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Discussione: Il FRONTE ROSSO di POL

  1. #1
    smrt fašismu
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    Cool Il FRONTE ROSSO di POL: Statuto, programma e interviste ai compagni


    DOCUMENTO PROGRAMMATICO-STATUTARIO APPROVATO DAL I° CONGRESSO

    Il FRONTE ROSSO è, nell'ambito del sito POL, il partito politico espressione dell'avanguardia cosciente della classe lavoratrice, che opera per organizzare gli operai, i lavoratori, i giovani, gli intellettuali ed i cittadini che lottano per superare il capitalismo, per abbattere l'imperialismo e intraprendere una trasformazione socialista della società.

    Il FRONTE ROSSO nasce per iniziativa di alcuni compagni del PdCI, di Rifondazione Comunista e Comunitaristi che intendono impegnarsi per la ricostruzione di un Partito Comunista che sia autenticamente espressione della nazione e per l'unità della sinistra anche nell'ambito telematico, consci della necessità per degli autentici rivoluzionari di saper utilizzare ogni strumento che la società borghese può offrire.

    Il FRONTE ROSSO ha come suo riferimento il pensiero marxista-leninista, la lotta di liberazione nazionale, la storia del movimento operaio, la tradizione gloriosa dei comunisti italiani, la lotta per l’autodeterminazione dei popoli e l’esperienza del socialismo realizzato.

    Il FRONTE ROSSO ritiene fondamentale la liberazione nazionale come fattore di riscatto sociale sia nei confronti dell'imperialismo, principalmente quello USA, sia contro l'oppressione da parte della borghesia sulla classe lavoratrice.

    Nella cornice statuale italiana, il FRONTE ROSSO assegna conseguentemente uno speciale riconoscimento alle legittime aspirazioni all'autodeterminazione dei movimenti politici espressione di nazioni senza stato quali quella sarda ed a tutte quelle che si muovano all'interno di un'ottica socialista, antiimperialista e progressista in una piu' ampia Federazione socialista europea.

    Possono aderire tutti i forumisti che, indipendentemente da sesso, etnia o religione accettino il programma politico del partito e si impegnino ad agire per farlo conoscere.
    Il rifiuto dell’iscrizione deve essere motivato adeguatamente e sottoposto a voto degli iscritti.

    Gli aderenti al FRONTE ROSSO si impegnano a:
    - partecipare, nelle sedi opportune, all’elaborazione della linea;
    - partecipare con voto all’elezione degli organismi dirigenti;
    - svolgere attività di proselitismo;
    - accrescere e propagandare le proprio conoscenze politiche e culturali, in particolare quelle riguardanti la storia del movimento comunista italiano e internazionale;
    - sostenere la causa dei paesi socialisti e dei partiti comunisti;
    - operare per una politica di unità con le altre forze democratiche e antifasciste nello spirito della Lotta di Liberazione e della Costituzione Repubblicana, marcando al tempo stesso la diversità e l'autonomia dei comunisti;
    - difendere, sempre e comunque, gli interessi della classe lavoratrice, dalla tutela della scuola pubblica, alla sanità, alla previdenza sociale nella prospettiva di una trasformazione socialista;
    - sostenere in maniera militante la legittima resistenza dei popoli contro l'imperialismo per difendere la pace nel mondo;
    - svolgere un'azione di avanguardia cosciente nei confronti di movimenti oggettivamente anticapitalisti ma privi di contenuti marxisti e classisti come il movimento antiglobalizzazione e i nuovi movimenti operai;
    - lottare contro il fascismo, il sionismo, il riformismo, l'americanismo, il revisionismo e ogni altra deviazione della società borghese;
    - operare per una società multietnica e solidale;
    - operare per la libertà di orientamento sessuale;
    - operare per la tutela dell'ambiente.

    L’organo di rappresentanza del partito è l’assemblea generale che, pur riconoscendo la centralità degli organi dirigenti, agisce nella massima democraticità. La suprema istanza del Partito è il Comitato Centrale eletto periodicamente dal congresso.

    E’ fatto espresso divieto di:
    - assumere atteggiamenti razzisti o discriminatori;
    - operare per la divisione del partito;
    - violare il documento statutario;
    - avere, in pubblico, un atteggiamento offensivo verso altri membri del partito.

