Risultati da 1 a 3 di 3
  1. #1
    email non funzionante
    Data Registrazione
    02 Jun 2011
    Messaggi
    4,173
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Uranio impoverito: morti scomode

    All’indirizzo www.report.rai.it/2liv.asp?s=179 è disponibile la versione completa.
    Saluti
    F.

    Tratto dalla puntata di: domenica 7 marzo 2004 ore 23.20 - Rai 3

    Quanti saranno i reduci dalle missioni dei Balcani oggi malati? E quanti saranno i deceduti? 17, come dice il Ministero della Difesa o 24 come sostiene l'Osservatorio militare che da anni si occupa della problema dei reduci.
    L'ultima segnalazione ricevuta dal maresciallo Leggiero è stata quella dei genitori di Sergio d'Angelo, deceduto lo scorso agosto per un tumore alla laringe. Era stato in Bosnia e in Kosovo.

    M.LLO DOMENICO LEGGIERO - Osservatorio militare
    Purtroppo, signora, D'Angelo non è il primo, D'Angelo, detto proprio in maniera brutale, è il numero 23 di decessi. 260 malati. Finché non viene qualcuno che ha il coraggio, sia esso un uomo di governo o dei vertici militari, se è un uomo di governo dice "bene i miei vertici militari hanno sbagliato, voglio capire dove sono le responsabilità, voglio la verità e pagheranno". Oppure i vertici militari dicono "noi abbiamo sbagliato perché non sapevamo quale era il rischio reale"; fino a quel momento, di questi ragazzi nessuno avrà il risarcimento. Anche se sono morti nello stesso modo in cui è successa la disgrazia Nassyria né più né meno.

    (…)
    AUTRICE
    Lo stato deve pagare se si dimostra che esiste davvero la sindrome dei Balcani, ovvero la relazione tra malattia e il servizio svolto nella ex-Jugoslavia bombardata con uranio impoverito. In fondo, di cancro si ammalano tutti, non solo i militari.
    La prova poi è stata cercata: venne infatti istituita la Commissione coordinata dal dott. Mandelli, noto ematologo. La relazione definitiva uscì a giugno del 2002.

    Dichiarazione Prof. FRANCO MANDELLI
    "L'incidenza di casi di neoplasie maligne non è statisticamente superiore a quanto ci si poteva aspettare rispetto ad una popolazione normale. L'aumento di neoplasia maligne non abbiamo alcuna prova che sia dovuto all'uranio."

    AUTRICE
    Lo studio è stato fatto basandosi su 39.491 presenze di militari che avrebbero partecipato alle missioni in Bosnia e in Kosovo. Ma sul libro bianco pubblicato dalla difesa si legge che nelle operazioni di pace, i militari impiegati si aggiravano al massimo sui 30 mila uomini.
    La commissione scientifica, dunque, si è basata sui numeri sbagliati?

    M.LLO DOMENICO LEGGIERO - Osservatorio militare
    Il Libro bianco dice, giustamente, che 27 mila uomini nel complesso hanno partecipato alle operazioni di pace.

    D - Questo può aver falsato le elaborazioni statistiche?

    M.LLO DOMENICO LEGGIERO - Osservatorio militare
    Non "potrebbe" li ha falsati.

    EDOUARD BALLAMAN - Questore Camera dei Deputati Lega Nord
    La commissione Mandelli ritengo che sia un autorevolissima commissione fatta dal ministero della Difesa, pagata dal ministero della Difesa, per giudicare il ministero della Difesa. E penso che con questo abbiamo detto tutto.
    D - Mi sembra vagamente ironico…

    EDOUARD BALLAMAN - Questore Camera dei Deputati Lega Nord
    Penso che bisogna avere una certa autonomia di giudizi: in questo caso purtroppo non c'è stata. Per quanto possa essere un giudizio a discolpa dell'attività ministero della Difesa, questa non ha alcuna autorevolezza.

    AUTRICE
    Il Governo precedente che ha istituito la Commissione Mandelli ha fatto in modo che della problematica se ne occupasse il ministero coinvolto direttamente e non ha concesso a scienziati indipendenti di supervisionare i lavori. E il nuovo governo continua a considerarla buona?

