Pagina 1 di 17 1211 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 162
  1. #1
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Roma
    Messaggi
    39,362
     Likes dati
    434
     Like avuti
    642
    Mentioned
    7 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito "Regime Mediatico"?: ....giudicate Voi



    Ultimamente è uscito un Libro di Peter Gomez e Marco Travaglio “Regime” che parla del Controllo sui Media operato da parte del Presidente del Consiglio.

    Voi cosa ne pensate? Vi propongo di fare un viaggio nel Panorama Mediatico Italiano.

    Dicesi MEDIA tutti i mezzi di informazione come tv , radio e giornali.
    Il Mercato Pubblicitario sovvenziona (assieme al canone Rai) i suddetti mezzi.

    Il Signor Silvio Berlusconi è Proprietario di Mediaset.




    43% share annuo

    TG5: 6.268.000di ascolto medio
    Studio Ap: 2.014.000
    TG4 :1.303.000


    Il Signor Silvio Berlusconi come Premier tramite il Ministero del Tesoro “controlla indirettamente” la RAI



    45% share annuo

    Direttore di RaiUno : Fabrizio Del Noce (ex Deputato FI)
    Direttore di RaiDue: Ferrario (ex Presidente Provincia Leghista)
    Direttore TG1:Clemente Mimum (area Fi)
    Direttore TG2: Mauro Mazza (area An)

    Tg1: 7.274.000 ascolto medio
    Tg2: 3.314.000
    Tg3: 2.447.000


    (i dati sono forniti da Auditel e si riferiscono all’ascolto medio delle edizioni piu seguite dal 3 al 9/10/04)

    Ma Il Signor Silvio Berlusconi possiede anche altri “MEDIA”

    Editoria: Galassia Mondadori



    Cinema



    Internet



    Ci sono poi altri Possedimenti:

    Edilizia e Assicurazioni



    (i dati sono del 2002)

  2. #2
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Roma
    Messaggi
    39,362
     Likes dati
    434
     Like avuti
    642
    Mentioned
    7 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito


    Ma Cosa è che DA IL NUTRIMENTO AI MEDIA, CHE PERMETTE DI FARLI CRESCERE….LA PUBBLICITA’…ed ecco che ritorna Berlusconi..


    Galassia Fininvest…



    Come potrete notare Fininvest possiede il 100% di Publitalia 80, la concessionaria di pubblicità leader sul mercato italiano….la Sipra invece è la concessionaria di Pubblicità per la RAI (quindi controllata indirettamente anche essa da Berlusconi)
    Assieme Publitalia e Sipra Controllano quasi totalmente il Mercato Pubblicitario italiano…ma vediamo nel dettaglio questo dominio…

    Analisi del Dominio di Publitalia e Sipra=Il Dominio di Berlusconi sul mercato Pubblicitario
    Sono stati presi in considerazione gli investimenti pubblicitarii delle 30 Aziende più "attive", rispettivamente nel primo semestre dell’anno televisivo 2000-2001 ed in quello dell'anno 2001-2002 (dopo l’ascesa al potere di Berlusconi).
    Le cifre sono espresse in milioni di vecchie Lire.
    La fonte da cui questi dati provengono è il sito della Margherita: http://www.margheritaonline.it

    Periodo ottobre 2000 - marzo 2001
    [b]RAI 598.841,57 - MEDIASET 852,722,30
    Differenza Mediaset versus RAI + 253.880,73 per Mediaset.


    Periodo ottobre 2001 – marzo 2002
    RAI 499.054, 27 – MEDIASET 804.416,02
    – Differenza Mediaset versus Rai_ + 305.361,75 per Mediaset
    .


    Dopo l'avvento di Berlusconi al Governo, alcune Aziende hanno trasferito massivamente i propri investimenti dalla RAI a Mediaset senza peraltro motivazioni di calo e/o aumento di audience.

    Ecco i nomi ed "i numeri "di 10 Aziende prese a campione in un lunghissimo elenco.

