pò tutto il filone etnicamente italiano dei movimenti politici, dall'Unione Nazionale, a Salvatorelli, al filone azionista e come dice Spadolini filoni uniti in un unico gruppo che si potrebbe chiamare di "Democrazia repubblicana" con in più, non insieme, caro Lodici, il partito di Mazzini e di Cattaneo.
Mi ricordo che noi a Fano in quel periodo facemmo un manifesto, per illustrare la "terza forza" in cui quel movimento laico si riconosceva, il titolo era : "Tra i cattolici e i comunisti c'è il PRI" , se ho la possibilità di scannerizzarlo ve lo faccio vedere.
ora il ritardo di Blair, Rutelli e Amato, con l'opposizione conservatrice dei Ds, continuerebbe a pesare sul vero riformismo in Italia.
Per cui ancora una volta "La terza forza", non può che essere il PRI.
Chi potrebbe creare ancora una volta quella cerniera che potrebbe costruire la governabilità in questo paese? In futuro non ci saranno maggioranze bulgare come nelle ultime elezioni.
perciò si fà un invito agli amici di democrazia repubblicana, a mare sicilia , ai re, a tutti quelli che aderiscono in un qualche modo alla margherita di rendersi conto che con i Ds non ci si può discutere, abbiamo visto tutti che hanno perfino rifutato un incontro con Rutelli e Amato i LORO ritardi politici li faranno pagare ancora una volta a tutto il paese.
Per attuare questo programma il PRI ha bisogno di forze che siano un pò più grandi di quelle attuali, perciò si invitano tutti a lavorare in questo senso.