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    Der Wehrwolf

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    Situazioni come questa non sono riscontrabili in natura che - come noto e per forutna non facit saltum, quindi, Don Ughi a parte non si capisce cosa ci sia da ridere
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  3. #3
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    Thumbs up Senatùr a Toscolano contro sinistre, massoni e grande borghesia

    Bossi: attaccano la famiglia così disgregano la società



    TOSCOLANO MADERNO - La disgregazione sociale come effetto della campagna sistematica di dissoluzione della famiglia condotta dalle sinistre con l’alleanza dei frammassoni e della grande borghesia; l’alleanza con Berlusconi, «perseguitato politico», dopo il divorzio consumato sul tema delle pensioni; l’Europa «più lontana della luna». Con il consueto tono da tribuno, ma con una serie di riferimenti storico-filosofici, ieri sera il segretario della Lega Nord Umberto Bossi ha tenuto avvinto per oltre un’ora al pattinodromo di Toscolano Maderno un uditorio fittissimo di bresciani e non bresciani, turisti presenti sul Garda, ma anche fedelissimi che seguono il Senatur nelle principali feste popolari di paese. Bossi, che ha preso la parola dopo l’introduzione affidata ai consiglieri regionali, il bresciano Flocchini e Pezzoni, ha preso spunto dal tema della pedofilia per indicare le cause della disgregazione sociale, che ha fatto risalire alla lotta sistematica della sinistra contro la famiglia, culminata nei capisaldi della rivoluzione femminista portata agli estremi e della rivoluzione sessuale attuata con la complicità generale di chi non si è opposto a questa ulteriore opera di disgregazione. Delineando i due schieramenti in campo - frammassoni e comunisti che difendono il potere da un lato, le forze della Lega che vogliono riproporre ragione contemperata con la fede dall’altro - Bossi ha ripercorso un lungo excursus storico a partire dall’anno Mille, per riaffermare la possibilità di una speranza. E questa nasce dai due milioni di giovani che si sono recati a Roma in questi giorni, a testimoniare la presa di consapevolezza della fede dell’uomo contro le ragioni ideologiche. Sul tema dell’alleanza con Berlusconi, il Senatur ha ricordato che il patto ufficializzato pochi mesi fa nasce da due anni di contatti, avviati con un alleato «che non è massone, che è perseguitato politico», che merita nuovamente fiducia dopo che la precedente alleanza si è consunta sul taglio del 24% delle pensioni che il Polo voleva e la Lega rifiutò. Un terzo tema ricorrente è stato quello dell’Europa: stabilito che l’ingresso nell’euro era fondamentale per non restare travolti in caso di non adesione, Bossi ha affermato che l’Europa è più lontana della luna, puntando in particolare il dito contro una gestione continentale «affidata ad una Commissione non eletta, controllata da massoni, banchieri e comunisti». All’Europa il Senatur ha imputato la famiglia omosessuale ed in particolare il progetto di voler affidare a tali nuclei familiari i bambini: «Un disegno che proprio il bresciano Cè è riuscito a bloccare». La volontà di creare famiglie che non procreano - ha detto Bossi - si salda con l’obiettivo di aprire indiscriminatamente le porte all’immigrazione, fenomeno che favorisce quella disgregazione sociale, che nasce proprio dal venir meno del «capitale sociale» della famiglia. guer.
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

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    Umberto Bossi: il tema forte della Lega
    saranno la famiglia e i figli

    "Noi con la Chiesa
    contro gay e massoni"


    di GUIDO PASSALACQUA

    --------------------------------------------------------------------------------
    MILANO - Quello che sta per andare a Venezia per il devolution day (dalla secessione si è passati all'"omaggio alla libertà della Padania") di domenica 17 settembre e al congresso di metà ottobre a Milano è un Bossi tutto casa e chiesa, laico, come ci tiene a sottolineare, ma innamorato di un "Papa antico", pronto a usare politicamente la carta della famiglia eterosessuale e di una Lega che difende la fede cattolica. Nella sua bisaccia può mettere i referendum regionali sulla devolution, ma in questo campo le componenti nordiste di Forza Italia, vedi Formigoni, gli stanno tagliando l'erba sotto i piedi, dall'altra parte è costretto a non rompere con il Sud, con An.
    Spiega: "Sta tornando il tempo della famiglia, della famiglia eterosessuale, altro che adozioni omosessuali, il popolo fa figli di nuovo e questa sarà la morte dei framassoni, delle loro ideologie. Dobbiamo dire grazie a Veltroni che si è messo in prima fila al Gay Pride perché io sono convinto, lo sento nelle piazze tutti i giorni, che queste cose alle elezioni esploderanno e allora questi, i framassoni, i Cappuccioni e i loro soci di sinistra saranno morti: il loro mondo è finito".

    Insomma lei farà la campagna elettorale sulla famiglia tradizionale, contro gli omosessuali e i massoni, una lega cattolico tradizionalista...
    "La campagna elettorale si farà su molte cose. Il 17 settembre andremo a Venezia con la devolution in tasca e mi scusi se è poco. Ma la famiglia è il tema forte. Io raccoglierò a breve le firme contro il progetto europeo che vuole riconoscere le adozioni per la famiglia omosessuale. Bisogna cancellare questi sporcaccioni".

    Gli sporcaccioni chi sono, secondo lei?
    "Sono i Cappuccioni, i massoni e i loro manutengoli di sinistra, sono quelli per cui il dio denaro è diventata la ragione. Sono i banchieri centrali, quel centinaio di persone che vorrebbe decidere della vita dei popoli".

    Mi sembra che con questa polemica sulla massoneria si torni molto indietro...
    "La massoneria oggi sono i banchieri centrali, i potentati economici, i signori che si riuniscono a Cernobbio, dove io non sono andato, quelli che ci vogliono imporre la razza unica, la moneta unica, l'utero unico, la lingua unica, che vogliono favorire la famiglia omosessuale per arrivare alla razza unica, questi sono i massoni di oggi, ma i loro crimini non potranno essere realizzati, il loro tempo è scaduto con il 1989. In Italia ci hanno provato con la fecondazione eterologa: volevano dare in mano allo Stato lo sperma, e magari nell'uomo nuovo ci mettevano un cinese. E' il progetto della razza unica, un progetto nazista. Li abbiamo fermati in Parlamento noi per primi, da soli, poi è arrivato il Polo, adesso ci tentano in Europa con l'adozione per la famiglia omosessuale. Al Consiglio di Europa ci hanno dato dei "rompicoglioni": è vero siamo dei rompicoglioni, ma per conto del popolo".

    Insomma Bossi lei con che slogan vuole andare alle elezioni: anni fa era il federalismo, poi la Padania, poi l'indipendenza, poi la secessione, e ora?
    "Famiglia eterosessuale, figli, popolo e devolution".

    Scusi, Berlusconi e la P2 una volta erano il suo cavallo di battaglia, e adesso come la mette?
    "Berlusconi non è un framassone, ha cinque figli e questo è una garanzia, lui non è diretto dai poteri occulti mondiali, non fa parte della sarabanda".

    Oggi se lei dovesse indicare un uomo che ammira ...
    "Il Papa, un Papa antico come retroterra, come deve essere un Papa. C'è stato un momento anni fa in cui non capivo bene. Mi chiedevo, "perché la chiesa è contro la Lega?", non capivo perché stessero con i framassoni e la sinistra, ma poi ho letto bene i discorsi e ho capito che lui era dalla parte dei popoli, contro gli stati giacobini, bisogna leggerli integralmente i discorsi del Papa e non fidarsi dei resoconti bugiardi dei giornali".

    (11 settembre 2000)
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

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    Roma, 24 ago. - Figli e famiglia al primo posto. Umberto Bossi non ha dubbi: «La famiglia è lo snodo fondamentale di ogni modello di società. Attaccare questa istituzione - dice alla Padania - è fondamentale per la riuscita del progetto di chi vuole creare un dittatura massonica-comunista mondiale». Il 'senatur' rileva: «Se passano le famiglie omosessuali che non fanno figli è necessaria l'immigrazione e con essa l'ideologia che riesce a scardinare l'identità dei popoli».
    (AGI) Cav/ Segue 241145 AGO 00 NNN (AGI) - Roma, 24 ago. - Invece, prosegue il leader della Lega, «se ritorna la famiglia eterosessuale, e con essa i figli, vincono i popoli e la democrazia». Oggi i «falliti delle ideologie propongono una serie di follie: lo Stato unico mondiale, un'unica razza, un'unica religione, un unico utero, una sola lingua...». Costoro, aggiunge, hanno scelto «l'immigrazione per colpire il nuovo che avanza: i popoli, l'identità, la spiritualità. Immigrazione, dunque», per imporre «con la forza le loro idee, sfondando ogni regola, perseguitando e sterminando chiunque non sia d'accordo». (AGI) Cav/ 241145 AGO 00 NNN



    KBXP ZCZC0299/SXA WTL60474 R POL S0A S41 QBXB OMOSESSUALI: BOSSI; GIU' LE MANI DAI BAMBINI (ANSA) - LONGARONE (BELLUNO), 2 SET - ''Giu' le mani dai bambini, massoni, fra massoni e sporcaccioni non toccate i bambini''. Il leader della Lega Umberto Bossi lancia l'offensiva contro le coppie omossessuali che chiedono bambini in affidamento. E per questa nuova battaglia annuncia che ''presto ci saranno i nostri gazebo ovunque contro cio'''. Bossi, parlando a favore della famiglia e dei valori della tradizione ha poi anche aggiunto che ''presto si scatenera' la resa dei conti con l' Europa che ha voluto dare i bambini alle coppie omosessuali''. (ANSA). XBC/BOL 02-SET-00 22:08 NNNN



    4 settembre 2000 KBXP ZCZC0746/SXB WTL60481 R POL S0B S41 QBXB LEGA: BOSSI; DEVOLUZIONE SUPERA IL FEDERALISMO (ANSA) ... Per Bossi e' fondamentale con la devoluzione spostare il controllo della scuola dallo Stato alla Regione ''perche' e' un punto cardinale dei Giacobini, quindi dei comunisti e dei massoni, togliendola a loro - ha concluso - la restituisci alla famiglia''. (ANSA). XBC/BOL 02-SET-00 226 NNNN



    9 set. ''Comunisti e framassoni - ha detto - stanno cercando di distruggere la famiglia e cosi' di distruggere l'identita' popolare. E' il loro modo per cercare di mantenersi in vita, creando un solo mondo, una sola moneta, un solo utero''. ''Non abbiamo niente - ha proseguito - contro gli omosessuali. Ma e' una cosa diversa inventarsi la famiglia omosessuale. Una roba del genere puo' esistere solo perche' cosi' e' possibile bloccare i finanziamenti alle famiglie normali''. Per Bossi, infine, ''non fare figli vuol dire piu' immigrazione e quindi scardinamento dell'identita' del popolo e della religione. La Lega invece vuole famiglia eterosessuale, piu' figli, quindi piu' identita' e piu' democrazia''.



