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  1. #11
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    Infatti. L'Islam non è altro che una delle tante "creature" giudaiche "inventate" dagli eletti per dividere i gentili e abbattere il Cristianesimo. E' un loro "Golam", esattamente come il comunismo, il liberismo, il giacobinismo, la massoneria e il satanismo.
    Non possiamo pero' negare che spesso questi "Frankestein" finiscano per ribellarsi (chi piu', chi meno) ai loro creatori. Un caso lampante fu lo Stalinismo, che fece piazza pulita dei giudei che avevano fatto la rivoluzione d'ottobre e di quasi tutti i giudei di russia che con la rivoluzione pensavano di essersi impadroniti definitivamente del potere in Russia.
    Stesso discorso con l'Islam: una parte di esso effettivamente combatte il giudaismo.
    Ben altro discorso x la massoneria e i liberisti: questi continuano a servire il padrone eletto con la stessa devozione e continueranno a farlo....
    <p><center>Europa Dei Popoli!
    http://www.slowplayers.org/SBSP/images/Animated_Scots_Flag.gif<p><center>

  2. #12
    Non sono d'esempio in nulla
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    «Il famoso impostore Maometto nacque in seno a povera famiglia di padre pagano e di madre ebrea nella Mecca, città dell’Arabia. Vagando in cerca di fortuna, fu fatto agente di una vedova mercantessa ebrea di Damasco, che presto lo sposò. Siccome pativa epilessia, egli seppe servirsi di questa sua infermità a provare la religione da sé inventata, affermando quelle frequenti cadute essere altrettanti rapimenti, in cui esso teneva colloqui con l’Arcangelo Gabriele.

    La religione che esso predicava è un miscuglio di paganesimo, di giudaismo e di cristianesimo. Ammette un solo Dio, non riconosce Gesù Cristo come Dio, ma soltanto come suo profeta. (...) Dettò la sua credenza in lingua araba, compilando un libro, cui diede nome di Corano, ossia di libro per eccellenza; nel quale si vanta di aver operato un miracolo, per altro molto ridicolo. Narra cioè, che essendo caduto un pezzo di luna in una sua manica, egli seppe per bene racconciarla; ecco perché i maomettani presero per insegna la mezzaluna.

    Conosciuto per uomo perturbatore, i suoi concittadini volevano ucciderlo. Ma l’accorto Maometto pigliò la fuga, e ripiegò a Medina con parecchi avventurieri, che l’aiutarono ad impadronirsi di quella città. Questa fuga di Maometto appellasi Egira, che vuol dire persecuzione; e da essa appunto cominciò l’Era Musulmana, corrispondente all’anno di Gesù Cristo 622. Il suo Corano è pieno di contraddizioni, assurdità e ripetizioni. Non sapendo scrivere, Maometto fu aiutato da un ebreo a da un monaco apostata persiano, di nome Sergio. Il Maomettismo ebbe presto molti seguaci, ed in breve il suo autore divenuto capo di formidabili masnadieri, potè con le parole, e assai più con le armi, dilatarlo quasi per tutto l’Oriente».

    SAN GIOVANNI BOSCO COSÌ STIGMATIZZAVA LA FIGURA DI MAOMETTO E LA SUA FALSA RELIGIONE ISLAMICA !

    IL CORANO NEGA LA TRINITÀ E L’INCARNAZIONE !

    Sura V, 77 (La tavola)

    «Infedele è colui che dice: Allàh è il terzo della Trinità: non vi è che un solo Allàh, e questo Allàh è unico; se essi non ritrarranno ciò che affermano, un doloroso castigo attenderà gli infedeli».

    Sura IV, 169 (Le femmine)

    «O voi che riceveste le Scritture! Non varcate i limiti della fede; non dite di Allàh che la verità. Gesù è il figlio di Maria, l’inviato dell’Altissimo ed il suo Verbo. Egli l’ha fatto scendere in Maria. Esso è il suo soffio. Credete in Allàh e nei suoi apostoli; non dite esservi una Trinità; egli è uno. Questa credenza vi riuscirà più utile. Lungi che egli abbia un figlio, ma governa da solo il cielo e la terra, e basta a sé stesso».