    Il partito opera per la massima democraticità delle sue funzioni, in quanto il libero dibattito è l’essenza della vita del partito e strumento di crescita degli aderenti. Il partito si impegna sempre per trovare una sintesi, ma non sono ammesse correnti.

    Gli inni ufficiali del partito sono l’Internazionale, l’Inno Sovietico, Bandiera Rossa, Fischia il vento e Bella Ciao.

  2. #2
    smrt fašismu
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    Predefinito

    LA COMPOSIZIONE DEGLI ORGANISMI DIRIGENTI APPROVATA DAL I° CONGRESSO

    Presidente: veterokom
    Segretario: pietro

    Comitato Centrale
    Responsabile scuola: Catilina
    Responsabile lavoro: ?
    Responsabile antimperialismo\resistenza ecc.: Capitano Nemo
    Responsabile rapporti con la sinistra: unitario
    Responsabile ambiente: Pablo
    Responsabile storia del movimento operaio: Jozif

    Il responsabile "storia del movimento operaio" è anche presidente del CC. Il presidente e il segretario del Partito sono membri di diritto del CC.

    Ogni decisione sarà comunque per quanto possibile collegiale, quindi comprendente anche i compagni non membri del CC; i dirigenti che violino lo Statuto verranno immediatamente revocati.

    Il responsabile al lavoro verrà quanto prima cooptato nel CC, uno dei membri del CC sarà indicato anche quale portavoce.



    Gli altri aderenti al FRONTE ROSSO

    the matrix
    compagno alpino
    fabbio2
    wreckcage
    araknerosso
    james
    nemau
    iolao
    L'esercito dell'Ebro
    5° Reggimento
    soviet999
    L'Uomo Tigre

    Attendiamo l'adesione di nuovi compagni

  3. #3
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    Predefinito

    Ciao a tutti, mi intrometto come osservatore.
    Buon proseguimento compagni.

    Firmato
    L'attuale Ministro degli Interni (quello che finchè c'è i fascisti non passano manco se lo torturano...scusate la frase alla S.P.Q.R )

  4. #4
    smrt fašismu
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    Predefinito INTERVISTE AI COMPAGNI DEL FRONTE ROSSO

    Iniziamo la serie di interviste ai compagni del Fronte Rosso col Presidente Veterokom.

    Il compagno Veterokom, membro fondatore del Fronte Rosso, di cui ricopre la carica di presidente, insieme ai suoi compagni di partito negli ultimi giorni ha rilanciato l’attività dei comunisti su Pol in preparazione della prossima tornata elettorale. Gli chiediamo quali sono le idee e le proposte del Fronte Rosso a qualche mese dalla sua fondazione.

    Caro presidente,
    su Pol proliferano i rivoluzionari da tastiera, individui che fanno politica solo virtuale; qual è il percorso politico “reale” che ti ha portato ad abbracciare l’ideologia comunista e come vivi questa passione nella vita reale?

    Diciamo che mi sentivo comunista da quando avevo 14 anni, e ora che ne ho 23 posso dire che il mio percorso politico si è affinato, ho rivisto alcune cose, ma le mie convinzioni sono le stesse di allora. Solidarietà, spirito di sacrificio, dedizione, passione, impegno, e se vogliamo un pizzico di anticonformismo. Tuttavia ho sempre disdegnato pratiche prettamente movimentiste e pagliaccesche. Ho sempre avuto il mito del comunismo d'acciaio, e dei comunisti, quelli veri, non quelli da salotto. Per anni ho fatto il cane sciolto, ho frequentato collettivi e movimenti, sono stato iscritto a Rifondazione Comunista, un partito in cui credevo e che mi ha profondamente deluso. Da 3 anni sono un militante attivo del Partito dei Comunisti Italiani e di questa scelta sono orgoglioso.

    Come è nato il Fronte Rosso? I compagni che lo compongono che storia politica hanno?

    Il Fronte Rosso nasce in ambito "polliano" per unire compagni di diversa provenienza, dal PdCI a Rifondazione ai compagni comunitaristi che hanno avviato un originale e interessante percorso "nazionalitario" che li ha portati a intravvedere nell'elemento nazionale il fattore principale dell'emancipazione sociale. Non si tratta comunque di una novità nella storia del comunismo internazionale, pensiamo alla Yugoslavia socialista, al Vietnam, al Che Guevara e al famoso slogan "patria o muerte".
    Anche i comunisti italiani hanno sempre riconosciuto nella classe operaia l'unica classe realmente unitaria e nazionale.