    9 set BOSSI: HAIDER LAVORA PER COMUNISTI E MASSONI (ANSA) - ROMA, 10 SET - ''Mi pare che l'omino si ripeta. Quella frase, 'ci copiano', l'aveva gia' detta parlando di Stoiber, il presidente della Baviera. Dev'essere un vizio, oppure un'ossessione''. In un'intervista a LA STAMPA, Umberto Bossi risponde cosi' alle affermazioni di Haider che ha accusato la Lega Nord di mancare di originalita'. ''E chi e' questo Haider - continua polemico Bossi - l'ho visto una sola volta e per caso. Non mi e' mai piaciuto''. Del resto, spiega, ''come si fa a non avere dubbi su un leader nazionalista che se ne va nel deserto a mangiare il cous-cous nella tenda di Gheddafi?''. Nelle accuse Bossi si spinge ancora piu' in la': ''Haider e' un travestito: uno che lavora per qualcuno ed e' il contrario di quello che sembra. Uno che lavora per i massoni alleati con i comunisti. Uno che viene mandato avanti perche' fa comodo a loro, perche' diventava una clava da agitare contro di noi''. E in fondo, conclude il senatur, Haider ''e' uno che governa su un'area di 500 mila persone, praticamente il nulla''. (ANSA). KOL 10-SET-00 07:21 NNNN



    KBXP ZCZC0091/SXA WJO10108 U POL S0A S04 S24 S32 QBXT ===BOSSI: NOI CON LA CHIESA CONTRO GAY E MASSONI (ANSA) - ROMA, 11 SET - ''Sta tornando il tempo della famiglia, della famiglia eterosessuale, altro che adozioni omesessuali, e' questa sara' la morte dei framassoni, delle loro ideologie. Queste cose alle elezioni esploderanno e allora questi, i framassoni, i Cappuccioni e il loro soci di sinistra saranno morti.'' In un'intervista a LA REPUBBLICA, il leader della Lega Umberto Bossi non risparmia coloriti epiteti contro gli avversari di governo e traccia i punti cardine del proprio programma politico. ''Il 17 settembre andremo a Venezia con la devolution in tasca. Ma la famiglia e' il tema forte. Raccogliero' le firme contro il progetto europeo che vuole riconoscere le adozioni per la famiglia omosessuale. Bisogna cancellare questi sporcaccioni'', ribadisce Bossi scandendo il prossimo slogan della Lega: ''famiglia, figli, popolo e devolution''. Il leader della Lega conclude indicando l'uomo che piu' ammira: ''il Papa, antico come deve essere un Papa''. (ANSA). KOL 11-SET-00 07:15 NNNN



    (ANSA). KOL 10-SET-00 07:21 NNN(AGI) - Roma, 11 set. - Anatema su gay, banchieri e massoni. Umberto Bossi dà il via alla campagna d'autunno della Lega Nord con uno slogan preciso: «Famiglia eterosessuale, figli,popolo e devolution». Intervistato da Repubblica il 'senatur' spiega: «Sta tornando il tempo della famiglia, dellafamiglia eterosessuale, altro che adozioni omosessuali. Il popolo fa figli di nuovo e questa sarà la morte dei framassoni,delle loro ideologie. I framassoni, i 'cappuccionì e i loro soci di sinistra saranno morti: il loro mondo è finito». (AGI)Cav/ Segue 111021 SET 00 NNN



    (AGI) - Roma, 11 set. - Bossi annuncia: «Raccoglierò a breve le firme contro il progetto europeo che vuol riconoscere le adozioni per la famiglia omosessuale. Bisogna cancellare questi sporcaccioni.Sono i 'cappuccionì, i massoni e i loro manutengoli di sinistra, sono quelli per cui il 'dio denarò è diventata la ragione.Sono i banchieri centrali, quel centinaio di persone che vorrebbero decidere della vita dei popoli. Ci vogliono imporrela razza unica, la moneta unica, l'utero unico, la lingua unica, vogliono favorire la famiglia omosessuale per arrivarealla razza unica». Secondo Bossi in Italia «ci hanno provato con la fecondazione eterologa: volevano dare in mano allo Stato lo sperma,e magari nell'uomo nuovo ci mettevano un cinese».Quanto a Berlusconi per il leader del Carroccio «non è un framassone, ha cinque figli e questa è una garanzia. Lui non è diretto dai poteri occulti mondiali, non fa parte della sarabanda». (AGI) Cav/ 111022
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

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    Predefinito Froci e massoni contro Bossi

    ARCIGAY: FARNETICANTE CAMPAGNA, IN STILE NAZISTA = «scatena un odio razzista, commeaccadde con gli ebrei» ------------------------------------------------------- (dire)- roma- «il leader della lega bossi, in crisi di consensi, continua nella sua farneticante campagna d'odio contro i cittadini e le cittadine omosessuali. Il suo delirio antigay coincide sempre più, nelle argomentazioni e nei toni, con i proclami con cui, negli anni '30 e '40, gli omosessuali furono accomunati agli ebrei nel destino di reclusione nei campi di sterminio». Sergio lo giudice,presidente dell'arcigay, commenta così l'intervista a «repubblica» del segretario della lega umberto bossi. Il leader leghista, accusa l'arcigay, «di quella infausta pagina del passato riecheggia lo stesso armamentarioideologico antilluministico, irrazionalistico, antidemocratico. Il mito della congiura pluto-giudaico-massonica viene riproposto con i gay nel ruolo di dissolutori dell'occidente che fu degli ebrei, e con la stessa esaltazione della specificità razziale, stavolta dei padani». Insomma, si chiede lo giudice, «quali presenze oscure si celano dentro quellacasa delle libertà in cui il polo chiama a racolta gli italiani? Quali mostri del passato stanno riesumando in unlaboratorio politico che, da formigoni a bossi passando per cl, sembra voler demolire il passato autenticamenteliberale dell'italia, quello della sua tradizione risorgimentale, chiamando all'esclusione e quindi alla disgregazionesociale?». (Com/rea/ dire) 140 11-09-00 nnn

    (AGI) - Roma, 11 set. - Replica polemica dei Democratici al leader della Lega per l'intervista a 'Repubblicà in cui Bossiparla bene del Papa e della Chiesa e si scaglia contro i gay, i banchieri e i massoni. «Verrebbe da dire lo 'smemorato di Ponte di Legno'... Dunque il nuovo Bossi, immemore dei riti pagani e delle polemiche corrosive sino agli insulti indirizzati al Papa e vescovi, ci propone l'immagine di sè quale apostolo delmessaggio della Chiesa nell'apertura alla procreazione propria del matrimonio cristiano. Sorprende - afferma ilcapogruppo dei Democratici alla Camera, Franco Monaco - che nessuno abbia a che dire sulla sfacciataggine con laquale Bossi maneggia strumentalmente e in chiave elettoralistica una materia tanto delicata. Del resto, nell'illustrarci il suo nuovo corso, con spregio del ridicolo, Bossi ci spiega di aver fatto l'intesa con Berlusconi per contrastare ipotentati economici. Tale funambolismo - conclude l'esponente dell'Asinello - è la conseguenza di un movimento natogiacobino e ridottosi 'poltronatò, che si è venduto per il piatto di lenticchie di un pacchetto di collegi elettorali, tuttoproteso a preservarsi quale ceto politico». (AGI) Red-Gem/Laz 111436

    SET 00 NNN(V. «BOSSI: NOI CON LA CHIESA CONTRO GAY...» DELLE 7.15 CIRCA) (ANSA) - BOLOGNA, 11 SET - «Bossiripropone il mito della congiura pluto-giudaico-massonica con i gay nel ruolo di dissolutori dell' occidente che fu degliebrei, e con la stessa esaltazione della specificità razziale, stavolta dei padani».Così il presidente nazionale Arcigay Sergio Lo Giudice ha commentato alcune passaggi dell' intervista a «Repubblica»del leader della Lega, in cui Bossi, ha aggiunto Lo Giudice, «si fa vanto di aver impedito al Consiglio d'Europa (facendo mancare il numero legale) l'adozione ai gay. In realtà la Lega ha bloccato, il 30 giugno scorso, l'approvazione di una raccomandazione che chiedeva il divieto delle discriminazioni antigay, la depenalizzazione degli atti omosessuali fraadulti consenzienti, l'uguaglianza di trattamento in materia di lavoro, il riconoscimento giuridico delle coppieomosessuali». «Quali presenze oscure - ha chiesto il leader Arcigay - si celano dietro quella Casa delle Libertà in cui il Polo chiamaa raccolta gli italiani? Quali mostri del passato si stanno riesumando in un laboratorio politico che, da Formigoni aBossi passando per Cl, sembra voler demolire il passato autenticamente liberale dell' Italia, quello della sua tradizione risorgimentale, chiamando all' esclusione e quindi alla disgregazione sociale?». Lo Giudice ha ricordato che, in base a una ricerca pubblicata dal Mulino «il 70% dei giovani accetta eticamente e socialmente l' omosessualità». (ANSA).

    (ANSA). COM-GRD/SP 11-SET-00 146 NNN(AGI) - Bologna, 11 set. - Pronta e polemica reazione dell'Arcigay alle dichiarazioni del leader leghista Umberto Bossi.«Il leader della Lega Bossi, in crisi di consensi - si legge in una nota - continua nella sua farneticante campagna d'odiocontro i cittadini e le cittadine omosessuali. Il suo delirio antigay coincide sempre più, nelle argomentazioni e nei toni,con i proclami con cui, negli anni '30 e '40, gli omosessuali furono accomunati agli ebrei nel destino di reclusione neicampi di sterminio. Di quell'infausta pagina del passato, Bossi riecheggia lo stesso armamentario ideologicoantilluministico, irrazionalistico, antidemocratico. Il mito della congiura pluto-giudaico-massonica viene riproposta coni gay nel ruolo di dissolutori dell'occidente che fu degli ebrei, e con la stessa esaltazione della specificità razziale,stavolta dei padani. Si potrebbe ridere dell'insipienza di quest'uomo e dell'inconcludenza dei suoi ragionamenti, sel'Europa non avesse già vissuto l'esperienza di quanto sia sempre in agguato il sonno della ragione, se non sapessimo cheanche oggi nel ventre del continente che ha prodotto la Rivoluzione francese covano i semi dell'intolleranza edell'odio». E più oltre l'Arcigay si chiede «quali presenze oscure si celano dentro quella Casa delle Libertà in cui ilPolo chiama a raccolta gli italiani? Quali mostri del passato si stanno riesumando in un laboratorio politico che, daFormigoni a Bossi passando per CL, sembra voler demolire il passato autenticamente liberale dell'Italia, quello dellasua tradizione risorgimentale, chiamando all'esclusione e quindi alla disgregazione sociale».

