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    Predefinito La "Censura" in Diretta..........

    DAL NUOVO LIBRO DI GOMEZ-TRAVAGLIO... COME FU CENSURATO MASSIMO FINI

    REGISTRATORE ACCESO IN TASCA LA TRASCRIZIONE DELL’INCONTRO A RAIDUE..

    MARANO: “UN CERTO SISTEMA RAGIONA NON UGUALE AL VECCHIO SISTEMA, MA PEGGIO”



    Massimo Fini, censura antropologica – capitolo tratto da “Regime” di Peter Gomez e Marco Travaglio, Bur-Rizzoli


    Si chiamerà Cyrano. Andrà in onda su Rai2 all’una di notte per quindici puntate di 50 minuti. La prima il 30 settembre 2003. Sarà un programma di costume, un talk show fuori dagli schemi, border line. Cyrano lo interpreterà Massimo Fini, giornalista libero e anarchico (collabora anche con testate di centrodestra come «Il Tempo» e il «Quotidiano nazionale»), con tanto di naso di gomma per somigliare di più allo spadaccino di Edmond Rostand. Una prima nella prima, visto che Fini non ha mai lavorato in televisione.

    Immerso nella penombra dello studio, Fini-Cyrano dirà la sua sul tema di ogni serata, condotta dalla bella Francesca Roveda alias «Cheyenne» e diretta dal giovane regista Eduardo Fiorillo. Il programma è prodotto da un branco di geniali giovanotti, riuniti sotto la sigla di Match Music. Servizi, canzoni, e in studio una grande gabbia per intrappolare un «irregolare» a sera. Si comincia con Loredana Berté, in una puntata dedicata ai tabù della vecchiaia e alle truffe del giovanilismo, intitolata Morire prima, morire tutti. Apparirà anche Emilio Fede, per parlare del sesso dopo i 60 anni.


    (Massimo Fini)


    Nonostante l’orario da nottambuli, Cyrano suscita curiosità. Anche perché andrà a coprire una fascia prima promessa a Gianfranco Funari, altro border line della tv, poi bocciato dal direttore leghista Antonio Marano, già sottosegretario nel primo governo Berlusconi. Tutto è pronto: contratti firmati, via libera di Marano, prove e riprove, comunicati dell’ufficio stampa Rai, lanci di agenzia, articoli sui giornali.

    Il 24 settembre viene registrata la prima puntata. La sera stessa, mentre sta per uscire dal palazzo Rai di corso Sempione a Milano, Fiorillo riceve una telefonata da Marano: «Sbrigati a montarmi un sunto delle registrazioni, devo vedere subito il materiale perché ci sono grossi problemi». «Problemi sul programma?», domanda ingenuo Fiorillo. «No, problemi su Fini, sulla persona. Tu puoi fare tranquillamente la trasmissione. Purché Fini sparisca dal video».

    Il giovane producer tiene duro: «Impossibile. Fini è coautore del programma e il personaggio di Cyrano è stato pensato e tagliato su di lui». Ha coraggio, Fiorillo. Lavora al programma da due mesi, con spese notevoli, ma si gioca tutto per difendere Fini. Si gioca anche i suoi futuri rapporti con la Rai, cioè con tutto il baraccone televisivo nazionale. Cyrano si fa con Fini, o non si fa.

    L’indomani, 25 settembre, Fiorillo consegna al vicedirettore Gianstefano Spoto, responsabile di Rai2 per l’intrattenimento, una cassetta con il pre-montato del programma, perché la porti a Roma da Marano. Passano tre giorni. Il 28 settembre Marano convoca Fini e Fiorillo per l’indomani pomeriggio, nel suo ufficio di Milano.