    Sura V, 76 (La tavola)

    «Quelli che dicono che il Messia, figlio di Maria, è Dio, pronunciano una bestemmia. Non ha egli stesso detto: «Figli d’Israele, adorate Allàh, mio e vostro Signore»? Chiunque associa altri dei ad Allàh non entrerà nel giardino delle delizie, e la sua dimora sarà nel fuoco...».

    Sura V, 116 (La tavola)

    «Allàh chiese a Gesù, figlio di Maria, se avesse comandato agli uomini di adorare lui e sua madre come dèi; «Signore, rispose, avrei loro ordinato un sacrilegio? Se ne fossi colpevole, non lo saresti tu pure? Tu conosci ciò che è nel mio cuore, ed io ignoro ciò che vela la tua maestà suprema. La conoscenza dei misteri non spetta che all’Altissimo».

    Sura XXXIX, 6 (Le schiere)

    «Se Allàh avesse voluto avere un figlio, lo avrebbe scelto tra gli esseri che ha voluto creare. Ma che questa bestemmia sia lontana dalla sua gloria! Egli è unico e potente».

    Sura XIX, 92-93 (Maria)

    «Essi (gli infedeli; N.d.R.) dicono che Allàh ha un figlio, e proferiscono così una bestemmia. Poco manca che i cieli non si schiantino a queste parole, che la terra non si spacchi e che le montagne spezzate non crollino»! «Essi attribuiscono un figlio al misericordioso, e non potrebbe averne».

    Sura IX, 30 (La conversione)

    «I giudei dicono che Ozai è figlio di Dio; i cristiani dicono lo stesso del Messia. Parlano come gli infedeli che li precedettero; il cielo punirà le loro bestemmie. Chiamano signori i loro pontefici, i loro monaci ed il Messia, figlio di Maria, ed è loro imposto di servire un solo Dio; non ce n’è un altro. Anatema a quelli che si associano al suo culto»!


    Mons. Karol Wojtyla vestito da Sommo Pontefice bacia il mefitico Corano:



    Egli non può essere Papa:

    http://www.politicaonline.net/forum/...php?forumid=38

    Daniele

  3. #13
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    Città di Logroño.

    Capoluogo della fertile regione de La Rioja, Logroño è ubicata sulle sponde del fiume Ebro, attraversato dal famoso ponte di pietra fatto costruire appositamente per i pellegrini. Città ricca di storia, nel suo nucleo antico, tra la Rua Vieja e Rua Mayor, conserva la chiesa gotica di Santa Maria la Redonda del XV secolo con le imponenti torri gemelle del XVIII secolo. Al suo interno, tra la Vergine Nera d’argento ed altari dorati, anche Il Calvario di Michelangelo del 1540. Sulla facciata della chiesa gotica di San Bartolomeo spicca un importante complesso scultoreo, uno dei maggiori de La Rioja, raffigurante il Santo. A ricordo dell’apparizione di San Giacomo armato a cavallo per aiutare i soldati cristiani a fronteggiare l’esercito di Abderraman il Grande (anno 844,a Clavijo, pochi chilometri da Logroño), nasce l’iconografia di Santiago “matamoros” qui visibile nella statua barocca che spicca sul portico sud della chiesa di Santiago el Real, e presente anche sulla facciata della Cattedrale di Santiago.





    immagini della Cattedrale.



    San Giacomo.

  4. #14
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  5. #15
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    Il giudizio divino sull'anima (un capitello della Chiesa di Sanjon - Francia ). Il tema del giudizio finale, momento in cui si soppesano i meriti e le colpe di ciascuno, è qui al centro di una raffigurazione all'interno di una costruzione romanica. Anche in questo capitello emerge la tensione verso il destino dell'aldilà. Il simbolismo, apparentemente rozzo ma visivamente del tutto evidente, riporta i fedeli alla costante meditazione sul senso dell'esperienza terrena ed al concetto di responsabilità nelle azioni .

