User Tag List

Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 18

Discussione: Misteri Liguri

  1. #1
    Knifnil fior di Zucca*
    Data Registrazione
    29 Feb 2004
    Località
    Venezia
    Messaggi
    7,254
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Misteri Liguri

    La storia e i personaggi
    Sede della Pieve

    Il castellaro posto sul monte Vigo fa risalire l’origine di Framura alle popolazioni liguri antiche, così come i vari insediamenti sparsi tradizionalmente sul territorio. La prima fonte scritta risale al 1128, quando si ricordano le relazioni mercantili degli abitanti di Costa (una delle frazioni) con Genova. Posta sotto il dominio dei signori Da Passano, nel 1285 passò definitivamente sotto la Repubblica di Genova. Quando venne istituita sede di podesteria, con il centro nel villaggio di Costa, venne unita a quella di Moneglia nel 1680 e sotto la tutela del capitanato di Levanto.

    Con la dominazione napoleonica la giurisdizione fu smembrata, Castagnola passò nel cantone di Deiva, il resto del territorio nell’area del cantone di Montaretto di Bonassola. Framura fu sede pievana con l’edificio dedicato a San Martino; all’origine era tra la potestà ecclesiastica della diocesi di Luni, venne poi sottomessa a Genova nel 1143, mentre le cappelle di Mezzema e Passano, ubicate nel piviere, passarono al Comitato Genovese nel 1153. Si trovò così ad essere l’ultima pieve ad oriente dell’arcidiocesi di Genova, confinante con quella di Luni.

    Tre mariti per una vedova

    Un’opera di Bernardo Strozzi, detto il Cappuccino, la Madonna del Rosario con i santi Domenico e Carlo Borromeo attorniata dai quindici Misteri, è ancora oggi conservata nella parrocchiale di San Martino. Quest’opera, con molta probabilità, non gli venne commissionata dal pievano ma dalla famiglia Zino che aveva il giuspatronato della cappella della Vergine, oggi dedicata alla Madonna di Lourdes. Una sorella del Cappuccino, Ginetta, viveva a Framura, avendo sposato attorno al 1615, già vedova, Onofrio Zino che non godeva di ottima reputazione: sarà ucciso nel 1631.
    La presenza di Bernardo Strozzi a Framura è documentata in vari atti notarili. Il Cappuccino investì il ricavato di parte del suo lavoro in terreni, acquistandoli dai Da Passano, dai Grancelli, dai Lagomarsino e dalla stessa famiglia Zino. Il prete - pittore è quindi ricco, compera e affitta terreni, spesso amministrati dal cognato. Alla morte di Onofrio Zino la moglie si risposa con Giuseppe Callo, un collaboratore dello Strozzi, del quale conosciamo una tela eseguita per la chiesa di Valletti: Maria col Bambino, San Vincenzo Ferretti, San Giuseppe. L’impostazione del quadro della Madonna del Rosario è tipicamente cinquecentesca.

    I Misteri del Rosario circondano una dolcissima Madonna dal viso di giovinetta che tiene sulle gambe il figlio che nasconde un piedino tra le pieghe della veste della Vergine, mentre San Carlo, reggendo un ricco pastorale, guarda i fedeli in preghiera, forse i committenti dell’opera, gli Zino, appunto proprietari della cappella. Il dipinto, a metà Ottocento, venne ridotto per essere adattato all’altare di un’altra cappella. Pochi anni fa è stato ritrovato il bozzetto dal quale si e vince quanto il dipinto di Bernardo Strozzi sia stato sacrificato.