    (Regime di Peter Gomez e Marco Travaglio)


    Il regime in diretta

    Il 29 settembre, sessantasettesimo compleanno del cavalier Berlusconi e vigilia della prevista messa in onda di Cyrano, Fini sale le scale di corso Sempione. Previdente, s’infila in tasca un registratore acceso.
    Entra nell’ufficio del direttore di Rai2, insieme a Fiorillo. C’è pure il capostruttura Michele Bovi: con lui i due chiacchierano per dieci minuti, in attesa che si liberi Marano. Bovi si complimenta. Bel programma, soprattutto la parte di Fini e l’intervista della Berté. Qualcosa da migliorare solo sull’audio e sulla voce di Cheyenne, bravissima invece nelle parti recitate in studio. Poi arriva Marano.

    Accento lumbard, piglio decisionista, eloquio volgarotto ma verace, parla subito chiaro: c’è un veto politico-aziendale su Fini. E gli propone di rimanere come autore, ma dietro le quinte, senza comparire in video. Fini rifiuta. Il programma è soppresso. Cyrano è morto, ammazzato nella culla, anzi nel grembo materno. Amen.
    Ci siamo procurati la registrazione e l’abbiamo trascritta.

    BOVI Io ho visto la puntata, molto carina. Le mie obiezioni erano... [incomprensibile] il testo letto da Cheyenne, che è molto brava in scena, ma fuori dalla scena come lettrice forse ... [inc]

    FINI Da aggiustare sicuramente qualcosa c’è, è la prima, quindi qualche difetto sicuramente c’è [...]. Quindi la puntata le è piaciuta?

    BOVI Sì, sì, infatti. In particolare l’audio è un po’ impastato... ancora da aggiustare. [...]

    FINI Lei [Cheyenne] si muove molto bene sulla scena.

    BOVI È molto carina... La parte con Loredana Berté ... [inc] elegante.

    FINI La scommessa era proprio questa: di tirare fuori da questi border line... se loro sono se stessi, nessuno quando è se stesso è volgare. Un primitivo può essere rozzo, ma non è mai volgare [...]. Del resto, i border line hanno qualcosa da dire, mentre altri vengono e recitano il loro personaggio che conosciamo già.

    BOVI Devo dire che la tua parte mi è piaciuta molto.

    FINI Ti ringrazio.

    MARANO Allora come va, Massimo?

    FINI Mah.
    (Marano parla con Bovi per un minuto, poi si siedono intorno alla scrivania: Fini, Fiorillo e Bovi da una parte e Marano dall’altra)

    MARANO (a Fiorillo) Gli hai anticipato qualcosa?

    FIORILLO Gli ho detto che abbiamo questo problema.


    (Vespa e Marano-U.Pizzi)


    MARANO Io voglio essere molto chiaro con te: quando Edo mi propose questa roba... ma ti posso dire che non ho mai avuto il minimo dubbio su Cyrano... Dopodiché questo veto che è arrivato, diciamo [...]. Io non voglio perdere Cyrano, perché secondo me l’idea è valida: una trasmissione che funziona e tutto il resto io non voglio mandarla al macero [...]. Dico con onestà come stanno le cose. Non stiamo qui a contarci balle. Io la voglio fare, la trasmissione. Parto. Dopodiché ... [inc] vediamo. Ma se non parto, non potrò mai più ... [inc] Dopodiché lui [Fini] rimane come autore. Facciamo in modo che non ci sia un Cyrano ... [inc] ma che sia un discorso ... [inc]. Ma se oggi faccio la cazzata di impuntarmi e di dire: è così o non è così ... [inc]

    FINI La motivazione: perché no a me?

    MARANO Allora, io ho cercato di capirla... secondo me è più pregressa che futura... non so se ci siamo capiti... c’è un motivo di una persona, però non vorrei dirtelo perché so... ma c’è una persona, che non è un politico in questo caso, che è quello che ha fatto lo stronzo in modo vergognoso. Prometto di dirtelo il primo gennaio.

    FINI Ho capito. Ma questo è così potente da poter mettere in difficoltà?

    MARANO No, però... ma ha fatto in modo, ha fatto in modo di mettermi in difficoltà... ha fatto in modo di far presente questa cosa che... fosse una cosa pericolosa e automaticamente ha creato un caso.

    FINI Non pericolosa perché... noi facciamo un programma di costume.

    MARANO Ma no... ma no...