    SALVATORE CICU - Sottosegretario alla Difesa
    Per quanto riguarda la relazione Mandelli penso che sia stato un ottimo lavoro, credo che il professore Mandelli sia sicuramente una delle persone più competenti in assoluto per le analisi e le verifiche che ha effettuato e anche per i risultati attraverso le tre relazioni che lui ha consegnato e soprattutto io credo il fatto che lui abbia detto bisogna di proseguire e di andare avanti.

    IN STUDIO MILENA GABANELLI
    E perché bisogna andare avanti? Perché nonostante quello studio fosse rassicurante, mostrava comunque un eccesso di linfomi di Hodgkin, per questo nel 2001 doveva iniziare il monitoraggio clinico di tutti i militari di ritorno dalle missioni. E' partito nel 2003. E a controllarlo non è un organo indipendente, ma nuovamente il Ministero della Difesa. E allora cosa pensano i soldati che partono oggi, dal luogo da cui finora sono tornate più vittime? A Novembre arriva una lettera all'Osservatorio militare. Il sottufficiale resta anonimo e scrive: "è ormai al termine il compound a Belo Polje dal nome villaggio Italia. La zona in oggetto era un poligono militare dove furono distrutti ordigni all'uranio impoverito e tuttora c'è un container contaminato. Ciò che scrivo non lo posso provare ma le voci girano. Fra poche settimane la mia task force sarà trasferita laggiù, per cui immaginate la mia preoccupazione. Se possibile potreste informarvi?"

    (…)
    AUTRICE
    Delle 40 nazioni che partecipano alla missione, gli italiani sono tra i più numerosi. Ed ecco Villaggio Italia, la grande base italiana vicino a Pec. Ospita duemila soldati.
    Adesso quel sottufficiale che scrisse la lettera anonima è qui, più anonimo che mai. Quando c'è il cambio ufficiale tra i reggimenti arriva il generale comandante di tutta la brigata sud-ovest e giro a lui il dubbio del militare impaurito.

    GEN. ALBERTO PRIMICERJ - Comandante brigata sud-ovest
    Prima di costruire quel villaggio sono stati fatti tutti i tipi possibili di misurazione, che vengono fatti, periodicamente, ciclicamente ancora oggi, nonostante ormai ci siamo noi da un po' di tempo e nonostante sia approvato che lì, assolutamente, non c'è nessun pericolo.

    AUTRICE
    Vero. Questa non è una zona colpita da proiettili con uranio impoverito.
    A parte Villaggio Italia, gli italiani occupano l'area che è stata più bombardata dai 31 mila proiettili sparati dalla Nato: 4 mila chilogrammi d'uranio che si sono polverizzati dopo l'impatto. L'operazione militare della Nato denominata KFOR è iniziata all'alba del 12 giugno del 1999. Il contingente italiano è entrato in Kosovo alla mezzanotte dello stesso giorno.
    Lo schieramento dei contingenti è stato fatto prima di conoscere le mappe dettagliate dei bombardamenti, che sono state rese note dal comando generale della Nato nel 2000, un anno dopo. Chi aveva lanciato i proiettili all'uranio impoverito, però, sapeva perfettamente dove li aveva sganciati.
    A bombardare erano stati gli statunitensi che oggi sono schierati in una delle zone meno colpite dalle loro bombe all'uranio impoverito.
    Ho domandato al responsabile statunitense dell'ufficio stampa della KFOR se sapeva chi avesse deciso quella divisione del territorio è perché.

    (…)
    Repertorio servizio del TG1 del 16 gennaio 2001

    Giornalista
    "Bisogna indagare anche in Bosnia di cui tre giorni fa la Nato ha fornito la mappa dei siti bombardati tra il '94 e il '95. 19 bersagli, 5 mila proiettili sparati a nord di Sarajevo, 3 mila a Hadzici e poco più di 2 mila 86 ad Hans Pjesak.

    AUTRICE
    Dunque la Nato aveva sparato uranio impoverito in Bosnia. Era prevedibile che fosse così. Gli statunitensi usarono quelle armi quattro anni prima durante la guerra del Golfo.
    E' possibile che comandanti e vertici italiani non conoscessero la nota sindrome del Golfo, che aveva colpito i militari statunitensi e inglesi tornati dalla guerra contro l'Iraq del '91. E' possibile che nessun generale italiano sapere che i vertici statunitensi proteggevano i propri soldati contro i rischi di contaminazione da uranio impoverito, già dal 1995, come dimostra questo video del Pentagono?

