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  1. #1
    Qoelèt
    Ospite

    Predefinito Donazione degli organi e morte cerebrale

    Ripropongo su questo Forum una vecchia discussione che avevo affrontato in passato sulla vecchia POL : la donazione degli organi e la morte cerebrale .
    La morte cerebrale,in realtà prognosi infausta,oltre che un'aberrazione morale e religiosa,è una enorme menzogna scientifica contrapposta ,per profitto delle lobbies trapiantistiche,alla vera morte,a quella cardiorespiratoria, universalmente accettata e in pieno accordo con l'osservazione comune.

    La famigerata donazione degli organi consiste infatti in un'automutilazione vera e propria (ed è impensabile un diritto all'automutilazione?!?), in un OMICIDIO-SUICIDIO a tutti gli effetti (concetto che si collega quindi a quello di EUTANASIA).
    La predazione (ops, donazione!) degli organi non può mai,in nessun caso essere legittima in quanto si basa su un falso scientifico clamoroso: il concetto di morte cerebrale!Essa si identifica infatti con la cessazione di tutte le funzioni dell'encefalo,ma è inaccettabile in quanto si basa (come già detto)piuttosto sulla formulazione di PROGNOSI INFAUSTA: si è così artificiosamente (e assurdamente!)stabilita l'equivalenza tra "coma profondo" e "morte cerebrale". Ora non si muore più naturalmente, ma per DECRETO: per dirla con Hobbes,AUCTORITAS NON VERITAS FACIT LEGEM! Oltrettutto,come laureando in psicologia sperimentale(neuropsicologia),posso confermare che la stessa modalità di morte cerebrale è molto controversa(ovviamente,non conoscendo ancora tutte le funzioni dell'encefalo,i criteri per stabilire questa c.d.morte non si possono stabilire;oltrettutto in molti
    pazienti si conserva un'attività elettrica cerebrale nonostante abbiano un EEG di
    superficie piatto,questo perchè potrebbe essere dovuto a presenze di falde di
    versamento liquido subdurale e peridurale , e molti potenziali evocati uditivi nel
    tronco sono dimostrati anche diversi giorni dopo il silenzio elettrico cerebrale!)n
    Inghilterra se non erro viene considerata solo la cessazione di funzionalità del tronco
    encefalico e non si fa nemmeno l'EEG,in Italia so per certo che sono esclusi i riflessi
    spinali mentre negli USA prendono la morte di tutto l'encefalo!
    Riporto dei dati-per me interessanti- che tempo addietro mi ero segnato
    su un quaderno:
    alcuni pazienti conservano anche una reattività ambientale:dalle
    cartelle cliniche di 10 donatori in morte cerebrale emerge una risposta emodinamica
    all'incisione chirurgica al momento dell'espianto dell'rgano con un aumento medio della
    pressione massima e della frequenza cardiaca.
    8 anestesisti su 13 dell'Addenbrookis Hospital(UK) hanno dichiarato che l'intervento
    chirurgico di espianto lo eseguiranno solo sotto anestesia,in quanto ritengono che le
    contrazioni degli arti,la rigidità addominale e la stessa pressione sanguigna che ha
    picchi elevatissimi starebbero ad indicare che IL MALATO SOFFRE!E proprio per
    questa ragione cardiologi e anestesisti inglesi si sono dimessi dall'Ospedale.".......

    Wetzel ha segnalato 10 casi di pazienti in morte cerebrale,tachicardia ed
    ipertensione di reazione alla chirurgia che poterono essere annullate somministrando
    un anestetico per inalazione.
    -Il prof.Graham che ha esaminato autopticamente molti cervelli di persone in morte
    cerebrale ha dichiarato che alcuni di essi apparivano normali in misura preoccupante.

    -Alcuni protocolli ospedalieri inglesi impongono l'uso di miorilassanti e anestetici sui
    soggetti dai quali si prelevano organi;inoltre stando ai registri della sala operatoria 16
    pazienti risultavano morti alcune ore dopo l'inizio dell'intervento per il prelievo di
    organi a loro carico,con la chiara implicazione che c'era tra il personale chi li
    considerava vivi all'inizio dell'intervento.