    FINI E allora diciamo è quasi... oltre che un veto politico, è un veto antropologico quasi...

    MARANO In parte sì... su questa persona sì...

    FINI Adesso parlo io... Lei mi ascolterà. Non so se vi rendete conto della violenza che mi state usando... Perché mi avete avvicinato voi, mi avete contrattualizzato... Erano quindici puntate, ho dovuto modificare i miei programmi, per esempio lasciare quella poca roba che avevo su Odeon tv con Funari eccetera... E cancellare un calendario di presentazioni di un mio libro che si chiama Il vizio oscuro dell’Occidente. Facciamo le prove, le facciamo in Rai, l’ufficio stampa Rai manda fuori un comunicato in cui si dice che è conduttore, comunque nella parte di Cyrano, Massimo Fini. I giornali ne parlano, addirittura «Sette» ... [inc] mette il programma tra quelli interessanti del 30 settembre. Facciamo la prima puntata e, senza neanche vedere il merito, mi si dice: no, tu non puoi lavorare. Cioè, io non posso lavorare in questo paese? Cioè, io sono cittadino...

    MARANO No, no, lavorare no, lavorare no... sta’ a vedere, lavorare...

    FINI No, meglio, meglio: ci sono lavori che io non posso fare.

    MARANO Ecco, okay, questo è più preciso... Se vuoi essere...

    FINI Ci sono lavori che io non posso fare. Anche nel ’38 c’erano lavori che gli ebrei non potevano fare. Io mi metterò una stella gialla qui, ecco, questa è una cosa che non è accettabile: il fatto in sé, dico, no? È una piccola trasmissione, non ha grandi significati, ma è...

    BOVI Il principio.

    FIORILLO È il principio che conta.

    FINI Il principio è fondamentale.

    MARANO Però vedi, pur non conoscendoti, però apprezzandoti molto, che altro potevo raccontarti...

    FINI Hai fatto bene a dirmi tutto.

    MARANO Perché, se dovevo raccontarti, potevo dirti: non va più in onda perché non mi è piaciuto, il programma fa schifo... però avrei [...]. Una cosa che vorrei portarmi nella tomba è la lealtà ... [inc] essere fedeli...

    FINI No, quelli sono i cani, è un’altra cosa.

    MARANO Io sono un attivista della Lega ... [inc] un amico di Bossi, ed ero convinto che questo cazzo di partito era la libertà contro il sistema. Oggi vedo che un certo sistema ... [inc] ragiona non uguale al vecchio sistema, ma peggio... C’è il principio che il potere va utilizzato per toglierlo agli altri ... [inc]. Io qui potevo decidere: brucio la trasmissione, non c’è problema... Ma se adesso non parte, hanno vinto loro... Io voglio andare avanti. Ma io devo anche ... [inc] alla persona a cui è stato posto – non preventivamente, perché sia chiaro: il tuo nome è in circolazione da un po’ di tempo, e io non ho avuto... se no lo avrei detto prima quando lui [Fiorillo] tempo fa mi fece il tuo nome, nessuno mi ha detto qualcosa – ... C’è stata una persona che all’interno della rete ha fatto un certo tipo di azione che ha portato una difficoltà oggettiva ...
    [inc] non tanto perché nella tua cassetta, che ho visto stamattina montata, tu dici che Bossi è un culattone, non so... Ma semplicemente come costruzione di dire: no, no, è meglio di no [...]. La trasmissione va avanti, teniamo Massimo Fini, dopodiché la partita la vinciamo. Se vogliamo invece, come si suol dire, far saltare il gioco, non faccio la trasmissione. E cosa ho ottenuto? Io, un cazzo. Io penso di aver perso, abbiamo perso. Non ho vinto, così, a fare una roba del genere... Io ho voluto essere onesto e dirti esattamente cosa c’era... Un minimo di coerenza è dirti chi, in modo vergognoso, ha costruito questa situazione che non c’era [...].


    (Umberto Bossi)


    FINI Questo personaggio è lui, o poi dopo risaliamo al Sire di Arcore?