    Quali sono i caratteri specifici del Fronte Rosso nel panorama politico di Pol?

    La difesa, seppure non acritica nè dogmatica, della storia del socialismo e del comunismo internazionale, il ravvisare la centralità della contraddizione-capitale lavoro, l'attualità della lotta rivoluzionaria, il sostegno alle lotte di liberazione nazionale antimperialiste, la ricerca di unità a sinistra e il rifiuto del fascismo e del sionismo quali dottrine e pratiche elitarie, reazionarie, antipopolari e intrinsecamente legate al dominio della classe borghese.
    Tuttavia noi del FR non ci prestiamo semplicemente al vuoto giochino del parlamento di POL, il FR è un laboratorio di incontro e di discussione tra compagni diversi su problematiche e questioni reali riguardanti la sinistra e il movimento operaio.

    I rapporti col resto della “sinistra” di Pol appaiono un po’ tesi, in particolare i laburisti accusano il Fronte Rosso di lavorare contro l’unità. Come rispondi a queste accuse?

    Queste accuse sono completamente pretestuose. Chi non vuole l'unità a sinistra, chi apre la porta al neofascismo e ai servi dell'imperialismo sono proprio i dirigenti laburisti che insistono nel loro ottuso anticomunismo. Per trovare un accordo con noi pretendono un'abiura della nostra storia e della nostra concezione del mondo. Questo mai.

    C’è la possibilità di un accordo con altre forze politiche per le prossime elezioni? E se si; con chi e su quali basi?

    Il FR non pone preclusioni tranne che nei confronti dei fascisti e dei servi dell'imperialismo come la Destra Riformista e il Partito Popolare. Siamo in ottimi rapporti con asti-sinistra del PQM e cerchermo un dialogo sui programmi, seppur difficile, con i laburisti, con il partito di EEgol ed pure con Skarm. Non poniamo paletti ma non accettiamo che ne vengano posti.

    Quali saranno le iniziative del Fronte Rosso nelle prossime settimane?

    Cercheremo di farci conoscere, di siglare degli accordi e di trovare una candidata perchè la vergognosa legge approvata dai laburisti impone di presentare una donna in lista. Come non si sapesse che, già essendo poche le donne su POL, è difficilissimo trovarne di disposte a candidarsi con noi. Quindi faccio appello alle compagne di farsi sentire e a chiunque intenda farsi candidare da "indipendente." Grazie.

  5. #5
    smrt fašismu
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    Predefinito Re: INTERVISTE AI COMPAGNI DEL FRONTE ROSSO

    Incontriamo il Compagno “Capitano Nemo”, continuando la serie di interviste al Fronte Rosso.

    - Premetto subito che andrò “oltre le righe”, più etica che politica.

    Caro compagno, da che storia politica vieni?

    - Ogni storia individuale è un universo a se stante; dotato di costellazioni, pianeti, leggi fisiche sue proprie(conoscete Stephen Hawking?).
    Un adagio, a me molto caro, recita più o meno così: “Non ci interessa da dove vieni. Ci interessa dove vai”.
    E’ una cosa in cui continuo a credere, con fermezza. Quando una persona “mi” chiede di poter percorrere un tratto di strada e di lotta insieme, ciò che mi occorre di sapere è quale è la sua destinazione, e come conta di arrivarvi. Nulla di più.
    Tra l’altro ho visto troppi “compagni”, armati di fior fior di “pedigree”, comportarsi in modi ignobili e vigliacchi…sono vecchio…
    Viviamo tempi speciali: tempi nei quali –in occidente- gli orientamenti ideologici, una volta così netti, vengono diluiti in una soluzione di cinismo massificante e nihilismo antiumano.
    E orientamento ideologico è un altro modo per dire “concezione del mondo”(sono gramsciano?): un sistema sociale oppressivo e “pedagogicamente” totalitario, martella le persone fin dalla più tenera età mediante una tirannide mediatica mostruosa; agli esseri umani dell’occidente viene insegnato, oggi, un modo di approcciare alla vita basato su criteri edonistici e mercificatori: ma, ancora, agli esseri umani occidentali viene imposto un codice valoriale che, appunto perché veicolato dai media, fin dalla prima gioventù pretende di imporre una traiettoria esistenziale pre-definita in ogni settore, in ogni momento.
    Una mostruosità. Ci dicono non solo cosa pensare buono e giusto e cosa sbagliato: ma anche come pensare(un esempio? Dove c’è una guerra d’invasione avviata dagli occidentali, automaticamente gli occupati che resistono sono “terroristi”: questa è una “categoria del pensiero” con pretese di oggettività, non un fatto esposto in un dato modo, o “opinione”).
    Chi di noi non riscontra questa asfissiante propaganda nella sua vita di tutti i giorni?
    Noi dobbiamo recuperare quell’umanità che si dimena nel limbo di una prigione(anche) mentale, le cui sbarre sono le convenzioni e le costrizioni di una vita cadenzata dall’orrorifico ritmo di una azienda che macina coscienze, che disintegra le individualità trasformandole in codici a barre(sono un Beppe-Grilliano?).
    Per questo non dirò nulla di me. Io non conto(nemo, appunto). Contano le idee. Al limite (per ciò che attiene a questa intervista) le mie idee. Che poi sono la mia vita.



