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  1. #1
    Orazio Coclite
    Ospite

    Predefinito Le radici profonde non gelano: ITALICI, i popoli preromani

    Alcuni consigli di riviste attualmente disponibili in edicola che trattano della nostra importante eredità biologica e culturale (nonché spirituale --> Movimento Tradizionale Romano):





    National Geographic Italia, (vol. 15) N. 1, gennaio 2005

    Italici: i popoli preromani

    Vi fu un tempo in cui gli antichi Romani erano ancora soltanto un piccolo popolo accampato sulle rive del Tevere, i Latini, e la penisola ospitava una miriade di gruppi etnici, spesso in conflitto tra loro, ognuno con lingua, tradizioni e rituali propri. Si chiamavano Sanniti, Umbri, Piceni, Falisci, Etruschi, e lasciarono un segno indelebile non solo sull'Impero che sarebbe nato da lì a poco, ma anche nella cultura dell'Italia moderna.


    Sulle tracce degli Etruschi

    Erano artisti, ingegneri, mercanti, artigiani, costruivano splendide tombe affrescate e fecero da maestri agli antichi Romani. Ma oggi nuovi scavi archeologici rivelano che gli Etruschi influenzarono anche altri popoli italici, e gettano nuova luce sulla loro ancora misteriosa civiltà.


    Supplemento speciale: La mappa dell'Italia storica


    http://www.nationalgeographic.it/





    Le Scienze N. 437, gennaio 2005

    Al tempo dei re sacerdoti
    Tre secoli prima della nascita di Roma, nel Lazio fioriva una cultura originale, guidata da capi potenti e determinati, come documentano le loro sepolture.
    - Recenti scoperte archeologiche risalenti all’Età del bronzo stanno finalmente gettando un po’ di luce sulla protostoria del Lazio e sulla civiltà che precedette la fondazione di Roma, consentendo di ricostruirne il quadro sociale e politico.
    - Il ritrovamento di una serie di tombe isolate, dotate di un ricco corredo, rivela la presenza di una cultura originale, le cui comunità erano dominate da figure potenti e carismatiche.
    - Gli oggetti presenti nelle tombe, tutti in miniatura, indicano che i defunti avevano funzioni sacerdotali ma anche di distribuzione del cibo e di controllo delle risorse metalliche, particolarmente importanti nel Lazio, che ne era privo.


    http://www.lescienze.it/



    ARCHEO (anno XXI) N. 1, gennaio 2005

    Tra i tanti articoli interessanti presenti segnalo in particolare:

    Per Ercole vincitore
    Alla riscoperta del santuario dell'eroe invitto di Tivoli

    e

    Quando diciamo Liguri
    La mostra in corso a Genova sull'antico popolo italico

  2. #2
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    Caro Orazio,

    ottimi consigli...tutto il contrario di quanto un combattente della Tradizione dovrebbe leggere!
    Sarò noioso, ma la deviazione scientista e modernista è evidente...se si cita il National Geografic perchè non anche Cecchi Paone o ibridi vari? Ma per piacere!

    Se mi consenti, un consiglio bibliografico vorrei darlo io:


    "Religione Antica" di Karl Kereny, ed. Adelphi

    ...per un approfondimento serio sulla mitologia e sulla religiosità greco-romana!


    Un saluto a tutti dal Grande Fratello Blù!

  3. #3
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    E' vero che gli Etruschi erano di origine siriana?
    Riaffiorano i ricordi degli anni di passione
    ritorna il vecchio sogno per la rivoluzione.
    Racconti senza fine di gente che ha pagato
    non puoi mollare adesso la lotta a questo stato.
    La rivoluzione è come il vento, la rivoluzione è come il vento.

  4. #4
    Orazio Coclite
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    In origine postato da Fenris
    E' vero che gli Etruschi erano di origine siriana?
    No, messa così è riduttiva. E comunque, tra le tante sentite, questa dell'origine siriana mi suona nuova e inedita (nonché, ça va sans dire, alquanto fantasiosa).
    Come ben saprai la questione sull'origine degli Etruschi è alquanto dibattuta e di difficile determinazione. Le ipotesi sono molte, ma da qualche tempo sembrerebbe trovare particolare credito quanto ipotizzato da Pallottino, forse il massimo esperto della materia attualmente vivente, che vedrebbe i Tirreni/Etruschi come un popolo formatosi in loco dalla fusione delle popolazioni primitive con i successivi colonizzatori. Colonizzatori che potrebbero essere vari e differenti, magari i navigatori tirreni di provenienza asiatica, oppure quelle popolazioni discese nella penisola italica attraverso le Alpi Retiche e successivamente attraverso la valle del Po.
    Secondo altre teorie gli Etruschi sarebbero sorti dalla fusione avvenuta in Toscana e nel Lazio settentrionale tra popolazioni italiche e i nuovi arrivati via mare.
    Dovrei tirar giù qualche libro per essere più preciso, ma al momento non mi va. Le tesi sono tante e certamente un libro chiarirebbe meglio le tante posizioni.

    Se solo non fosse andata perduta l'opera in venti libri sugli Etruschi scritta dall'imperatore Claudio...

  5. #5
    Orazio Coclite
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  6. #6
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    Alcuni sostengono che gli etruschi provengano dall'Anatolia.

  7. #7
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    In origine postato da Orazio Coclite
    No, messa così è riduttiva. E comunque, tra le tante sentite, questa dell'origine siriana mi suona nuova e inedita (nonché, ça va sans dire, alquanto fantasiosa).
    Come ben saprai la questione sull'origine degli Etruschi è alquanto dibattuta e di difficile determinazione. Le ipotesi sono molte, ma da qualche tempo sembrerebbe trovare particolare credito quanto ipotizzato da Pallottino, forse il massimo esperto della materia attualmente vivente, che vedrebbe i Tirreni/Etruschi come un popolo formatosi in loco dalla fusione delle popolazioni primitive con i successivi colonizzatori. Colonizzatori che potrebbero essere vari e differenti, magari i navigatori tirreni di provenienza asiatica, oppure quelle popolazioni discese nella penisola italica attraverso le Alpi Retiche e successivamente attraverso la valle del Po.
    Secondo altre teorie gli Etruschi sarebbero sorti dalla fusione avvenuta in Toscana e nel Lazio settentrionale tra popolazioni italiche e i nuovi arrivati via mare.
    Dovrei tirar giù qualche libro per essere più preciso, ma al momento non mi va. Le tesi sono tante e certamente un libro chiarirebbe meglio le tante posizioni.

    Se solo non fosse andata perduta l'opera in venti libri sugli Etruschi scritta dall'imperatore Claudio...
    Mah... dell'origine siriana degli etruschi mi ha parlato una prof di storia che conosco...
    Riaffiorano i ricordi degli anni di passione
    ritorna il vecchio sogno per la rivoluzione.
    Racconti senza fine di gente che ha pagato
    non puoi mollare adesso la lotta a questo stato.
    La rivoluzione è come il vento, la rivoluzione è come il vento.

  8. #8
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    vi sono teorie che fanno provenire gli etruschi dall'area anatolico-levantina. Prima di scandalizzarsi va comunque detto che l'anatolia pre-turca era in gran parte indoeuropea (mitanni, ittiti, luvii, greci, curdi, armeni, ecc...). Inoltre le genti di quell'area sono razzialmente affini a noi, appartenenti ai vari segmenti della razza mediterranea, frammisti con elementi iranici e anatolico-pamiriani...

  9. #9
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    Ma gli Etruschi sono famosi proprio perchè non parlavano una lingua indo-europea. Del resto, sebbene me ne interessi poco, non conosco studiosi che abbiano classificato la lingua etrusca come tale. Perchè quindi, se gli etruschi erano indo-europei, non parlavano una lingua indo-europea, pur essendo circondati da popoli che parlavano lingue di quel gruppo? Quindi, più per ragionamento logico che per altro, credo che gli etruschi fossero pre indo-europei, esattamente come i baschi, e che quindi siano originari delle terre in cui vivevano (forse più di altri)

  10. #10
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    Predefinito re

    dunque, io posso consigliare G.Semerano - Il popolo che sconfisse la morte, gli Etruschi e la loro lingua. Ottimo da un punto di vista filologico, che riconnette molte radici etrusche a similari accadiche e parenti varie.

    A che ne sappia io, gli etruschi da alcuni vengono ricondotti alla prima ondata indoeuropea, ovvero quella pelasgica. Altri, come già detto, li indicano provenienti dall'anatolia.

    Sono anche abbastanza note tra l'altro le influenze galliche e celtiche da essi subite: in proposito, pochi hanno notato quanto una serie runica incisa su un'anfora tenuta presso il piccolo museo di Cerveteri, assomigli paurosamente alle piu tarde rune scandinave.....

    Kereny francamente lo disdegno... un tantino antiquato. Non concordo neanche sul rifiutare le fonti scientiste: se ne può sempre estrapolare qualcosa di molto buono, con la dovuta oggettività. D'altraparte, se anche Guènon avesse prestato fede a qualche fonte simile, magari avrebbe evitato di dire certe cappelle abnormi su Giano, come ha sottolineato a suo tempo Del Ponte....

    A.
    "Dedicandomi ogni azione, con mente perfettamente interiorizzata, libero da ogni desiderio come da ogni spirito di possesso, calmata la tua febbre, combatti" Bhagavadgita I, 30
    "Tu regere Imperio populos, Romane, memento (hae tibi erunt artes), pacisque imponere morem, parcere subiectis et debellare superbos" Eneide, VI, 851

 

 
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