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Discussione: Scienza di Budda !

  1. #1
    suum cuique
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    Predefinito Scienza di Budda !

    da http://www.noreporter.org/

    Ritrovato intatto, in uno stadio catalettico, il corpo di un grande lama che i fedeli considerano immortale. La scienza, disarmata, s’interroga.

    Né disidratato né mummificato, il corpo di un grande lama morto nel 1927 resta intatto : per i suoi fedeli è un Budda reincarnato. Il corpo è stato riesumato nel 2002, le ricerche su di esso hanno avuto inizio soltanto nel novembre 2004. Seduto in posizione di loto, vestito degli abiti sacerdotali, il lama si trova in un monastero nella regione del lago Baikal. “Si tratta di un fenomeno per il quale non esistono spiegazioni scientifiche” ha detto l’esperto, capo del settore medico/legale di Mosca, Victor Ziviaghin. Dopo 75 anni trascorsi in una bara, senza l’ausilio di alcun procedimento chimico, il corpo sembra quello di una persona deceduta da 36 ore. Tuttavia il caso non è inedito. Come spiega Ziviaghin nel Caucaso del Nord si sono trovati altri corpi praticamente intatti di uomini morti nel XVIII secolo. Ma se per questi si può parlare di mummificazione per effetto ambientale, questo non è assolutamente il caso del lama. Le autorità buddiste parlano d’immortatlità del lama e hanno richiesto la tomografia del corpo per determinare se sia morto o vivo in stato catalettico. Per i fedeli buddisti egli si troverebbe nello stato del nirvana e sarebbe sul punto di risvegliarsi, visto che il buddismo sta rinascendo in Russia. Il nome del lama intorno al quale si è scatenato questo putiferio è Dacha-Dorjo Itighelov che vuol dire “sole e diamante della fede”. Nato nel 1852 in Buriazia, dopo la rivoluzione d’ottobre si chiuse in un monastero. Di qui previde una forte repressione religiosa nei confronti dei buddisti e sembra che abbia affermato che sarebbe ritornato fra i suoi allievi proprio nel 2002

  2. #2
    Ospite

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    esistono foto?

    grazie del 3d.

    Come patologo del dolore e dei processi chimico/biologici, posso dire che, le prime parti del corpo, in caso di morte, in cui avviene la putrefazione sono quelle molli; cioè lo stomaco, l'intestino, e l'apparato celebrale.
    Il corpo comincia poi a gonfiarsi ed assumere un colore bluastro.
    Dopo di chè, vermi e mosche concludono il processo chimico di decomposizione.
    Tale processo naturale ci insegna che in madre natura
    nulla muore del tutto ma tutto si trasforma biologicamente e chimicamente.
    Questo, il mio parere, da un punto di vista medico legale.

    Da un punto di vista spirituale non mi esprimo, perchè l'argomento è troppo delicato e complesso.

    Mi piacerebbe, però, ascoltare il parere dei forumisti, in merito a questo interessante 3d editato dall'amico Rhan.
    Cordiali Saluti
    Antonio

  3. #3
    Ospite

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    contributo alla discussione:

    Decomposizione
    La decomposizione (anche detta, impropriamente, putrefazione) è il processo di disfacimento dei corpi (o di parte di essi) di organismi precedentemente viventi, che si scompongono nelle forme più semplici della materia dopo la morte.
    La scienza che studia la decomposizione è generalmente denominata tafonomia.
    Il fenomeno ha rilevanza per l'uomo anche sotto l'aspetto sanitario e della nutrizione, poiché l'uomo si alimenta di carni di animali morti, anch'esse quindi soggette a decomposizione.

    -------------------------------------------------------

    Il processo di disfacimento
    È comune opinione degli studiosi che la decomposizione cominci al momento della morte, immediatamente dopo di essa, anche se la visibilità esterna dei suoi effetti sia relativamente successiva.
    In questa fase la decomposizione è causata principalmente da due fattori: autolisi (la suddivisione dei tessuti dai propri prodotti chimici interni del corpo ed enzimi) e putrefazione propriamente detta (scissione degli elementi costitutivi dei tessuti operata dai batteri).
    Questi processi rilasciano gas che sono la causa principale dell'odore caratteristico dei corpi morti. Tali gas possono presentare nella loro composizione una rilevante percentuale di metano, magnesio e potassio, miscela che talvolta può innescare una fiammata al contatto con l'aria, nel noto inquietante fenomeno del fuoco fatuo.