    MARANO Non so se sia il Sire. Però – e qui mi fermo – è chiaro che poi si è alzato un po’ il tiro, ma è chiaro che chi ha acceso i fuochi è questa persona. Poi chi ci ha messo il veto sono stati altri.

    FINI Il no deve venire da un’autorità.

    MARANO Non dal settimo piano [quello del Cda e della direzione generale, N.d.A.]: dal ventesimo [piano inesistente, forse per indicare qualcuno molto più potente, N.d.A.].

    FINI Deve venire da un’autorità: da chi viene, da Cattaneo?

    MARANO Io ho solo un ruolo... c’è qualcuno sopra di me... io sono sotto.

    FINI Quindi c’è Cattaneo, dal punto di vista formale...

    MARANO Formale è il sottoscritto. [...] Formale tu sai che è il direttore di Rai2 che te lo sta dicendo...

    FINI ... che io non posso fare questa trasmissione.

    MARANO È il direttore di Rai2. Quindi formalmente io mi prendo la mia responsabilità ... [inc]. Non vedo l’ora però che finisca questa situazione [...]. Rimontiamo tutto [senza Fini nel ruolo di Cyrano, N.d.A.]. Non metto in discussione la trasmissione ... [inc] Io così salvo, come si suol dire, la forma, ma mantengo il programma. Ma i conti li vado a fare dopo. Perché poi i conti con questi personaggi, con chi ha messo veti o ha acceso il fuoco...

    FINI Questo però è un problema suo. Io ho il problema mio. Io non posso accettare di non apparire e di essere autore di questa trasmissione. Visto che così era stato presentato.

    MARANO [...] Io non voglio perdere la partita... Cosa faccio? O non faccio più Cyrano o, se lo faccio, devo farlo bene. Allora: Cyrano va avanti, non metto Cyrano come personaggio ... [inc] rimane la produzione ... [inc]. E poi facciamo i conti. Tre puntate? Cinque puntate? Io so soltanto una cosa: che entro fine anno ti dirò ... [inc]: questa è la persona.

    FINI Cioè, vuol prendersi anche la soddisfazione della vendetta...

    MARANO Vendetta no...


    (Il Sire di Arcore-U.Pizzi)


    FINI La vendetta dovrebbe lasciarla a me. Comunque non si può fare: la mia risposta è no. La mia risposta è no... perché, al di là della mia persona, ci sono in gioco dei princìpi troppo più importanti. Io ho fatto 35 anni di vita contro, prima con la vecchia Repubblica e adesso con la nuova. Devo dire che a un punto di questo genere non si era mai arrivati. Io non ho mai lavorato in Rai, non ho mai lavorato in Mediaset, è evidente che non sono mai stato chiamato eccetera. Ma arrivare al punto di propormi una cosa eccetera e poi dire che non posso avere una parte in una trasmissione di costume che va all’una e mezza di notte... mi dica cosa devo pensare. Non voglio tirare fuori grandi parole, ma questa è una discriminazione... di una gravità totale. Ma si rende conto? Me, la mia famiglia... ma siamo pazzi? [...] In realtà è semplicemente la punta dell’iceberg di tutta una storia... è il motivo per cui io lavoro su giornali samiszdat... Ero il migliore giornalista negli anni Settanta – può chiedere a chiunque –, la migliore promessa, sono finito a lavorare sul «Gazzettino» di Venezia. Posso accettare tutto... ho aspettato, ho subìto... Non posso subire una cosa di questo genere, abbia pazienza... Cioè, voglio dire, ripeto, che certi individui non possono fare certi lavori... Lo si metta per legge, così almeno si metteranno al sicuro: sia lei che i Fiorillo della situazione che ingenuamente si sono rivolti a me senza sapere che ero un appestato, e almeno sia chiaro... Non si può accettare un diktat di questo genere, che non ha nessuna motivazione professionale, nessuna motivazione al limite neanche politica, nel senso che non so a che cosa si possa addebitare.

    MARANO Scusa una cosa: quando due giorni fa...