    Come si conciliano per te comunismo e nazionalitarismo?

    - Parafrasando Mao, si conciliano come l’acqua si concilia con i pesci.
    In che senso?
    Nel senso che, come insegna la migliore ricerca scientifico-sociale marxista, la “nazione” non è affatto un ente pre-definito in virtù di fattori in un qualche modo assoluti e “metafisici”.
    La nazione(in senso staliniano; escludiamo quindi i costrutti sociali artefatti), prodotto delle mutevoli vicende storiche, è sempre un frutto dell’equilibrio (tutt’altro che armonioso) tra umanità e ambiente: sono le leggi della rapportazione umana che segnano la nascita o il declino di ciò che noi chiamiamo “nazione”(comunità culturale sedimentata).
    Dalla lingua alla cultura, tutto dipende da una sequenza di vicende storiche che hanno determinato un dato assetto economico-sociale e la definizione di una circoscritta identità collettiva.
    E’ la così detta “legge dello sviluppo ineguale” ben delimitata da Troskji, capovolgendo la quale Stalin poté ratificare teoricamente il progetto del “socialismo in un paese solo”.
    Ma se anche accettiamo che una identità collettiva(culturale) è il prodotto delle immanenti e transeunti dinamiche storiche, dobbiamo comunque accettare il fatto che questa identità esiste. Dobbiamo farci i conti.
    Ogni individuo infatti è suggestionato e formato dall’ambiente che lo circonda(Sartre): dunque quell’ambiente per un ricercatore scientifico-sociale, un marxista, deve essere oggetto di attente analisi; e non può che essere sussunto in una più ampia strategia di emancipazione globale dal capitalismo(tutto ciò che è umano è affar nostro): in questo dobbiamo ringraziare il lavoro di ricerca dei compagni “comunitarsti / comunisti e nazionalitari”.
    Prendiamo l’esempio dei baschi: non sono una nazione povera; eppure la storia del nazionalismo basco, fortemente di sinistra(ed in alcuni periodi storici, letteralmente a guida comunista) ha in sé la forza di un esempio dal valore universale: un popolo, che tale si sente(Lenin) e ritiene di potersi emancipare scegliendo un percorso di affrancamento integrale, è un popolo che può portare la sua preziosa forza nel campo del socialismo.
    Il comunismo è la prassi dell’emancipazione dell’uomo dall’oppressione, e in particolare dall’oppressione della macchina statal-borghese.
    Questo non vuol affatto significare che il comunismo(traguardo di una lunga fase di transizione socialista: sono leninista?) sia la fine dei popoli e delle identità(come insinua la bieca propaganda nemica)! Anche perché “stato” e “nazione” sono concetti affatto diversi: un esempio? I “Navajo” sono una “nazione”, gli USA no!

    Dobbiamo ri-combinare gli elementi teorici e pratici del marxismo filosofico per giungere ad una sintesi che esplichi in chiave progressiva e socialista il tema delicato dell’autodeterminazione: autodeterminazione delle nazioni, delle collettività e degli individui. Noi non abbiamo, in quanto materialisti dialettici, feticci da ossequiare o tabù da rispettare.
    In questo abbiamo un grande maestro: Costanzo Preve.