    Riporto di seguito alcuni documenti tratti dal sito della Lega Antipredazione :


    Fonte:
    www.antipredazione.org
    "Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente"
    Indirizzo: Pass. Canonici Lateranensi, 22 - 24121 Bergamo (ITALIA)




    QUELLO CHE NON TI HANNO DETTO


    --------------------------------------------------------------------------------



    Non ti hanno detto che l'espianto di organi quali cuore, fegato, polmoni, reni, ecc. si
    effettua solo e sempre da persona in coma, con respirazione aiutata, e non da
    cadavere freddo e rigido come tutti intendiamo.

    La persona viene incisa dal bisturi mentre il suo cuore batte, il sangue circola, il
    corpo è roseo e tiepido, urina, può muovere gambe, braccia, tronco, ecc..

    Le donne gravide portano avanti la gravidanza.

    Non è vero che prima si interompa la ventilazione e che poi, a cuore e respiro fermi,
    si inizi il prelievo, ma è proprio l'opposto.

    Gli organi vengono tolti da persona che ha perso la coscienza le cui reazioni alla
    sofferenza prodotta dall'espianto sono impedite da farmaci paralizzanti o da
    anestetici.

    Dr. David W. Evans, Fellow Commoner of Queens' College Cambridge, cardiologo
    dimessosi dal Papworth Hospital per opposizione alla morte cerebrale, afferma: "Non
    c'è modo di accertare una vera morte cerebrale prima della cessazione della
    circolazione sanguigna. C'è una grande differenza tra essere veramente morto ed
    essere dichiarato clinicamente in morte cerebrale". (Audizione Parlamento Italiano
    '92)

    Ricercatori della Harvard University affermano già dal 1992, che non è possibile
    accertare la cessazione irreversibile di tutte le funzioni del cervello con i mezzi
    clinico-strumentali attuali. (Critical Care Medicine - vol.20, n° 12, 1992, Harvard
    Medical School, boston, Rethinking Brain Death (Ripensamento sullamorte
    cerebrale)).

    Il Presidente dell'Associazione Internazionale di Bioetica, Peter Singer, Al congresso
    di Cuba (1996), in merito alla riluttanza a donare organi, ha affermato: "La gente ha
    abbastanza buon senso da capire che i 'morti cerebrali' non sono veramente morti...
    la morte cerebrale non è altro che una comoda finzione. Fu proposta ed accettata
    perchè rendeva possibile il procacciamento di organi".

    IL DIBATTITO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE E' ROVENTE, MA IN ITALIA CONTINUA
    LA CENSURA.



    QUELLO CHE DEVI SAPERE

    E' in vigore la Legge n.91 del 1/4/99, detta del SILENZIO-ASSENSO /
    ORGANIZZAZIONE / PROMOZIONE TRAPIANTI / EXPORT.

    Essa va a sommarsi alla legge 578/93 e al DPR 582/94 che impongono la
    dichiarazione della falsa morte cerebrale.

    Confonde l'espianto di organi che è sempre e solo a cuore battente, con il prelievo di
    tessuti che avviene dopo arresto respiratorio e cardio-circolatorio di 20 minuti.

    Questa legge schederà presso le ASL/USL tutti i cittadini in donatori e non-donatori:
    coloro che non manifesteranno la loro volontà veranno considerati donatori d'obbligo.
    La famiglia perderà il proprio autonomo diritto di opposizione.

    Il Ministro dovrà decretare 10 direttive di attuazione e come le ASL dovranno inviare
    notifica documentata al cittadino.

    ATTENZIONE! Alcune ASL/USL locali hanno attivato illegali ed abusive registrazioni di
    "dichiarazione di volontà" senza attendere il Decreto del ministro previsto dalla L.
    91/99 art. 5. Ciò è pericolosissimo per gli oppositori e ingannevole per i donatori..



    IN ATTESA DEI DECRETI VIGONO DISPOSIZIONI TRANSITORIE



    Si mantengono i due diritti di opposizione:

    - quello della persona che in vita cosciente abbia documentato l'opposizione, per es.
    con CARTA-VITA/Dichiarazione autografa.

    - quello dei parenti che presentino opposizione scritta entro i termini del falso
    accertamento di morte cerebrale, tranne i casi in cui sia documentato che il malato è
    un donatore e non abbia cambiato idea con successiva dichiarazione autografa.

    Lle disposizioni transitorie potrebbero durare anni.

    E' illegale coinvolgere i parenti in "donazioni" di un congiunto. E' illegale donare un
    altro.

    E' illegale e criminale che certi medici procedano a false autopsie a cuore battente
    per espiantare organi vivi da un non-donatore: vanno denunciati.