    FINI Lo diventa di fatto, politica... Lo è, ma è politica e insieme antropologica [...]. Se c’è stato un giornalista che ha difeso la Lega, quando la Lega era trattata peggio delle Brigate rosse, sono stato io. Sono stato l’unico intellettuale, insieme a Giampiero Mughini, non di area missina ad andare negli anni Ottanta alle convention del Msi: non perché mi identifichi con le loro posizioni, ma per testimoniare il diritto di 4 milioni di italiani alla cittadinanza politica, quand’erano esclusi dalla truffa dell’arco costituzionale. Quindi, voglio dire, in altri tempi, quando mi è stato chiesto ho finanziato «il manifesto», nei limiti delle mie possibilità, quando me lo chiese Rossana Rossanda: io non avevo nulla a che vedere con «il manifesto», ma perché questa è la mia linea. Mi rendo conto che è una linea totalmente assurda, in un paese di questo genere, nel senso che uno viene discriminato a priori.

    MARANO ... [inc] io ho fatto tutte le lunghe verifiche non politiche, ma aziendali, e ti posso garantire che non ho avuto nessun problema ... [inc]. Io lo sto pagando...

    FINI Tu lo paghi molto più di quanto non lo paghi io. Io non faccio una trasmissione, ho 58 anni, non ho mai lavorato in televisione, per i pochi anni che mi restano posso non lavorare in televisione. Finché posso lavorare nei giornali, lavorerò, poi quando non posso lavorare neanche per i giornali, vedremo. Certamente questa è una cosa che mette in imbarazzo e in una posizione insostenibile soprattutto te.

    MARANO ... [inc] questa situazione... è nato un incidente di percorso, ma l’incidente di percorso ha doppio valore, perché non è stato soltanto su di te ... [inc] ma in parte anche sul sottoscritto. Perché mi sono permesso di dire, non solo nel tuo caso, ma anche in altri tre o quattro casi, ... [inc] che io faccio il direttore di Rai2 per fare una rete libera ... [inc]. Siamo realisti: non è che voglio dire che adesso mando in onda Santoro tutte le sere, non stiamo parlando in quel senso lì. Ma nel senso di dire: ma perché cazzo devo discriminare solo perché quello... un altro ha detto che quello ha sette centimetri di tacchi e quindi è un piccolo nano... No, non ci stai. Non si può discriminare qualcuno perché non ha firmato il contratto di là invece di venire di qua. Certo, posso accettare che se uno mi va in televisione e mi dice che Bossi è un ubriacone e Berlusconi un mafioso... allora no, non lo accetto. [...] Nel nostro caso c’è stato un incidente di percorso dove tutto poteva andare in onda e nessuno rompeva il cazzo, e ha acceso, ha creato questa situazione. Io ... [inc] chi diceva, chi ha fatto questa situazione era fuori da ogni logica, cioè non era vero. [Lui mi ha detto:] «Non crearmi incidenti, stai già rompendo i coglioni, sta già rompendo il cazzo con questo, con questo, con questo, e adesso rompi il cazzo anche con Massimo Fini». E io ho detto: «Ma io con Massimo Fini non rompo il cazzo. Non lo conosco neanche!», dico, capito? Cioè: so chi cavolo è, so che è un grande professionista, so che è una trasmissione border line, nuova, diversa... Ho tentato di spiegare come cazzo sia. Cioè una trasmissione dove non c’è un tocco politico, non c’è un tocco satirico: c’è un tocco di profondità, c’è la sintesi e la profondità su vari singoli argomenti. Ma non gliene importava un cazzo, perché nella logica del grande circo Barnum di questo cavolo di paese, ogni tanto vengono, nella loro logica di chi ha il potere, innestati... come dire... dei... «Hai visto? Noi siamo in grado di fare queste cose!». Ma non per un potere vero, ma come simbolo. E in questo caso hanno rotto il cazzo a me. A noi. Questa è la vera storia ... [inc]. Io li ho tranquillizzati, tutto quanto, anche gli uffici legali. Quindi non è che ci fosse stato qualcun... «Oh, mio Dio, arriva Massimo Fini, blocchiamo tutto!» ... [inc]. No. È vero che qualcuno a livello politico... ha raccolto questa situazione ... [inc]. Allora io devo decidere: se andare in onda e quindi aprire un fronte, oppure ... [inc]. Però mi sembrava onesto nei tuoi confronti dire qual è ... [inc].