    (AGI) Der/Dml 111631SET 00 NNN(AGI) - Roma, 11 set. - Sull'intervista a Bossi, sono intervenuti dai microfoni di Radio Radicale il segretario del CduButtiglione e il coordinatore di FI Claudio Scajola.Sostanzialmente per i due esponenti politici i toni usati da Bossi sono forti ma i contenuti dell'intervista sonocondivisibili. «Premesso che non voglio mandare a morte nessuno, nè i massoni, nè i gay - afferma Buttiglione - Bossi dice il veroquando afferma che i massoni sono contro la chiesa. Non tutti i tipi di massoneria, certo, però è sicuramente vero chec'è nella cultura italiana un filone violentemente anticlericale e anticattolico, di cui fanno parte alcuni massoni e tantinon massoni, filone che è un nostro avversario e col quale lealmente intendiamo incrociare le lame».
    (AGI)Red/Gem/Esp SEGUE 111759 SET 00 NNN (AGI) - Roma, 11 set. - «Così come è vero - prosegue Buttiglione - chequesto filone è legato ad una visione cosmopolita e falsamente internazionale, la quale immagina una Europa fatta diindividui, in cui scompaiono le famiglie, le tradizioni culturali particolari, le nazioni e ogni comunità naturale, perchèquesta componente ha una visione totalmente individualistica della realtà. Che si tenti a livello europeo di far passareconcezioni di questo tipo, è ancora vero. Noi invece pensiamo che l'Europa abbia una sua cultura e che chi viene inEuropa, così come ha il diritto di chiedere il rispetto della sua cultura, deve rispettarla e riconoscerne il caratteremaggioritario, la cultura di chi gli apre le porte e lo ospita nella sua casa. Questa cultura ha diritto al rispetto.Su tutte queste cose mi pare che Bossi abbia ragione. Condanno il tono dell'intervista. Però - conclude - se traduciamoil suo linguaggio in uno più attento alle differenze e meno truculento, mi pare che su molte cose Bossi abbia ragione». Per il coordinatore nazionale di FI, Claudio Scajola, «se al di là della forma e delle espressioni molto colorite,andiamo a vedere i concetti espressi, direi che sono molto condivisibili.Il discorso che dobbiamo recuperare una politica forte per la famiglia, che dobbiamo rimettere ordine in questaconfusione dopo il Gay Pride, al livello di un ordinato svolgimento della convivenza sociale, credo sia moltocondivisibile. È vero, poi, che questa parata di Cernobbio dà proprio l'impressione di mettere insieme tutti quelli checonsiderano il Dio denaro la cosa più importante. Troppo spesso in questo mondo economico italiano quello cheinteressa è il profitto e i valori sono troppo trascurati». «Non è condivisibile tutto quello che ha detto il leader della Lega, perchè noi riteniamo che non siano dacriminalizzare le diverse posizioni - conclude Scajola - però non ne farei assolutamente scandalo. È il Bossi di sempre,ma con dei principi molto condivisibili».

    (AGI) Red/Gem/Esp 111804 SET 00 NNN(ANSA) - ROMA, 11 SET - Rocco Buttiglione si dice d'accordo con Bossi «quando afferma che i massoni sono contro lachiesa». «Non tutti i tipi di massoneria - ha puntualizzato il leader del Cdu intervistato da Radio Radicale - però èsicuramente vero che c'è nella cultura italiana un filone violentemente anticlericale e anticattolico, di cui fanno partealcuni massoni e tanti non massoni, filone che è un nostro avversario e col quale lealmente intendiamo incrociare lelame». «Così come è vero - prosegue Buttiglione - che questo filone è legato ad una visione cosmopolita e falsamenteinternazionale, la quale immagina un'Europa fatta di individui, in cui scompaiono le famiglie, le tradizioni culturali particolari, le nazioni e ogni comunità naturale, perhcè questa componente ha una visione totalmente individualisticadella realtà. Che si tenti a livello europeo di far passare concezioni di questo tipo è ancora vero. Noi invece pensiamoche l'Europa abbia una sua cultura - afferma ancora - e che chi viene in Europa, così come ha il diritto di chiedere ilrispetto della sua cultura, deve rispettarla e riconoscerne il carattere maggioritario, la cultura di chi gli apre le portee lo ospita nella sua casa». Il leader del Cdu non condivide invece il tono dell' intervista: «però se traduciamo il suolinguaggio in uno o più attento alle differenze e meno truculento,mi pare che su molte cose Bossi abbia ragione.

    (ANSA). PAE/ROM 11-SET-00 181 NNN(AGI) - Roma, 11 set. - «L'intervista di Bossi oggi pubblicata su 'La Repubblicà è un concentrato di pregiudizi e diviolenza nei confronti degli omosessuali e della massoneria. Stupisce e preoccupa che gli alleati della Lega, Cdu eForza Italia liquidino con l'espressione 'toni fortì le dichiarazioni del capopopolo 'padanò e ne condividano icontenuti. La virata oscurantista di alcune componenti del centrodestra rappresenta, innanzitutto sul terreno deidiritti civili, unj pericolo per tutti i cittadini. La nostra contrapposizione al pensiero di Bossi, del resto in continuatrasformazione e in aperta contrattazione con dichiarazioni di appena qualche mese fa, è totale. Berlusconi intendeseguire il leader della Lega su questo sentiero?». Lo afferma Maurizio Turco, presidente dei deputati europei della Lista Bonino.

    (AGI) Red/Nac/Chi 111927 SET 00 NNN(ANSA) - ROMA, 11 SET - «L'intervista di Bossi è un concentrato di pregiudizi e di violenza nei confronti degliomosessuali e della massoneria»: è quanto afferma Maurizio Turco, presidente dei deputati europei della Lista Bonino, che dice no a «toni violenti» contro gay e massoni. «Stupisce e preoccupa - prosegue Turco - che gli alleati della Lega, Cdu e Forza Italia, liquidino con l'espressione'toni fortì le dichiarazioni del capopopolo 'padanò e ne condividano i contenuti». Per Turco «la virata oscurantista dialcune componenti del centrodestra, rappresenta, innanzitutto sul terreno dei diritti civili, un pericolo per tutti icittadini». «La nostra contrapposizione al pensiero di Bossi, del resto in continua trasformazione e in aperta contraddizione con dichiarazioni di appena qualche mese fa, è totale. Berlusconi - si domanda infine Turco - intende seguire il leader della Lega su questo sentiero?».

    (AGI) Red/Sic 112009 SET 00 NNN(ANSA) - ROMA, 11 SET - È polemica tra le forze politiche per le dichiarazioni di Umberto Bossi contro gay emassoni. Dalle pagine del quotidiano «La Repubblica», Bossi ha tuonato contro le «adozioni omosessuali» profetizzando che«queste cose alle elezioni esploderanno e allora i framassoni, e i loro soci di sinistra saranno morti». Pur non condividendo il tono dell'intervista, il leader del Cdu Rocco Buttiglione si dice d'accordo, nella sostanza, conBossi «quando afferma che i massoni sono contro la chiesa», mentre il coordinatore di Fi, Claudio Scajola, ammette cheil leader della Lega nella sua intervista ha fatto ricorso a «espressioni molto colorite», giudicando i concetti «moltocondivisibili». Dal centrosinistra una levata di scudi: «Bossi - ha dichiarato Aurelio Mancuso, del coordinamento degli omosessualidei Ds - prosegue indisturbato una campagna omofoba senza che vi sia, da parte degli altri segretari del Polo, alcunapresa di distanza. Questo vuol quindi dire che Berlusconi, Casini e Fini sono d'accordo con Bossi?». E Franco Monaco, presidente del gruppo dei Democratici alla Camera, ha definito Bossi «lo smemorato di Ponte dilegno».
    (SEGUE). CL 11-SET-00 21:18 NNN (ANSA) - ROMA, 11 SET - Monaco pensa che «il funambolismo della Lega sia laconseguenza di un movimento nato giacobino e ridottosi 'poltronarò, che si è venduto per il piatto di lenticchie di unpacchetto di collegi elettorali». Per Giampaolo Silvestri, responsabile per i Diritti civili dei Verdi, «la grettezza di Bossi riesce a specificarenettamente la differenza che c'è fra noi e loro. È, prima ancora della politica, una dicotomia culturale e di civiltà». Anche Maurizio Turco, presidente dei deputati europei della Lista Bonino, si dice «stupito e preoccupato che glialleati della Lega, Cdu e Forza Italia, liquidino con l'espressione 'toni fortì le dichiarazioni del capopopolo 'padanò ene condividano i contenuti». Infine, Alessandro Meluzzi, senatore dell'Udeur e massone, si ritiene infamato «da un attacco irragionevole che senon sembrasse uscito, per i toni e i contenuti, da un'osteria o da un manicomio, ricorderebbe sinistramente leaffermazioni dei nazisti» e chiede l'istituzione di un giurì d'onore che valuti le affermazioni di Bossi sulla massoneria,a suo giudizio «pericolosissime per le garanzie costituzionali di libertà, e per la memoria di uomini come Mazzini,Garibaldi, il mahatma Gandhi, Martin Luther King, Salvador Allende e infiniti altri, che hanno onorato le istituzioni democratiche dei loro paesi e l'umanità tutta».(ANSA). CL 11-SET-00 21:18 NNN=
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

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    LOGGE Dopo l’attacco alla massoneria del leader leghista
    che ha aperto al Papa nella rincorsa ai voti dei cattolici

    Cecovini: «Bossi dice bestialità»