    Oltre a ciò si aggiunga il valore tattico: la liberazione nazionale ha in se una forza rivoluzionaria determinante oggigiorno.
    Ogni spazio liberato nel segno di una prospettiva socialista, è uno spazio che concorre alla liberazione di altri spazi(internazionalismo rivoluzionario). Ogni metro di terra conquistato al nemico è per noi, letteralmente, la differenza tra la vita e la morte. Ecco perché, da un punto di vista tattico, la liberazione nazionale è sempre progressiva allorquando avversa un ordine di cose oppressivo e connaturato all’imperialismo(vedi la Resistenza Irachena o quella Palestinese).
    Io sono uno di quelli che, nei momenti opportuni, non lesina i “patria o muerte"

    -Fine prima parte



    ----------SECONDA E ULTIMA PARTE--------------


    Perché hai aderito al Fronte Rosso?

    - Perché condivido la sua “carta fondante”. E apprezzo i suoi fondatori.

    Secondo te perché il Fronte Rosso ha avuto un così grande numero di adesioni sin dall’inizio?

    - Perché in un deserto è come una piccola sorgente: nel deserto del nichilismo e del vuoto politico(in occidente) è una piccola luce che porta con decisione e senza ambiguità un messaggio netto; liberarsi è possibile.
    Ed è dal profondo della coscienza che questa possibilità, limpida e radicale, richiama consensi.
    Consensi di chi sa di soffrire, di stare male:
    Quando torna a casa dopo 12/15 ore di lavoro in nero o interinale; che sia lavorare all’aperto spaccandosi la schiena o lavorare al computer o in un call center logorandosi la vista e la salute.
    Ma anche quando, dopo 8 ore di lavoro in banca, torna a casa e, sorseggiando la sua coca cola, realizza che ciò che lo lega alla sua compagna non è amore; ciò che lo lega ai suoi pochi e non disinteressati amici, non è amicizia.
    All’alienazione capitalistica segue –sosteneva il Comandante Guevara- “l’angoscia”: quella desolazione devastante che ogni giorno, ora dopo ora, logora e consuma la scintilla vitale che è in ognuno di noi.
    Anche questo è “capitalismo”.
    Noi possiamo e dobbiamo dire a questa gente che c’è una scelta!
    E che è meglio lottare, e rischiare con dignità, piuttosto che vivere come agnelli da macello in attesa del coltello(recenti studi hanno dimostrato la dipendenza delle patologie cancerose da stati psicologici di stress e depressione: viviamo,a pancia tutto sommato piena, ma non siamo felici!E questo ci uccide).
    In questo mi ritengo ammiratore della figura del Comandante Argo Secondari.
    Un po’ con lui, un po’ con Eraclito, sostengo che la “lotta” è vita / la vita è “lotta”.


    Come giudichi i tentativi di gruppi come “Socialismo Nazionalitario” di intorbidare le acque intorno al forum “Comunismo e Nazionalitarismo”?

    - Mi auguro che si tratti di due(perché di più non sono) confusionari micidiali, armati del più ingenuo armamentario nazional-populista. In tal caso, se depongono le armi della illogicità beota, mi piacerebbe comunque parlarci.
    Certo il plagio di termini non depone a loro favore: ha tanto il sapore di un attacco ad alcune componenti del Fronte Rosso; nello specifico ai Compagni comunisti e nazionalitari.
    Un attacco di quelli brutti, sporchi: perché atto a creare confusione, disinformazione, favorendo delle vili mistificazioni.
    Forse loro non lo sanno: ma è la stessa cosa che, negli anni sessanta, i neofascisti facevano, inneggiando a Mao per danneggiare il PCI(i “cinesi”).
    Dovrebbero, quantomeno per correttezza, usare altri termini per definirsi.
    Per ora sembrano solo provocatori neofascistoidi(ma uno,”Runes”, potrebbe anche essere di un’altra sponda: uno dei tanti diffamatori virtuali che odiano gli antimperialisti; ricordiamoci cosa scrissero su indymerdia del 13 dicembre…resoconti fasulli di sfilate con croci celtiche…. Noi siamo pazienti…e lucidi. Tutto ciò che non è impossibile, è necessariamente probabile: stiano attenti però, che quando arriva arriva).

    Credi che il FR dovrebbe allearsi con altre forze? Se si, con chi e su che basi?