    FINI Allora: la risposta è no. Lei capisce che [...] io ci metterò tutto il mio possibile. Non credo che possa passare inosservato un fatto di questo genere. [...] Non so con chi pensavate di trattare. Nonostante tutto, non sono proprio l’ultimo ... [inc]. Sono un outsider, ma un minimo di notorietà ce l’ho. Come si fa a trattare così una persona? Ma su, ma siamo seri! Si può fare una cosa di questo genere? Non si può. Non si può nemmeno dal punto di vista personale. È una violenza che in altri tempi avrebbe provocato ben altre reazioni. Oggi siamo nella legge, nelle cose civili, uno deve stare tranquillo. Ma questa è una violenza inaudita.

    MARANO Io avrei potuto dire: «Il programma fa schifo, sono cazzi tuoi»...

    FINI Come «il programma fa schifo»? Non so, io non posso entrare nella sua testa. [...] La questione di fondo è che, se al posto mio ci fosse Pietro Bianchi e io sapessi una situazione del genere, scatenerei un casino d’inferno. Va oltre la persona di Edoardo, va oltre la mia persona... Io spero che serva per far capire in che razza di sistema si vive. Non ci possono essere cittadini di serie B che a priori non possono fare dei lavori. Queste erano le leggi razziali del ’38. Con un’aggravante: che qui la cosa è tutta kafkiana. Se almeno ci sono le leggi, tu lo sai: «Tu non puoi fare quello», vabbè, mi dedicherò all’usura, non so, a fare delle altre cose. Ma io non posso fare, per una parte, il mio mestiere. Viene giustificato questo. E questo non lo posso accettare ... [inc]. Io non ho cercato nessuno, c’era l’approvazione della direzione di rete, mi hanno detto «C’è questa figura [Cyrano], mi pare che tu sia adatto»... Perché a un certo punto devo dire no? Ma cosa ho: la peste? Ho l’Aids? ... [inc]. È una questione di principio di fondo, che vale per me, ma vale per tutti quelli, magari meno noti di me, che devono subire questioni di questo genere...

    MARANO Scusa, Fini, però se domani, nella trasmissione con Carmen Lasorella, ci sono delle obiezioni su Carmen Lasorella come conduttrice di un certo tipo di format piuttosto che come conduttrice del telegiornale, beh, le dicono no e la rimandano ... [inc] dopo due anni...

    FINI Ma noi non abbiamo nemmeno questa verifica. La verifica interna dice che il programma va benissimo.

    MARANO Qui la verifica interna non è fatta sul fatto che sei brutto, che ... [inc] non hai gli occhi azzurri o che non parli italiano ... [inc] professionalmente ... [inc]

    FINI Ma in fondo è anche poco importante. È un meccanismo che porta a questo.

    MARANO La cosa che posso confermarti è che non ho mai avuto preventivamente da nessuna parte obiezioni su di te. Quindi non era il problema dell’appestato che arriva. No ... [inc]. C’è qualcuno che non accetta il mio modello di rete ... [inc]. È successo. Potevo prendere lui [Fiorillo] e dirgli: «Guarda, è una merda, tienitela a casa tua, non va in onda. Qual è il problema? Cento milioni? Son sempre soldi, ma voglio dire... Beh, francamente ho detto no: ho voluto spiegargli il perché, dirgli che è importante quella trasmissione ... [inc]

    FINI Facciamo finta che vada questa ipotesi. Tu pensi che si fa questa trasmissione, Fini non c’è più nella parte di Cyrano, e qualcuno non si chiede qualcosa?

    MARANO Quello è garantito, ma io mi sto ponendo un altro problema. Io non accetto quello che sta succedendo.

    FINI E allora, se non accetti, devi dirgli di no.

    MARANO Eh lo so...

    FINI Non c’è una via di mezzo.

    MARANO Ma, se dico no, ho perso.

    FINI Pazienza.

    MARANO Se io dico di no, non va in onda Cyrano, e che cosa ho risolto? Mando davvero un telefilm, che mi fa anche gli ascolti: non è quello il mio problema. Ma che cosa ho ottenuto? Ma dov’è che ho vinto?

    FINI Guarda che è sui princìpi che si gioca tutto, perché se si comincia ad accettare una cosa, poi se ne accetta un’altra e poi un’altra e un’altra ancora. Tutta la storia è andata così. Guarda che il fascismo non si afferma in virtù dei fascisti, si afferma in virtù di quelli che per opportunismo, per viltà, per non aver capito la situazione, si adeguano... Queste cose, ripeto, non sono accettabili in radice. È come se io dicessi a una ragazza: «Guarda, ti stupro, però poi dopo...». No! Io ti sto stuprando, punto, fine. Io non posso accettare la faccenda, se non voglio farmi stuprare. Non c’è una mediazione su queste cose, non c’è assolutamente...
    * * *
    A questo punto la registrazione s’interrompe, perché è finito il nastro della cassetta. La conversazione prosegue per un altro po’. Marano aggiunge che Cyrano non è gradito al suo vicedirettore con delega all’informazione: Antonio Socci.


    www.Dagospia.com 19 Ottobre 2004
    -----------------------

    commenti..

  2. #2
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    Censura, mafia e processi; argomenti intoccabili.

  3. #3
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    In Origine Postato da MrBojangles
    Censura, mafia e processi; argomenti intoccabili.
    infatti nessun commento

  4. #4
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    In Origine Postato da danny78
    infatti nessun commento
    Strana, però, 'sta cosa.
    Ricordo "copiose" citazioni bananas, dell'intelletuale "di destra" Massimo Fini, prima e dopo le elezioni del 2001.
    Ricordo un SACCO di link al Carlino; PRIMA della CENSURA di Cyrano.

    Lo vogliamo ascoltare?

  5. #5
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    In Origine Postato da danny78
    infatti nessun commento
    "C'è nesciunoooo???"

    (bananas)

  6. #6
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    In Origine Postato da MrBojangles
    "C'è nesciunoooo???"

    (bananas)
    son tutti impegnati in altri 3d?

  7. #7

  8. #8
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    hanno anche censurato dei documentari americani e francesi
    su berlusconi e l'anomalia italiana
    all'estero ci vedono come antidemocratici, mafiosi, ecc....
    italiani insomma...

  9. #9
    Hanno assassinato Calipari
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    MARANO No, no, lavorare no, lavorare no... sta’ a vedere, lavorare...

    FINI No, meglio, meglio: ci sono lavori che io non posso fare.

    MARANO Ecco, okay, questo è più preciso... Se vuoi essere...

    FINI Ci sono lavori che io non posso fare. Anche nel ’38 c’erano lavori che gli ebrei non potevano fare. Io mi metterò una stella gialla qui, ecco, questa è una cosa che non è accettabile: il fatto in sé, dico, no? È una piccola trasmissione, non ha grandi significati, ma è...


    ma in che cazzo di paese vivo?

    Cittadini che difendono Andreotti nonostante la condanna, nonostante un processo con tutte le garanzie, nonostante il favore delle tv e dei media.

    Cittadini che non dicono nulla sul fatto che il loro paese è in guerra.

    Ma dove cazzo sono finito?

  10. #10
    Hanno assassinato Calipari
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    Predefinito Re: La "Censura" in Diretta..........

    In Origine Postato da danny78


    commenti..
    Quello che fa ridere, in tutto questo, è che sia Socci a mettere il veto.

    Uno che fa programmi talmente orridi, da ascolto zero, che dovrebbe solo vergognarsi. Invece è (nientepopodimenoche) vicedirettore con delega all'informazione!!!


 

 
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