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Discussione: Mazziniani in PUGLIA

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    Mazziniani in PUGLIA

    [mid]http://xoomer.virgilio.it/francesco.rinaldi29/KAR_ITALIANE/Alexia/Alexia_-_Happy.mid[/mid]

    Cultura laica ed impegno civile: Michele Cifarelli e il nostro tempo

    Bari

    Si è riunita l’assemblea dei soci dell’Associazione Mazziniana Italiana (A.M.I.) sezione di Bari, presieduta dal Prof. G. Martino Bonomo (Presidente onorario Comm. Armando La Scala, Segretario Dott. Gabriele Zito): si è definita l’organizzazione di un Convegno nazionale sul tema “Cultura laica ed impegno civile: Michele Cifarelli e il nostro tempo”, che si svolgerà a Bari nel prossimo mese di ottobre.

    Saranno invitati per tenere relazioni il Prof. Giovanni De Luna (Torino), il Prof. Piero Craveri (Napoli), il Prof. Maurizio Viroli Presidente dell’Associazione Mazziniana Italiana e Professore all’Università di Princeton (U.S.A.), il Prof. Sauro Mattarelli, Direttore della Rivista “Il Pensiero Mazziniano”, il Prof. Gianfranco Liberati (Bari) ed altri ancora.

    L’A.M.I. di Bari intende sempre più ricordare l’illustre figura del concittadino Michele Cifarelli per ottenere, da parte del Comune di Bari, significative onorificenze e riconoscimenti per l’opera svolta durante tutta una vita dedicata al progresso della nostra Terra.
    L’Assemblea ha deciso di istituire una borsa di studio per ricercatori dell’Università di Bari che studieranno l’opera di Michele Cifarelli.

    L’A.M.I. di Bari svilupperà un programma di incontri di studio e di approfondimento “per rendere giustizia – come scriveva Giovanni Spadolini – ad un complesso di filoni, di movimenti, che hanno pesato su un versante della politica italiana: in un intimo nesso con la cultura”.
    --------------------------------------------------------------

    tratto da il
    Pensiero Mazziniano


    .................................................. ................................

    Mazziniani in SARDEGNA
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=73060
    Associazione Mazziniana Italiana
    http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=2011
    Bicentenario nascita Giuseppe Mazzini (1805-1872)
    http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=133506
    Mazziniani in PIEMONTE
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=15575
    Mazziniani nel VENETO
    http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=4105
    Mazziniani in SICILIA
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=29799
    Il Risorgimento ..... e dintorni
    http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=2302
    Mazziniani in EMILIA e ROMAGNA
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=11850
    Discussione su Mazzini e il Repubblicanesimo - consensi - immagine - visibilita'
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=21596
    Socialismo Mazziniano....per rafforzare il P.R.I ... dal Pensiero all'Azione ...
    http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=5260
    Un 20 Settembre di 132 anni fa...."la breccia di Porta Pia"
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=25441
    Mazziniani nel LAZIO
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=15218
    Mazziniani in Lombardia
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    Mazziniani in Friuli e nella Venezia Giulia
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=11489
    Mazzini e Garibaldi
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=27459
    Aurelio SAFFI...triunviro della Repubblica Romana ... con MAZZINI e ARMELLINI
    http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=5485
    Influenza del Pensiero Mazziniano sull'Azionismo
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=62791
    Mazzini in Chiesa ... e nella vita di tutti i giorni
    http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=7109
    Chi onora Mazzini / Garibaldi / Oberdan etc etc ... in ricordo dei nostri Eroi
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    Pisa & Domus Mazziniana
    http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=111677
    Mazziniani in CALABRIA
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=18657
    Itinerari storico turistici : Le colline del Risorgimento
    http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=3072
    Il "fallimento" del Risorgimento....Montecitorio 14 novembre 2002
    http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=32035
    Garibaldi e Anita, benedette nozze
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    Mazzini, osannato dai nemici della Chiesa
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    Divagazioni su Mazzini ...
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    Mazziniani in Campania
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    Un pericoloso terrorista internazionale ... (Giuseppe Mazzini)
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    Mazziniani in LIGURIA
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    Il PENSIERO MAZZINIANO
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    Mazziniani nel MOLISE
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    Mazziniani in PUGLIA
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    Mazziniani in Basilicata
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  2. #2
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    Convegno sulla scuola

    Bisceglie


    Organizzato dalle locali Associazione Mazziniana Italiana o.n.l.u.s. e sezione Repubblicani Europei nella seconda metà di marzo, si è tenuto a Bisceglie (Ba) nell’Auditorium di Santa Croce e in una bella cornice di quadri e di bandiere, un importante Convegno sulla Scuola.
    Hanno discusso: Franca Pinto Minerva, ordinaria di Pedagogia e preside della Facoltà di Lettere all’università di Foggia su La società complessa e la sfida della Formazione; Giuseppe Cannizzaro, Preside della scuola Media “C. Battisti” di Bisceglie, che per la serata ha prestato l’artistico quadro raffigurante Giuseppe Mazzini, opera del pittore Franco Poli e si è soffermato sul tema: Presidi managers–amministratori? E la Cultura? e infine la parlamentare europea Luciana Sbarbati, già Preside e segretaria nazionale dei Repubblicani Europei, che, a proposito della Riforma Moratti della Scuola, ha posto un interrogativo: È riforma o controriforma?
    Ha introdotto e presieduto la manifestazione, l’on. prof. Giovanni Bruni.
    Erano presenti, oltre a un folto pubblico, molte autorità locali, citiamo per tutti, gli assessori Sorgè e Ciocia, autorità del Barese tra cui l’on. Martino Bonomo, responsabile dell'A.M.I. di Bari e vertice dei Repubblicani Europei, la preside dell’Einaudi di Canosa di Puglia, Caterina Montaruli con la segretaria Rosa Bruni Todisco, nonché Annamaria Santoro e Aldo Grilli, figure storiche del Repubblicanesimo rispettivamente di Mola di Bari e di Trani, il Preside di Gravina di Puglia Luciano Gigante, il dott. Maurizio Esposito, il rag. Onofrio Fusco, responsabile M.R.E. per Bari città, i dottori Moscatelli, Valente, Bruni e Pellegrini, il prof. Lerario e Mario Cosmai, la prof. Soldani, la presidente dell’università della terza età, Pasqua Di Pierro, Anita Pesce responsabile della Consulta della Cultura di Bisceglie, Mario Schiralli, già direttore della Biblioteca di Trani ed oggi responsabile della Cultura al Comune di Bisceglie, rappresentanti di tutti i partiti del centro-sinistra e movimenti socio-culturali, professori, insegnanti e persone laicamente interessate al vitale argomento nazionale della Scuola. Citiamo inoltre Antonio Magarielli che ha sostenuto il grosso sforzo organizzativo e anche economico, l’amico Pierino Di Benedetto, cui è dovuto l’allestimento della sala, ed anche gli amici collaboratori Franco Lerario, Martino Amato e Domenico Bruni.
    -------------------------------------------------------

    tratto da il
    Pensiero Mazziniano

  3. #3
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    Bari

    domenica 10 marzo alle ore 10 i Soci dell’Associazione Mazziniana Italiana “Sezione Michele Cifarelli di Bari” e i Soci della “Sezione A.M.I. V. Calace di Bisceglie” nel 130° anniversario della morte di Giuseppe Mazzini hanno deposto una corona di alloro alla base del busto marmoreo sito sul lungomare Nazario Sauro di Bari. Per onorare e ricordare ai giovani e ai meno giovani Giuseppe Mazzini, il triumviro della Repubblica Romana del 1849 che impegnò tutta la sua esistenza in difesa dell’unità d’Italia, e dei popoli europei.