    ------------------------------------------------------

    Fattori che influenzano la decomposizione

    La rapidità ed il modo in cui un corpo umano o animale si decompone sono influenzati da un certo numero di fattori.
    Per grado di importanza approssimativamente decrescente, tali fattori includono:
    Temperatura, umidità, siccità, pioggia
    Intervento di insetti o di carnivori o di roditori
    Eventuali sepoltura e profondità della stessa
    Eventuale imbalsamazione
    Dimensione corporea e peso
    Vestiti
    Superficie di giacitura dei resti del corpo

    -------------------------------------------------------------------

    Gli Agenti decomponenti biologici

    Insetti ed altri animali sono tipicamente gli agenti principali della decomposizione, posto che il corpo sia loro accessibile. Gli insetti più importanti che sono tipicamente coinvolti nel processo includono i sarcofagi (Sarcophagidae) ed i calliforidi (Calliphoridae).
    La temuta mosca color verde-bottiglia (la c.d "mosca metallica") che si vede d'estate, è una calliforida; in realtà essa depone le sue uova bianche su qualunque carne viva o morta esposta (priva di pelle), e la sua asserita preferenza è solo illusoria, poiché gli animali vivi possono scacciarla ed essa non può agire su di essi come farebbe su un cadavere.
    Ben più precisi e determinati sono invece i bigattini, vermiformi bianco-giallognoli ben noti ai pescatori, che li usano come esche. Questi sono in grado, in climi con temperature calde, di contribuire alla completa distruzione delle parti non ossee in tempi sorprendentemente rapidissimi, grazie anche alla loro capacità riproduttiva impressionante per rapidità e proporzioni.
    Altri animali come i coyotes, le jene, gli avvoltoi, i cani, i lupi, le volpi, i gatti, i ratti ed i topi possono nutrirsi di un corpo morto se lo trovano. Alcuni fra questi, inoltre, ne rimuoveranno e spargeranno le ossa.
    -------------------------------------------------------------------------

    Le tecniche di contrasto

    Stanti motivazioni che fanno parte di un istinto generale ed innato dell'Uomo che comprende anche le riflessioni razionali ed irrazionali sulla morte, la decomposizione è vista dall'uomo come un fenomeno temuto e terribile. Uno degli istinti innati, comune anche ad altri mammiferi, è l'immediata repulsione alla vista ed all'olfatto di cadaveri decomposti (con accessi di somatizzazione che includono la nausea ed il vomito).
    Una delle pratiche funebri più note, la cremazione, sottrae il cadavere all'insulto della decomposizione ordinaria più deterministicamente decomponendolo con l'azione della combustione, che ne scinde ugualmente le molecole, ma per effetto del fuoco e rapidamente.
    Un altro dei modi scoperti dall'Uomo per contrastare il processo decompositivo, è l'imbalsamazione, che lo ritarda, ma non lo arresta indefinitamente. Gli imbalsamatori, del resto, tipicamente attribuiscono la loro maggiore attenzione alle parti del corpo più in vista, come la faccia e le mani, talvolta non curandosi di altre parti, o addirittura rimuovendo le parti molli come l'intestino e gli altri visceri (l'eviscerazione è in realtà anche una pratica seguita presso molti popoli con finalità e ritualità religiose).
    I prodotti chimici usati nell'imbalsamazione respingeranno la maggior parte dei insetti e ritarderanno il processo di putrefazione batterica, ma non conserveranno un corpo indefinitamente.
    In ambienti sufficientemente asciutti, un corpo imbalsamato può conservarsi in stato di mummia per tempi anche considerevoli.
    Il congelamento del cadavere, rallentando l'azione della maggior parte delle forme viventi capaci di aggredirlo, ha sviluppato la tecnica dell'ibernazione, che per taluni sarebbe applicabile anche a corpi vivi senza causarne la morte.
    --------------------------------------------------------------

    I tempi di scheletrificazione

    Notoriamente le componenti ossee del corpo sono le ultime a decomporsi, dunque lo scheletro è quanto spesso si ritrova di una salma a seguito della riesumazione.
    Il tempo necessario perché un corpo umano si riduca ad uno scheletro può variare notevolmente. Normalmente il corpo di un adulto sepolto in terreno ordinario senza una bara richiede dieci-dodici anni per decomporsi ad uno scheletro, in un clima temperato. Immergendo il corpo in acqua, la scheletrificazione accade circa quattro volte più velocemente; esponendo il cadavere all'aria aperta, otto volte più velocemente.
    Lo scheletro, in sé, non è permanente poiché gli acidi nei terreni possono disintegrarlo (questo è uno dei motivi della mancanza di resti umani nel relitto del Titanic anche in parti della nave inaccessibili ai pesci ed agli altri agenti degradanti).
    I corpi esposti a terreno freddo e umido possono invece sviluppare una sostanza cerosa denominata "adipocere", a causa dell'azione (sulle proteine e sui grassi del corpo) di prodotti chimici presenti nel terreno. La formazione di adipocere ritarda la decomposizione inibendo l'azione dei batteri che causano la putrefazione.

