NUOVA DESTRA: Alessandra Mussolini difende l'aborto ed attacca la morale cattolica

[Bisteccone]

NUOVA DESTRA: Alessandra Mussolini difende l'aborto ed attacca la morale cattolica (Corrispondenza romana).

Alessandra Mussolini, già nota alle cronache politiche per le iniziative, promosse insieme alla parlamentare diessina Livia Turco, in difesa delle coppie di fatto e contro le tradizioni cristiane della nostra Italia, ha accettato l'invito del quotidiano laicista "la Repubblica" per un entusiatico commento al film "Vera Drake", storia di una "mammana" londinese degli anni '50 specialista in aborti clandestini.
La "mammana" è presentata simpaticamente, nelle parole dell'europarlamentare Mussolini, come "una donna semplice, che nella Londra anni 50 aiuta le altre donne ad abortire" ("la Repubblica", 5 novembre 2004). La Mussolini rimbrotta coloro che ritengono l'uccisione di esseri umani innocenti un assassinio, affermando che le abortiste "non vanno mai criminalizzate, ora più che mai, quando Buttiglione se la prende perfino con le single coi figli. Non credo che sull'aborto si debba andare avanti a colpi di religione".

[Fenris]

Non sono di principio contrario all'aborto, anzi, quando accurate analisi mediche rivelino che il bambino nascerà menomato, handicappato, down, deforme, o comunque non in grado di avere una vita normale, lo renderei obbligatorio. E comunque in tali casi sarebbe un dovere morale.

[Civis Romanus]

In origine postato da Bisteccone
NUOVA DESTRA: Alessandra Mussolini difende l'aborto ed attacca la morale cattolica (Corrispondenza romana).

Alessandra Mussolini, già nota alle cronache politiche per le iniziative, promosse insieme alla parlamentare diessina Livia Turco, in difesa delle coppie di fatto e contro le tradizioni cristiane della nostra Italia, ha accettato l'invito del quotidiano laicista "la Repubblica" per un entusiatico commento al film "Vera Drake", storia di una "mammana" londinese degli anni '50 specialista in aborti clandestini.
La "mammana" è presentata simpaticamente, nelle parole dell'europarlamentare Mussolini, come "una donna semplice, che nella Londra anni 50 aiuta le altre donne ad abortire" ("la Repubblica", 5 novembre 2004). La Mussolini rimbrotta coloro che ritengono l'uccisione di esseri umani innocenti un assassinio, affermando che le abortiste "non vanno mai criminalizzate, ora più che mai, quando Buttiglione se la prende perfino con le single coi figli. Non credo che sull'aborto si debba andare avanti a colpi di religione".

Ha perso un'altra occasione per tacere.
Neanch'io escludo l'aborto per certi casi particolari, ma è evidente che lo spirito con cui se ne parla nel film -e nella cultura occidentale in genere - è totalmente diverso, in quanto non parte da una visione del mondo accettabile.
Ciò significa farsi strumento della sovversione senza neanche rendersene conto. Chissà quante risate si fa qualcuno della dabbenaggine della Scicolone

[fedalmor]

In origine postato da Fenris
Non sono di principio contrario all'aborto, anzi, quando accurate analisi mediche rivelino che il bambino nascerà menomato, handicappato, down, deforme, o comunque non in grado di avere una vita normale, lo renderei obbligatorio. E comunque in tali casi sarebbe un dovere morale.

Sottoscrivo

[aguas]

Vorrei vedere che ne pensa Fiore e Forza Nuova.
Probabilmente taceranno, avendo convenienza ai voti della Mussolini.

[SimonSS]

In origine postato da Fenris
Non sono di principio contrario all'aborto, anzi, quando accurate analisi mediche rivelino che il bambino nascerà menomato, handicappato, down, deforme, o comunque non in grado di avere una vita normale, lo renderei obbligatorio. E comunque in tali casi sarebbe un dovere morale.

Anch' io sottoscrivo in pieno......dei miei conoscenti hanno partorito un bimbo down (pur sapendolo in anticipo) ,probabilmente x loro convinzioni profonde che non voglio commentare........e vedo l' inferno che deriva dalla sua gestione nonchè i problemi cui andrà incontro quando i suoi genitori non ci saranno piu' e la sorella poco + grande si farà -giustamente- la sua vita.