  4. #4
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    GIOVANNI BOVIO

    In Giovanni Bovio si disposarono il luminoso intelletto e 'aurea tempra del carattere.
    Giovane, nella sua Trani, si levò ad impugnare errori e a combattere i pregiudizi, le superstizioni che deprimevano e mortificavano le menti e gli animi. Fu impossibile la vita in quell'ambiente, ma a Napoli, dove cercò spazio e luce, fu affrontato, come ribelle, dalla gerarchia dominante dei filosofi e dalla consorteria politica conservatrice e reazionaria.
    Continuò per la sua via.
    Non vide mai piegate le resistenze, ma Bovio le superò con le affermazioni del pensiero e con l'esempio della vita purissima.
    Mazziniano per la fermezza e l'integrità, lo fu anche per l'interpretazione del pensiero di Colui che egli pose terzo con
    Socrate e Cristo.

    -----------------------------------------------------------
    NUVOLAROSSA website

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    Predefinito LA REPUBBLICA 9 ottobre 2002

    Antifascismo e impegno civile
    Bari ricorda Michele Cifarelli

    A quattro anni dalla sua scomparsa, Bari ricorda la figura dell'antifascista Michele Cifarelli.
    Oggi, con il convegno nazionale 'Cultura laica e impegno civile: Michele Cifarelli e il suo tempo', i cui lavori saranno aperti stamattina alle 10 nell'aula magna dell'Ateneo. A promuovere l'iniziativa, l'Università di Bari e l'Associazione mazziniana italiana con l'alto patronato del Presidente della Repubblica e la collaborazione, tra gli altri, dell'Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo che custodisce peraltro un ampio e prezioso archivio su Cifarelli come dell'associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia, oltre che dell'Irre e del Comune e della Provincia di Bari. Di alto profilo, poi, il quadro degli interventi attesi al convegno che, aperto da Giovanni Martino Bonomo, presidente barese dell'Ami, vedrà il prestigioso contributo di Antonio Maccanico, Giovanni De Luna e Piero Craveri. Mentre, nel pomeriggio, i lavori, riaperti da Gerardo Bianco, presidente dell'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia, avranno per protagonisti non meno prestigiosi ospiti come Stefano Passigli, Giorgio Bogi, Armando Lascala, Vito Antonio Leuzzi (presidente dell'Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo), Gianfranco Liberati, Simone Misiani, Pasquale Satalino e Paolo Soddu. Le conclusioni, invece, saranno di Francesco Tateo, preside della facoltà di Lettere. Alla giornata di studi su Cifarelli, prenderanno la parola anche il rettore Giovanni Girone, presidente del convegno, e Maurizio Viroli, presidente nazionale dell'Ami. A loro, infatti, toccherà il compito di officiare il rito dell'apertura ufficiale dei lavori del convegno. (a.d.g.)

  6. #6
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    Predefinito GDM 10 ottobre 2002

    Michele Cifarelli La minoranza che liberò l'Italia

    VITO ANTONIO LEUZZI

    «Michele Cifarelli appartiene alla storia di quelli che hanno gettato le fondamenta dell'Italia democratica, che hanno costruito qualcosa».

    Nelle parole dell'on. Gerardo Bianco, presidente dell'Associazione nazionale per gli interessi per il Mezzogiorno d'Italia, si riassume la densa giornata di studi dedicata a sessant'anni di impegno civile dell'antifascista e meridionalista barese scomparso quattro anni fa.
    In una affollata Aula magna dell'Università di Bari si sono accesi mercoledì i riflettori sulla eccezionale esperienza umana e politico-culturale di uno degli esponenti più significativi di una «borghesia intellettuale minoritaria», (connotato storico della realtà meridionale) ma non per questo meno incisiva, che ha dato un grande impulso al rinnovamento del paese e alla definizione di una nuova classe dirigente dopo gli anni della dittatura e della catastrofe bellica.

    Questo aspetto centrale del denso percorso politico di Michele Cifarelli, sin dalla metà degli anni Trenta, è stato evidenziato negli interventi non di facciata anche dei rappresentanti delle istituzioni, dal sindaco di Bari, Di Cagno Abbrescia ai vicepresidenti della Provincia e della Giunta regionale, Triggiani e Copertino ed in particolare dal rettore, Girone e dal professor G. Martino Bonomo, presidente della sezione barese dell'Associazione mazziniana italiana, che hanno promosso l'iniziativa assieme all'Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea ed all'Irre-Puglia.
    L'analisi di quell'«Italia di minoranza» su cui si registra una insufficiente riflessione storiografico-culturale è emersa soprattutto da una lucida e documentata ricostruzione biografico-culturale dell'on. Antonio Maccanico, testimone delle battaglie per il rinnovamento istituzionale e per la repubblica di Michele Cifarelli che assieme a Guido Dorso, Adolfo Omodeo, Tommaso Fiore caratterizzò quella felice stagione degli albori della democrazia nel Mezzogiorno.
    A consolidare l'immagine della visione modernizzatrice ed europeista dell'esponente politico barese, che dopo la crisi del Partito d'Azione aderì al Partito Repubblicano Italiano svolgendo un ruolo di primo piano nel gruppo dirigente nazionale, gli ampi ed appassionati interventi di Stefano Passigli e della dott.ssa Beatrice Rangoni Machiavelli, del Movimento federalista europeo e del prof. Paolo Soddu della fondazione Einaudi.
    Lo spessore intellettuale e la formazione liberale-democratica all'ombra di Benedetto Croce e di Casa Laterza, quest'ultima luogo di incontro e di formazione del gruppo liberal-socialista di Bari, è stato messo in luce da un puntuale e circostanziata analisi di un documento inedito: Il diario di M. Cifarelli (1934-1938) da parte di Piero Craveri, preside della Facoltà di Lettere dell'Istituto suor Orsola Benincasa di Napoli e nipote di Croce.
    In questa direzione, lo storico del partito d'Azione, prof. Giovanni De Luna ha colto l'occasione per sottolineare la fortissima analogia della «cospirazione tra tartarughe» tra Bari e Torino, e la funzione di educazione politica e di formazione civile non solo nel passato ma anche nel presente di queste «minoranze critiche».
    La lotta per la libertà d'informazione e per il rinnovamento istituzionale, contro il tentativo di restaurazione autoritaria tentato da Badoglio e dalla monarchia, è stata al centro della presentazione di documenti inediti, (già ordinati in un ricco archivio nella casa romana) da parte del direttore dell'Ipsaic che ha indicato il significato dei commenti politici di Cifarelli a «Radio Bari». Mentre lo straordinario impegno di Cifarelli che fu uno dei primi a collocare il Mezzogiorno in una prospettiva europeista è emerso dalle comunicazioni di Simone Misiani dell'Animi e di Pasquale Satalino, dell'Ami di Bari, che hanno messo il luce la funzione di importanti convegni internazionali, tra cui quello su «Erp e Mezzogiorno» (svoltosi alla Fiera del Levante nel '48) che furono alla base dell'intervento straordinario e dei processi di modernizzazione del Sud.
    Tra gli altri interventi ha destato molta attenzione quello del prof. Liberati sulle «autonomie politiche», tema di grande attualità, affrontano da Cifarelli sin dal 1944. L'impegno a non disperdere questo grande patrimonio di idee e di difesa di valori etico democratici è stato ribadito a conclusione dei lavori dal prof. Francesco Tateo, che ha considerato l'appartenenza di Cifarelli a quella tradizione «di dottrina e di pensiero» che affonda le sue radici in Mazzini e nel Risorgimento.

  7. #7
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    Commemorazione di Michele Cifarelli

    BARI - L’obiettivo che la sezione "M. Cifarelli" della Associazione Mazziniana Italiana di Bari si era posta è stato pienamente raggiunto: il 9 ottobre scorso, nell’Aula Magna dell’Università di Bari, gremita da un folto e qualificato pubblico composto da personalità della cultura e da molti giovani, alla presenza del Magnifico Rettore prof. Giovanni Girone, che presiedeva l’incontro e delle autorità politiche della città (il sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia), della regione Puglia (il vice Presidente Giovanni Copertino), della provincia di Bari (il vice presidente Ennio Triggiani), della presidenza nazionale dell’A.M.I. (prof. Mario Di Napoli), dei rappresentanti delle Associazioni ed istituzioni che hanno collaborato con l’A.M.I. di Bari alla organizzazione del convegno, è emersa con forza la grande figura di Michele Cifarelli, uomo politico insigne, meridionalista appassionato che, - come ha affermato il sindaco - non verrà dimenticato dalla sua Bari.
    Il Comune di Bari ha infatti deciso di intitolare una strada a suo nome per ricordare nel tempo una persona che è stata protagonista della vita politica del nostro Paese per quasi un cinquantennio di Repubblica: uno splendido esponente di quell’"Italia di minoranza" che, comunque, è riuscita a guidare il progresso civile e culturale italiano.
    Nel "parterre" dell’aula erano presenti i familiari di Cifarelli (la sua consorte Donna Cetta Nisio, i suoi due figli, suo cognato l’ambasciatore Girolamo Nisio), l’avv. Pasquale Calvario, l’on. Giuseppe Di Vagno, il dott. Giuseppe Giacovazzo, il vice sindaco di Bari dr. Egidio Pani e molte altre personalità della società e della cultura pugliese come, ad esempio, l’editore Alessandro Laterza e Piero Lacaita, la responsabile di Italia Nostra prof. Arcangela Tatulli. Molti i professori universitari, tra cui: Luciano Canfora, Luigi Masella, Mario Spagnoletti e i docenti delle Scuole medie.
    Dopo i saluti inaugurali (sindaco di Bari, Magnifico Rettore, Direzione nazionale A.M.I., Direzione A.M.I. di Bari, v. presidente Provincia di Bari e v. presidente Regione Puglia) è iniziata la prima sessione di studio, presieduta dal prof. G. Martino Bonomo, organizzatore del convegno in qualità di presidente dell’A.M.I. di Bari. È intervenuto per primo l’on. Antonio Maccanico con una relazione dal titolo "Il profilo biografico di M. Cifarelli", seguita da quella del prof. Piero Craveri, storico dell’Università di Napoli, su "un documento inedito: il diario di M. Cifarelli (1934-1938)". La sessione del mattino si è conclusa con la relazione del prof. Stefano Passigli, senatore di Firenze, su "M. Cifarelli e il rinnovamento del Partito Repubblicano nel Meridione".
    Nel pomeriggio la sessione, presieduta dall’on. Gerardo Bianco - presente anche come presidente dell’Associazione Nazionale Italiana per gli Interessi del Mezzogiorno (A.N.I.M.I.) - si è aperta con una relazione del prof. Giovanni De Luna dell’Università di Torino sul tema "M. Cifarelli: dal liberalsocialismo al Partito d’Azione".
    Sono poi seguite relazioni del prof. Gianfranco Liberati dell’Università di Bari su "La relazione sulle autonomie al convegno barese di Studi Meridionali (1944)", del dott. Pasquale Satalino, del prof. Paolo Soddu, del prof. Simone Misiani e del prof. Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea (I.P.S.A.I.C.) su "Libertà d’informazione nel Regno del Sud".
    Si sono poi succeduti interventi di Armando Lascala (presidente onorario dell’A.M.I. di Bari) e di Emanuele Gianolio.
    A conclusione della giornata, il prof. Francesco Tateo - preside della Facoltà di Lettere dell’Università di Bari - con grande incisività, ha proiettato nel futuro la lezione di Michele Cifarelli, esempio per le prossime generazioni.
    La sezione A.M.I. di Bari si è impegnata, per mezzo del suo presidente prof. Bonomo, a pubblicare gli Atti dell’incontro.

    --------------------------------------------

    tratto da il
    Pensiero Mazziniano


  8. #8
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    Predefinito tratto da LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 12 aprile 2003


    Giovanni Bovio - A cent'anni dalla nascita

    VITO ANTONIO LEUZZI

    Ideali umanitari di fratellanza, libertà e pace furono alla base del pensiero e dell'azione di Giovanni Bovio
    , uno dei più tenaci sostenitori della democrazia post-risorgimentale e strenuo difensore del rinnovamento istituzionale e dell'allargamento delle basi dello Stato.
    Questo straordinario giurista e filosofo, nato a Trani il 6 febbraio 1837, animò negli ultimi decenni dell'800, il dibattito politico e culturale nel Parlamento e nel Paese, imponendosi come leader dello schieramento radical-repubblicano. Alla sua formazione mazziniana e repubblicana non era estranea la cultura giuridico-filosofica partenopea (Luigi Zuppetta, Bertrando Spaventa) che ebbe un ruolo decisivo nella lotta per l'unificazione e per la costruzione dell'identità nazionale del nuovo Stato.
    La sua filosofia, «Il Naturalismo» (una delle espressioni più avanzate del positivismo), si collocava nell'alveo della filosofia rinascimentale alimentata dalla riflessione di Cesare Vanini, Giacinto Gimma, Giordano Bruno, Tommaso Campanella. L'opera di quest'ultimo La Città del Sole veniva considerata da Bovio un manifesto del «diritto positivo delle genti», qualcosa che «guarda oltre il diritto di nazionalità non tutto affermato ai dì nostri e prestabilisce un diritto umano assoluto e concreto». L'affermazione di una concezione del mondo naturalista (la formula, «La Natura si fa Pensiero e il Pensiero si fa Storia», venne indicata nell'opera Schema del naturalismo matematico in appendice al Corso di scienza del diritto del 1877) era strettamente associata alla battaglia per la democrazia e costituiva il postulato più fermo delle sue teorizzazioni, nelle quali si evidenziava l'inconciliabilità della scienza moderna con posizioni politiche che non fossero di matrice democratica. Di qui l'accusa alla filosofia naturalista di «anarchismo» e di «pericolosa dottrina di materialisti».
    Gli attacchi degli ambienti clerico-reazionari al filosofo tranese si intensificarono dopo la magistrale epigrafe che egli dettò per il monumento inaugurato il 9 giugno 1889 in Campo dei Fiori: «In Roma, sul Monumento a Giordano Bruno: A Bruno il secolo da lui divinato qui dove il Rogo Arse».
    Eletto in Parlamento ininterrottamente dal 1876, nel collegio di Minervino Murge, egli s'impose come una delle personalità più spiccate della sinistra con il suo primo discorso alla Camera, il 19 gennaio 1877, sui rapporti tra Stato e Chiesa.
    Nel 1881 difese in tribunale Alberto Mario, accusato di vilipendio delle istituzioni monarchiche, e si distinse nelle aule di Corte d'Assise nella difesa di diversi esponenti socialisti denunciati per le manifestazioni politiche in occasioni delle festa del Primo Maggio. Per la sua vasta cultura giuridica fu nominato nel 1892, dal ministro Martini, docente di diritto politico comparato presso l'Università di Napoli.
    Il legame tra Bovio e la Puglia fu profondo. Nel 1882 egli dette impulso alla costituzione dell'Associazione democratica di Bari che includeva tra i propri rappresentanti A. Di Tullio, G. Maselli Campagna, F. Colella, N. Di Cagno Politi, G. Venisti e sostenne la nascita del settimanale «Spartaco» che per molti anni segnò in profondità il dibattito politico-culturale della città. Nell'editoriale del nuovo periodico si affermava: «Noi ci schieriamo con la plebe. Noi la vogliamo redenta, la vogliamo elevata a popolo che lavora»; e si ribadiva in un successivo articolo: «Noi ci teniamo perché questo nome scandalizza i pudibondi della politica, quei pudibondi che temono la giustizia sociale».
    Bovio dette impulso alla nascita, nel capoluogo pugliese, di una serie di associazioni culturali (il «Circolo filologico», la «Società Dante Alighieri», la «Società degli studi storici pugliesi») ed a Trani del periodico «La Rassegna Pugliese», laboratorio dell'intellettualità dell'intera regione.
    Egli assunse una ferma posizione contro la politica di violenta repressione dei moti popolari, attuata da Crispi anche in Puglia, e protestò contro la chiusura del Parlamento e la soppressione della libertà di discussione con un incisivo intervento alla Camera del 23 febbraio 1899.
    Pur minato da precarie condizioni di salute si distinse con interventi sulla stampa ed in Parlamento per le battaglie politico-civili (suffragio universale, rinnovamento dell'Università e della Scuola). Nel novembre del 1902 egli pronunciò in occasione del Congresso del partito repubblicano un vibrante discorso sul Pensiero politico di G. Mazzini. Bovio morì a Napoli il 15 aprile 1903.
    Uno dei segni più incisivi della sua forza di pensiero è contenuta nella memoria in pietra (epigrafi) diffusa in molte città non solo della Puglia. Tra le più significative è certamente quella dettata per il monumento a Emanuele De Deo di Minervino Murge, il primo martire della rivoluzione giacobina del 1794.

  9. #9
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    Bisceglie (Bari - La locale sezione AMI “Vincenzo Calace” ha organizzato, a partire dal mese di gennaio 2003, un ciclo di lezioni di cultura politico-civile tenute dall’on. prof. Giovanni Bruni.


  10. #10
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    Predefinito tratto da LA GAZZETTA DEL MEZZOGIONO 17 marzo 2004

    Convegno dedicato alla Liberazione - Ricordando le gesta di Pasquale Calace

    La sezione locale dell'Ami, l'Associazione mazziniana italiana, con l'alto patronato del Presidente della Repubblica ed in ricorrenza del sessantesimo anniversario del Congresso del «Comitato di Liberazione Nazionale» di Bari, ha organizzato un incontro culturale per ricordare la figura dell'ingegnere Vincenzo Calace, che fu protagonista della giunta esecutiva eletta nel congresso del 1944 nel teatro "Piccinni".
    All'incontro, che si svolgerà il 19 marzo (ore 19) presso il teatro Politeama Italia di Bisceglie, interverranno come relatori: il prof. Francesco Tateo (preside della Facoltà di lettere dell'Università degli studi di Bari), lo storico Vito Antonio Leuzzi (Direttore dell'Istituto Pugliese dell'Antifascismo e dell'Italia contemporanea) ed il prof. Maurizio Viroli (docente di teoria politica e di storia del pensiero politico nell'Università di Princeton).
    Vincenzo Calace, nato a Trani nel 1895, entrò nel movimento di Giustizia e Libertà e con Rossi, Bauer, Parri ed altri fu arrestato nel 1930 e condannato e confinato dal Tribunale Speciale.
    Tornato libero alla caduta del fascismo fu tra gli esponenti più attivi del Comitato di Liberazione. Nel 1980 il presidente della Repubblica, Sandro Pertini, inaugurò a Bisceglie un monumento dedicato al suo amico antifascista e socialista, scomparso nel 1965.
    A Calace è stato dedicato un poderoso libro storico-biografico, scritto da Felice Pellegrini. Ora l'A.M.I., presieduta dal prof. Giovanni Bruni (ex parlamentare biscegliese repubblicano), ne rispolvera le sue gesta.

    lu.dec.

 

 
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