La " Voce Repubblicana " (01)

[Lincoln (POL)]

Originally posted by Alberich
i vostri isterici attacchi contro l'MRE si stanno intensificando, che succede?

p.s. la cdl vi tiene in gran conto?

Niente. Per quanto mi riguarda non ho da sfogare alcun isterismo nei vostri riguardi. Anzi, per la verità mi sembra siate voi a lanciarli contro il PRI ma questo non lo vivo certo come un problema.
Io sono tra quelli caro Alberich che - di là di ogni ipocrisia - considerano un bene il fatto che la Sbarbati con i suoi quattro gatti, se ne sia andata (credo e spero per sempre) dal Partito. Per il semplice motivo che la scissione da voi operata, ha solo portato alle estreme conseguenze una radicale inconciliabilità dei punti di vista e non sono di certo io a formulare l'auspicio di avervi nuovamente con noi. La mia personale valutazione è che il vostro Movimento sia sostanzialmente estraneo alla cultura politica propria dei repubblicani per lo meno a quella espressa dal PRI nella sua recente storia. Tutto qui. Ne consegue che - pur nella più radicale avversità - rispetto la vostra posizione e giudico del tutto coerente la vostra collocazione nei DS o negli immediati dintorni. Quanto poi contiate (per ovvie ragioni) in quell'Armata brancaleone che va sotto il nome di centro-sinistra è evidente a tutti e cioè: NIENTE. Ma questo è affar vostro. Salite dunque sul "triciclo" (il fatto che lo chiamino così la dice lunga su quanto vi tengano in considerazione) e fate pure tutte le peripezie che volete. I repubblicani sono altrove.

[nuvolarossa]

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[nuvolarossa]

la nota politica
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Minacce alla Voce

Siamo da sempre in prima linea contro il terrorismo

Da un mese a questa parte l'indirizzo e - mail del nostro giornale riceve un messaggio in lingua inglese che tradotto recita: "Mi hai accusato di essere un terrorista, ti ho individuato, non hai scampo". La redazione e la direzione hanno deciso di avvisare le autorità competenti. Nell'attesa di accertare quale sia la fonte e la credibilità stessa della minaccia, desideriamo far sapere che non abbiamo nulla da rimproverarci per la linea editoriale assunta di sostegno alla guerra al terrorismo, sia essa condotta sul piano interno, sia su quello internazionale.

E' questa una tradizione politica del nostro giornale e del nostro partito di cui siamo molto orgogliosi: non saranno certo gli avvertimenti di un pazzo o di un potenziale criminale a fermarci.

Già Ugo La Malfa, suo figlio Giorgio, Giovanni Spadolini, furono indicati bersagli dalle Brigate rosse. Il sindaco repubblicano Lando Conti fu invece direttamente eliminato da un commando brigatista e, ancora qualche anno fa, sulla sua tomba fu disegnata una stella rossa a cinque punte.

Sapere di essere nel mirino di coloro che sono avversari mortali della vita democratica ci conferma solo nelle nostre intenzioni di dare un contributo importante ai valori che abbiamo difeso in più di cento anni di storia e che continueremo a difendere.

Siamo sempre stati consapevoli della precarietà dell'equilibrio politico italiano e dei rischi che esso correva. Il nostro impegno era di far sì che le forze destabilizzatrici non prendessero il sopravvento. Riteniamo di aver dato un contributo importante dagli anni ‘70, pagando anche un prezzo di sangue, alla sconfitta delle vecchie Brigate rosse. Quando abbiamo visto la loro riedizione colpire D'Antona e Biagi ci siamo subito resi conto di essere tornati in prima linea. Ancora lo siamo. Anche per questo abbiamo apprezzato l'azione del Ministro degli Interni Pisanu e delle forze dell'ordine per quanto è stato realizzato in questi mesi. Ma il fatto che vi sia una dimensione internazionale che può creare nel nostro Paese ulteriori impulsi volti ad infierire con atti proditori contro i cittadini e le istituzioni, ci convince che la minaccia sia ancora più elevata di quella di vent'anni fa. Con la massima serenità continueremo nel nostro operato.

Roma, 23 gennaio 2004

[nuvolarossa]

Dissesto Parmalat: potevano le banche non sapere?

Da una delle audizioni svolte dalle Commissioni Finanze e Attività Produttive delle Camere è emersa ieri una informazione di particolare interesse e rilevanza. La rappresentante della società Standard & Poor's – la società che effettuava il rating di Parmalat – ha parlato di un incontro svoltosi nell'autunno 2003 in imminenza del dissesto nel quale l'agenzia chiese di acquisire informazioni ed incontrò i rappresentanti di Parmalat e gli advisors di questa società. Alla domanda di un parlamentare che ha chiesto di conoscere chi fossero questi advisors la rappresentante di Standard & Poor's ha dichiarato che si trattava di funzionari di Deutsche Bank.

L'informazione è cruciale, a nostro avviso, perché fa vedere come le principali banche esposte nei confronti di Parmalat non potevano non essere a conoscenza della situazione del gruppo.