    Anche in questo caso la fonte da cui questi dati provengono è il sito della Margherita: http://www.margheritaonline.it


    UNILEVER (Algida, - Findus - Calvè - Knorr - Bertolli)
    Mediaset 81.011,33 - RAI 36.893,37_ - A favore di Mediaset + 44.117,96

    NESTLE' (Nestlè - Motta - Locatelli, - Acque minerali e bevande: Vera, Panna, San Pellegrino e Levissima - Friskies)
    Mediaset 67.800,18 - RAI 34.561,60 - A favore di Mediaset + 33.238,58

    DE AGOSTINI editoria
    Mediaset 46.655,61 - RAI 17.106,03 - A favore di Mediaset + 29.549,58

    OMNITEL telefonia
    Mediaset 42.011,37 - RAI 20.512,00 - A favore di Mediaset + 21.499,37

    GIOCHI PREZIOSI giochi infanzia
    Mediaset 25.194,80 - RAI 5.654,65 - A favore di Mediaset + 19.540,15

    PROCTER E GAMBLE (Ace - AZ dentifricio - Infasil - Bolt - Pringles - Mastro Lindo)
    Mediaset 49.793,19 - RAI 34.258,73 - A favore di Mediaset + 15.534,46

    PERFETTI caramelle e affini
    Mediaset 29.621,72 - RAI 15.102,28 - A favore di Mediaset + 14.519,44

    RECKITT BENCKISER S.P.A. MILANO (Finish - Veet - Ava - Sole - Napisan - Air Wick - Lip)
    Mediaset 21.621,43 - RAI 10.152,82 - A favore di Mediaset + 11.468,61

    FERRERO (Ferrero - Kinder)
    Mediaset 93.803,10 - RAI 82.993,29 - A favore di Mediaset + 10.809,81

    BARILLA (Barilla - Mulino Bianco - Pavesi - Gelati Sanson)
    Mediaset 67.470,00 - RAI 58.280,07 - A favore di Mediaset + 9.189,93
    --------------------------


    Ma il Signor Berlusconi non si accontenta di questi incrementi e tramite la legge Gasparri potrà “Rimpinguare le tasche del suo impero”


    Estratto da un articolo di G.Giulietti su dati del Sole24Ore
    Per il Sic - che era stato valutato nella prima versione sui 32 miliardi di euro - si è operato un qualche dimagramento, ma, secondo il “Sole-24 Ore”, il cosiddetto paniere di riferimento per calcolare il 20 per cento di “tetto” per Mediaset e Rai varrà pur sempre 26 miliardi di euro, circa 50 mila miliardi di vecchie lire. Ciò significa che l'asticella del 20 per cento sarà fissata a 5,2 miliardi di euro (oltre 10 mila miliardi di lire). Poiché il polo berlusconiano formato da Publitalia, Mondadori e Medusa fattura oggi 4 miliardi di euro, potrà irrobustire il portafoglio di un altro fruttuoso 30 per cento (Publitalia, da sola, potrebbe aumentare del 50). Nel contempo, si afferma, poiché Sipra-Rai fattura di meno, potrà crescere di più, ma è un discorso tutto e solo teorico, accademico, essendo il primo polo integralmente commerciale, fortemente aggressivo, e il secondo invece un polo ancor oggi di servizio pubblico, pagato per metà dal canone, cioè dagli utenti. Quindi, le prospettive di nuovi business sono tutte per Mediaset. Non va dimenticato, in questo quadro, che alla fine del 2010 cadrà uno dei pilastri della prima legge antitrust sull'editoria firmata da Oscar Mammì e cioè il divieto di incroci fra detentori di emittenti tv e proprietari di quotidiani e pertanto la corazzata berlusconiana potrà entrare a vele spiegate nel porto delle testate quotidiane facendovi shopping, acquistando giornali, condizionando ancor di più l'informazione già così pesantemente omologata.