    DIFFIDA DELLE ISTITUZIONI CHE FANNO PROPAGANDA PER INCREMENTARE I
    TRAPIANTI



    QUELLO CHE PUOI FARE CON NOI

    Volere che sia abrogata la Legge 578/93 che impone la dichiarazione di "morte
    cerebrale" in presenza di circolazione sanguigna e di cuore che batte
    autonomamente.

    Volere che da SUBITO sia introdotto il diritto all'obiezione di coscienza per medici e
    cittadini che non credono alla morte del cervello mentre il corpo è vivo.

    Volere che sia abrogata la L. 91/99, detta del silenzio-assenso, che espropria i
    cittadini.

    Volere che si effettui la schesdatura dei soli donatori che abbiano personalmente
    dichiarato all'ASL la propria decisione di "donare organi a cuore battente e sangue
    circolante" nel rispetto dell'eventuale opposizione della famigli, come in Inghilterra.

    Volere che i medici non spengano d'autorità la ventilazione e la vita, né cessino le
    cure, ai non-donatori contro la volontà della famiglia, impedendo consulti di medici di
    fiducia ed eventuali uscite dal coma.

    Sarebbe EUTANASIA/DISTANASIA DI STATO.

    volere che le associazioni "pro morte e cuore battente" e "pro espianto/trapianto" di
    cosiddetto volontariato non penetrino nelle scuole a condizionare bambini e ragazzi
    inermi, contro la cultura dei genitori.

    Volere che non si nascondano sofferenza, patologie e mortalità dei trapiantati.

    Volere che si ponga fine al commercio, legale ed illegale, di organi e al business
    istituzionale della macellazione umana e della sperimentazione in vivo.

    Volere che l'Italia si apra al dibattito scientifico internazionale e che si ponga fine alla
    censura.



    DOVREMO PREPARARCI AL REFERENDUM PER ABROGARE LA FINTA MORTE CEREBRALE

  2. #2
    Qoelèt
    Ospite

    Predefinito

    Scandalo ! Turista Tedesco dichiarato morto.

    I medici volevano i suoi organi

    SOPRAVVISSUTO

    a un Ospedale Italiano


    --------------------------------------------------------------------------------

    AGOSTO 1995

    Il caso: Martin B., 18 anni, trascorre le vacanze in Italia. Ha un incidente, viene
    ricoverato in ospedale. Incomincia lo scandalo. I medici si arrendono. Lo dichiarano
    praticamente morto. Vogliono il suo cuore, i suoi organi. I genitori vengono tenuti a
    bada, respinti. È vivo, è morto? Giace privo di conoscenza in un letto.

    Il padre racconta: "Mio figlio si trovava in vacanza in Italia, una mattina, verso le
    dieci, suona il telefono. All'altro capo del filo una voce sconosciuta, di un uomo:

    Buon giorno, qui l'ospedale Cardarelli di Napoli.

    Un ospedale? In Italia? Per l'amor del cielo, cosa è successo a mio figlio? Di nuovo lo
    sconosciuto:

    Suo figlio ha la tessera di donatore?

    Che cosa? Grido nel telefono: No, no! non ha la tessera di donatore. Ma cosa
    succede? Ma insomma, mi dica di cosa si tratta!

    Suo figlio è gravemente ferito. È in coma. Ci dispiace. Non c'è quasi più nulla da fare.


    Urlo: Lasciatelo com'è! Vengo subito. Non toccatelo! Mia moglie e io prendiamo il
    primo aereo, quello delle 16.55 da Düsseldorf. Era il 3 di agosto". Come ha fatto il
    giovane tedesco a finire per rischiare gli organi?

    Martin B. arriva a Napoli con un volo charter. Due settimane di vacanza tutto
    compreso all'isola dei fiori, Ischia. Hotel Terme Colella. La sua prima vacanza senza i
    genitori. Frequenta un istituto commerciale. Il padre, Heinz Heinrich (55 anni) ha una
    ditta di manutenzione. Martin, biondo, occhi azzurri, simpatico, a Ischia noleggia un
    motorino. La seconda sera è investito da un'auto. Urta contro la capote della
    macchina. Si alza e cade svenuto. Dal pronto soccorso lo inviano a Napoli,
    all'Ospedale Cardarelli. Qui viene considerato futuro donatore di organi. Il cuore, i
    reni, il fegato e gli occhi. Il padre e la madre di Martin arrivano a Napoli la sera
    stessa alle 9.