    - Naturalmente SI. Su basi condivise e fondando l’alleanza sul rispetto dell’altrui identità. La Politica si fa con le alleanze, non con le autoreferenzialità bigotte. Il nostro più grande nemico oggi è il massimalismo settario: non dobbiamo auto-qualificarci, ma andare tra la gente e farci qualificare per ciò che siamo. La sinistra riformista ha paura di noi; ma non ne ha tema: noi vogliamo costruire insieme un fronte democratico progressivo. Ripeto: democratico!
    Se poi ciò che si teme è la nostra potenzialità…beh…allora è un altro discorso. Ma devono comunque fare i conti con noi.

    Quali sono le tue proposte per migliorare l’azione del Fronte Rosso?

    - Terminare la trasformazione di Fronte Rosso da “gioco virtuale” a “laboratorio politico attivo”: fare del forum in cui scriviamo un luogo geometrico d’incontro, studio e analisi(già in parte lo è);
    E magari(perché no?) arrivare alla costituzione di una redazione e di un giornalino telematico d’opinione(invitando, ovviamente, tutti gli utenti di Pol interessati a partecipare); la stoffa non manca(ed in questo caso vi è già il riferimento al giornale dei Compagni Comunitaristi)!
    Ispiriamoci allo “spirito” degli Arditi del Popolo: nulla è impossibile.”

  6. #6
    smrt fašismu
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    Abbiamo il piacere e l’onore di intervistare il compagno Unitario, uno dei fondatori del “Fronte Rosso”.

    1)Caro compagno, prima di tutto: cosa ti ha portato ad abbracciare la causa del comunismo, e cosa intendi con questo termine? In una sola domanda: perché comunista oggi, nel 2004?

    - Io non sono comunista “nonostante sia il 2004”, ma soprattutto perché è il 2004. Perché dal 1921, quando è stato fondato il PCI, le ragioni per essere comunista sono aumentate! Da quando è caduta l’URSS abbiamo assistito ad una attacco ai diritti dei lavoratori da 1800, sia da destra che da sinistra, la categoria leninista dell’imperialismo paradossalmente calza meglio adesso che ai tempi di Lenin, le differenze tra paesi ricchi e paesi poveri sono ancora più grandi nonostante si produca una ricchezza grandissima, che però va solo nelle tasche dei ricchi.
    Una ricerca (fonte rinascita) dice che in Italia ci sono 188 000 persone che hanno oltre un miliardo di dollari “sotto il materasso” mentre si vedono i vecchietti che vanno a raccogliere la frutta da per terra quando finisce il mercato.
    Quindi quando io parlo di socialismo io non parlo del 1989, ma del 2089.
    Ma non sono diventato comunista leggendo il capitale, sono diventato comunista grazie all’esempio di altri comunisti.
    Non sto parlando di mega-intellettuali, sto parlando di quella gente che di lotta ne parla per esperienza personale.
    Nella mia sezione, io sono del PdCI, c’è un vecchio comunista; si chiama Giovanni Falcone, come il giudice. Quel compagno era un operaio FIAT del Pci e della Cgil negli anni settanta e ottanta. Quell’operaio con la quinta elementare è andato in TV insieme al capo del personale della FIAT e, coi dati e con una ottima dialettica, ha dimostrato che avevano ragione gli operai.
    Sono diventato innanzitutto per l’ammirazione che provo per la gente del genere, poi sono venuti i libri.

    2)Come intendi la problematica socio-culturale dell’ “americanismo”(visione morale, esistenziale e storica) inoculato massicciamente dai media e, ormai, dagli organi addetti alla formazione scolastico-universitaria?

    - Vogliono far passare un’idea: il capitalismo è “il migliore dei mondi possibili”, l’unico modello di società sostenibile. Questo ad un livello di propaganda politica diretta e come analisi storica certo, ma anche in maniera più fine.
    C’è una canzone degli Statuto che dice così: “borghesi, bottegai e figli di papà col loro egoismo calpestan libertà”
    Le classi dominanti vogliono far passare quella mentalità di parcellizazione sociale perché quello è il loro obiettivo: impedire, per dirla alla vecchia maniera, “la coscienza di classe”. Ogni provvedimento, anche culturale, è volto a questo: impedire l’unità delle classi subalterne. La legge 30 nasce anche per questo; impedire ai lavoratori di essere uniti creando centinaia di tipi di contratto. Come quando nell’antica Roma si concedevano alle provincie diverse condizioni per impedire che si coalizzassero.
    L’americanismo culturale si inserisce in questo contesto di modello di cultura dominate per disarmare culturalmente la sinistra.