    -------------------------------------------------------------

    Motivi di studio della decomposizione
    Varie scienze, per finalità diverse, studiano la decomposizione dei corpi.
    Queste scienze hanno spesso relazione con la medicina legale, perché il motivo più frequente per lo studio specifico sulla decomposizione dei corpi umani è determinare il periodo e la causa della morte di un dato individuo a fini legali.
    Per questo si hanno principalmente:
    La patologia legale, che studia gli indizi eventualmente utili a individuare la causa della morte come fenomeno medico:
    L'entomologia legale, che studia gli insetti e gli altri parassiti trovati nel cadavere; la sequenza in cui compaiono, i generi di insetti e in quale momento del loro ciclo di vita sono trovati, sono indizi che possono far luce sulla data di morte, sulla durata di esposizione del corpo e chiarire se il corpo è stato spostato.
    L'antropologia legale è il ramo dell'antropologia che studia gli scheletri ed i resti dell'essere umano, per cercare solitamente indizi quanto all'identità, alla razza ed al sesso del loro ex proprietario.

    fonte: WikipediA l'enciclopedia libera

  4. #4
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    Resta senza parole la scienza di fronte al mistero del Khambo Lama Dashi-Dorgio Itighilov, guida del buddhismo russo fino al 1927, il cui corpo - né mummificato, né congelato - appare tuttavia intatto a quasi 80 anni dalla morte. Disseppelliti nel 2002 e sottoposti di recente ad esami medico-anatomici, i resti (... parola davvero impropria in questo caso...) di Itighilov continuano a generare interrogativi irrisolti. Zviaghin (capo del settore medico/legale di Mosca) ha sottolineato che cadaveri perfettamente conservati - antichi anche di secoli - sono stati ritrovati nel Caucaso del Nord come sulle Alpi, ma che in quelle circostanze si è potuta verificare una mummificazione provocata dalle condizioni ambientali. Nel caso del Lama Itighilov risulta invece che non vi siano state modificazioni nella composizione chimica né processi di disidratazione: di fatto si tratta di un corpo non troppo dissimile da quello di un essere umano vivo, tutt'al più di una persona morta da 24-36 ore.

    Per i fedeli della Buriazia (Siberia meridionale), regione russa a maggioranza buddhista nella quale Itighilov fu guida spirituale dal 1911 al 1927, non ci sarebbe in realtà molto da sorprendersi: la loro convinzione è che il Santo Lama non sia mai morto in senso proprio, ma sia entrato in meditazione, in viaggio verso il Nirvana, per tornare come aveva promesso tra i suoi seguaci - da Buddha reincarnato - nel momento in cui il buddhismo vive, come altre religioni in Russia, la sua rinascita postsovietica.

    A Ulan-Udé, capitale della Buriazia, è stato costituito già da qualche tempo un istituto intitolato al Lama Itighilov. Il suo corpo è stato definitivamente riesumato nel 2002, l'anno che lui aveva indicato per il suo ritorno, ed è da allora esposto in uno dei molti templi ricostruiti nell'ultimo decennio dopo le devastazioni e le sanguinose persecuzioni dell'epoca comunista. L'attuale Khambo Lama ne ha autorizzato di recente la temporanea rimozione per consentire le analisi scientifiche, mentre anche il Dalai Lama tibetano, guida suprema del buddhismo mondiale, si è detto certo che si tratti di un fenomeno di transizione verso il Nirvana.

    Venerato dalla sua gente e rispettato dallo zar Nicola II, Dashi Dorgio Itighilov, a quanto si racconta, si dispose al lungo sonno nell'autunno 1927, dopo aver assunto la tradizionale posizione del loto, in cui tuttora si trova.

  5. #5
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    Contributo alla discussione

    Il processo nel quale la sostanza animata cessa di funzionare e inizia a decadere. Un processo di trasformazione.

    Vi sono molte controversie per quello che concerne il momento esatto della morte. La morte è finale quando il cordone d'argento viene tagliato e il corpo spirituale lascia quello fisico. La morte fisica in genere avviene in un periodo di tre giorni, durante i quali il corpo non dovrebbe essere disturbato. Al momento della morte finale, una quantità tremenda di energia psichica e spirituale viene emanata. Ecco perché si registrano casi di persone che, nel momento in cui passano nel mondo dello spirito sono capaci di manifestarsi ai parenti molte miglia distanti. Lo scoppio di energia psichica e spirituale li trasporta, mentre ancora sono vicini alla terra. Quando infine il cordone d'argento è spezzato, nessun uomo medico o persona può far rivivere quel corpo fisico di nuovo.

    Dopo la morte finale, l'essenza cosciente potrebbe trovarsi in uno dei tanti piani dell'esistenza, a seconda delle realizzazioni spirituali, l'attaccamento al Piano della Terra, il modo in cui la morte avviene, ecc. Quando l'anima è cosciente, vede lo spirito ritirarsi gradualmente e aprire gli occhi al mondo dello spirito. La transizione al mondo nuovo è più facile per coloro che hanno la conoscenza, in quanto passano attraverso e nei nuovi stati con uno stato conscio della nuova vita. Altri devono dormire e riposare per un periodo più lungo, o essere portati in un luogo speciale--una casa di riposo--fino a quando riescono a predisporre la propria transizione.

    Qualsiasi vita che è forzata a lasciare il corpo prima di aver raggiunto la maturità sulla terra non è preparata per il mondo dello spirito. La maggioranza delle persone sanno quando sono morte, anche se si ha bisogno di tempo affinché si rendano conto ad uno stato conscio completo. Il mondo ha degli ospedali per trattare i corpi feriti e lesi, ma il mondo dello spirito deve curare le anime ferite e lese. Là dove un individuo ha reso un grande servizio, l'amore, la buona volontà, l'affetto e la preghiera lo accompagneranno nel passaggio al mondo successivo, allora il risveglio viene affrettato, in quanto queste vibrazioni lo aiutano.

    Quando una porzione dello Spirito Collettivo si ritrae dal corpo della materia, il lavoro di quel corpo è finito e ritorna alla terra. Quando, nello stadio successivo della vita, lo Spirito si ritrae dal corpo astrale, allora il lavoro di quel corpo è finito e si risolve ancora negli elementi dei quali era composto; in quanto nel momento in cui l'essenza dello Spirito si ritrae, pure la vita viene ritratta.

    Il livello evolutivo che un'entità ha raggiunto, detta i piani dell'esistenza nei quali si troveranno infine dopo la morte fisica. Non vi sono né notte né giorno, solo luce eterna nei regni superiori, e l'oscurità o il grigiore nei regni inferiori.

    La gente sulla terra è in lutto e si dispera quando quelli vicino a loro muoiono, perché pensano che quel corpo è l'individuo, credono che la morte li privi dell'amato. La morte non ha alcun potere sulla vita, in quanto l'anima, una volta liberata diventa uno spirito risorto che accoglie la fuga dalla schiavitù e dal legame di una prigione materiale. In realtà, noi iniziamo a vivere solo quando siamo morti. Infine, vi è un'espressione maggiore, in quanto una volta liberata dal corpo, la mente è in grado di ritornare nel proprio, avendo uno strumento più perfetto attraverso il quale esprimersi.

    Quando passiamo nel mondo dello spirito, abbiamo una visione completa di ogni visita che abbiamo fatto nello stato di sonno. Alcune persone nel mondo dello spirito sanno quando la dissoluzione avrà luogo per qualcuno, ma dipende da una varietà di circostanze. La conoscenza attraverso i legami d'amore sono un fattore significativo, vi è sempre la compagnia di una persona amata che ci aiuta ad attraversare il confine e a ricevere l'anima che è passata attraverso la valle delle ombre per iniziare un'epoca nuova e meravigliosa della sua vita.

    Nel tempo, ci renderemo conto che l'unità dello spirito è maggiore dell'unità delle cose fisiche. La perdita di una persona amata nella presenza fisica può essere grande, ma sono inevitabilmente più vicini ai loro amati che mai prima nel mondo della sostanza. Il dolore unico dell'uno diventa il dolore dell'amato.

    Coloro che persistono nell'affermare che non vi è vita dopo la morte fisica, dovrebbero considerare che l'energia non può essere distrutta, e che può solo cambiare (trasformare) la propria struttura. Gli impulsi elettrici sono generati nella mente cosciente che è una forma di energia. La vita stessa è una forma di energia, quindi vi deve essere una trasformazione della stessa che era una volta contenuta nella vita. Questo vale per ogni forma vitale, sia essa imbevuta di coscienza oppure no.

    fonte

  6. #6
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    IL LAMA REINCARNATO CHE STUPISCE LA RUSSIA

    La testa, rasata, suda. Le mani, morbide, sono calde. Il cervello trasmette impulsi elettrici. Le unghie crescono. Il corpo perde e riacquista peso. La pelle, tesa, è elastica. Gomiti e ginocchia si muovono. Naso ed orecchi sono dove ognuno li ha. Gli occhi, intatti, stanno chiusi: qualcuno, raramente, nota le palpebre sollevarsi. Il cuore sembra pronto a riprendere il battito. Vene e arterie sono piene di sangue, di gelatinosa consistenza. Il lama Khambo Itighilov è tornato. Prima di morire, nel 1927, lo aveva promesso. Ora i buddisti russi lo venerano come "il dio rinato". Sette volte all'anno, nelle feste solenni, la sua cella nel monastero di Ivolghinskij, affacciato sul lago Baikal, si apre ai fedeli. A migliaia lasciano i villaggi dell'estremo Oriente e della Mongolia per accorrere a Ulan-Ude, in Buriazia. Non c'è posto per tutti. Attorno alla cassa di cedro protetta da una campana di cristallo, dove il corpo disteso 78 anni fa è riemerso seduto nella posizione del loto, possono sfilare 15.000 persone al giorno. Per quest'anno gli accessi, aumentati a 130.000, sono esauriti.

    Medici e scienziati di tutto il mondo non sanno spiegare il fenomeno. Nei laboratori si esaminano campioni di tessuti, capelli, cartilagini. Le radiografie confermano solo il mistero: gli organi di quella che fu la guida spirituale dei buddisti russi sono perfettamente conservati. Dove si ferma la ragione, accorre la fede. I monaci del "dazan" sono sicuri. Il lama Khambo, dopo aver raggiunto lo stato della "perfetta vuotezza", è vivo. In lui si è reincarnato il primo capo della chiesa buddista, Pandito Khambo, lama Zajaev. Era nato nel 1702. Morì a 75 anni, promettendo agli allievi di tornare dopo altrettanti. Alla data stabilita, 1852, venne alla luce Khambo Itighelov. Visse altri tre quarti di secolo, confermando a sua volta il ritorno dopo un tempo corrispondente. Alla scadenza, tre anni fa, ha rispettato l'appuntamento. Da allora la vita, identificata con la "trasmigrazione dell'anima", riprende a scuotere il suo corpo: mummificato pur senza aver subito alcun trattamento.

    Aveva lasciato il mondo in modo sorprendente. Nel 1917, mentre l'impero degli zar Romanov crollava sotto i colpi dei bolscevichi di Lenin, aveva rinunciato a governare la chiesa buddista. Per dieci anni Khambo Itighelov si era ritirato in un monastero. Sedeva immobile, solo nella cella: "Devo perfezionare - spiegava - il mio spirito". Il 15 giugno del 1927 convocò i suoi discepoli. Chiese che recitassero per lui la preghiera dei defunti: "Auguri di bene per chi se ne va". Gli allievi erano incerti. "Perché - chiesero - dobbiamo recitare questi versi per lei che è sano e forte?". Il lama sorrideva. Li pregò di tornare a guardare il suo corpo dopo 30 anni. Volle che venisse scritto che dopo 75 anni il suo spirito sarebbe stato nuovamente tra loro. Poi, dopo aver pronunciato da sé l'orazione funebre, smise semplicemente di respirare. Lo stupore, dominato dalla paura, ha impedito che venisse cremato. Fu messo nella terra, avvolto in un lenzuolo e cosparso di sale.

    "Nel 1957 - racconta oggi la direttrice dell'istituto religioso a lui dedicato, Yanzhima Dabaevna - il lama Itighelov è stato esumato. Era intatto, non si è potuto bruciare come prescrive la legge buddista. Nel 2002 la conferma del miracolo. Pesava 37 chili, oggi oscilla sui 42". Nessuno ha diffuso la notizia della mummia reincarnata. Si temeva che attorno al Maestro fiorisse un'ingiustificata idolatria. Poi, misteriosamente, decine e quindi centinaia di fedeli hanno iniziato a battere al portone del convento.

    Il fenomeno è stato contenuto fino a gennaio. Il centro di medicina legale del ministero della salute, assieme all'università di Mosca, esitavano a pronunciarsi. Quindi il verdetto choc: "Gli esami di laboratorio - scrive il professor Viktor Zvjagin - non hanno rilevato nei tessuti organici del corpo qualcosa che li distingue da quelli di una persona vivente". Dieci giorni fa, su richiesta dei monaci, gli esami sono stati sospesi. Il "lama rinato" smette di essere un fenomeno scientifico e si consegna all'insondabilità della credenza. I buddisti dell'estremo Oriente russo, ma anche quelli sparsi lungo il confine cinese, giovedì hanno festeggiato, pregato e ringraziato. Al monastero sono stati fissati i giorni in cui, entro un anno, si potrà onorare il Maestro: 24 aprile, 23 maggio, 10 luglio, 27 settembre, 24 ottobre, 26 novembre, 29 gennaio 2006.

    "I dubbi sono fugati - dice l'attuale capo dei buddisti, Khambo lama Ajuscejev - gli esperimenti non servono più. Il lama Itighelov è come noi, solo in uno stato di assenza. La reincarnazione è compiuta".

    I monaci della Buriazia ricordano così l'origine dell'enigma. La "mummia vivente" avrebbe raggiunto il livello di astrazione dal corpo descritto nel 1400 dal famoso lama Bogdo Zonkhavy. "E' uno stato paranormale straordinario. Si ottiene attraverso lo svuotamento: un percorso spirituale ignoto, che consente di abbandonare e riacquisire il proprio corpo". A provarlo, un vecchio verbale della locale guarnigione della polizia russa. "Il lama - si legge - nel pomeriggio correva a cavallo sulla superficie del lago Beloje, come fosse sul selciato". Altri raccontano che fosse in grado di spostarsi fulmineamente: si riduceva ad un punto, riapparendo in un istante a un chilometro di distanza. Yanzhima Dabaevna ha scoperto che i magici poteri si sono rivelati al ritorno del maestro dopo vent'anni di studi alchimistici in Tibet. Il monastero, oggi cinese, è stato distrutto. Khambo Itighelov rimane l'ultimo custode del proprio segreto".

    Giampaolo Visetti su La Repubblica del 13 marzo 2005

  7. #7
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    non ci sono foto di questo lama?
    “Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero”

    Proverbio arabo

  8. #8
    suum cuique
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    In Origine Postato da Talib
    non ci sono foto di questo lama?
    Il vecchio vizio occidentale? Se non vedo non credo?




  9. #9
    Servitore dell'Unico
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    Solo semplice curiosità, un vizio universale
    “Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero”

    Proverbio arabo

  10. #10
    Ospite

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    Esiterebbe una pratica alchemica segretissima , di cui non è verificata nemmeno l'esistenza, denominata "soluzione del cadavere";

    Nesuno sà di preciso di che cosa si tratta, un alone di mistero circonda tale pratica, sempre se essa esiste per davvero...


    Codesta "soluzione" sarebbe statta praticata da Gesù, nei tre giorni di "riposo sepolcrale".Forse da Fulcanelli...

    Per quel poco che si sà, si tratterebbe di una "reintegrazione assoluta spirituale" che permetterebbe allo spirito di assumere qualsiasi "manifestazione" sui piani dell'essere...


    Ma non voglio sbilanciarmi, non fosse altro, per il rispetto che nutro per tali esperienze...che rimangono incomunicabili ed assolutamente discrete, per coloro che "regolarmente" vengono iniziati a tali percorsi...sempre se oggi esistono "discepoli" cooptati per ricevere l'insegnamento di Maestri, che sempre esisteranno...di solito, un tale Maestro, non ama mettersi in mostra, essendo una persona "assolutamente normale", quasi paciosa ed "insignificante nella sua umiltà" che mal si sposa alla tracotanza "moderna"...si "manifesta" solo nel caso che l'Onnipotente "scelga" un discepolo, pronto a percorrere la Via...

    Anche perchè, entrare nel dominio iniziatico, significa entrare nel dominio matematico e metafisico assoluto, dove perfino quello che oggi viene barattato per esoterismo, assume il significato di bancarella da fiera di paese, rispetto all'autentica Sapienza.
    geom.antonio







    ...tu giudichi me, forse dal mio aspetto...ovunque la FORZA è...ci circonda...illuminati noi siamo...

 

 
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