Vorrei aprire un confronto su un tema importante: la tenuta del sistema che, oggi, non mostra segni di cedimento. Per lungo tempo ho condiviso le tesi di Spengler, Faye e Labarchède, la loro idea di tramonto, di convergenza delle catastrofi e di linee di frattura. Oggi credo che il sistema per certi versi si sia rafforzato: la condivisione delle tecnologie, il commercio mondiale e lo scambio di armi stanno portando ad un rafforzamento degli oligarchi dell’economia e degli squali mondiali. Il rafforzamento di blocchi porta ad una sorta di pace armata dove i soliti noti potranno condividere i guadagni e proteggere gli stessi con alleanze e blocchi militari transnazionali. Certamente questo costerà sofferenze inaudite per milioni di cittadini comuni, la perdita di quote sempre maggiori di libertà, il crearsi di un impero con ramificazioni mondiali ma il sistema reggerà nonostante il sangue e le lacrime che saranno versate.
L’unica vera incognita che sfugge al controllo dei “controllori” è la questione ambientale che potrebbe sconvolgere l’assetto sociale, economico ed ecosistemico del pianeta con conseguenze imprevedibili; il resto è tutto programmato.
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