E' questo il centro delle questioni sulle quali sta investigando il Parlamento: tutti possono fingere o dire di aver ignorato la condizione di gruppi in dissesto come Cirio o Parmalat tranne le banche direttamente impegnate per cifre consistenti con quei gruppi. Infatti se queste banche davvero ignoravano la condizione dei gruppi che finanziavano vuol dire che non conoscevano il loro mestiere.

Se lo sapevano, vuol dire che esse concorrevano a cercare di coprire le tracce di un dissesto largamente annunziato. Ecco perché abbiamo posto fin dal primo momento l'accento sul problema delle banche. Ieri abbiamo avuto conferma che quella intuizione era esatta.

[nuvolarossa]

Roberto Balzani, Presidente della Associazione Mazziniana Italiana: "l'AMI si dichiara indipendente ed autonoma dal 1943".

Non siamo la quarta Edera

"L'Associazione Mazziniana Italiana e' indipendente ed autonoma dal 1943 e ha mantenuto un'identita' autonoma dai partiti politici pur essendo attenta alle forze della tradizione mazziniana".

Cosi' Roberto Balzani, Presidente dell'AMI, censura le improvvide dichiarazioni rilasciate da Luciana Sbarbati al "Corriere della Sera".

Presidente Balzani, e' soddisfatto delle celebrazioni per l'anniversario della Repubblica Romana ?

"Ricordare la Repubblica Romana e' un fatto positivo. Il fatto che le istituzioni se ne siano ricordate non puo' che far piacere ai mazziniani. Detto questo, e' chiaro che le istituzioni, come le forze politiche, tendono ad una naturale declinazione di questo evento in maniera strumentale. Questo fa parte delle regole del gioco politico. Credo che sia stata salvaguardata l'identita' del pensiero mazziniano, che e' un'identita' democratica assolutamente originale nel panorama politico italiano dell'800. E' una proposta nazionale e democratica. L'unica che sia stata realmente creata dagli italiani nel corso del XIX secolo. Questo e' un elemento positivo e di soddisfazione. Per quanto riguarda l'AMI, questa deve essere una sorta di agenzia politico-culturale che tende ad organizzare momenti di riflessione alta su queste cose".

Come giudica questo ritorno di interesse per il pensiero di Mazzini ?

"In realta' il Risorgimento deve costituire un elemento comune a tutti gli italiani e fortunatamente adesso lo rappresenta. In altri momenti della storia repubblicana i valori di riferimento sono stati altri. Fortunatamente oggi si riconosce il Risorgimento come matrice dello Stato-nazione italiano. Non so se questa riscoperta possa portare ad un miglioramento della vita politica. Posso solo dire che da osservatore delle vicende politiche ritengo che i partiti debbano fare il loro dovere e proporre l'innovazione nella societa'. L'Ami vuole tramandare la memoria politica e questa e' un'altra cosa. Quando non si hanno molte idee politiche si ricorre alla memoria per non parlare del progetto attuale. Mazzini e' stato un grande inventore di politica. L'Italia ha bisogno di questo".

Come giudica le dichiarazione dell'onorevole Luciana Sbarbati che dipinge sul "Corriere della Sera" l'AMI come quarta Edera del proprio simbolo ?

"L'Associazione mazziniana italiana e' indipendente ed autonoma dal 1943, nel periodo della Resistenza. L'AMI ha mantenuto una identita' autonoma dai partiti politici pur essendo attenta alle forze della tradizione mazziniana. Il suo compito e' di preservare la tradizione mazziniana. Come non vorrei essere assimilato al P.R.I., cosi' non posso assolutamente accettare di essere strumentalizzato a fini politici e partitici. Se le persone impegnate in politica vogliono manifestare il loro mazzinianesimo, non lo facciano cercando di assorbire l'AMI, ma comportandosi da mazziniani in politica. L'AMI non puo' essere occupata. Questa affermazione sara' censurata com'e' logico che avvenga nella prossima direzione dell'Associazione Mazziniana".

[nuvolarossa]

Dal 13 marzo
il P.R.I. sarà presente su

CANALE ROMA SAT

ogni sabato alle ore 19,00
ogni domenica alle ore 13,00

con la trasmissione
LA VOCE REPUBBLICANA

[Roberto (POL)]

CANALE 851 DEL PACCHETTO SKY ITALIA (CON SINTONIA AUTOMATICA)

[nuvolarossa]

"La Voce Repubblicana" è presente nella Rassegna Stampa dell'emittente GOLD TV

Tutti i giorni alle h. 7,00-7,20 e 7,40

(Gold Tv ch. 60 analogico in tutto il Lazio)

[mid]http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/AWHOLENEWWORLD.mid[/mid]

[nuvolarossa]

Voce Repubblicana/Avviso ai lettori

In questi giorni stiamo provvedendo all'invio dei bollettini per l'abbonamento alla "Voce" o per il suo rinnovo, unitamente ad una lettera dell'amministratore

[nuvolarossa]

La Direzione Nazionale del Pri e la Voce Repubblicana augura a tutti i migliori auguri di buone feste