    O con Lui...



    ...o contro di Lui


  6. #16
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  7. #17
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    UNA RADIOGRAFIA DEL GIUDAISMO

    Introduzione

    È uscito recentemente un interessante libro del professor Israel Shahak, destinato a restare un punto fermo nella storia degli studi sul Giudaismo, come il libro di Bernard Lazare sull’Antisemitismo. Esso, oltre a fare piena luce sugli aspetti meno conosciuti del Giudaismo talmudico, è rigorosamente documentato (cita con cognizione di causa il Talmùd ed anche i migliori commenti talmudici), è di un autore ebreo e perciò non imputabile di antisemitismo, ed è recente. Opere analoghe risalgono al secolo scorso e non sono aggiornate all’esperienza sionista, che è di capitale importanza per la comprensione dell’Ebraismo. La breve presentazione vuole essere un invito al lettore all’approfondimento del tema mediante la lettura del testo stesso.

    Razzismo ebraico
    L’autore scrive: «Avevo visto coi miei occhi, a Gerusalemme, un ebreo ultra-ortodosso rifiutare che si utilizzasse il suo telefono, di sabato, per chiamare un’autoambulanza, per soccorrere il suo vicino di casa nonebreo, colpito da un grave malore (...). Ho domandato udienza al tribunale rabbinico di Gerusalemme, che è composto di rabbini nominati dallo Stato d’Israele. Ho chiesto loro se questo modo di fare s’accordasse con la loro interpretazione della religione ebraica. Mi hanno risposto che l’ebreo in questione si era comportato correttamente, ed anche piamente, e mi hanno rinviato ad un certo versetto di un compendio delle leggi talmudiche compilato nel nostro secolo: (...) Un ebreo non deve violare il sabato, per salvare la vita ad un non-ebreo».

    Irredentismo israeliano
    Israele crede nella “redenzione”della terra, intesa come riduzione progressiva del numero dei non-ebrei abitanti in Israele. «Il vecchio proprietario non-ebreo può essere il più virtuoso degli uomini, l’acquirente il peggiore dei criminali: se è ebreo, la transazione opererà la “redenzione”o la “salvezza”della terra. Al contrario se il peggiore degli ebrei cede la sua proprietà al migliore dei non-ebrei, la terra fino allora “redenta e salvata”, ricadrà nella “dannazione”... La conclusione logica di tali teorie è l’espulsione... di tutti i non-ebrei dalla terra “redenta”».

    Pregiudizi
    Fino al 1780, il termine “ebreo” coincideva con ciò che tutti gli ebrei consideravano come l’essenza della loro identità cioè con la religione; anzi i precetti della religione giudaico-talmudica dirigevano, fin nei minimi dettagli, tutti gli aspetti della vita sociale e privata degli ebrei, sia tra loro che nei rapporti coi gojim. «Era impensabile, fino allora, che un ebreo potesse bere un bicchiere d’acqua presso un non-ebreo». Gli ebrei occidentali acquistarono a partire dal 1780 la libertà e l’uguaglianza civile e cominciarono ad assimilarsi ai non-ebrei, col rischio di perdere la loro identità. Fu così che il Gran Kahal conobbe un periodo di crisi (in Occidente e non in Oriente, ove il fenomeno dell’emancipazione e dell’assimilazione non fu diffuso). Tuttavia il movimento anti-assimilazionista, difeso dal rabbinato ortodosso e dal Gran Kahal, riprese il sopravvento con la nascita del movimento sionista e con la fondazione (1843) del B’nai B’rith. «Secondo la Càbala i gentili sono considerati alla lettera “membri fisici” di Satana, ad eccezione di coloro che si convertono al Giudaismo»: non è quindi lecito assimilarsi ad essi.