  3. #3
    moderatore di bachelite
    Data Registrazione
    12 Aug 2002
    Località
    Germania
    Messaggi
    44,146
     Likes dati
    1,029
     Like avuti
    737
    Mentioned
    84 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito

    Anche la Sperling & Kupfer è nella lista delle aziende canaglia. Buono a sapersi.

  4. #4
    moderatore di bachelite
    Data Registrazione
    12 Aug 2002
    Località
    Germania
    Messaggi
    44,146
     Likes dati
    1,029
     Like avuti
    737
    Mentioned
    84 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito

    In Origine Postato da Malik
    Ma che palla


    Prenditela con L'Ulivo che dal 96'al 2001 non ha fatto un cazzo....anzi Mediaset si è pure quotata in Borsa.
    chi ha mai detto niente?
    Che Mediaset sia stata quotata in Borsa lo sai grazie a me.

  5. #5
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Roma
    Messaggi
    39,362
     Likes dati
    434
     Like avuti
    642
    Mentioned
    7 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito


    Queste erano le tv….

    Giornali: Berlusconi dice di averli tutti contro ma.. ecco una tabella CHIARIFICATRICE SULL’ORIENTAMENTO DELLA STAMPA ITALIANA




    Riassunto….
    • Berlusconi controlla direttamente o indirettamente l’88% della Programmazione Televisiva Italiana.
    • Berlusconi controlla direttamente o indirettamente l’informazione televisiva (telegiornali) che arriva a 20,1 milioni di persone contro i 2,5 milioni di quella “di opposizione”.. il rapporto è di 10 a 1.!!!
    • Berlusconi controlla direttamente o indirettamente più del 30% della Stampa Italiana


    L'Italia infatti è al 74° posto nella classifica mondiale della libertà di stampa.


    Nella graduatoria del 2004 sulla liberta' di stampa nel mondo compilata dall'organizzazione statunitense Freedom House l'Italia si trova al 74° posto, dopo paesi come Giamaica (31°), Costa Rica (37°), Slovenia (41°), Cile (51°), Papua Nuova Guinea (58°), Uruguay (61°), Mali (63°), Israele (66°). La graduatoria e' stata pubblicata insieme al Rapporto 2004 sulla liberta' di stampa nel mondo, in cui l'Italia viene classificata come paese 'parzialmente libero', retrocedendo rispetto al 2003 quando veniva ancora classificata come paese 'libero'. La situazione in Europa dell'Ovest vede quindi 23 paesi classificati come liberi e solo 2 classificati come parzialmente liberi: l'Italia e la Turchia. Freedom House e' un'organizzazione fondata oltre 60 anni fa da Eleanor Roosevelt; il suo consiglio di amministrazione e' attualmente presieduto da James Wooley, ex direttore della CIA, e vede la presenza di noti conservatori USA come Zbigniew Brzezinski e Samuel Huntington.

  6. #6
    Obama for president
    Data Registrazione
    10 Apr 2003
    Località
    Venezia
    Messaggi
    29,093
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    ciao danny libera la casella ti devo scrivere

  7. #7
    moderatore di bachelite
    Data Registrazione
    12 Aug 2002
    Località
    Germania
    Messaggi
    44,146
     Likes dati
    1,029
     Like avuti
    737
    Mentioned
    84 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito

    In Origine Postato da danny78

    allora: a parte la polemica sui cd. "terzisti", il Messaggero non lo è affatto. Appartiene al gruppo Caltagirone, quindi è vicino all'Udc, e di terzista non ha un cazzo.
    Poi: chi è quel buontempone che ha messo il Riformista in mezzo ai giornali antigovernativi?

  8. #8
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Roma
    Messaggi
    39,362
     Likes dati
    434
     Like avuti
    642
    Mentioned
    7 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito


    Ma Il Signor Berlusconi non si limita a questo, dopo la sua vittoria elettorale..alcune voci contrarie sono state MESSE A TACERE..… Eccone alcune.:


    Michele Santoro


    Il noto giornalista e conduttore televisivo Michele Santoro è nato a Salerno il 2 luglio 1951. Laureatosi in Filosofia, dopo un passato da "leaderino" studentesco, approda con successo nel mondo dei media e dell'informazione, sfruttando le sue indubbie qualità di comunicatore e di capacità di approfondimento. Dopo aver diretto "Voce della Campania", collabora in seguito a numerose testate quali "Il Mattino", "L'Unità", "Rinascita", "Prima Comunicazione" ed "Epoca".