[Thomas Aquinas]

In origine postato da aguas
Vorrei vedere che ne pensa Fiore e Forza Nuova.
Probabilmente taceranno, avendo convenienza ai voti della Mussolini.

[fedalmor]

In origine postato da SimonSS
Anch' io sottoscrivo in pieno......dei miei conoscenti hanno partorito un bimbo down (pur sapendolo in anticipo) ,probabilmente x loro convinzioni profonde che non voglio commentare........e vedo l' inferno che deriva dalla sua gestione nonchè i problemi cui andrà incontro quando i suoi genitori non ci saranno piu' e la sorella poco + grande si farà -giustamente- la sua vita.

Aggiungiamoci, poi, che lo Stato non si occupa di queste situazioni... le cure di cui necessitano, non soltanto i bambini affetti da sindrome di down, ma penso anche ad altre malattie degenerative (che possono o, che non possono essere diagnosticate per tempo... purtroppo non tutte sono identificabili prima della nascita), sovente devono rivolgersi ad associazioni di volontariato o, alle cliniche private, se non addirittura all'estero per sostenere viaggi della speranza (d'accordo, non è il caso degli handicap congeniti) che si risolvono in chimere farmacologiche e drammi familiari. Potremmo tirare in ballo anche le lobbies farmaceutiche che speculano sui malati.. ma per non uscire troppo dal seminato, per quanto riguarda l'aborto terapeutico, mi chiedo come mai ci si ricordi del Cattolicesimo (e qui, pur essendo io un convinto agnostico, la maiuscola ci sta tutta) soltanto in merito all'aborto, all'omosessualità... e non ci si ricordi del non disperdere il seme (quanti, nel 2000, praticano il sesso solo dopo il matrimonio e con la sola moglie a puro scopo riproduttivo?). Se volessimo applicare i precetti evangelici alla lettera, allora dovremmo badare anche a questo e ad altri peccati mortali (le banche, ad esempio, rientrano nell'usura... per quanto siano controllati i tassi... eppure a me sembra che la chiesa - stavolta con la 'c' minuscola - non solo ne faccia largo uso, bensì ne abbia aperte e chiuse di proprie). Volendo adeguare il Cattolicesimo all'attualità, non possiamo non prendere in considerazione l'enorme differenza che intercorre tra l'aborto terapeutico (sì, anche in previsione eugenetica, perché nasconderlo? la vita è una lotta, chi parte menomato è sconfitto prima ancora di combattere: diverso sarebbe eliminare chi è già in vita, sia beninteso) e l'aborto per mancanza di responsabilità. Non è un attacco alla morale cattolica, anzi è una presa di coscienza che proprio in virtù della salvaguardia dell'integrità dell'essere umano dev'essere compiuta quando ancora ve ne sono le possibilità. Io penso che sia un atto d'egoismo (inteso in senso lato come salvaguardia del proprio bisogno d'avere accanto la propria creatura, non come mancanza di sensibilità verso il nascituro, anche qui occorre specificare), più che d'amore (come sovente si suol definire la scelta di chi accoglie ugualmente un figlio che abbia handicap fisici). La nascita di un figlio simile è una responsabilità che, anche volendosene far carico, senza ombra di dubbio è impossibile anche soltanto prevedere, quanto a difficoltà e impossibilità (talvolta) di portarla a compimento. Nessuna madre prova/proverebbe mai alcun piacere nello stroncare una nuova vita che ha portato in grembo, ma una scelta così difficile è un atto, questo sì, d'Amore.

Dimenticavo: il ché non implica che la Mussolini non se ne sia uscita con una stronzata... definire un'assassina (perché non si parla solo di questi casi, riguardo il soggetto descritto, a quanto mi par di capire...) - a buon diritto definibile tale, in quanto non penso che praticasse aborti entro i termini che successivamente sono stati previsti per legge et similia - come una manna per le donne è un insulto alla categoria femminile tutta.