    Il Gran maestro aggiunto Bianchi:
    faccia nomi e cognomi e non boutades

    Silvio Maranzana

    TRIESTE - Tornano i tempi dei Guelfi e dei Ghibellini dopo le interviste di Bossi contro la massoneria e a difesa del Papa. «Gli sporcaccioni sono i Cappuccioni, i massoni e i loro manutengoli di sinistra - ha detto tra l’altro Bossi - sono quelli per cui il Dio denaro è diventata la ragione. Sono i banchieri centrali, quel centinaio di persone che vorrebbe decidere della vita dei popoli». E ancora, la persona che Bossi più ammira: «Il Papa, un Papa antico come retroterra, come deve essere un Papa». Il grande massone Manlio Cecovini non digerisce la sortita del Senatur e - come riferiamo a fianco - replica: Bossi dice tutta una serie di bestialità.
    «Inquieta e deve far rifletterre - ha dichiarato ieri il Gran maestro aggiunto al Grande Oriente d’Italia (Goi), Massimo Bianchi - il silenzio del conformismo che regna sui ripetuti e insistenti attacchi e proclami estivi dell’onorevole Bossi contro la Massoneria che, per altro, si commentano da soli». E in serata a margine di un convegno a Livorno ha aggiunto: «Se l’onorevole Bossi ha da rivolgere accuse alla massoneria indichi nomi, cognomi e fatti anzichè avventurarsi in boutades che irritano e basta. La massoneria - ha concluso - non si occupa di partiti e di fazioni, è invece custode dei valori dell’unità nazionale e dello Stato di diritto».
    Ma le dichiarazioni di Bossi, probabilmente nella rincorsa ai voti cattolici, non sembrano piombare per caso, ma sono quelle di un osservatore della svolta «politica» impressa al Grande Oriente d’Italia da Gustavo Raffi, avvocato civilista di Ravenna, Gran maestro in jeans e occhiali da sole e spesso senza cravatta, promotore di una forte svolta anticlericale. Il suo predecessore, Virgilio Gaito, stava preparando un piano di accoglienza massonico per i pellegrini del Giubileo, lui, eletto nel marzo ’99, l’ha immediatamente annullato. «C’è una lobby confessionale cattolica trasversale - ha dichiarato al «Piccolo» - che sta conducendo una dura e ingiustificata offensiva nella vita civile italiana e sta riuscendo a fare quello che non era riuscita a fare la Dc, così sostiene la scuola privata e affossa quella pubblica che è l’unica in grado di garantire il rispetto e la salvaguardia di culture e religioni diverse, opera nel campo della bioetica, delle fecondazioni assistite, di un revisionismo storico che tende a screditare il Risorgimento». Durissimo era stato anche l’intervento di Raffi contro la canonizzazione di Pio IX.
    E proprio in questi mesi il Goi sta riprendendo forza riassorbendo, grazie a una circolare dello stesso Raffi, parte dei fuoriusciti che avevano seguito nella Gran Loggia regolare d’Italia il Gran maestro secessionista Giuliano Di Bernardo. E mentre il segretario del Partito socialista Gianni De Michelis se la prende per la cancellazione dell’invito di un massone alla festa dell’Unità di Milano, Franco Monaco dei Democratici ricorda a Bossi gli insulti che lanciava poco fa contro il Papa e i vescovi.
    Silvio Maranzana
    http://www.grandeoriente.it/Rastampa...urreazioni.htm
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    Der Wehrwolf

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    Bossi attacca il centrosinistra a Ponte di Legno
    PONTE DI LEGNO - 13 agosto 2000.
    " Una battaglia a tutto campo contro il nuovo comunismo, nazismo rosso sorto dall'alleanza con banchieri e massoni" che ha come scopo "la distruzione delle famiglie e dell'occidente" adottando "politiche di immigrazione e di compiacenza verso gli omosessuali".
    Bossi, nel suo discorso di chiusura dei lavori estivi della Lega Nord con il raduno di Ponte di Legno, ha attaccato Massimo D'Alema "che vuole difendere i lavoratori con scarpe da un milione e mezzo e con le barche a vela", il presidente del Consiglio Giuliano Amato che "da braccio destro di Craxi si è trasformato in federalista", e la magistratura che ha perseguito lui stesso e Silvio Berlusconi.
    "Né con l' immigrazione, né con i nuovi monopoli riusciranno a vincere" riferendosi all'acquisti di Telemontecarlo da parte della SEAT, una operazione che, con le leggi attualmente in vigore sarebbe illegale. Le disposizioni sull'immigrazione e il modello di famiglia omosessuale che non vuole figli, secondo Umberto Bossi, dimostrano che "si è di fronte alla riorganizzazione del comunismo che approfitta della globalizzazione per riemergere".

    "Si badi bene che noi non siamo contro gli omosessuali, ma contro un modello di famiglia omosessuale che non procrea e a cui si vogliono affidare bambini orfani. Noi non siamo contro l' immigrazione, ma siamo contro chi vuole venire in Italia con cattive intenzioni, siamo per accogliere gli immigrati che possiamo accogliere".

    Secondo il senatore, la richiesta di immigrazione che giunge dagli imprenditori "è strumentale al disegno della sinistra che obbedisce ormai solo all' ideale del dio denaro. La stessa Commissione Europea presieduta da Prodi, presiede in qualche modo a questo disegno, tanto è vero - secondo il leader leghista - che i commissari sono delegati dai governi e non sono eletti da nessuno. Speriamo di arrivare vivi alla vittoria elettorale e a distruggere questo disegno - ha concluso il leader leghista - perché voi non li conoscete, ma sono pronti a tutto pur di rimanere al potere e di far morire l' identità dei popoli".
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

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    Intervento del Segretario Federale, On. Umberto Bossi
    Seduta Venezia 17 settembre 2000

    Cerimonia dell’acqua.

    Questa è l’acqua del Po. Cioè abbiamo scelto cinque anni fa di partire dall’acqua del Po, cioè elementi semplici e naturali. Chi come la Lega sta dalla parte dei popoli e della loro libertà, scegli le cose naturali, vuol dire sceglie la tabella dei valori basici delle cose naturali, la famiglia naturale, come del resto prevede la Costituzione italiana, a dir la verità; all’articolo 29. Naturale, la famiglia è una società naturale, i figli naturali, perché nati da famiglie naturali. Ebbene, diciamo l’acqua naturale perché la Padania nata da volontà naturale, non artificiale, cioè vera, dal cuore della gente. Ebbene, quest’acqua rappresenta quella cosa, nata alla sorgente del Po, l’elemento più semplice, a simbolo del naturale contro l’artificiale, contro il corrotto. E’ questo il senso della manifestazione che tutti gli anni facciamo: quest’anno sono stati i bambini a raccogliere quest’acqua e anche lì non a caso, è l’anno in cui vergognosamente i poteri occulti in Europa hanno tentato di far passare con l’appoggio dei comunisti e delle lobbies gay, hanno tentato di far passare una cosa tremenda: l’affidamento dei bambini, gli esseri più deboli, alle famiglie omosessuali. Noi non abbiamo niente contro gli omosessuali, ognuno è libero di fare quello che vuole a letto, è libero di andare con chi vuole, però dobbiamo essere chiari non può la legge dare quello che non dà la natura. Perché noi siamo naturali, guai, monito, tremendo monito alla famiglia Addams dei Presidenti degli Stati Europei, monito! Guai! Europa, giù le mani dai bambini! Sporcaccioni! Quest’acqua rappresenta la purezza nata alla sorgente del Po, del grande albero della vita della pianura Padana. Quest’acqua raccolta da bambini, i più puliti, i più semplici, i più deboli. Quest’acqua debole nata stilla a stilla dalla sorgente del Po, oggi va in laguna, va alla fine, un simbolo ed un monito: noi in qualunque momento della vita siamo, non dimenticheremo, non possiamo dimenticare che esiste una naturalità e che noi scegliemmo quella vita. Famiglia naturale, figli naturali, adozioni naturali e quindi, se volete, alimenti naturali contro l’artificiale e il corrotto. Questo è il simbolo dell’acqua che diamo ad una bambina, da gettare nella Laguna, come segno di pulizia naturale. E’ la porcheria che è artificiale che è contraria alle cose naturali.
    Intervento

    Stavo notando che si è alzato il vento: è uno spettacolo da qui! Mi dispiace che non possiate vedere, arriva fino ad un chilometro di distanza da qui la fila delle bandiere. E’ impressionante. Sono i soliti quattro gatti, ma non è questo il problema. Si è alzato il vento come ieri, quando siamo arrivati sul Monviso, e i bambini hanno iniziato a raccogliere l’acqua. C’era un po’ di tempo coperto e in quattro e quattr’otto, il naturale che batte l’artificiale. Sarà anche uno dei temi, potenti, delle prossime elezioni politiche. E non è che gli artificialisti riescano a nascondersi e a mascherarsi: provvederemo a smascherarli davanti al popolo dopo il tentativo di affidare i bambini alle coppie omosessuali. Ebbene, raccoglieremo anche le firme, mi pare il 22 ottobre. Ci saranno i gazebo ovunque, 20.000 gazebo per raccogliere le firme a monito all’Europa: giù le mani dai bambini! Lo so che non tutti saranno d’accordo, penso a certi personaggi della politica che da sempre lavorano in quella direzione. Verso un progetto che io definisco folle: una sola razza, un solo Stato, una sola moneta, una sola taglia. Sono follie che non potranno realizzarsi. Questo è quello che penso io. Inizio subito a dire una serie di cose. In merito all’ergastolo: amico sindaco, se stiamo troppo dalla parte di una pressione anche legale, dobbiamo stare attenti perché i primi a cui darebbero l’ergastolo saremmo noi, non dimenticare mai i Papalia e quanti altri. Cos’hai capito? Mica mettono in galera i delinquenti, vorrebbe dire mettersi in galera da soli, a quelli che governano e che hanno governato il Paese. Attenti a non fare errori. Mi pare che un’altra cosa che va detta è ribattere a quanto ha dichiarato il Presidente del Consiglio, che la devoluzione sarebbe incostituzionale, ebbene vi devo dire che non è incostituzionale, sono loro che sono dei mascalzoni. Questa è la verità! Sono loro che parlano di federalismo, che parlano di migliorare la devoluzione, ma sono dei mascalzoni, non vogliono che cambi una virgola nel Paese.

    Diciamo che a Venezia e sul Monviso noi ci veniamo in omaggio ai nostri popoli, alla loro aspirazione di libertà dal centralismo dello Stato giacobino, quindi a favore della fratellanza dei popoli e sono contento che sia venuto un rappresentante, il Segretario Generale di un Movimento del Meridione, perché la lotta che facciamo noi è per la libertà dei nostri popoli, ma è anche per il mondo dei popoli, del naturale che speriamo riesca a vincere sull’artificiale, sull’occulto, sul corrotto; sperando, certo, che altri popoli si sveglino dal sonno della ragione, che sta partorendo i mostri, soprattutto ora che i comunisti e i banchieri a cui si sono alleati, i poteri forti, i poteri occulti, alla fine del loro tempo; adesso che è finito nel 1989 la ragione ideologica nata nel 1648 e avanza progressivamente e si intravede progressivamente l’immagine della nuova ragione, una ragione non di pochi illuminati, ma una ragione non più ideologica, aperta alla società, il segnale lo abbiamo visto a Roma, nella manifestazione del Giubileo, 2 milioni di giovani con le bandiere dei popoli e con la spiritualità che emergeva dalla società, con la rabbia potente della framassoneria, che dopo centinaia di anni non è riuscita a distruggere quei valori, perché erano valori.

    Ebbene, siamo in questa fase di passaggio: non c’è più il principio unico, la ragione ideologica guida degli uomini e non c’è ancora la ragione non ideologica che deve guidare gli uomini, ma si avverte che avanza al galoppo. E le forze e gli strumenti della ragione ideologica ancora in vita, non si sono chiusi nell’’89: stanno cercandi di forzare la situazione, di andare il più rapidamente possibile verso il loro progetto di utopia, ma il popolo direbbe di follia, di imbecillità, una razza unica ed una taglia unica, l’utero artificiale, uno Stato unico…la follia. Un giorno verranno ricordati come Tommaso Campanella, che nella fase in cui era finito il principio unico della fede quale guida degli uomini spiegò che il Principe doveva nominare …….. un funzionario per stabilire chi dei cittadini poteva avere rapporti sessuali al fine di migliorare la razza umana. Così come i cavalli. I matti, l’altro inglese che ci spiegò che la città del sole la città perfetta era una autostrada, uno stradone con due linee di case da una parte e dall’altra e quando nascevi entravi in una casa e avanzavi a zig- zag finchè arrivavi all’ultima casa che era a dieci metri dal Camposanto. Il popolo giustamente li definirebbe dei matti. Parlano i matti, sempre, quando termina un principio e non è nato ancora l’altro principio, in maniera forte. Ecco, allora siamo in quella fase. Soprattutto ora che i comunisti e i banchieri si sono alleati alla fine del loro tempo e propongono di sostituire l’uomo qual è con l’uomo quale dovrebbe essere, secondo loro. Ebbene, il governo dei migliori, di marca comunista, di marca nazista rossa, lo conosciamo bene, migliore perché vuole distruggere tradizioni, cultura, popoli, libertà, democrazia. Ecco il governo dei migliori. Disegnano paradisi terrestri a tavolino ma non si arrendono quando i paradisi terrestri diventano inferni nella pratica. Non recedono. Ebbene, l’ideologia, gli illuminati, siamo nella fase in cui gli illuminati danno di testa; purtroppo gli illuminati hanno in mano gli stati, lo strumento, lo stato centralista fu il loro strumento per affermarsi. Paradisi terrestri, vi dicevo, che non si vedono, si vede solo l’inferno. Non deducono che le loro teorie non funzionano che è sbagliato, per cui gli aspetti umanistici e umanitari che pure ci sono anche nell’ideologia, finiscono a causa dell’oppressione per radicalizzarsi in oppressione. E’ questo il momento che viviamo. Quella di Veltroni e di D’Alema, è chiaro, è una sinistra che si è svenduta alla cultura dei salotti, agli interessi dei potenti, che periodicamente vuole criminalizzarci sulla immigrazione, su Haider che non conosciamo neppure, su tutto, insomma, per il nostro rifiuto di piegarci alla dittatura dell’omologazione, della cancellazione dei popoli. In realtà non ci siamo lasciati uccidere, è questa forse la nostra colpa. Non ci siamo lasciati uccidere da questa sinistra narcisa che continua a guardarsi allo specchio come la strega di Biancaneve o come i radical-chic di Pannella, eppure la Lega un tempo, secondo D’Alema, era la costola della sinistra, perché è il partito più operaio, ha il 36% degli operai e dei lavoratori del Nord. La sinistra, lo ripeto, ci ha criminalizzato illudendosi di poter ridurre la nostra liquidazione a faccenda di ordinaria amministrazione, delegata ai Procuratori alla Papalia, noi abbiamo continuato testardi, certi del diritto naturale dei nostri popoli e della forza e del consenso che c’era dietro le nostre spalle! Abbiamo continuato contro l’oppressione statalista ed oggi arrivano i primi risultati, si chiamano devoluzione e non è incostituzionale, piccoletto, non è incostituzionale caro Amato.
    Certo non è amata da Amato, è un gioco di parole. Io lo ricordo ai tempi dei socialisti, quando braccio destro del nazionalista Bettino Craxi irrompeva in Parlamento in Aula al grido “Contro il federalismo, a favore del centralismo più bieco”. Le parole di Amato dovrebbero averci fatto perdere la memoria per ritenerle in qualche modo degne di nota. Vi leggo il testo della devoluzione e del referendum che tra qualche mese il Nord andrà a votare e poi toccherà al Sud, andare a votare.

    Il quesito sarà lo stesso per la Lombardia, per il Piemonte, per il Veneto: “Siete favorevoli alla presentazione da parte del Consiglio Regionale ai sensi dell’art. 121 della Costituzione di una proposta di legge che preveda nel quadro dell’unità nazionale il trasferimento delle funzioni statali in materia di sanità, istruzione, anche professionale, nonché di polizia locale, alla Regione?”.

    Siete favorevoli? Questa è la risposta che dovevamo al “piccoletto”. Ecco allora come stanno le cose. Quando feci l’accordo con Berlusconi, sono passati due anni, voi lo avete sentito solo ultimamente, perché non ci avrebbero permesso di arrivare qui, i famosi democratici, i nazisti rossi. Ebbene, il nazismo ritornato nella storia, interpretato egregiamente da questi personaggi! Io sono convinto che non ci avrebbe fatto arrivare qui, usando la magistratura, soprattutto quella di primo grado che la sinistra controlla bene e io ne so qualcosa, ho avuto 300 – 400 processi: per un Paese democratico è un bel fiore all’occhiello….. Allora diciamo che dopo nemmeno un anno dall’accordo Lega – Berlusconi, devo dirvi che è stata la prosaica, irrevocabile forza delle cose a fare quell’accordo, anche quando il 70-80% della Lega non l’accettava. Io sapevo che dovevo fare un passo per volta: la cautela appartiene ai Segretari, anc he quando non sembra. Misurano bene i passi da fare. Ebbene, c’era un passato: decidemmo di mettere una pietra sul passato; il passato fu la rottura dell’accordo di governo, rottura avvenuta sulle pensioni come ben sapete. Dini che a mio parere faceva il gioco degli altri (io lo dissi allora, non adesso)proponeva di tagliare il 24% delle pensioni dei lavoratori. Io dissi semplicemente che ogni famiglia aveva un pensionato, un lavoratore pensionato e che era una ingiustizia! Gli unici che certamente avevano pagato, venivano colpiti per l’ennesima volta, in maniera inaccettabile. E se l’avessimo fatto, la Lega sarebbe scomparsa, figlia del popolo, piena di lavoratori, la Lega sarebbe stata danneggiata enormemente. Uscimmo allora, strappai prima perché mi ero convinto che una parte della Lega avrebbe votato pur di tenere il posto, avrebbe votato a favore del taglio delle pensioni. E la Lega sarebbe morta, rifiutata da quel popolo che tanto ha investito nella Lega, nella speranza e nella forza della Lega. Mettiamoci una pietra sopra su quel passato. Oggi tutti siamo diventati più grandi. Vedete, non dico neppure che io avevo ragione. Le ragioni e i torti contano assai poco: l’importante è raggiungere i risultati. Dovevamo fare un accordo: la framassoneria stava spaccando sia il Polo sia l’Ulivo. I poteri forti alleati alla sinistra se riuscivano, governavano per 20 anni, distruggevano il Paese per 20 anni. Avremmo avuto conseguenze drammatiche dal governo della sinistra senza l’accordo Lega – Berlusconi che dava un monito, che segnalava come noi non siamo disponibili a mettere fine e a rompere la legalità del Paese perché interessa a D’Alema o ai poteri forti fare un progetto della razza unica, dello Stato unico, della coglioneria unica.
    Ebbene, decidemmo di fare quell’accordo e piano piano oggi cominciamo a vedere dei risultati.

    Certo i cenacoli del pensiero politico della sinistra non avevano certo messo in conto il bisogno spirituale di resistere all’omologazione, imposta dall’accoppiata comunisti – poteri forti. Quando vedete che so, famiglie omosessuali, passi. Ma quando vedete i bambini omosessuali, sperare che la Lega non si faccia viva e non si metta di traverso è una follia. Vuol dire non avere ben capito a chi si è davanti. Ad una forza politica nata dal popolo che non ha mai tradito il popolo. Anche quando qualche errore l’ha fatto, qualcuno se n’è andato avendo scambiato la politica per un posto, invece che per la via per portare avanti una visione della vita, degli ideali. Voi oggi siete in grado di capire perché quello tra Lega e sinistra non fu un matrimonio mancato, come qualcuno dice, bensì un matrimonio impossibile. Io di questo ebbi sempre coscienza! Un matrimonio impossibile. L’ideologia comunista è evidente che non è morta per rispondere a Gentilini, ha soltanto cambiato binario. Ora è su quello della globalizzazione, e quindi applica il progetto marxista che fu il primo a capire che con la crisi degli stati il socialismo reale quello che voi chiamate comunismo fino a ieri, sarebbe diventato comunismo davvero. È oggi il comunismo! E’ oggi con l’avvento della globalizzazione e con la possibilità dei comunisti di realizzare diciamo la loro libertà (noi diciamo la loro dittatura). E’ gramsciano il problema: anche la via utilizzata è gramsciana. Cioè una via che prevede la riduzione, la semplificazione delle identità, delle tre grandi identità: economica, popolare, religiosa. Liquidare le identità popolari e religiose e lasciare il primato dell’economia.

    Esattamente il progetto che vogliono i poteri forti, è per questo che sono uniti: cancellare i popoli, cancellare la democrazia, ridurre al massimo la democrazia. Decidemmo di fare quell’accordo che abbiamo fatto con Berlusconi e per farvi riflettere, perché la notra riflessione possa ritornare su alcuni punti essenziali, forse vale la pena ricordare un po’ di cose. Il programma per le elezioni regionali: non potevamo non aspettare, per rendere noto l’accordo, le prime elezioni con il sistema maggioritario, erano le regionali, mancava un anno e mezzo ancora. E bisognava stare zitti e non fu facile. Il programma per le elezioni regionali conteneva una parte fondamentale, mirata all’attuazione concreta del federalismo, articolata più o meno in 4 o 5 punti:

    1. dare vita ad un coordinamento, concepito come forma di collaborazione dei rispettivi governi ed assemblee regionali, tanto nei rapporti con lo stato quanto nei rapporti con l’Europa. La presidenza del Coordinamento doveva essere affidata o sarà affidata a turno ai presidenti delle Regioni e dei Consigli Regionali,

    2. la devoluzione, sollecitare nel Parlamento la devoluzione delle competenze prioritarie in materia di sanità, istruzione e per chi capisce qualcosa capisce cosa vuole dire l’istruzione, ricordatevi i giacobini a metà del secolo scorso in parlamento subalpino, urlavano “i bambini appartengono allo Stato” e via dalle famiglie. Lo Stato deve istruirli, lo Stato è il padrone dei bambini. Attraverso lo stato li hanno informatizzati: chi comanda lo Stato poi fa quello che vuole. Siamo una operazione anti giacobina. Quindi: sanità, istruzione, polizia locale. Queste le competenza prioritarie nelle materie che vi ho detto.

    3. Introduzione di un reale federalismo fiscale: non come quello della sinistra. Federalismo fiscale è: ti tolgo con un mignolo un milligrammo e ti appensantisco con l’altra mano di cento volte peggio! Questo è il federalismo della sinistra che ha nel suo DNA grandi uomini federalisti, nel governo Lenin l’uomo, il ministro del federalismo si chiamava Stalin. E’ questa la via da cui discendono questi giacobini, antidemocratici e nazisti rossi.

    4. La creazione di un ufficio per la questione settentrionale, siamo ai primi passi, però abbiamo voluto mantenere subito quanto avevamo promesso nelle elezioni, così che quando verranno le elezioni politiche voi saprete come ci comporteremo non appena andremo al governo. La prima cosa da fare, il primo programma da fare per le prossime elezioni politiche, dissi a Berlusconi, visto che sono uno dei quattro che prepara le leggi che verranno poi applicate nel governo, leggi potenti, impressionante il cambiamento che ci sarà, a favore del popolo!, non a favore degli illuminati, non a favore dei barboni illuminati, non a favore dei nazisti. Ebbene, io a Berlusconi risposi che c’era una cosa da fare, il primo programma da fare era mantenere la parola data al popolo durante le elezioni regionali, la campagna elettorale. E siamo qui a mantenere quella parola, nonostante i comunisti, i famosi federalisti libertari, devoluzionisti sono là, rovesciati nel consiglio regionale a Torino, nazisti rossi! Vi aspetta la cabina elettorale, prima o dopo, nazisti, perché voi siete nazisti! Nazisti rossi! Quello è il termine con cui intendo coprire tutto il Nord, il monito, nazisti rossi! E’ inutile, tra l’altro, sento che tirano le bombe a Trieste le Brigate Rosse: ma a chi la volete spiegare le Brigate Rosse? Eh? Chi siete? Calate la maschera! Sporcaccioni! Calate la maschera! A noi non fanno impressione le Brigate Rosse!

    E poi ci sono altre cose: utilizzare il coordinamento delle Regioni sia al Nord che al Sud per lanciare, gestire concretamente, il nostro piano di rilancio delle infrastrutture essenziali per sostenere lo sviluppo e la competitività delle Regioni sia al Nord che al Sud. Sono queste le scelte che facemmo.

    Nessun documento segreto, quindi, come non deve essere più segreto che siete dei nazisti, nazisti rossi! Come Hitler che sosteneva che la diversità non andava accettata, quindi il popolo ebraico che è un diverso va sterminato, non potrà mai diventare tedesco. Come Stalin, che riteneva che chi non la pensava allo stesso modo dei dirigenti, della classe politica comunista doveva essere sterminato! Cento milioni di morti ha fatto il comunismo contro i 30 milioni dei nazisti! Il frutto dello stesso pensiero, che rifiuta il popolo. Ebbene io vedo il nazismo in questa sinistra che rifiuta ogni diversità, vedo la matrice nazista, il rifiuto di ogni diversità! La donna? Ma è un uomo! Un uomo? Ma è una donna! Un nero? Ma è un bianco colorato di nero! Un bianco? Ma è un nero colorato di bianco! Le religioni? Ma sono tutte uguali! Siamo figli di Abramo! Nazisti! La base essenziale, fondamentale del rifiuto della diversità: il nazismo. E non poteva che essere così! La divisione …….., l’utero artificiale, il nazismo che ritorna nella storia all’ultimo momento, diciamo, della ragione, del principio che ha governato la vita degli uomini per tre secoli e mezzo. La ragione ideologica. Noi queste cose siamo convinti che alla fine dovranno fare i conti con gli uomini, col naturale. Non si può, io penso, fermare il fiume della storia. Non si possono fermare le idee, direbbe qualcun altro.Molti anche tra noi a volte sono contro tutto e contro tutti. Bisogna stare attenti, perché allora si sembra forti ma non lo si è, se non si riesce a trascinare la gente. La devoluzione mi pare la via giusta, la via progressiva, la via democratica verso il cambiamento contro lo statalismo, contro il nuovo nazismo della sinistra mescolata ai grandi poteri. Ecco allora, mi pare che si trattava di trovare la molla capace di mettere in moto il meccanismo giusto e noi l’abbiamo trovata con la devoluzione. Certo, c’è stata nel passato l’incapacità di tenere distinta l’identità nazionale dal nazionalismo: per farlo bisognava ammettere le differenti identità presenti nello Stato, quando hanno fatto lo Stato. Le identità dei popoli, regionali, le piccole patrie insomma che sono sempre rimasti pretesti letterari, non fonti di civismo in alternativa allo statalismo. Ebbene, non hanno mai rappresentato i popoli, i nostri popoli, tutti i popoli. Non hanno mai rappresentato una autentica alternativa culturale, al nazionalismo che ha sostenuto il centralismo dello Stato. Fu Craxi, fu Amato a rilanciare quel nazionalismo: noi questo non lo abbiamo dimenticato.
    Siamo in un momento in cui sicuramente le cose possono cambiare. Dopo il nazionalismo storico fascista nel nostro Paese, abbiamo visto il nazionalismo socialista, certo nazional-socialismo, ricorda qualcosa che si chiamava nazismo. Stiamo girando attorno agli ultimi rigurgiti del nazionalismo sostenuto oggi dal socialismo, il nazionalsocialismo i nazisti, quelli contro i popoli, quelli degli illuminati. È chiaro che l’idea di nazione strumentalizzata dal nazionalismo è questa, che noi abbiamo messo in crisi, noi abbiamo combattuto in tanti anni, non pochi eletti, ma il popolo, sia una ragione ed una economia aperta alla società. Siamo al dunque e il drago, il nazismo, schiuma, si appoggia all’Europa, certo, l’Europa l’hanno vinta, ha vinto la sinistra e i poteri forti. La gente, anche per superficialità, alla caduta del muro di Berlino ha immaginato che i comunisti fossero finiti. Errore! È adesso il comunismo. E là uniti con i poteri forti nel loro progetto universale, una razza unica, uno stato unico, una moneta unica e forse neppure quello quando le loro banche centrali, banche private, si saranno radunate in una sola banca mondiale forse non stamperanno più neppure le monete al portatore, ci faranno girare con le schedine. Ebbene questo è il momento che viviamo, non un altro. Devo dire anche che sono stato al Sud, l’altra settimana, io il Sud lo conosco bene, lo attraversai tutto per anni, dieci, nove anni fa. Naturalmente parlo di me perché la Lega tenne sempre d’occhio quello che avveniva al Sud, cercava di monitorare quello che avveniva al Sud, i cambiamenti; se avanzava, se l’idea restava legata allo statalismo, ecc. I nostri uomini li abbiamo sempre mandati sia per tenere collegamenti con i vecchi amici federalisti, i primi, l’avanguardia illuminata del Sud federalista, sia per vedere l’evoluzione delle cose. Speravamo di scorgere che anche al Sud cresceva il desiderio di contare di più sull’economia, speravamo di vedere avviarsi la cultura d’impresa, in sostituzione di quella del posto statale, una prospettiva che interessa enormemente al Nord, perché chi produce fatica ad accettare lo statalismo sotteso e sottinteso all’assenza di cultura del rischio, lo statalismo, le sue burocrazie, le sue paludi e la sua oppressione antidemocratica, il suo centralismo, la sua inefficienza. Vedevamo solo nel Sud, allora, l’arretratezza a macchia di leopardo e capivamo che l’arretratezza del Sud non era solo colpa della storia, ma anche dello statalismo stagnante; non era un problema di cervelli quello del Sud, né solo un problema di capitali, bensì un problema di cultura, di concezione dello Stato, lo statalismo che impedisce ai capitali di andare a bersaglio, di produrre, di lanciare lo sviluppo.

    Invece di sviluppo, libertà, responsabilità, trionfava dieci anni fa il sottosviluppo, lo statalismo di tendenza. In certe regioni del Sud, onestamente, c’era da mettersi le mani nei capelli, sembrava impossibile cambiare le cose. Se parlavi di federalismo venivi accusato di razzismo, se parlavi di economia non venivano avanti gli impenditori, ma ilsolito ceto politico intermediario che ingrassava con l’assistenzialismo se stesso più che essere interessato allo sviluppo del Sud. Questo naturalmente faceva esplodere il debito pubblico, abbiamo un presidente del consiglio che è uno dei massimi responsabili del debito pubblico del Paese, se c’è qualcosa di incostituzionale è la sua presenza al vertice dello Stato.

    Perché se la lira non fosse entrata nell’Euro sarebbe saltato il Paese con sue milioni e mezzo di miliardi di debito pubblico e il 9% di tasso di interesse che sarebbe andato magari al 15, al 20%.

    Sarebbe finito il Paese. Noi alzammo bandiera, avemmo il coraggio, la lucidità di capire cosa avveniva. Adesso debbo dirvi che al Sud un po’ di cose sono cambiate: l’intervento straordinario della Cassa è stato sostituito da aiuti più mirati a sostenere la produzione più che il consumo. Dobbiamo dire che il martello della Lega ha continuato a battere, a picchiare, ad incalzare lo statalismo ed i suoi tragici epigoni. E continua a battere anc he oggi, anche in difesa della famiglia naturale aggredita in Europa e come vi ho detto prima quando parlo di famiglia parlo dei popoli, il frutto naturale e storico della famiglia naturale che fa figli legittimi e naturali, ma quello che non è accettabile è l’innaturale, l’artificiale, è che si possano dare dei bambini alle famiglie omosessuali. Uno scandalo, una vergogna! Il segno della degradazione della follia mentale. Il nostro senatore Provera, fu lui a trovare le sedici persone che permettessero di fare la verifica del numero legale e quindi di fermare una operazione che sembrava destinata comunque ad andare a segno. In Consiglio d’Europa, il 30 giugno, mentre i cittadini si preparavano ad andare al mare, in vacanza, i porci agivano nell’ombra. Noi queste cose non le dobbiamo dimenticare. Tutto era già cominciato con la fecondazione eterologa assistita, quando la Lega e non altri fermò in aula i prodromi dell’utero artificiale. La Lega per una settimana intera, da sola, in Parlamento fermò in Aula quell’operazione, lì fu il nostro deputato Cè a lottare gagliardo fino a che la settimana successiva il Polo ci diede una mano, la legge è ritornata in Commissione, il Cè divenne il relatore di quella legge, cambiò tutta la legge e la miscela velenosa per il Paese, comunisti e poteri forti, l’hanno insabbiata al Senato. Non passa fino a che c’è la Lega! È riuscito sì a passare in Commissione Europea, dove c’è Prodi, il riconoscimento della famiglia omosessuale, poi uno la pensa come vuole, a me sembra una cosa da ridere, ognuno faccia quello che vuole, però mi sembra la voglia della sinistra di ordinare tutto, di legiferare su tutto, come fa l’Europa. Mi sembra una cosa inventata, però è certo che l’ultimo atto fatto in Consiglio d’Europa certamente quello ci ha fatto arrabbiare al punto che raccoglieremo milioni di firme e al 7 dicembre a Nizza, dove si radunano i Presidenti degli Stati

    Europei, sono intenzionato a portare 100 mila uomini ad ammonire, da noi la civiltà esiste e non la barbarie. Il Presidente del Consiglio d’Europa disse al nostro Provera: “You’re a troubled man”, “Sei un rompicoglioni”. Sissignori! Contro di voi, rompiamo non solo quelli, ma altre cose. Voi, sporcaccioni, attenti che siete andati a sbattere contro un muro di cemento armato! Nazisti, attenti! Nazisti rossi! La famiglia non l’avevate sospettato, è un valore profondamente presente, ancorata ancora nella società, nella nostra società. Chi diventa il prossimo Presidente del Consiglio vogliamo sapere un po’ di cose, oppure facciamo il gay pride in tutti i Paesi, cosda facciamo? un centinaio, un migliaio di gay pride in tutta l’Italia. Ebbene, noi vogliamo saperle queste cose. Garanzia a favore della famiglia tradizionale. E sottolineo tradizionale che vuole dire naturale!

    Certo, sono un po’ preoccupati i poteri forti e i comunisti. Hanno ancora quattro Stati in mano in Europa. Pensate che dramma! Se perdono l’Italia, il loro progetto troverebbe qualche difficoltà. Certo, uno potrebbe chiedersi: il Parlamento Europeo che cosa è? Io direi che è un organo eletto a suffragio universale , il solo in Europa eletto a suffragio universale. Però l’autorità del Parlamento Europeo pari a zero, o simile allo zero. Vi fanno eleggere lo zero, il nulla. Vedete il gioco del mascheramento. Allora, il trattato di Maastricht gli concede solo poteri consultivi, il che significa che il vero Governo della Comunità è la Commissione che nessuno ha eletto composta da burocrati che si coprono tra di loro. Il Parlamento ha qualche limitato potere di emendamento, mi pare l’art. 114, su certi atti del Consiglio. Ma ad esempio non può emendare il bilancio. Attorno alla Commissione, quello che vedo io, ci sono migliaia, decine di migliaia di lobbisti a Bruxelles che rispondono alle multinazionali, quelle degli alimenti, delle biotecnologie, dei gay, e via e via. Il mondo artificiale contro cui sono schierati i popoli. Vedete, un Parlamento al servizio di questi grandi interessi, incontrollati, di tutte queste multinazionali.

    Giorno dopo giorni, gli eurocrati di Bruxelles agiscono, emanano leggi, provvedimenti che piano piano stanno scardinando la nostra vita senza che noi ce ne accorgiamo. Avete visto prima del gay pride il riconoscimento della famiglia omosessuale. C’è qualcuno che pensa di trasformare in una Europa politica quella cosa…. Che non può essere trasformata in niente.

    Noi vogliamo garanzie: i popoli vogliono garanzia di democrazia! Sento qualcuno in Francia, dalle sponde francesi, soprattutto dalle sponde della Senna, che immagina di poter dare patenti di democrazia agli altri. Prima si guardino loro, per favore, che fanno schifo. Colonie ovunque, massacri ovunque e fino all’ultimo massacri anche in Corsica: ci raccontino un po’ dei prefetti che mandarono a tirare bombe da tutte le parti. Saremo noi, semmai, a vedere se sono democratici, questi signori. Non bisogna farci impressionare troppo, ci deve essere qualcuno che dice certe verità, altrimenti è un mondo capovoloto quello che ci propongono. Noi siamo tolleranti, ma non fino al punto da accettare un mondo capovolto, ribaltato, facendo finta di non sapere che è capovolto. Ecco allora, per dire della Commissione, voi ricordate le quote latte: sono sempre loro che decidono tutto. Cosa dobbiamo mangiare, se le mele e come devono essere fatte, in modo che i loro prodotti li vendono attraverso i grandi magazzini che la sinistra, non altri, con il decreto Bersani, aprì a questi grandi poteri in cambio possiamo immaginare di che cosa. Noi potremmo tranquillamente guardare D’Alema che vuole rappresentare la gente, i popoli, e vuole rappresentare i poveri, i lavoratori, con le scarpe da un milione e mezzo e le barche a vela da miliardi. Questo è il tradimento! D’Alema che ha costruito una serie di fondazioni nel Palazzo di Telemontecarlo, molto prima che si parlasse di TMC, una serie di fondazioni strane, quando uscì lo scandalo sulla Philip Morris, il contrabbando del tabacco, dichiarò subito: “ Sì, la Philip Morris ha dato anche finanziamenti alle mie fondazioni”, temendo che venisse a galla la verità e lo prendessero in castagna! Sembra onestamente, per lui che non voleva la politica perché non è trasparente, è l’esempio di trasparenza. Sembra la fondazione Spectra di James Bond. Se cercavano dei furbacchioni, dei falsi, là li devono cercare, in quelli che governano.

    Qualcuno ha ricordato il TFR, il Sin.Pa., certo che sono pericolosi, mentre voi eravate in ferie, quatti quatti il Presidente dell’INPS che risponde al Ministro del Lavoro Salvi e che risponde ai Segretari dei Sindacati, ha fatto passare con l’unica opposizione della Lega, che era l’unica presente, ha fatto passare la creazione di una società per gestire tutti i TFR. Sono 20.000 miliardi e più all’anno, se li piglia la sinistra avete capito come farebbe a vivere. Con il soldi che dovrebbero servire a garantire la pensione che la Triplice sindacale si è mangiata. Se ci sono 4 milioni e mezzo di debito di previsione pensionistica, li dobbiamo a chi diresse l’INPS, i sindacati. Ecco perché avanza il Sindacato della Lega, il Sin.Pa., il sindacato padano avanza ovunque, in Lombardia è la seconda forza politica sindacale. Certo, come fanno allora ad avere i voti questi sindacati? E’ semplice, hanno in mano l’INPS, hanno 1500 miliardi all’anno garantiti, non presentano neppure il bilancio. La sinistra dice “distruggiamo i partiti”, sì perché loro il nido del cuculo ce l’hanno con il Sindacato ed è per questo che con il maggioritario volevano distruggere i partiti. Adesso, che strano, non vogliono più il maggioritario e vogliono il proporzionale: dopo anni di guerra, di esaltazione, vogliono che noi gli cambiamo la legge elettorale all’ultimo secondo; si sono accorti di una cosa semplice: alle prossime elezioni al Nord avrebbero, con la legge elettorale attuale, zero parlamentari e chi ha zero parlamentari è morto! Non potrà mai tornare.

    Dagli e dagli, ecco i farabutti con le mani nella tagliola. Vedete quante cose sono avvenute con l’accordo tra la Lega e Berlusconi. La Lega, i lavoratori, gli artigiani, gli operai, la costola della sinistra, diceva allora D’Alema, il partito più operaio. E’ vero. E dall’altra parte, Berlusconi, la borghesia più avanzata. Se li metti assieme in un partito non ci stanno, ma se fai un’azione comune, una spinta nella stessa direzione, allora si ha il blocco dei produttori, si ha che due forze politiche, Forza Italia e la Lega, hanno il 54,6% al Nord. Chiuso, finito. In due, più gli altri.

    È finito il tempo: siete andati a governare e avete dimostrato di essere nazisti! E quello non vi verrà mai perdonato, mai! Dovrete rispondere in cabina elettorale, di aver aperto il Paese in maniera indiscriminata a immigrazioni per un progetto ideologico. Certo, noi non vogliamo un Paese chiuso, però facciamo entrare quelli che possiamo sostenere, non facendo saltare la legalità del Paese. Lì noi non siamo d’accordo. Tutto pagherete, fino all’ultimo.

    Qualcuno ha detto che dobbiamo temere: di che cosa dobbiamo temere? Basterebbe che calassero la maschera i personaggi che la sinistra può mettere a far la battaglia elettorale, basta che la gente capisca e ormai la gente è avviata a capire tante cose. Il giorno del voto sarà il giorno della fucilazione per sempre. Facciano pure le Brigate Rosse a Trieste, capirete, noi siamo spaventatissimi dalle loro Brigate Rosse.

    Devo dirvi che sono onestamente convinto che chi si beffa della morale è destinato a fallire in politica. Non c’è il minimo dubbio: io ritengo che c’è, c’è sempre stato e ci sarà sempre, un confine tra moralità e amoralità. Per noi, morale è ciò che nella tabella dei valori appartiene al naturale, quello è morale. E naturale è ad esempio il matrimonio, la procreazione, il riconoscimento e l’adozione dei figli. Quelle sono cose naturali e quindi morali. Ebbene, questo è il sistema basico della società naturale in cui crede la Lega, difendendo i popoli e la loro libertà, difendendo implicitamente anche la famiglia e la società naturale. Noi comprendiamo, tolleriamo, la diversità ma non accettiamo nessuna dittatura nemmeno la dittatura della diversità sessuale che pretende di trasformare il modello na turale in un contromodello artificiale simboleggiato, ad esempio, dal gay pride, dall’affidamento dei bambini alle famiglie omosessuali. Due uomini, lo ripeto, possono stare assieme, sono fatti loro. Ma non possono volere dalla legge quello che non gli concede la natura.

    Chi ha orecchie per intendere intenda.

    Alla sinistra in questo tempo non va bene, non solo il federalismo, la devoluzione, il superamento dello statalismo. Ma non vanno bene neppure la famiglia tradizionale, altro pilastro fondamentale, dopo la libertà, dei popoli. Famiglia tradizionale e popoli sono la stessa cosa nella tabella dei valori, dei primi, dei più importanti valori del naturale. Non gli va bene alla sinistra né la famiglia tradizionale né forse i figli tradizionali, sentendo quello che emerge.

    Alleata con i poteri forti, sogna le cose che dicevo, la follia, l’utopia, la razza unica, la taglia unica, l’utero unico e via via. In altre parole, la cancellazione dell’identità popolare, dell’identità spirituale, del Cristianesimo, così che resti solo l’identità economica, il Dio denaro, il denaro, il grande omologatore, lo strumento per cancellare le identità popolari e religiose da una parte è l’immigrazione senza controlli, e dall’altra parte è il tentativo di scardinare anche la famiglia naturale. Sono queste due le operazioni che stanno avvenendo. Sono due filiere di ragionamento che si affrontano: se appoggi, se sostieni la sinistra e i poteri forti sostieni la famiglia omosessuale, che come è noto non può fare figli, e quindi c’è bisogno dell’immigrazione e quindi c’è lo scardinamento delle identità religiose, spirituali e popolari. Dall’altra parte, l’altra filiera di ragionamento che sosteniamo noi, che sostiene la destra liberale, che sostiene la Lega, che sostiene la Casa delle Libertà, mi pare che ci sia la famiglia naturale, i figli e vedrete che appoggi potenti verranno dati alla famiglia e al sostegno della fecondità, dopo che si è visto un tasso di fertilità scendere a livello di 1,2 contro i 2,1 che dovrebbero essere necessari per avere un equilibrio nella nostra società. Sono segnali. Io devo dire che dopo la grande distruzione ci sono segnali di ripresa, di ricostruzione; sono piccoli segnali però a Milano iniziano a rinascere i bambini. Però la Lega ha investito decisamente sulla famiglia tradizionale e sulla procreazione: vedremo nel breve tempo rifiorire la famiglia. La voglia di rinascita che sta passando nella testa, nei cuori della nostra gente. Vedete bene, ripeto, noi siamo dalla parte della famiglia, a sostegno dei figli: se dobbiamo dare dei soldi non li diamo alla famiglia omosessuale, li diamo alla famiglia eterosessuale, mi pare ovvio, li diamo a sostenere i figli, li diamo a sostenere quella filiera di ragionamento: popoli e democrazia. Non l’altra filiera che è la filiera dell’oscurità e dell’oppressione, della dittatura, del nazismo rosso e dei poteri forti. Per questo io sostengo, visto che sono così forti i problemi in discussione, sostengo che il prossimo presidente del Consiglio deve chiarire la sua posizione nei confronti della famiglia tradizionale, sostenendo una famiglia o l’altra famiglia, dica la sua posizione, perché qui non ci può più fidare di tante cose. Certo, quando dico queste cose mi riferisco al ciclo naturale della vita, quando dico figli certi e famiglia certa, è il ciclo naturale della vita. Cosa c’entrano i figli di uno dei possibili candidati Presidente della sinistra, Rutelli, sinceramente non so eppure se abbia o non abbia figli. La Repubblica, un giornale che andrebbe querelato , chiedere un po’ di miliardi a favore degli istituti di adozione, perché , nella sua totale ignoranza ha sbagliato a capire, io sono quello che ha presentato il disegno di legge a favore dell’adozione. Noi siamo a favore dell’adozione, quella naturale logicamente.