    Immagini video del Pentagono:
    L'Esercito degli Stati Uniti presenta "I rischi dell'uranio impoverito"
    AUTRICE
    L'oggetto di questo video è di descrivere come i militari devono comportarsi in presenza di contaminazione da uranio impoverito. I soldati, protetti dalle speciali tute anticontaminazione devono isolare i soggetti radioattivi per evitare che si diffonda la polvere tossica.

    ANTONIO ROMANUCCI - Caporale congedato
    Sono venuti degli americani con i mezzi blindi nella nostra caserma, c'era una manifestazione, se non sbaglio il cambio di comandanti, non mi dovrei sbagliare, e vennero anche gli americani e loro vennero, scesero giù dai mezzi con delle tute mi sembravano marziani. Pensavamo, io almeno pensavo fossero delle esercitazioni, in fin dei conti io la verità non la sapevo, la verità l'ho saputa quando sono venuta in Italia e il 24 febbraio mi hanno diagnosticato un linfoma di Hodgink.

    (…)
    La professoressa Gatti coordina un progetto europeo sulle nanopatologie. E' grazie a questo microscopio a scansione ambientale che riconosce particelle diecimila volte più piccole della punta di uno spillo.
    Nel laboratorio ritroviamo i vetrini con le biopsie dei civili malati di Sarajevo e quelle di alcuni militari italiani reduci dalle missioni nei Balcani. La ricercatrice li ha messi a confronto.

    ANTONIETTA M. GATTI - Università di Modena e Reggio Emilia
    Per esempio questa particella l'abbiamo trovata dentro un linfonodo ammalato di un civile di Sarajevo e così ne abbiamo altri.
    L'ipotesi è che esattamente in posti che hanno subito bombardamenti c'è un inquinamento anomalo. Si sono create delle polveri che vengono sia respirate sia mangiate, perché si depositano, ad esempio, sull'erba che gli animali mangiano. Quindi è possibile che persone possano respirare delle polveri con delle chimiche veramente insolite. Qui abbiamo un esempio di un composto di piombo, bario, cromo. Non ho mai visto un composto di questo tipo.

    AUTRICE
    In questo documento i ricercatori statunitensi della base di Eglin in Florida, spiegano nel dettaglio cosa hanno trovato facendo esplodere armi ad uranio impoverito. Più che sulla radioattività, si sono soffermati sulle numerose micro-particelle sferiche anche metalliche sprigionatesi in seguito alla fusione. Poteva essere un indizio su cui lavorare fin da subito. Questo documento ha 27 anni.


    IN STUDIO MILENA GABANELLI
    Quindi da 27 anni si sa che l'uranio impoverito può creare problemi non tanto legati alla radioattività, ma alle particelle metalliche. Questo vuol dire che il documento è stato preso sottogamba. Chi difende questo tipo di armi oggi sostiene che non ci sono sufficienti prove scientifiche per dimostrare che siano la causa di alcune malattie, e hanno ragione. Le analisi sulla radioattività fatte su centinaia di paracadutisti da Franco Nobile, presidente della lega Tumori di Siena, mostrano assenza di uranio impoverito. Ma se il problema sono le particelle metalliche provocate dalle esplosioni allora vuol dire che non si sta cercando nella direzione giusta. E invece per quel che riguarda l'Afganistan e l'Iraq, il nostro governo è a conoscenza dei siti bombardati con uranio impoverito, in modo da proteggere i soldati italiani che vanno lì? Non lo sappiamo, perché non esistono comunicazioni ufficiali.
    Ma se è per questo sappiamo poco anche delle questioni di casa nostra.

    AUTRICE
    La Sardegna, più che dei turisti, è dei militari. Da sola ospita il 60% delle aree destinate al demanio militare italiano.

    (…)
    AUTRICE
    Un medico è Antonio Pili, l'ex sindaco di Villaputzu che ha denunciato l'alto numero di tumori nel suo comune. Non si sa per quale ragione, ma non è stato più rieletto.

    ANTONIO PILI - Ex sindaco di Villaputzu
    Questi 14 casi di cui la maggioranza o quasi tutti verificatisi nelle vicinanze della base militare, chissà perché quando parlo della base, qualcuno pensa "ecco lui, il dott. Pili, sta dicendo tra virgolette è la base militare la causa", io non sto dicendo questo, sto dicendo che queste persone sono crepate, stanno morendo, si sono fatti questo tumore e se lo stanno facendo tuttora, proprio quelle persone che vivono, hanno la disgrazia di vivere lì..