    Il padre racconta: "Abbiamo fatto irruzione nell'ospedale. Abbiamo girato per i corridoi
    domandando: dov'è il reparto rianimazione? Ci siamo trovati davanti a una grande
    porta di vetro: «Rianimazioni». Una suora ci ingiunge: Alt!

    Dico: io tedesco, sono il padre, dov'è mio figlio? Mi ascolti, vogliamo andare da
    nostro figlio, da Martin. È la madre, mamma, capisce? Io sono il padre, papà.

    La suora dice: No, no!

    Vorrei scagliarmi, sfondare una porta, ma quale? Penso alla voce al telefono, alla
    faccenda della tessera di donatore.

    Ciò che i genitori non vedono. Il loro Martin è a pochi passi, nel suo letto. Gli esce
    sangue dall'orecchio. Le mani, il corpo sono incrostati di sangue. È sottoposto a
    respirazione artificiale, per il resto non succede gran che. Questo significa che ai
    suoi organi viene somministrato ossigeno - come nel caso di un donatore potenziale.

    Il giorno dopo, la lotta disperata contro la minaccia del prelievo degli organi. Il padre:
    "Poco dopo le 7 siamo di nuovo all'ospedale, di nuovo respinti. Sono madido di sudore
    per l'angoscia. Mia moglie ed io entriamo in una banca. C'è nessuno che parli il
    tedesco? Il direttore della banca ci procura un interprete. Torniamo all'ospedale.
    Vogliamo finalmente vedere nostro figlio! Viene il professor Ruggieri, scuote la testa,
    no, non va. Dico: basta così, ci portiamo a casa nostro figlio, subito"

    Professor Ruggieri: "Crede forse che i suoi medici tedeschi possano fare qualcosa?"

    Il padre: "Vado in un bar di fronte. Il padrone titolare ascolta tutto. Dice: prego,
    ecco il mio telefono. Chiamo un amico medico in Germania. Dice: sono semplicemente
    pazzi, non c'è niente di meglio per vostro figlio che sentire la vostra cara voce.
    Portatelo via da lì, e in fretta. Telefono alla mia assicurazione. Chiedo che mandi un
    aereo, uno adibito al trasporto malati. Tergiversano. Richiamo. Dicono: non
    trasportiamo morti. Sospetto che nel frattempo si siano telefonati con l'ospedale.
    Che cosa significa non trasportiamo morti? Martin è vivo! A che gioco stiamo
    giocando? Chiamo l'ARAG. Tratta. Ma ci vorrà del tempo. Faccio telefonate, mando
    fax, mia moglie monta la guardia in ospedale, nel corridoio, davanti al reparto di
    terapia intensiva. Ogni tanto ci incontriamo. Ci guardiamo negli occhi e capisco al
    volo. Non ci sono cambiamenti, non ci fanno entrare. Finalmente, il 6 agosto, dopo
    tre giorni, atterra il Learjet 35 con a bordo una giovane dottoressa decisa. Nemmeno
    lei può vedere mio figlio. Tratta per due ore. Poi aprono la porta d'acciaio. Là giace il
    nostro Martin.
    Com'è magro. E che puzza, dolce di sangue fresco, di sudore. Mio Dio, l'hanno proprio
    abbandonato là, dichiarato praticamente morto solo ventilato. La dottoressa ordina:
    parlategli. Mia moglie accarezza i capelli di Martin, io le stringo le mani. Le palpebre
    fremano. La giovane dottoressa dice: ce la faremo. Dico a mia moglie di non
    piangere. Martin è vivo. Poi giù a piangere a dirotto anche io.
    Clinica universitaria di Essen. Sediamo accanto al suo letto. Finalmente conosciamo il
    referto: trauma cranico cerebrale, travaso subdurale anteriore destro. Già il primo
    giorno spalanca gli occhi. Parla: voglio andare a casa."

    Oggi Martin ha finito gli studi, gioca a pallacanestro. Nessuna lesione permanente.
    Dice: "Ho avuto fortuna, e per questo lotterò perché nessuno possa prelevare gli
    organi da persona definita cerebralmente morta. Ringrazio i miei meravigliosi genitori,
    l'interprete e specialmente la dottoressa che mi hanno portato via da lì. Grazie,
    dottoressa, vorrei baciarla.



    REPERITO, TRADOTTO E DIFFUSO DA
    LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DEGLI ORGANI
    Traduttrice: Dr.sa Renate Vincenti del Consiglio Direttivo

 

 

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