    3)Perché hai aderito a Fronte Rosso?

    - Su Pol c’era lo spazio politico per una forza comunista, spazio che evidentemente il PQM, per formazione culturale, non poteva coprire. Oltretutto il Fronte Rosso può essere uno straordinario laboratorio di elaborazione politica e di confronto che va al dilà di Pol

    4)Quali sono le ragioni del successo di questo progetto?

    - Lo spazio politico “libero” e l’impegno di tutti i compagni

    5)Come giudichi la questione dell’autodeterminazione nazionale nel progetto complessivo di una alternativa di società improntata al comunismo?

    - Innanzitutto in questo periodo di unilateralismo americano ogni rivendicazione per l’autodeterminazione nazionale assume una funzione anti-imperialista.
    In ogni caso la prospettiva di società socialista è implicitamente legata a doppio filo col rispetto per le legittime aspirazioni dei popoli.

    6)Quali sono le tue idee nel merito delle rapportazioni politiche di Fronte Rosso? Su che basi costruire una eventuale logica di sinergia democratica?

    - Il mio parere è che si debba costruire un Fronte Democratico più ampio possibile, quindi esteso anche ai laburisti, in grado di contrastare il pericolo neo-fascista.
    Ma il Fronte Rosso può arrivare a compromessi sul programma, non può rinnegare a richiesta parti di storia. Anche perché non è sempre bianco o nero, la storia è più complicata.
    Non si può applicare una logica da tifoseria calcistica alla storia.
    Resto cmq dell’opinione che la sinistra deve sostenere lo stesso presidente.

    7)Cosa vedi nel futuro di “Fronte Rosso”?

    - Bisogna aprirsi a tutti i comunisti e fare una specie di “costituente” aperta a tutti sul programma. Le elezioni sono un progetto di visibilità da non sottovalutare. Inoltre prima dele elezioni io sarei per convocare nuovamente il congresso come lancio della campagna elettorale.
    Il passo successivo è trasformare il FR in uno spazio reale e permante di elaborazione e confronto.

    8)Vi accusano di essere “stalinisti”: ma tutto ciò che traspare dai vostri scritti denuncia una propensione sinceramente democratico-popolare; nelle le atmosfere intellettuali che vi contraddistinguono, ricche di riferimenti alle opere e al pensiero dei grandi padri storici del Socialismo e ad alcuni illustri filosofi contemporanei, non è possibile non cogliere un vostro schietto anelito ad una ridefinizione profonda e rivoluzionaria di questo grande bisogno del genere umano, il comunismo: perché tante calunnie su di voi? Solo incomprensioni? O paura di un cammino che non recide le sue radici?

    - Sono solo strumentalizazioni,create ad arte per dividere la sinistra.
    I Comunisti sono quelli che portano in avanti le lotte, anche sul piano culturale; non coloro che per portare avanti le proprie rivendicazioni si adeguano ai luoghi comuni.
    Io, come gli altri, dello stalinismo faccio un’analisi seria considerando gli eventi ed il contesto.
    Non è come dire a me piace la pizza, mentre a te fa schifo.
    Le opinioni dei Comunisti sono il prodotto di analisi storiche, non di tifoserie da stadio.
    Per andare avanti bisogna innovare la propria storia, non abiurarla.


  7. #7
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    Vetero, da compagno a compagno, per favore, provvedi all'eliminazione della merda sparsa da questo fascista ignorante provocatore.Grazie.

  8. #8
    Con l'Iraq che si ribella
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    In origine postato da S.P.Q.R.
    SE NON SAI PER CHI VOTARE

    VOTA DESTRA RADICALE






    Ma proprio se non hai un cazzo da fare e hai voglia di cazzeggiare!!
    Skarm
    Alle europee io voto Codacons...e tu?

  9. #9
    smrt fašismu
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    In origine postato da asti_sinistra
    Vetero, da compagno a compagno, per favore, provvedi all'eliminazione della merda sparsa da questo fascista ignorante provocatore.Grazie.
    Ho provveduto...

  10. #10
    Forumista esperto
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    In origine postato da veterokom
    Ho provveduto...
    Grazie!

    Ke frustrati che ci sono in giro!!!!!

 

 
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