    AUTRICE
    E questa è Quirra, la frazione di Villaputzu in cui si sarebbe verificato l'eccessivo tasso di malattie.

    ANTONIO PILI - Ex sindaco di Villaputzu
    Questi che abitano, che sono generalmente allevatori, contadini, sono 150 persone. Ma è possibile che di 150 persone, 14, 15 si facciano il tumore emolinfatico. E' un numero stragrande che non rientra nelle le statistiche né nazionali né mondiali.

    SORELLE CASULA
    Dopo la morte di mio padre, dopo setto otto mesi hanno scoperto la malattia di mia madre, che era un linfoma maligno nel sangue. In un paio di mesi due casi nella stessa famiglia…

    (…)
    AUTRICE
    Dal versante interno del poligono si vede il paese di Escalaplano si dice che qui ci sia un numero di bambini nati malformati.

    MARIA TERESA
    All'inizio credevo che fosse mia la colpa, poi i professori mi hanno detto, da parte mia, da parte di mio marito non c'è nessuna colpa. Mi hanno rassicurato che non è ereditario poi che sarebbe vissuta pochissimo. Ha 15 anni.
    Nell'88 ci sono stati molti casi. Un dato preciso non lo so ma ne ricordo molti all'ospedale. Ce ne sono altri di bambini che hanno questi problemi ma come Maria Grazia no, diciamo che è il limite. Di più non ce ne potrebbe essere.

    STEFANO ARTITZU
    Mia figlia è nata con una malformazione alla mano. Le mancano tutte le dita della mano destra. Ha solo piccoli accenni delle dita. Ora deve compiere 10 anni. All'inizio pensavamo fosse un caso sporadico ma quando siamo venuti a sapere che nello stesso periodo ce ne sono stati altri, allora la cosa ha cominciato a…

    D - Quando avete saputo che c'erano altri bambini?

    STEFANO ARTITZU
    Lo abbiamo costatato in seguito che c'erano bambini con malformazioni diverse.

    D - Mi dà un'idea?

    STEFANO ARTITZU
    Una decina su 2.800 abitanti.

    (…)
    MARIELLA CAO - Comitato Gettiamo le Basi
    Premesso che l'Italia non ha munizionamento all'uranio impoverito, questo è lo standard di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna. Sono paesi che vengono a fare le loro esercitazioni nei poligoni sardi. È legale, purtroppo è legale, non può essere proibito l'uso dell'uranio impoverito.