  2. #2
    Knifnil fior di Zucca*
    Data Registrazione
    29 Feb 2004
    Località
    Venezia
    Messaggi
    7,254
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    STREGHE A TRIORA

    La storia ci racconta di pregiudizi e superstizioni che attraversano i secoli a braccetto con l'arbitrio e la giustizia sommaria. Le streghe ne fecero le spese per quattrocento anni, usate dal potere per colpevolizzare il dissenso ed incanalare nel rito collettivo del rogo purificatore lo sfogo liberatorio della paura: una fuga dal razionale associata al fanatismo religioso.
    La tortura era prassi normale all'epoca, così che non stupisce di leggere in un documento del 1492 dell'Archivio di Stato di Genova i tremendi tormenti a cui andavano incontro le infelici: "la colpevole sia scoata (trascinata) per terra, aut sia marchiata cum ferro ardente in lo volto, aut tagliato lo naso o una delle orecchie, o cavato un ohio a judicio et arbitrio del Podestà.." E si poteva variare con diversi altri supplizi. Nella realtà le "bàggiure", così vengono chiamate le streghe, a Triora (paesino dell'entroterra ligure) spesso erano sventurate affette da patologia del sistema nervoso, che per il loro comportamento strano suscitavano sospetto e timore.
    Si è anche ipotizzata la presenza della segala cornuta nella farina usata per il pane: l'acido lisergico presente nell'impasto avrebbe ingenerato anomalie psicopatologiche; come pure sarebbero stati usati unguenti e pozioni a base di vegetali allucinogeni. In qualche caso, più semplicemente, un comportamento libero fu scambiato per indemoniamento., legandolo fantasiosamente a convegni lascivi (il sabba). Quindi la strega come prodotto dell'invidia, dell'ignoranza, dell'ossessione delle epidemie, delle carestie, degli eventi negativi in genere. In quest'ottica si può guardare ai fatti che portarono al processo per stregoneria di Triora.
    Il benessere compromesso da una lunga carestia doveva avere una spiegazione e tosto fu trovata: responsabili dei guai erano le streghe con la loro arte diabolica! In quel fine estate 1587 arrivarono svariate denunce anonime al parlamento cittadino. Una trentina di donne di Triora, furono incarcerate e torturate.

    (...)

  3. #3
    Knifnil fior di Zucca*
    Data Registrazione
    29 Feb 2004
    Località
    Venezia
    Messaggi
    7,254
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    (...)

    I Vicari del vescovo d'Albenga e dell'Inquisitore di Genova, chiamati ad occuparsi del caso, individuarono inizialmente le "colpevoli" in tredici donne, quattro fanciulle ed un ragazzino e furono così zelanti nella ricerca della verità attraverso i tormenti che una sessantenne, Isotta STELLA, morì per le vessazioni subite ed un'altra poveretta si lanciò dalla finestra nel tentativo di trovare scampo. Ma la delazione aveva finito con il coinvolgere alcune matrone del "casato importante": questo suscitò la reazione sdegnata delle famiglie titolate, che si rivolsero al governo genovese affinché facesse cessare le tribolazioni di donne innocenti. Ottenuta assicurazione che all'aristocrazia sarebbero stati evitati altri guai, le lamentele si acquietarono. Tutto riprecipitò con l'arrivo di un commissario straordinario, Giulio SCRIBANI, mandato da Genova in sostituzione dei vicari ecclesiastici. Costui, operando con cieco fanatismo, iniziò la caccia ad altre streghe, senza tardare a trovarle: Franchetta BORELLI di una eccellente famiglia triorese sarà l'unica a non confessare, mentre Caterina CAPPONI, le sorelle Bianchina, Battistina e Antonina VIVALDI-SCARELLA, ammetteranno efferatezze di ogni sorta. Molte morirono in carcere per malattia, stenti e denutrizione, alcune furono condannate alla pena capitale, le altre, forse, riacquistarono la libertà: tutte furono vittime dell'ignoranza e della malafede. Come è ben noto: "in fondo ad un mare di bugie si nasconde sempre un fondo di verità"ecco che queste donne avevano, naturalmente, doti "speciali", erano guaritrici, sensitive, veggenti, consultavano gli astri e si riunivano per rafforzare (con lo scambio di notizie) le loro notevoli capacità. Solo poche, tra loro, usavano la magia e le erbe a scopo malefico, talune, si narra, che entrassero in casa di donne, "invidiate", che avevano appena partorito portando doni che, pare avessero il potere di creare al neonato, problemi di salute o addirittura malformazioni, (la cosiddetta "fattura"). Ma da questo ad attribuire loro il potere di scatenare la carestia ce ne passa. Ancora oggi ci sono donne (per lo più anziane) che conoscono il segreto per guarire particolari malattie, quelle che la scienza liquida come inguaribili o croniche, usando pozioni e alle volte recitando strane frasi o litanie, servendosi di oggetti d'oro (la vera per esempio) oppure di oggetti sacri (il crocifisso), in questo caso chiedono a Dio di allontanare il male da quel corpo sofferente. A Triora, l'argomento "bàggiure" è tuttora un tabù, una cosa che mette molta paura, lo spavento è tanto che viene automatico pensare che quella gente ne sappia molto di più...