    Prima di essere assunto in RAI nel 1982, ha lavorato per la radio e, prima ancora di diventare universalmente conosciuto come uno dei giornalisti più acuti in circolazione, è stato conduttore di rubriche e autore di sceneggiati radiofonici come "Via le odiate macchine" (RadioUno).

    In televisione, dopo una breve esperienza agli esteri del TG3, ha realizzato speciali e settimanali, fra i quali: "Tre sette", "Oggi dove", "Specialmente sul Tre", "Tg terza". All'inizio della direzione di Sandro Curzi è responsabile della redazione cultura del TG3.

    Santoro è comunque divenuto celeberrimo come autore e conduttore di programmi di approfondimento giornalistico che vanno da "Samarcanda" a "Rosso e Nero", da "Temporeale" al più recente "Sciuscià". Tutti esempi di un giornalismo potente e rigoroso, capace di scavare nei problemi che via via si sono affacciati sulla scena politica o della semplice cronaca: programmi sempre puntuali capaci di navigare a vista, ma ben saldamente sull'onda degli eventi.

    Il modo di fare giornalismo di Santoro, inoltre, ha provocato un vera e propria rivoluzione nel porgere la notizia, soprattutto grazie all'uso dei reportage in funzione drammatica o narrativa, un espediente che ha permesso alle sue redazione di confezionare servizi sempre di grande impatto. Accusato spesso di faziosità, Michele Santoro è un personaggio che ha puntualmente sollevato ampie discussioni e grandi divisioni, spaccando spesso l'opinione pubblica fra simpatizzanti e detrattori.

    Pur non smettendo mai di apparire controverso (come quando, sentendo minacciata, a suo dire, la libertà di stampa, ha intonato a inizio trasmissione una versione sconclusionata del celebre canto partigiano "Bella ciao"), la sua professionalità è indubbia, ed è riconosciuta anche dai suoi avversari.

    I suoi interessi e competenze spaziano in diversi settori, fra cui è lecito annoverare anche i documentari-reportage dall'estero, come "Viaggio in Russia" e "Viaggio in Cina", richiesti dalle più importanti nastroteche del mondo. Oppure "Sud", acquistato e trasmesso dalla francese TF1.

    La BBC inoltre ha ricavato da "Samarcanda", un format uscito sempre dalla fucina santoriana, un programma dal titolo "Words apart", riproducendo la scenografia italiana.

    Nel 1992 ha pubblicato il libro "Oltre Samarcanda" (edizioni Sperling & Kupfer) e nel 1996 "Michele chi?" (Baldini e Castoldi), ironico titolo ripreso dalla celebre uscita dell'allora direttore della RAI Enzo Siciliano che, richiesto di un parere sul giornalista rispose proprio con un ineffabile "Miche chi?".
    In quello stesso anno Santoro, a causa di dissapori vari che Siciliano con la sua risposta ha di fatto avallato, lasciò la RAI per sbarcare a Mediaset, la grande nemica storica della tivù di Stato, dove ebbe comunque modo di condurre altre trasmissioni di successo (come "Moby Dick"), sempre contrassegnate dal marchio della sua forte personalità.

    Nel 1999 è ritornato in RAI, con il programma di RaiUno "Circus". Dal marzo 2000 all'anno successivo ha condotto "Sciuscià", una serie di reportage narrati in veste cinematografica che lo hanno visto al centro di numerose polemiche, incentrate soprattutto sull'accusa di una sua presunta faziosità a favore del centro-sinistra. In seguito, dopo la campagna elettorale vinta dal cavalier Berlusconi, leader del polo di centro-destra, la RAI ha deciso di non rinnovare il contratto del giornalista, tenuto fermo proprio da quella azienda che a lui deve tanto.

    Santoro ha vinto molti premi giornalistici, tra cui il "Premio Giornalistico Europa" come giornalista dell'anno nel 1989, il "Premio Spoleto" (1991), un Telegatto con "Samarcanda" (1992), per quattro volte il "Premio Regia Televisiva" ('91, '92, '93, '94). Al Mystfest 1993 è stato premiato "per la sua attività di giornalista investigativo". Si è anche aggiudicato, nel 1996, il "Premio Flaiano" e la "Palma della popolarità". Per Moby Dick, nel 1998, ha ricevuto il "Premio Internazionale Ibla". Nel 1999 ha ricevuto il Premio giornalistico "Mario Francese" e la XLVIII Maschera d'Argento.

    --------------------------------------------

    Enzo Biagi


    Il grande giornalista italiano è nato il 9 agosto 1920 a Lizzano in Belvedere, un paesino dell'Appennino tosco-emiliano in provincia di Bologna. Di umili origini, il padre lavorava come aiuto magazziniere di uno zuccherificio, mentre la madre era una semplice casalinga.

    Dotato di un talento innato per la scrittura, fin da bambino si dimostra particolarmente versato per le materie letterarie. Le cronache riportano anche un suo celebre "exploit", quando cioè un suo tema particolarmente riuscito venne addirittura segnalato al Pontefice.

    Allo scoccare del diciottesimo anno di età, diventato maggiorenne, si dà al giornalismo, senza per questo abbandonare gli studi. Intraprende i primi passi della carriera lavorando in particolare come cronista al Resto del Carlino e, a soli, ventuno anni diventa professionista. Quella, infatti, era l'età minima per entrare nell'albo professionale. Come si vede, insomma, Biagi era uso bruciare tutte le tappe. Nel frattempo, in tutta Europa cova il germe della guerra che, una volta innescato, inevitabilmente avrà delle ripercussioni anche nella vita del giovane ed intraprendente giornalista.

    Allo scoppio della secondo conflitto mondiale, infatti, è richiamato alle armi e, dopo l'8 settembre del 1943, per non aderire alla Repubblica di Salò, varca la linea del fronte aggregandosi ai gruppi partigiani operanti sul fronte dell'Appennino. Il 21 aprile 1945 entra in Bologna con le truppe alleate e annuncia dai microfoni del Pwb la fine della guerra.
    Il dopoguerra a Bologna è per Biagi un periodo di numerose iniziative: fonda un settimanale, "Cronache" e un quotidiano "Cronache sera". Da questo momento, prende avvio in modo definitivo la grande carriera di quello che diverrà uno dei giornalisti italiani più amati di sempre. Nuovamente assunto al Resto del Carlino (in quegli anni Giornale dell'Emilia), nel ruolo di inviato e di critico cinematografico, rimarrà negli annali per delle memorabili cronache sulle inondazioni del Polesine.

    Un primo incarico davvero prestigioso lo ottiene negli anni che vanno dal 1952 al 1960 dove, trasferitosi a Milano, dirige il settimanale "Epoca". Fin da subito, inoltre, intrattiene un rapporto molto stretto con il mezzo televisivo, strumento mediatico che ha contributo non poco ad estendere la sua popolarità e a farlo amare anche dai ceti meno colti e letterati.

    Il suo ingresso in Rai è datato 1961 e si è protratto in pratica fino ai nostri giorni. Bisogna sottolineare che Biagi ha sempre espresso parole di gratitudine e di affetto nei confronti di questa azienda alla quale, indubbiamente, ha anche dato tanto. Nel corso della sua presenza nei corridoi di viale Mazzini, è riuscito a diventare direttore del Telegiornale mentre, nel 1962 fondò il primo rotocalco televisivo "RT". Inoltre, nel 1969 diede vita ad un programma tagliato su misura per lui e per le sue capacità, il celebre "Dicono di lei", basato su interviste a personaggi famosi, una sua specialità.

    Sono anni di intenso lavoro e di soddisfazioni non da poco. Biagi è richiestissimo e la sua firma, poco a poco, compare su La Stampa (di cui è inviato per una decina d'anni), la Repubblica, il Corriere della sera e Panorama. Non contento, dà avvio ad un'attività di scrittore mai più interrotta e che lo ha visto immancabilmente in testa alle classifiche di vendita. Si può tranquillamente affermare, infatti, che il giornalista abbia venduto nel corso degli anni qualche milione di libri.

    Anche la presenza televisiva, come detto, è costante. Le principali trasmissioni televisive condotte e ideate da Biagi sono "Proibito", inchiesta di attualità sui fatti della settimana e due grandi cicli di inchieste internazionali, "Douce France" (1978) e "Made in England" (1980). A queste si aggiungano una quantità notevole di servizi sul traffico d'armi, la mafia ed altri temi di stretta attualità della società italiana. Ideatore e conduttore del primo ciclo di "Film dossier" (datato 1982), e di "Questo secolo: 1943 e dintorni", nel 1983, ha conquistando il pubblico anche con numerose altre trasmissioni: "1935 e dintorni", "Terza B", "Facciamo l'appello (1971)", "Linea diretta (1985, settantasei puntate)"; nel 1986 presenta le quindici puntate del settimanale giornalistico "Spot" e, negli anni '87 e '88, "Il caso" (rispettivamente undici e diciotto puntate), nell'89 è ancora alle prese con "Linea diretta", seguita in autunno da "Terre lontane (sette film e sette realtà)" e "Terre vicine", incentrate sui mutamenti dei paesi ex comunisti dell'Est.

    Dal 1991 ad oggi Biagi ha realizzato con la Rai un programma televisivo all'anno. Di questi si possono enumerare "I dieci comandamenti all'italiana" (1991), "Una storia" (1992), "Tocca a noi", "La lunga marcia di Mao" (sei puntate sulla Cina), "Processo al processo su tangentopoli", e "Le inchieste di Enzo Biagi".

    Nel 1995 dà vita a "Il Fatto", programma giornaliero di cinque minuti su avvenimenti e personaggi italiani, che viene ripreso in tutte le stagioni successive, sempre con altissime percentuali di ascolto. Nel 1998 presenta due nuovi programmi, "Fratelli d'Italia" e "Cara Italia", mentre nel luglio 2000 è la volta di "Signore e Signore". Del 2001 è invece "Giro del mondo", un viaggio tra arte e letteratura: otto puntate con alcuni tra i grandi scrittori del Novecento. Di recente, invece, dopo settecento puntate de "Il Fatto", Biagi è stato al centro di aspre polemiche a causa di una sua presunta faziosità negativa nei confronti dell'attuale Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il quale ha espressamente rimproverato il giornalista di non essere equanime. Il Consiglio di Amministrazione della Rai, pur non avallando ufficialmente queste critiche, ha ad ogni modo modificato l'originaria e prestigiosa collocazione oraria del programma (posto poco dopo la fine del telegiornale della sera) il quale, in seguito alle proteste dello stesso Biagi, difficilmente vedrà ancora la luce.

    Enzo Biagi, nel corso della sua lunghissima carriera, ha pubblicato più di ottanta libri.

    ----------------------------------

  9. #9
    Me, Myself, I
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Messaggi
    145,980
     Likes dati
    8,846
     Like avuti
    12,819
    Mentioned
    303 Post(s)
    Tagged
    3 Thread(s)

    Predefinito

    In Origine Postato da DrugoLebowsky
    allora: a parte la polemica sui cd. "terzisti", il Messaggero non lo è affatto. Appartiene al gruppo Caltagirone, quindi è vicino all'Udc, e di terzista non ha un cazzo.
    Poi: chi è quel buontempone che ha messo il Riformista in mezzo ai giornali antigovernativi?
    Le stesse osservazioni le feci a suo tempo.
    Indi; lo sbilanciamento (eufemismo) è vieppiù grande.

  10. #10
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Roma
    Messaggi
    39,362
     Likes dati
    434
     Like avuti
    642
    Mentioned
    7 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Daniele Luttazzi


    Nato a Santarcangelo di Romagna nel 1961, attore, comico e scrittore
    Umorismo pungente e ironia surreale. A 14 anni riceve una targa d'argento Unesco per il cortometraggio animato Flic sulla luna.Dopo aver conseguito il diploma classico, si laurea in medicina con una tesi eziopatogenesi immunitaria della gastrite atrofica.Nel frattempo collabora a Tango come vignettista.

    Daniele Luttazzi è stato lanciato come comico dalla tv e dal trio della Gialappa's Band. A Mai Dire Gol interpretava i personaggi di Luisella, Panfilo Maria Lippi e Fontecedro. L'ultima esperienza televisiva su RaiDue con Satyricon si è conclusa prima con la sospensione temporanea poi con quella definitiva del programma. Un po' com'è successo a Sabina Guzzanti con "Raiot". L'episodio che ha fatto scatenare le polemiche è stato l'intervista al giornalista Marco Travaglio, autore del libro "L'odore dei soldi", sulle fortune economiche del Presidente del Consiglio. A cui si sono aggiunti il caso di Anna Falchi (i suoi slip furono annusati dal conduttore) e quello della coprofagia (con l'aiuto di un elegante vassoio d'argento). Da quel momento Luttazzi, insieme a Biagi e Santoro, sono stati allontanati dalla tv pubblica. L'ultima comparsa del comico in televisione e sulla Rai risale a novembre 2003 quando Luttazzi è stato invitato da Pippo Baudo in una sua trasmissione, parte della quale dedicata alla censura (foto a fianco). Alcune sue battute sono state tagliate in fase di montaggio. Da qui l'impressione di un Luttazzi moderato, cauto e poco satirico. A distanza di circa tre anni continua ad essere impedito a Luttazzi di mettere piede in uno studio televisivo. Quella che con un po' di coraggio basterebbe chiamare censura.


    ------------------------------------

    Sabina Guzzanti


    Da tempo riconosciuta come una delle stelle della comicità e della satira, Sabina Guzzanti è nata il 25 Luglio 1963 a Roma, dove si è diplomata all'Accademia di Arte Drammatica. Figlia maggiore di un autorevole commentatore politico e giornalista, il celebre Paolo Guzzanti (nipote a sua volta di un potente medico che è stato ministro nel governo Dini), l'attrice si è sempre schierata proprio dalla parte avversa a quella "difesa" dal padre che, dopo un periodo di militanza nella sinistra, ora si riconosce nello schieramento di centro-destra.
    Stesso percorso di Sabina, pur con le dovute differenze, ha intrapreso il fratello Corrado, divenuto celebre in tivù con le sue imitazioni e parodie (in particolare, indimenticabile quella di Gianfranco Funari). Infine, la famiglia conta un'altra attrice-commediante, la più piccola Caterina.

    Ad ogni modo, è proprio con il fratello che la Guzzanti esordisce sul palcoscenico, formando una coppia comica di dirompente comicità.
    Nella sua carriera, sviluppatasi prevalentemente in televisione (il mezzo che, naturalmente, le ha regalato la popolarità), ha saputo creare personaggi memorabili attraverso l'uso sapiente e camaleontico della parodia satirica. L'esordio vero e proprio si può far risalire al 1988 quando ha modo di partecipare al programma "La TV delle ragazze", per poi imporsi in una serie di varietà dello stesso tipo (come, ad esempio, "Scusate l'interruzione", "Tunnel" e"Avanzi"). Fra le sue riuscite più memorabili vi è l'imitazione della pornodiva Moana Pozzi, tratteggiata con esiti esilaranti.