    Io ritengo che uno debba dire chi è e che cosa vuole: oppure mandiamo uno senza sapere cosa è e chi è e il giorno dopo ci troviamo le città invase di pistoloni di plastica! Ma stiamo scherzando? Ma dove pensano di essere? Sporcaccioni!!

    Come del resto sottolinea la Costituzione italiana all’art. 29: la famiglia è considerata una società naturale. Quindi è contro la costituzione non la devoluzione, ma chi è contro la famiglia naturale e chi agisce per danneggiare la famiglia naturale. E le adozioni sono naturali, appunto, se vanno alla famiglia naturale. La Lega è assolutamente d’accordo con le adozioni. Mi pare che ci sia una commissione adesso a favore delle adozioni che pesca, passo passo, parola per parola, il disegno di legge che io feci presentare in Parlamento anni fa. Io, non altri. Gli altri pensavano ad altre adozioni. La Lega pensava alle adozioni naturali.

    Ecco allora la strumentalizzazione della sinistra. Ma di cosa hanno paura? Che cosa nascondono? Devo arguire che c’è qualcosa da nascondere se ci sono reazioni scomposte e falsificanti la verità.

    La Lega è quindi assolutamente d’accordo con le adozioni naturali e siamo però contrari alle adozioni artificiali. E diciamo dietro alle polemiche della sinistra che assieme ai mondialisti nella loro utopia eugenetica e razzista della razza unica, dello Stato unico, la verità vera è che dobbiamo sottolineare per tutta la Lega che c’è la verità semmai della persecuzione della sinistra, qualcuno dovrà rispondere della persecuzione! 400 processi fatti a me! Noi non li abbiamo dimenticati, cosa pensate? Paese democratico, sinistra democratica! Nazisti! Nazisti rossi! Voi, siete dietro ai magistrati. Voi!

    Tutto ha un fine. Tutto alla fine finisce. E prima o dopo il sole sorge, anche dopo la notte più eterna, più lunga. Non esiste l’oscurità eterna.

    Mi pare che gli aneliti di libertà dei popoli non li hanno spenti. Siamo qui ancora! Da qui vedo le bandiere fino là in fondo. Questa è la risposta migliore. Avete fatto bene a venire in tanti, un segnale forte, un monito di cosa è costituzionale e popolare! Al Presidente del Consiglio! Ci spieghi piuttosto, fratelli, come mai sia ancora in carcere uno dei patrioti veneti del campanile! Ce lo spieghi!! Democratico! Risponda!

    Manca la tolleranza. Nei tolleranti di professione manca la tolleranza, il buonsenso persino.

    Per questo io sostengo che il prossimo Presidente del Consiglio deve chiarire la sua posizione nei confronti della famiglia tradizionale. È un punto fondamentale e non mi interessano le polemiche dei giornali. Sono peggio le polemiche, perché attirano l’attenzione della gente. Ma cosa è che nascondono? Allora com’ è la faccenda? Ecco allora, siamo in un momento in cui la sinistra strumentalizza le mie dichiarazioni in merito alle caratteristiche che deve avere il Presidente del Consiglio, al quale oggi ripeto: deve dare garanzie. Dopo quello che abbiamo visto negli ultimi mesi noi non ci fidiamo più. Il popolo dopo soprattutto che noi andremo in piazza a raccogliere le firme contro l’affidamento dei bambini alle coppie omosessuali, il popolo chiederà, li guarderà in faccia, li misurerà bene, chi sono per capire quello che può avvenire.

    La famiglia, certo. È la cellula base della società e quindi è in atto, a mio parere, la vera e propria recrudescenza della guerra che la sinistra fece sempre alla famiglia tradizionale, ritenendo che la famiglia tradizionale era in qualche modo causa della disattenzione verso i problemi della società. Fu sempre così la sinistra, nel ’68 e in altri momenti. La famosa rivoluzione sessuale di allora che è quella della pornografia, lanciata dal giro di Bettino Craxi.

    Chissà magari dovrebbe rispondere il piccoletto, magari sa quando lanciarono qualche casa editrice nella pornografia, chissà. Bisognerebbe chiederglielo. Se è vero che era braccio destro di Bettino Craxi, ci risponda lui. Oggi siamo arrivati al punto che le lobbies mondialiste hanno fatto quello che hanno fatto, appoggiate dalla sinistra e la risposta ci deve essere. Il gay pride romano, amici, deve suonare come un campanello d’allarme per quello che potrebbe diventare l’Italia in mani poco sensibili ai bisogni dei bambini, della famiglia. Vi porto un esempio mio: una sera alle 21.00 entro a casa e sulla RAI c’è uno che geme e soffia ed io mi arrabbiai perché c’erano i miei figli di nove e undici anni ed io vi dico, presi il telefono cercando il Presidente della RAI. Era il caso di fargli sapere che noi non siamo d’accordo, che nelle famiglie vadano tranquillamente ad avvelenare i bambini con queste porcate. Posso capire che le veda Amato queste porcate, ma i bambini no, eh! Giù le mani, sporcaccioni!! Giù le mani dai bambini!

    Un conto, lo ripeto, è la tolleranza, un conto è volere un mondo rovesciato, capovolto. Noi lì non ci stiamo. Dovrebbero fare i conti con i popoli tra cui, appunto, la Lega.

    Questi sono i due veri, principali motivi fondamentali. Stiamo preparando leggi anche sul caso della famiglia, leggi forti, leggi che rilancino la cellula base della società. Dovremo lavorare anche dal punto di vista culturale, quello che vi spiegarono gli psicoterapeuti della sinistra che per un bambino era lo stesso avere una famiglia con un genitore o con due genitori, una famiglia completa. Falso! Perché miravano alla distruzione dell’Occidente. È come se il comunismo comprendendo che l’Occidente non poteva diventare comunista, nato dal Cristianesimo è il capitalismo, è il liberismo, mai avrebbe potuto diventare comunista, applicarono la regola del Muoia Sansone e tutti i filistei. Colpirono là, la cellula base della famiglia, al fine di disgregarla, ed è quello che vediamo oggi. L’attacco alla famiglia è l’ultimo atto di disgregazione alla cellula base della società. Questo è il senso del momento che viviamo. Tutte queste cose finiranno in cabina elettorale, nella punta della matita che deve dare il voto. E quello sarà il giorno in cui, Brigate Rosse sì, Brigate Rosse no, marciare! Chi è contro il popolo è contro la democrazia.

    Marciare, via! A lavorare, lazzaroni! Furfanti e anche ladri. Craxisti!

    Si può finire, quindi, dicendo così: che la libertà è finalmente in cammino. Sentite, c’è il vento.

    È la libertà che ha iniziato ad alzare le ali, comincia a camminare. Si è deciso di superare lo statalismo e da parte del nazismo rosso e dei poteri forti c’è il tentativo disperato di fermarci.

    Questo è il dato che emerge. Ma la libertà è finalmente in cammino, al passo della devoluzione; è inutile nasconderselo, fratelli, che i nemici sono molti. Sono nemici occulti, se fossero trasparenti i nemici non ce la farebbero, il popolo vincerebbe subito, avrebbe già vinto. Ma sono occulti, sono nelle logge, sono in accordo con i fratelli di loggia, sono là e da là viene avanti il porcile a cui ha aderito questa sinistra. Il nuovo nazismo, il nazismo dei nemici sporchi, il nuovo nazismo che dai palazzi del potere vuole imporsi e per farlo deve distruggere i popoli e le identità religiose. Il nuovo Dio, il Dio irrazionale, il Dio razzista, il Dio danaro, sono caduti, la ragione ideologica dopo 400 anni è caduta sull’accusa che faceva ai quei tempi alla fede, come valore unico della guida degli uomini. Diceva, noi siamo il razionale e tu fede sei l’irrazionale.

    Ebbene, oggi si potrebbe voltare contro questi signori l’accusa di irrazionale. Il Dio danaro con il loro altare, con il tabernacolo nell’Euro, con il primato dello strutturale economico che cessa nel baillame, la corsa dopo 350 anni. Sembrano avere grande forza. Pensate la storia non la fermò neppure la Chiesa quando per paura che cessasse il principio unico della fede, usò persino il tribunale dell’Inquisizione. Nessuno può fermare il fiume della storia. Nessuno, neppure questa miscela velenosa di nazismo e di poteri forti, di nazismo rosso e di poteri forti.

    Ecco, allora, l’irrazionale del Dio nazista della sinistra. La libertà quindi è finalmente in cammino e tra breve, piano piano, comincerà a trotterellare. Prima o dopo viene il giorno delle elezioni: il Presidente della Repubblica è una brava persona, però dovrà capire e capirà sicuramente che per cinque, sei, sette anni sarà il Presidente della Repubblica con noi al Governo ed è inutile forzare quello che non è forzabile. Questi sono là ora a riempirsi le tasche!

    Questo sono là a fare, a darsi le privatizzazioni, a fare tutto quello che stanno facendo.

    Mandarli a casa il più presto possibile e andare al voto e fare in modo che il piccolo trotto della libertà diventi un trotto più deciso con la vittoria dei popoli, con uno Stato non più giacobino e centralista nelle mani dei pochi illuminati, ma un tricolore magari, lo vedo là, oggi è più bello degli altri anni, perché oggi comincia a significare anche un po’ di libertà per i suoi popoli. Questo è il messaggio che oggi, da Venezia, dalla parte di tutto ciò che è naturale, contro l’artificiale e il corrotto, per la libertà dei nostri popoli e la libertà della fratellanza di tutti i popoli.

    Viva la Padania!
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  10. #10
    Totila
    Ospite

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    Che bel club di spiritosoni laico-progressisti radicali...

 

 
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