  4. #4
    Knifnil fior di Zucca*
    Data Registrazione
    29 Feb 2004
    Località
    Venezia
    Messaggi
    7,254
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    La giara magica

    In un giardino alla Ferraira, lungo la strada per Stellanello, si trova un'antichissima giara appartenente alla famiglia Alemanno, custode di un segreto mai svelato: era sempre e inspiegabilmente colma.
    Narra la leggenda che una notte di dicembre bussò alla porta della famiglia Alemanno un povero viandante, chiedendo un pò d'olio. La giara era ormai vuota, ma la padrona di casa, mossa a compassione, raschiò sul fondo quel poco di olio rimasto e lo diede al poveretto. Quando il viandante se ne andò la donna si accorse che la giara era miracolosamente colma.

  5. #5
    Knifnil fior di Zucca*
    Data Registrazione
    29 Feb 2004
    Località
    Venezia
    Messaggi
    7,254
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Toirano

    La Grotta della Basura conserva impronte dell'Uomo di Neanderthal, inoltre sono frequenti fenomeni calcarei (come stalattiti e stalagmiti) e cavità scavate nella roccia (come "Sala Morelli", "Corridoio delle Torce", "Laghetto", "Cattedrale" e "Cimitero degli orsi").
    Alla Grotta della Basura si accede attraverso due ingressi lungo il versante occidentale del Vallone del Vero a quota 194 m s.l.m.
    Questa è stata solo in parte esplorata e offre abbondanti e suggestive manifestazioni naturali quali stalattiti, stalagmiti e piccoli laghi.
    E' importante per aver restituito ossa e impronte di Orso Spaeleus, ma anche testimonianze del passaggio dell'uomo come carboni di legna, resti di torce e ocra, impronte di mani e piedi sulle pareti ricoperte di argilla della cosiddetta "Sala dei Misteri". Queste sono state datate con il metodo dell'Uranio-Torio a circa 14.300 anni da oggi.
    Un'ipotesi per le impronte è che si tratti di manifestazioni legate alla religione paleolitica. Sono state cioè interpretate come indizi di riti di iniziazione. Un dato interessante è infatti che molte impronte sono di bambini. Il perché si recassero nelle zone più buie e addentrate della grotta è sicuramente legato a qualche credenza o rituale.

  6. #6
    Knifnil fior di Zucca*
    Data Registrazione
    29 Feb 2004
    Località
    Venezia
    Messaggi
    7,254
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    La Cabotina