    Successivamente, calibrando la sua comicità più sul versante politico, (all'epoca di "La posta del cuore" nel 1998, ad esempio), le sue imitazioni di Massimo D'Alema e di Silvio Berlusconi sono diventate dei veri e propri tormentoni.

    Grazie alla notorietà arriva anche il Cinema. Giuseppe Bertolucci la vuole per il suo film "I cammelli", la pellicola che la lancia sul grande schermo. Data l'ottima affinità che si instaura fra i due, in seguito girano insieme anche "Troppo sole", una virtuosistica performance in cui l'attrice impersona praticamente tutti i ruoli previsti dalla sceneggiatura, scritta fra l'altro in collaborazione con David Riondino, suo compagno anche nella vita privata. Il film seguente è "Cuba Libre-Velocipidi ai tropici", interamente su soggetto di Riondino. Nel 1998, invece, si sente pronta per rischiare in proprio e per fare un tentativo in completa autonomia. Ecco dunque che realizza "Donna selvaggia", un cortometraggio in cui si cimenta a livello registico.

    Ma Sabina si è cimentata anche con il teatro, suo eterno ed inossidabile amore. Frequentato moltissimo soprattutto all'inizio della carriera, ora è tornato prepotentemente al centro dei suoi interessi. Di recente, infatti, sempre grazie al connubio artistico col fratello Corrado e con Serena Dandini (la presentatrice e l'autrice di molti suoi spettacoli televisivi), Sabina Guzzanti si è ora messa in gioco dal vivo nello spettacolo "Recital", in cui, grazie alle sue grandi capacità di artista, propone personaggi noti e meno noti (alcune sono vere e proprie macchiette), come la poetessa, la scrittrice, la suora, la svampitissima Valeria Marini o Irene Pivetti, Massimo D'Alema o il suo onnipresente, esilarante, Silvio Berlusconi.

    Nel novembre 2003 Sabina Guzzanti è tornata a far parlare di sè con la prima puntata del suo programma "Raiot", in onda su Raitre, per due motivi...
    Il primo: sebbene la trasmissione sia stata collocata in una fascia notturna (230) gli ascolti sono stati eccezionali.
    Il secondo: Mediaset per la pronuncia di "gravissime menzogne e insinuazioni" nel corso del programma contro di lei, ha dato mandato ai propri legali di avviare azioni giudiziarie.
    Le registrazioni del programma sono continuate ma la trasmissione è stata sospesa, scaturendo molte polemiche.


    ---------------------------------

    Massimo Fini



    Massimo Fini è un giornalista tra i più noti, non solo per le capacità professionali ma anche per l’atteggiamento anticonformista che lo rende quantomeno mai banale. Ha ormai nel suo carniere intellettuale diversi libri, scritti con due riconoscibili fonti di ispirazione: la biografia storica con Nerone, duemila anni di calunnie (1993) e Catilina. Ritratto di un uomo in rivolta (1996); la saggistica con La ragione aveva torto? (1985), Elogio della guerra (1989) e Il conformista (1990). Ed è in quest’ultima serie che si può sicuramente iscrivere sia la riedizione, ma con titolo significativamente - anche se impercettibilmente - mutato in forma assertiva, La ragione aveva torto e quest’ultimo Il denaro. "Sterco del demonio".

    Censurato nel 2003.

    Per saperne di piu vi rimando al 3d "La Censura in Diretta"

 

 
Pagina 1 di 17 1211 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Risposte: 29
    Ultimo Messaggio: 11-09-13, 00:47
  2. Come giudicate l'"autore" di questa piccola poesia?
    Di Alessandro.83 nel forum Il Seggio Elettorale
    Risposte: 15
    Ultimo Messaggio: 16-07-06, 18:22
  3. Regime Mediatico?giudicate Voi.
    Di Danny nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 43
    Ultimo Messaggio: 10-01-06, 14:26
  4. Letture in vacanza; tra "berlusconi ti odio" e " Regime"...
    Di the union nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 16-07-05, 23:46
  5. Risposte: 23
    Ultimo Messaggio: 02-07-04, 22:08

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito