Iniziamo la serie di interviste ai compagni del Fronte Rosso col Presidente Veterokom.
Il compagno Veterokom, membro fondatore del Fronte Rosso, di cui ricopre la carica di presidente, insieme ai suoi compagni di partito negli ultimi giorni ha rilanciato l’attività dei comunisti su Pol in preparazione della prossima tornata elettorale. Gli chiediamo quali sono le idee e le proposte del Fronte Rosso a qualche mese dalla sua fondazione.
Caro presidente,
su Pol proliferano i rivoluzionari da tastiera, individui che fanno politica solo virtuale; qual è il percorso politico “reale” che ti ha portato ad abbracciare l’ideologia comunista e come vivi questa passione nella vita reale?
Diciamo che mi sentivo comunista da quando avevo 14 anni, e ora che ne ho 23 posso dire che il mio percorso politico si è affinato, ho rivisto alcune cose, ma le mie convinzioni sono le stesse di allora. Solidarietà, spirito di sacrificio, dedizione, passione, impegno, e se vogliamo un pizzico di anticonformismo. Tuttavia ho sempre disdegnato pratiche prettamente movimentiste e pagliaccesche. Ho sempre avuto il mito del comunismo d'acciaio, e dei comunisti, quelli veri, non quelli da salotto. Per anni ho fatto il cane sciolto, ho frequentato collettivi e movimenti, sono stato iscritto a Rifondazione Comunista, un partito in cui credevo e che mi ha profondamente deluso. Da 3 anni sono un militante attivo del Partito dei Comunisti Italiani e di questa scelta sono orgoglioso.
Come è nato il Fronte Rosso? I compagni che lo compongono che storia politica hanno?
Il Fronte Rosso nasce in ambito "polliano" per unire compagni di diversa provenienza, dal PdCI a Rifondazione ai compagni comunitaristi che hanno avviato un originale e interessante percorso "nazionalitario" che li ha portati a intravvedere nell'elemento nazionale il fattore principale dell'emancipazione sociale. Non si tratta comunque di una novità nella storia del comunismo internazionale, pensiamo alla Yugoslavia socialista, al Vietnam, al Che Guevara e al famoso slogan "patria o muerte".
Anche i comunisti italiani hanno sempre riconosciuto nella classe operaia l'unica classe realmente unitaria e nazionale.
Quali sono i caratteri specifici del Fronte Rosso nel panorama politico di Pol?
La difesa, seppure non acritica nè dogmatica, della storia del socialismo e del comunismo internazionale, il ravvisare la centralità della contraddizione-capitale lavoro, l'attualità della lotta rivoluzionaria, il sostegno alle lotte di liberazione nazionale antimperialiste, la ricerca di unità a sinistra e il rifiuto del fascismo e del sionismo quali dottrine e pratiche elitarie, reazionarie, antipopolari e intrinsecamente legate al dominio della classe borghese.
Tuttavia noi del FR non ci prestiamo semplicemente al vuoto giochino del parlamento di POL, il FR è un laboratorio di incontro e di discussione tra compagni diversi su problematiche e questioni reali riguardanti la sinistra e il movimento operaio.
I rapporti col resto della “sinistra” di Pol appaiono un po’ tesi, in particolare i laburisti accusano il Fronte Rosso di lavorare contro l’unità. Come rispondi a queste accuse?
Queste accuse sono completamente pretestuose. Chi non vuole l'unità a sinistra, chi apre la porta al neofascismo e ai servi dell'imperialismo sono proprio i dirigenti laburisti che insistono nel loro ottuso anticomunismo. Per trovare un accordo con noi pretendono un'abiura della nostra storia e della nostra concezione del mondo. Questo mai.
C’è la possibilità di un accordo con altre forze politiche per le prossime elezioni? E se si; con chi e su quali basi?
Il FR non pone preclusioni tranne che nei confronti dei fascisti e dei servi dell'imperialismo come la Destra Riformista e il Partito Popolare. Siamo in ottimi rapporti con asti-sinistra del PQM e cerchermo un dialogo sui programmi, seppur difficile, con i laburisti, con il partito di EEgol ed pure con Skarm. Non poniamo paletti ma non accettiamo che ne vengano posti.
Quali saranno le iniziative del Fronte Rosso nelle prossime settimane?
Cercheremo di farci conoscere, di siglare degli accordi e di trovare una candidata perchè la vergognosa legge approvata dai laburisti impone di presentare una donna in lista. Come non si sapesse che, già essendo poche le donne su POL, è difficilissimo trovarne di disposte a candidarsi con noi. Quindi faccio appello alle compagne di farsi sentire e a chiunque intenda farsi candidare da "indipendente." Grazie.