    La Cabotina è un vecchio casolare che sorge a Triora (via dietro la colla); la leggenda vuole che questo tetro edificio fosse abitato, durante il XVI secolo, dalle Baggiure, termine dialettale che significa "streghe". Il folklore e soprattutto i documenti storici di Triora testimoniano quanto siano reali queste vicende, non tanto per la presunta stregoneria delle Baggiure, vittime dell'ignoranza medioevale, ma più che altro per i processi e le drammatiche condanne che ne sono seguite.
    Secondo la leggenda, queste "streghe" erano in possesso di malvagi poteri che permettevano loro di inaridire il latte delle mucche e delle donne, potevano provocare tempeste e carestie, erano in grado di avvelenare con oscure pozioni magiche chiunque osasse contrastarle e infine, potevano evocare il Diavolo e ogni sorta di maleficio.
    Durante gli anni che vanno dal 1587 al 1589 trenta "streghe" furono processate e condannate a morte dall'Inquisizione; queste donne avevano causato, secondo i verbali dell'epoca, una terribile carestia che colpì Triora.
    Alcune di queste morirono in prigione per via delle terribili torture che dovettero subire, mentre le altre finirono bruciate vive.
    Le inferriate delle case di Via San Dalmazzo dimostrano ancora concretamente ciò che accadde in passato, poichè in queste abitazioni furono imprigionate e torturate le Baggiure. Per saperne di più su queste vicende è possibile visitare il Museo Regionale Etnografico e della Stregoneria di Triora.

  7. #7
    Knifnil fior di Zucca*
    Data Registrazione
    29 Feb 2004
    Località
    Venezia
    Messaggi
    7,254
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    La Piazza della Colleggiata

    La Collegiata sorta su di un "Fanum" pagano, è ricca di opere d'arte fra cui un quadro di scuola senese (il Battesimo di Cristo) datato e firmato da Taddeo di Bartolo nel 1397.
    I fantasmi di delle donne sfortunate processate nel 1587 sembra si aggirino ancora, la notte, per la Piazza della Colleggiata che di loro aveva colto i gemiti, la rabbia, le implorazioni, ed aveva assistito ai processi ed alle condanne.

  8. #8
    Sognatrice
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Piacenza
    Messaggi
    11,136
     Likes dati
    192
     Like avuti
    777
    Mentioned
    20 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by Hieronimus
    Tutto riprecipitò con l'arrivo di un commissario straordinario, Giulio SCRIBANI, mandato da Genova in sostituzione dei vicari ecclesiastici. Costui, operando con cieco fanatismo, iniziò la caccia ad altre streghe, senza tardare a trovarle: Franchetta BORELLI di una eccellente famiglia triorese sarà l'unica a non confessare...
    Franchetta Borelli è diventata un po’ l’emblema della tragica caccia alle streghe. Nel Museo Etnografico e della Stregoneria di Triora si può leggere la documentazione del suo supplizio…

    ”… Vista la sua ostinazione a negare ogni colpa, il giudice ordinò che fosse posta, vestita unicamente di un mantello di tela bianca, sul cavalletto, non prima di averle fatto tagliare i capelli e radere i peli. L'accusata si lamentava in continuazione, invocando il Signore, Cristo e l'angelo del cielo... Dopo cinque ora di tortura non si lamentò più... Solo dopo tredici ore le venne data un po' d'acqua e più tardi le fecero bere alcune uova fresche. Improvvisamente si calmò, mettendosi a parlare col commissario Scribani ed i suoi assistenti... Finalmente, dopo ventun ore di supplizio, le venne data da mangiare della minestra di pane tritato, terminata la quale restò nuovamente silenziosa per altre due ore. Fu allora che, rivolta a se stessa, disse: "Franchetta, di stare sul cavalletto due o tre ore in più cosa vi importa?". Il giudice, resosi conto che la tortura applicatale si era rivelata inutile, la fece slegare e ricondurre in prigione. Passò qualche giorno e Franchetta, dopo essere stata esorcizzata da un sacerdote, fu nuovamente torturata ma nulla confessò. Si presume che sia infine stata liberata perchè questa donna, assurta a simbolo di quella tremenda caccia, cessava di vivere alcuni anni dopo, il 2 gennaio 1595, cristianamente sepolta…"

  9. #9
    Knifnil fior di Zucca*
    Data Registrazione
    29 Feb 2004
    Località
    Venezia
    Messaggi
    7,254
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Quella che segue è la prefazione al volume di Diego Barzaghi, Le streghe di Triora, Armando Siciliano Editore, Messina 2002.