[Fenris]

In origine postato da fedalmor
Aggiungiamoci, poi, che lo Stato non si occupa di queste situazioni... le cure di cui necessitano, non soltanto i bambini affetti da sindrome di down, ma penso anche ad altre malattie degenerative (che possono o, che non possono essere diagnosticate per tempo... purtroppo non tutte sono identificabili prima della nascita), sovente devono rivolgersi ad associazioni di volontariato o, alle cliniche private, se non addirittura all'estero per sostenere viaggi della speranza (d'accordo, non è il caso degli handicap congeniti) che si risolvono in chimere farmacologiche e drammi familiari. Potremmo tirare in ballo anche le lobbies farmaceutiche che speculano sui malati.. ma per non uscire troppo dal seminato, per quanto riguarda l'aborto terapeutico, mi chiedo come mai ci si ricordi del Cattolicesimo (e qui, pur essendo io un convinto agnostico, la maiuscola ci sta tutta) soltanto in merito all'aborto, all'omosessualità... e non ci si ricordi del non disperdere il seme (quanti, nel 2000, praticano il sesso solo dopo il matrimonio e con la sola moglie a puro scopo riproduttivo?). Se volessimo applicare i precetti evangelici alla lettera, allora dovremmo badare anche a questo e ad altri peccati mortali (le banche, ad esempio, rientrano nell'usura... per quanto siano controllati i tassi... eppure a me sembra che la chiesa - stavolta con la 'c' minuscola - non solo ne faccia largo uso, bensì ne abbia aperte e chiuse di proprie). Volendo adeguare il Cattolicesimo all'attualità, non possiamo non prendere in considerazione l'enorme differenza che intercorre tra l'aborto terapeutico (sì, anche in previsione eugenetica, perché nasconderlo? la vita è una lotta, chi parte menomato è sconfitto prima ancora di combattere: diverso sarebbe eliminare chi è già in vita, sia beninteso) e l'aborto per mancanza di responsabilità. Non è un attacco alla morale cattolica, anzi è una presa di coscienza che proprio in virtù della salvaguardia dell'integrità dell'essere umano dev'essere compiuta quando ancora ve ne sono le possibilità. Io penso che sia un atto d'egoismo (inteso in senso lato come salvaguardia del proprio bisogno d'avere accanto la propria creatura, non come mancanza di sensibilità verso il nascituro, anche qui occorre specificare), più che d'amore (come sovente si suol definire la scelta di chi accoglie ugualmente un figlio che abbia handicap fisici). La nascita di un figlio simile è una responsabilità che, anche volendosene far carico, senza ombra di dubbio è impossibile anche soltanto prevedere, quanto a difficoltà e impossibilità (talvolta) di portarla a compimento. Nessuna madre prova/proverebbe mai alcun piacere nello stroncare una nuova vita che ha portato in grembo, ma una scelta così difficile è un atto, questo sì, d'Amore.

Dimenticavo: il ché non implica che la Mussolini non se ne sia uscita con una stronzata... definire un'assassina (perché non si parla solo di questi casi, riguardo il soggetto descritto, a quanto mi par di capire...) - a buon diritto definibile tale, in quanto non penso che praticasse aborti entro i termini che successivamente sono stati previsti per legge et similia - come una manna per le donne è un insulto alla categoria femminile tutta.

Stavolta tocca a me: concordo appieno.

[SimonSS]

So bene che alcuni forumisti non saranno d' accordo ma...ritengo da sempre l' aborto ( a certe particolari condizioni - vd. sopra) un diritto inalienabile ......e la posizione della Chiesa x quanto riguarda tematiche contraccettive un' insulto al buon senso.

In Occidente , ormai, il Vaticano ha fatto il suo tempo e quasi nessuno regola la sua vita incondizionatamente in base ai precetti di Roma......ma penso ai paesi del Terzo Mondo dove--guardacaso-- l' attenzione della Chiesa è maggiormente rivolta x proselitismo ......se qualcuno di sti disgraziati si attiene, ovviamente in buonafede, alle direttive emanate dall' alto ....so' ca22i e straca22i sua........che poi diventano pure nostri quando l' esplosione demografica ci porta in casa tutti sti benedetti procreati ................