E' un modo giusto e corretto ripercorre il Concilio Vaticano II. Giovanni Paolo II ha detto: "Il Concilio Vaticano II è il grande dono che Dio ci ha dato". Paolo VI ebbe a dire: "Il Concilio Vaticano II è il catechismo dei tempi nuovi."
C'è qualcuno che ha una certa allergia per il Concilio, per motivi che possono anche essere comprensibili. Se per esempio io sono un bimbo adottato e la mia mamma adottiva denigra la mia mamma naturale fino a farmela apparire una poco di buono, non si dica poi che io non ho amore per la mia mamma naturale. Io per lei ho i sentimenti che mi sono stati inculcati.
Ebbene il Concilio Vaticano II ha avuto una certa naturale confusione. Lo dico con le parole del cardinale Suenens: "Quando voi rifate la casa vivete per mesi in calcinacci. Però non vi lamentate della polvere, del disagio, dei lavori. Voi sopportate il disagio dei lavori perché, alla fine, la casa sarà più bella". Non si può pretendere che in quarant'anni di vita, che sono lunghi per una esistenza umana, ma che sono un attimo per l'umanità, si possa assimilare tutto il bagaglio di novità e di riflessioni e di aperture che ha indotto il Concilio Vaticano II. Immaginate i sedici documenti, sono sedici tomi.
Il post-concilio ha ancora i calcinacci della ristrutturazione, anche se c'è qualcuno che ha invelenito il Concilio stesso. Il cardinale Biffi, il vescovo della verità, è molto preoccupato perché trova alcune affermazioni post-conciliari che fanno paura. Ne dico una. "Il Magistero è dialogo." No. "Il Magistero è insegnamento". Passerà anche per il dialogo, ma il dialogo è uno strumento. Se c'è il nulla resta il nulla. A fronte di alcune di queste azioni piratesche post-conciliari che hanno invelenito gli animi è scattata la risposta di quanti affermano che il post-concilio ha rovinato tutto. Tutto certamente no, ma qualcosa forse si. Io dico allora. Ritorniamo al Concilio genuino. Aggiorniamolo perché le cose datate hanno continuamente bisogno di essere rivisitate. La Parola cresce. Però esso è la strada. Molti cattolici non hanno ancora applicato il Concilio di Trento e sono passati quattrocento anni. Se facciamo così anche con il Concilio Vaticano II il Signore ci dirà: "Vi ho mandato i profeti e non li avete ascoltati". I profeti sono venuti, sono stati addirittura canonizzati, quelli del Concilio. Bellissimo.
Voi sapete che il Concilio non è un libro statico, esso rimbalza immediatamente alla Scrittura, la Scrittura rimbalza alla Chiesa, la Chiesa invoca la Liturgia. E' un firmamento. Però riprendere in mano i testi, soprattutto per i giovanissimi che sono nati dopo, affinché lo studino bene, è certamente la strada maestra.