. Un po' di politica estera americana
UN OBIETTIVO E DUE LINEE D'AZIONE. Come visto la logica della colonizzazione Puritana fu la conquista del Mercato dell'Oriente. Questa spinta non è mai cessata. Essa si portava dietro un'altra esigenza: il mantenimento della Balance of Power in Europa. Era la grande politica geostrategica inglese, adottata sin dal Cinquecento, quando la Gran Bretagna iniziò la lotta per la supremazia commerciale nel mondo contro le potenze europee continentali: Spagna, Portogallo, Francia, Olanda e più tardi Germania e anche Italia. Il senso dell'Equilibrio di Potenza è di evitare l'unione europea continentale, che porterebbe alla nascita di una entità che dominerebbe facilmente i traffici mondiali; quindi l'Europa va mantenuta frazionata in più Stati, possibilmente in lotta tra di loro, cosa che anche impedisce ai medesimi di dedicarsi con troppa efficacia alle penetrazioni militari-commerciali. Appena nati gli Stati Uniti quella fu pure la loro politica geostrategica, con la differenza che essi nell'equazione inserivano anche la Gran Bretagna. Il concetto fu sintetizzato da George Washington nella famosa frase "I guai dell'Europa sono i vantaggi degli Stati Uniti".
Mercato dell'Oriente--->Cina http://www.politicaonline.net/forum/...75#post2134575
e Balance of Power in Europa dunque.
Verso la metà dell'Ottocento gli americani capirono qual'era il vero ostacolo per entrambi: la Russia. Partecipava all'equilibrio europeo, sembrando anzi essere l'unico Stato in grado di romperlo a proprio favore, e proteggeva la Cina, impedendo così di prendere il Mercato dell'Oriente. Ecco dunque il grande obiettivo geostrategico americano:
demolire la Russia.
Ma cosa c'è dietro l'eventuale raggiungimento di tale obiettivo? Il dominio del mondo, da usarsi a scopi di sfruttamento sia economico che umano. Ecco il fine cui tendono gli Stati Uniti .