    Sugli aspetti tecnici:
    www.peacelink.it/dossier/uranio/scarica.htm

    Le armi all'Uranio Impoverito (U.I.) non sono armi convenzionali.
    Esse infatti violano trattati internazionali fondamentali che hanno cercato di limitare "l'uso e la minaccia dell'uso della violenza contro le popolazioni civili" nei conflitti armati che da sempre insanguinano il nostro pianeta. L'Uranio Impoverito, infatti, è un metallo pesante, radioattivo e altamente tossico. Una volta usato, esso rimane nell'ambiente per un lunghissimo periododi tempo causando un inquinamento persistente del suolo e delle acque.
    Il processo produttivo che porta all'U.I. è lo stesso processo che presiede all'arricchimento dell'uranio e a scopi militari e per la produzione di combustibile per le centrali nucleari: esso quindi fa parte della stessa catena di morte.
    Per gli impianti di trattamento di questi materiali è più conveniente vendere questo uranio che sostenere le spese per il suo stoccaggio come scoria nucleare a bassa attività (questa la sua definizione), con i relativi alti costi di esercizio. Esso viene poi incorporato in armamenti ma anche in strumenti "civili", quotidiani, come alcuni aeroplani.
    Nella guerra del Golfo, secondo l'U.S. Army Environmental Policy Institute, nel corso delle operazioni Desert Storm e Desert Shield sono state urilizzate più di 940.000 pallottole da 30 millimetri appesantite con uranio impoverito e "più di 14.000 proiettili all'uranio impoverito di grande calibro." Queste armi sono state usate in tutto l'Iraq senza preoccupazioni per la salute umana e le relative conseguenze ambientali.
    Una quantità variante tra 300 e 800 tonnellate di particelle e polveri di uranio impoverito è stata dispersa sul suolo e nelle acque del Kuwait, dell'Arabia Saudita e dell'Iraq. Di conseguenza, centinaia di migliaia di persone, sia civili che militari, hanno potenzialmente sofferto le conseguenze dell'esposizione a queste armi radioattive, conseguenze che diverranno valutabili in tutta la loro portata solo fra decine di anni.
    Dei 697.000 soldati U.S. che hanno servito nel Golfo, più di 90.000 hanno accusato problemi medici. I sintomi comprendono disfunzioni respiratorie, epatiche e renali, perdita di memoria, cefalee, febbre, bassa pressione sanguigna. Sono stati riportati difetti neonatali nei loro figli nati dopo il conflitto e l'uranio impoverito è per molti in cima alla lista dei sospetti di questi disturbi (1)
    Anche le comunità vicine a impianti di costruzione, di stoccaggio, ai siti di sperimentazione, basi ed arsenali di armi all'uranio impoverito sono state esposte a questo materiale radioattivo che ha un tempo di dimezzamento di 4,4 miliardi di anni. Le armi all'uranio impoverito sono state schierate con le truppe USA in Bosnia e sono state usate nel recente conflitto con la Federazione yugoslava per il controllo del Kossovo. (2)
    Sottoposto a pressione, il Pentagono è stato costretto ad ammettere l'esistenza della cosiddetta "Sindrome del Golfo", ma sta ancora tentando di opporre un muro di gomma a qualsiasi connessione con gli effetti dell'uranio impoverito o di altri agenti patogeni che potrebbero mettere anche parzialmente sotto accusa l'Amministrazione americana (3).
    Le armi all'UI non sono armi convenzionali. Sono armi radioattive il cui uso ha conseguenze altamente tossiche. Tutte le leggi internazionali sulla guerra pongono dei limiti all'uso della violenza ai combattenti e vietano l'uso di armi "crudeli ed indiscriminate" [Convention on Prohibitions or Restrictions on the Use of Certain Conventional Weapons Which May Be Deemed to Be Excessively Injurious or to Have Indiscriminate Effects, entrata in vigore il 2 Dicembre 1983 (Protocolli I, II e III) ].
    Gli accordi e le convenzioni internazionali hanno come scopo proteggere i civili e i non-combattenti dal flagello della guerra e mettere fuori legge la distruzione dell'ambiente e delle riserve di cibo al fine di salvaguardare la vita sulla Terra [ad esempio, Convention on the Prohibition of Military or Any Other Hostile Use of Environmental Modification Techniques, in vigore dal 5 Ottobre 1978, United Nations Treaty Series].
    Di conseguenza, le armi all'UI violano la legge internazionale a causa della loro crudeltà intrinseca e degli effetti mortali non confinabili nel tempo e nello spazio. Esse minacciano la popolazione civile ora e per le generazioni a venire. Pertanto queste armi e i loro usi andrebbero fatti rientrare nell'ambito di applicazione di quelle parti della Legge internazionale, comprese le Convenzioni di Ginevra e il loro Protocollo Addizionale del 1977 e pertanto bandite (in questo stesso sito la posizione del Governo italiano e della NATO).
    (1),(2),(3): International Action Center, 1999

  2. #2
    email non funzionante
    Data Registrazione
    02 Jun 2011
    Messaggi
    4,173
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Uranio: 109 militari morti nel 2003
    www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=48769

  3. #3
    email non funzionante
    Data Registrazione
    02 Jun 2011
    Messaggi
    4,173
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Campagna Internazionale contro l'Uranio Impoverito
    http://italy.peacelink.org/disarmo/a.../art_7911.html

 

 

Discussioni Simili

  1. Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 15-10-07, 08:57
  2. Uranio impoverito: morti scomode
    Di Gino Cerutti nel forum Sinistra Italiana
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 04-07-04, 04:58
  3. Uranio impoverito: morti scomode
    Di Gino Cerutti nel forum Centrosinistra Italiano
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 01-07-04, 19:51
  4. Uranio impoverito: morti scomode
    Di Gino Cerutti nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 01-07-04, 19:46
  5. Continua lo stillicidio dei morti per l'uranio impoverito....
    Di Montebardosu nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 17
    Ultimo Messaggio: 28-05-04, 12:37

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito