Cara Alessandra,
Prima d'incontrarci a Strasburgo (e prima che io affronti il Congresso Nazionale che anche di questo dovrà discutere), come al solito con simpatia, vuoi dire pubblicamente come intendi e se intendi trovare una collaborazione (elettorale, programmatica, unitaria o quanto altro) con la Fiamma Tricolore.
Ho l'impressione che i nostri colloqui sono sconclusionati.
Si concorda su imminenti tattiche e si vagheggia di future strategie -nonostante mi chiedi certezze sull'antagonismo elettorale prossimo venturo, mi sostieni che non sai quanto controllo il Partito e che non comprendi come mai ogni mia decisione necessità di verifiche interne allo stesso-, senza che poi, a queste intenzioni condivise, seguano fatti.
Anzi, seguono accadimenti che tutto sembrano meno che andare in tale direzione.
Capisco le esigenze di visibilità; magari, nonostante tanti tentativi e tanto lavoro in Parlamento e non solo, riuscissi anche io ad essere presente e rappresentare il mio Partito e le "nostre idee", non dico quanto lo sei Tu, tanto su Mediaset quanto sulla clientelare Rai, ma, almeno un pochino. Capisco che quando si vuole crescere si cerca di aggregare e/o imbarcare con un po' tutti, comprendo che la comunicazione e la propaganda abbiano esigenze meno formali e più plateali, ma, senza entrare nel merito d'alcuni temi che porti avanti e come sai non condivido (del resto anche in Parlamento Europeo compiamo scelte affatto omologhe, affatto identiche), anche nell'offerta delle candidature un pochino di prudenza.
Insomma, Alessandra, un po' di prudenza (se non di coerenza)!
Se veramente vogliamo tentare il già non semplice esperimento unitario, un pochino più di considerazione per quelli che vorresti (ma vuoi veramente?) alleati e, più in generale, per un "piccolo mondo antico" di militanti ed elettori sui quali hai potuto e vuoi ancora contare.
Ora mi chiedo e ti chiedo con semplicità, nell'imminenza dell'analisi congressuale e degli appuntamenti politici oltre che elettorali, quali sono le tue reali intenzioni?
Che non farai accordi con la CDL lo sostieni, lo annunci, lo predichi - e spesso con eccessiva enfasi rimproveri me e l'intero MSFT di averli fatti in occasione delle recenti elezioni amministrative, pure se, devo rammentarti che una scelta di "continuità ideale" noi l'abbiamo fatta nel 1995-, ma questo non basta a definire un progetto politico. Insomma che sei missina non lo hai voluto dire, che sei neo o senza prefisso, fascista nemmeno, ma che vuoi procedere (se vuoi) e come ad un accordo d'area antagonista lo vuoi con franchezza esplicitare?
Il tuo importantissimo e per me amatissimo cognome, rappresenta per tanti italiani un patrimonio che va onorato, soprattutto nella sostanza dell'azione politica; rischiare di scivolare nella politica come spettacolo, non é nella nostra storia e non solo urta sensibilità antiche, ma rischia di produrre effetti effimeri.
Allora, cara Alessandra, dai un segnale corretto di riscontro.
Preferisci alle estemporaneità un progetto da condividere con un pochino d'attivismo impersonale; evita, quanto meno evita, temi e posizioni che nulla hanno a che vedere e stridono con il nostro sentire e il nostro progetto, se vogliamo tentare un nuovo percorso. Così potremmo annunciare insieme, anche prima di Natale, che siamo pronti a mettere in cantiere un'assemblea costituente per un soggetto politico che affondi le radici nell'alternativa nazionalpopolare al sistema.
Siamo i soli due parlamentari che possono lanciare una sfida; dire e fare qualcosa di realmente diverso, senza rinnegare, tentare un discorso informato dalla continuità e corroborato dalla novità.
Siamo pronti a metter giù tre o quattro punti di programma da condividere e che alla nostra gente, esplicitamente annuncino, che siamo pronti ad affrontare il futuro con unità d'intenti?
Con fiducia, aspetto una tua risposta.