    Triora è un minuscolo paesino dell'entroterra ligure che nel corso del Cinquecento conobbe un episodio abbastanza cruento di caccia alle streghe. Il fatto è che Triora, coi suoi stretti vicoli medievali che si inerpicano sul monte, è ancor oggi un luogo inquietante... e certamente ha inquietato Diego Barzaghi, un cultore dell'occulto.


    E così, Satana ha vinto, alla fine. Niente più ostacola la sua libera circolazione su questo pianeta, nessuna santa inquisizione perseguita più chi se ne dichiara seguace; si può andare ad un sabba, come a un rave party, (se si ha il contatto "giusto") senza rischiare l’orrore del cavalletto e del rogo: al massimo, qualche fastidio con la giustizia per detenzione di stupefacenti e violenza carnale (ma allora forse il contatto non era quello "giusto"). Chiunque può comprare, in libera vendita, libri che parlano di Satana e che descrivono i complicati cerchi e triangoli da tracciare per invitarlo a cena: libri che per secoli si sono trasmessi clandestinamente, faticosamente copiati a mano, scritti in un linguaggio volutamente oscuro e indecifrabile. Di più: l’Innominabile, con la sua congrega di maghi, streghe e stregoni, spiriti immondi e mostri deformi, è richiestissimo sul palcoscenico del divertimento, ha vinto più volte il premio Oscar, e dovunque sorgono circoli di giovanissimi fans che cercano di imitarne le gesta, arrivando talora a spargere sangue per mostrarsi degni del loro idolo.

    (...)

  10. #10
    Knifnil fior di Zucca*
    Data Registrazione
    29 Feb 2004
    Località
    Venezia
    Messaggi
    7,254
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Satana ha vinto, ma per quella ironia della storia per cui gli effetti finali non sono mai esattamente quelli desiderati, ha anche perso. Infatti il libero mercato ne ha reso possibile la circolazione, sì, ma a patto che accettasse di competere non solo col suo vecchio avversario - le chiese cristiane - ma anche col buddismo, con la scientologia, con lo sciamanesimo nordamericano o (a scelta) orientale, col calendario maya, con la riscoperta degli angeli, e con gli altri mille competitori che al supermercato delle idee si disputano l’anima del consumatore. Ognuno paga la sua ghinea, come dicono gli inglesi, e porta a casa un’opinione nuova per il week end.

    Chi l’avrebbe detto che questo sarebbe stato il risultato, pensando allo zelo, alle fatiche, alla devozione cieca di generazioni di uomini di chiesa che per quasi un millennio hanno contrastato la stregoneria? Pensando alle acrobazie intellettuali, ai torcimenti del pensiero che sono serviti per individuare e catalogare i "segni" che Satana imprimeva sul corpo dei suoi seguaci, per escogitare domande sempre più astute da porre agli indagati e farli cadere in contraddizione? Pensando alla sistematicità aristotelica con cui gli inquisitori esplorarono ciò che ogni singolo spirito maligno poteva o non poteva fare, divenendo esperti occultisti come e più dei loro inquisiti, vivendo quella contraddizione di coscienza per cui il giudice deve conoscere a fondo il crimine che giudica, e purtuttavia tenersene lontano…

    (...)

 

 
Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Liguri doc
    Di Bèrghem nel forum Padania!
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 11-03-11, 21:22
  2. I Liguri
    Di Mjollnir nel forum Paganesimo e Politeismo
    Risposte: 8
    Ultimo Messaggio: 31-05-06, 17:16
  3. I Liguri
    Di nhmem nel forum Storia
    Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 17-01-05, 23:31
  4. Da Liguria: Misteri Liguri...
    Di Hieronimus nel forum Esoterismo e Tradizione
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 31-10-04, 12:10

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito