KOSOVO/ MONACI ORTODOSSI: RISCHI ANCHE PER COMUNITA' CATTOLICA

Padre Sava Janijc: vogliono far scomparire la presenza cristiana

In Kosovo lo scontro interetnico tra kosovari-albanesi -di religione musulmana- e kosovari-serbi -di fede ortodossa- rischia di scivolare in uno scontro interreligioso. Finora la piccola comunità cattolica (52 parrocchie per un totale di 100 sacerdoti e un vescovo) è stata miracolosamente risparmiata dalle violenze che, dal 1999 ad oggi, hanno causato la distruzione o il danneggiamento di 140 edifici di culto (di questi ben 30 sono stati distrutti, secondo il rapporto Onu, nei disordini del marzo scorso). Ne sono convinti i monaci di uno dei più antichi monasteri del Kosovo, quello di Decani, un gioiello del Quattrocento, scampato alla furia degli estremisti grazie alla 'difesa' dei soldati della Kfor (che in quella zona è affidata agli italiani).

"Poiché l'azione portata avanti da certe frange di estremisti è tesa ad annientare progressivamente i simboli serbi, in primis quelli religiosi, dunque chiese e monasteri secolari, noi temiamo che i prossimi ad essere presi di mira siano i cattolici. Dopo gli ortodossi potrebbero essere proprio loro, e i segnali che arrivano fanno proprio pensare a questo" hanno affermato padre Sava Janijc e padre Andrei Sajic in questi giorni a Roma grazie ad una iniziativa di un gruppo di intellettuali e politici (tra cui Massimo Cacciari, Gustavo Selva, Luana Zanella, Laura Cima, Umberto Ranieri) per salvare il patrimonio cristiano del Kosovo.

Il Vaticano è stato informato di questi rischi dall'ambasciatore serbo presso la Santa Sede, Darko Taraskovic. "Capisco che la Santa Sede sia in una situazione delicata e non voglia entrare in conflitto con gli estremisti -ha aggiunto padre Janijc in una conferenza al Centro Cristiano Russia Ecumenica- Ma non si tratta di un semplice scontro interetnico, non si tratta semplicemente della distruzione di chiese, quanto dell'annientamento dei simboli cristiani in una delle zone dove è fiorito il cristianesimo sin dal Medio Evo".

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