    Il Talmùd anticristiano
    Nel corso del XIII secolo vi furono i famosi attacchi dei Cristiani contro il Talmùd, ma ciò avvenne, come spiega Shahak, poiché degli Ebrei convertiti avevano rivelato le nefandezze contenute in tale opera. Infatti «prima, le autorità cristiane attaccavano il Giudaismo con argomenti generali o tratti dalla Bibbia, ma sembravano ignorare tutto del Talmùd. (...) Essi l’hanno attaccato grazie alla conversione di alcuni ebrei, versati nella scienza talmudica... Innanzitutto riconosciamo che il Talmùd ...contiene delle espressioni... assai ingiuriose soprattutto nei confronti del Cristianesimo. Per esempio il Talmùd, oltre una litania di accuse oscene contro Gesù, dice che il suo castigo in inferno è di essere immerso in uno stagno di escrementi bollenti... Citiamo anche il precetto di bruciare, pubblicamente se possibile, ogni esemplare del Nuovo Testamento. Precetto non abolito e applicato recentemente: il 23 marzo 1980, centinaia di esemplari del N. Testamento sono stati bruciati pubblicamente e ritualmente a Gerusalemme». Ma non vi è soltanto il Talmùd, vi è anche tutta una letteratura talmudica più recente, per esempio il Mishneh Torah di Maimonide «opera piena di precetti i più ingiuriosi riguardo ai pagani, ma anche di violenti attacchi chiarissimi contro Gesù e il Cristianesimo, che l’autore menziona sempre con l’aggiunta: “Perisca il nome dell’infame!”». Occorre sapere che il nome di Gesù equivale, per l’Ebraismo ortodosso, ad un’ingiuria, come la parola “porco” ed ogni volta che si vuol insultare qualcuno gli si dice: “Gesù”!

    Sottomissione apparente
    Siccome la reazione al Talmudismo era diventata troppo forte, gli Ebrei escogitarono di «sopprimere o modificare i passaggi talmudici ostili al Cristianesimo o ai non-ebrei... Inutile dire che tutto ciò fu una menzogna deliberata... infatti a partire dalla fondazione dello Stato d’Israele, i rabbini sentendosi al sicuro, hanno ristabilito tutti i passaggi ingiuriosi in tutte le nuove edizioni». Per esempio, il Talmùd (Trattato Berakhot, 58 b) ingiunge ad ogni ebreo che passa davanti ad un cimitero di benedirlo se è un cimitero ebraico, e di maledire le madri dei defunti se è un cimitero non-ebraico. Il professor Shahak commenta: «Questi usi non possono essere spiegati come semplici reazioni all’Antisemitismo; essi derivano da un’ostilità selvaggia nei riguardi di tutti i non-ebrei». Nel 1962, una parte del

    Codice di Maimonide
    Il Libro della conoscenza, che contiene le regole elementari della fede e della morale giudaica post-templare, è apparso a Gerusalemme in edizione bilingue (ebraico-inglese). Il testo ebraico è stato restaurato nella sua “purezza” originale e l’ordine di sterminare tutti gli ebrei infedeli vi appare esplicitamente: «è un dovere sterminarli con le proprie mani». Ma chi sarebbero questi infedeli? «Gesù di Nazareth e i suoi discepoli».

    Ortodossia giudaica: Fratelli maggiori o fratelli peggiori?
    L’Autore ci fornisce una spiegazione assai dettagliata del sistema teologico-giuridico del Giudaismo classico (ossia il Giudaismo rabbinico che va dall’800 sino alla fine del XIX secolo; esso è chiamato anche medioevo giudaico). Egli inizia col dissipare alcune idee false, assai abusate oggi; soprattutto quella dei valori comuni della cultura giudaico-cristiana, come ad esempio, l’idea che gli Ebrei siano nostri “fratelli maggiori nella Fede di Abramo”. L’Ebraismo talmudico non ha la Fede di Abramo, ma ne discende solo carnalmente, ed inoltre i fratelli maggiori della Bibbia (Caino, Ismaele, Esaù) sono il tipo del rèprobo, proprio come la Sinagoga talmudica fu riprovata da Dio per il Deicidio e fu soppiantata dal fratello minore: la Chiesa di Cristo. Occorre infatti distinguere il Giudaismo post-biblico o talmudico (che odia Cristo e i Cristiani) dall’Antica Alleanza che prefigurativamente era cristiana (annunciava in Gesù Cristo il Messia venturo). Innanzitutto il Giudaismo cabalistico non è per nulla monoteista. Secondo la Càbala spuria il mondo non è retto da un solo Dio, ma da una miriade di eoni o intermediari divini, che emanano dalla Divinità (Panteismo emanazionista). Inoltre alcune «preghiere o atti rituali, secondo i cabalisti, hanno per scopo di ingannare gli Angeli (sorta di divinità minori o semi-dèi) oppure di rendere Satana propizio... [egli] apprezza molto le preghiere e i rituali ebraici... Sempre secondo i cabalisti, alcune delle vittime offerte in sacrificio erano destinate a Satana». Il Giudaismo post-biblico è anti-biblico. Shahak ci informa che tutte queste nozioni non possono essere cercate nei libri in lingua vernacolare, ma solo in ebraico, in testi scritti per un pubblico specializzato. «Un’idea falsa assai diffusa tra i Cristiani oggi... è che il Giudaismo sarebbe una religione biblica; che l’A. Testamento avrebbe la stessa importanza che ha tra i Cristiani... Mentre tutto è decretato dal Talmùd e non dalla Bibbia». La maggior parte dei versetti biblici che prescrivono dei precetti religiosi sono spiegati dal Giudaismo ortodosso con un significato completamente diverso da quello della Bibbia. Per esempio: «1°) “Non rubare”... è interpretato come la proibizione del “furto”, cioè del rapimento di un ebreo... Mentre il rapimento dei pagani da parte degli Ebrei è lecito secondo la legge talmudica... 2°) Alcuni termini come: “il tuo simile”, “uomo”, sono presi in senso esclusivistico e sciovinista. Per esempio: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”, è inteso dal Giudaismo classico ed ortodosso attuale come l’ordine di amare il prossimo ebreo, e non l’uomo in genere». Così, commenta il professor Shahak, più uno legge la Bibbia, meno ne sa sul Giudaismo ortodosso: la Bibbia che leggono gli ebrei ortodossi è un’altra (quanto al significato) rispetto a quella che leggono i non-ebrei o anche gli ebrei non-ortodossi.

    Il Talmùd e le dispense che concede
    Riporto alcuni esempi di dispense farisaico-talmudiche:
    1°) Mungere le mucche il sabato. De jure è proibito dal Talmùd, ma de facto si è trovata una scappatoia: è lecito mungere una mucca il sabato, a condizione che il latte vada sparso per terra. Tuttavia «il sabato mattina un contadino va alla stalla e depone dei secchi sotto la vacca. E ciò è lecito. Poi... uno dei suoi colleghi arriva, con la “pia” intenzione di impedire che la mucca soffra, mungendola e facendo colare il latte a terra. Ma se il caso vuole che proprio sotto alla mucca vi siano dei secchi, deve forse toglierli? No!... Infine un altro collega passa dalla stalla ove scorge, con stupore, che i secchi sono pieni di latte. Allora li mette al fresco... e raggiunge i suoi colleghi in... sinagoga. Tutto è bene quel che finisce bene».
    2°) Mischiare i semi. È proibito seminare due specie diverse di grano nello stesso campo. Tuttavia è lecito che uno semini, in lunghezza il campo con una specie di seme, e poco dopo un altro “ignorando” ciò che ha fatto il primo, semini un’altra specie, in larghezza. Oppure «qualcuno raccoglie, in un luogo pubblico, una specie di seme e ne fa un mucchio, poi lo ricopre con un telo o una tavola, e vi versa sopra un’altra specie di semi. Quindi arriva un altro che deve esclamare davanti a dei testimonii: ho bisogno di questo sacco (o tavola). La prende e “naturalmente” i semi si mischiano. Finalmente arriva un terzo, con il compito di “raccogliere il tutto” e di andare a seminarlo nel campo».

    Shahak conclude che il “dio” del Talmùd lungi da rassomigliare al Dio biblico somiglia al dio Giove dei Romani. Giudaismo classico e élites tradizionali «La società ebraica classica dipendeva strettamente dai Re o dai nobili... Le diverse leggi ebraiche... comandano ai Giudei d’ingiuriare i pagani... Tranne quando un pagano sia Re o un magnate... in questo caso va riverito... La società ebraica classica è in totale opposizione con la Società che l’accoglie tranne che nei riguardi del Re o dei nobili». Lo Shahak spiega che il Giudaismo prediligeva quei regimi forti e un po’ tirannici che opprimevano i loro sudditi, in particolare i contadini. In questo modo gli Ebrei potevano ingraziarsi i Re o i nobili (essendo per lo più medici o finanzieri dei Re stessi...) ed opprimere così il popolo pagano tramite il Re.

    Sciovinismo ebraico-sionista
    «Vi sono sempre state relazioni strette tra i sionisti e gli antisemiti. I sionisti pensavano di avvantaggiarsi dall’aspetto demoniaco dell’antisemitismo e di utilizzare gli antisemiti per i proprii scopi». Ed è proprio ciò che son riusciti a fare negli anni trentaquaranta. «L’esempio più scioccante, secondo l’Autore, è la gioia con la quale alcuni dirigenti sionisti accolsero l’ascesa di Hitler al potere, poiché avevano in comune la fede nel primato della razza e l’ostilità all’assimilazione degli Ebrei». Erano in disaccordo sul fatto che per i sionisti la razza pura era quella ebraica, mentre per i nazionalsocialisti era quella germanica.

    Le leggi contro i non-ebrei
    La Halakhah ovvero il sistema di leggi del Giudaismo ortodosso, si fonda sul Talmùd babilonese. Il primo codice o commento della legge talmudica, d’importanza fondamentale, è la Mishneh Torah, scritta da Mosè Maimonide alla fine del XII secolo. Il più autorevole di questi commenti al Talmùd è lo Shulhan ‘Arukh (La tavola imbandita) di Joseph Caro, della fine del XVI secolo. Esso è un compendio, ad uso del popolo, di un’altra sua opera, Beit Josef (La casa di Giuseppe), un commento assai voluminoso, destinato agli eruditi. Numerosi commenti sono stati scritti sullo Shulhan ‘Arukh, soprattutto nel XVII secolo, e ne esiste anche uno contemporaneo di una certa importanza e si chiama Mishnah Berura. Nel 1950 infine è stata pubblicata in Israele, in ebraico, L’Enciclopedia talmudica, che è un buon compendio di tutta la letteratura talmudica. «Secondo la legge giudaica, l’uccisione di un ebreo è un crimine capitale... Il caso è del tutto differente se la vittima è un non-ebreo. L’ebreo che uccide deliberatamente un non-ebreo è colpevole soltanto di un peccato contro le leggi del cielo, punibile solo da Dio e non dall’uomo. Se si è causa indiretta della morte di un non-ebreo, non vi è alcun peccato. Così... se si tratta di un gentile... gli si può far del male indirettamente, per esempio togliendo una scala quando è caduto in un fosso... Tuttavia se ciò comporta il rischio di suscitare l’ostilità contro gli ebrei, non bisogna farlo». Inoltre: «In tempo di guerra, tutti i pagani appartenendo ad una popolazione nemica possono, o anche debbono essere uccisi. A partire dal 1973, questa dottrina è propagata pubblicamente tra i soldati israeliani religiosi». Il rabbino A. Avidan (Zemel) ha scritto: «I civili di cui non si è sicuri che non ci nuocciano, secondo la Halakhah, possono e anche debbono essere uccisi... In guerra, quando le nostre truppe sferrano l’attacco finale, è loro permesso e ordinato dall’Alakhah di uccidere anche i civili buoni, vale a dire che si presentano come tali». Anche donne e bambini, prosegue il professor Shahak. Inoltre un medico ebreo (ortodosso) non deve curare un malato non-ebreo, tuttavia se ciò rischia di suscitare l’ostilità contro gli ebrei, lo si può curare. Infine si può violare il sabato per salvare la vita ad un ebreo, ma se si tratta di un gentile? Il Talmùd risponde che è proibito anche durante la settimana; tuttavia si pongono dei “casi di coscienza”. Supponiamo che uno stabile sia abitato da nove gentili e da un solo ebreo. Supponiamo che di sabato lo stabile crolli. Si sa che uno dei dieci, non si sa se ebreo o gentile, al momento del crollo non era in casa. «Bisogna iniziare le ricerche e violare il sabato, pur dubitando che colui che è assente sia proprio l’ebreo?... Sì, poiché vi sono forti probabilità (nove contro una) che l’ebreo si trovi sotto le macerie. Ma supponiamo che nove erano usciti e che uno solo, s’ignora quale, sia restato in casa. In tal caso non occorre fare le ricerche, poiché vi sono forti probabilità (nove contro una) che l’ebreo non sia la persona sotto le macerie».

    Comportamenti ingiuriosi
    Le leggi della Halakha inculcano odio e disprezzo nei confronti dei non-ebrei. Cominciamo coi testi di alcune preghiere «Le diciotto benedizioni contengono una maledizione diretta originariamente contro i Cristiani, gli ebrei convertiti al Cristianesimo e gli altri ebrei eretici [questa preghiera non è diretta contro gli ebrei convertiti all’Islàm]: “Che gli Apostati non abbiano alcuna speranza, e che tutti i Cristiani periscano all’istante”. Questa formula risale alla fine del I secolo... Poco prima del 1300 divenne: “Che gli Apostati non abbiano alcuna speranza, e che tutti gli eretici periscano all’istante”. (...) Dopo il 1967, molte comunità... hanno ristabilita la versione originaria: “Che i Cristiani periscano all’istante”. Questo cambiamento è avvenuto nel momento in cui... Giovanni XXIII, sopprimeva dalla Liturgia del Venerdì Santo la preghiera Pro perfidis Judeis giudicata antisemita». Il Talmùd (Trattato Berakhot, 58 b) prescrive all’ebreo che passa davanti ad una casa abitata da non-ebrei di domandare a Dio di distruggerla, e se è già in rovina di ringraziarlo della sua vendetta. Lo stesso dicasi per le Chiese e i luoghi di culto delle altre religioni, tranne l’Islàm. Voglio citare un esempio che ho ascoltato io stesso, circa due anni orsono, durante una conferenza in Torino per la presentazione del libro di Elio Toaff: Essere ebreo. Gad Lerner ha raccontato che quando da bimbo tossiva, sua nonna gli dava dei buffetti sulle spalle dicendo alla tosse: “va da un goj, va da un goj”!

    Attitudini verso il Cristianesimo e l’Islàm
    «Il Giudaismo nutre un odio viscerale nei confronti del Cristianesimo... esso risale ai tempi in cui il Cristianesimo era ancora debole e perseguitato (tra gli altri proprio dagli Ebrei) ed è stato espresso dagli Ebrei che non subirono mai persecuzioni da parte di Cristiani... Questa attitudine ha due fonti principali:
    1°) L’odio di Gesù... i racconti fantasiosi e diffamatori del Talmùd e della letteratura talmudica... questi falsi racconti hanno determinato buona parte dell’attitudine ostile degli Ebrei contro il Cristianesimo. (...) Tutte le fonti ebraiche classiche, che parlano dell’esecuzione di Gesù ne rivendicano la responsabilità e ne gioiscono... i Romani non son neanche nominati. (...) Il nome di Gesù è per gli Ebrei un simbolo di tutte le abominazioni possibili...
    2°) (...) L’insegnamento rabbinico classifica il Cristianesimo tra le religioni idolatre, ...mal interpretando il dogma della Trinità e dell’Incarnazione... Al contrario l’Islàm, gode di una relativa clemenza... Il Corano, a differenza del N. Testamento non è da bruciare. Non è circondato dalla profonda venerazione che la Legge islamica ha per i rotoli sacri degli Ebrei, ma almeno, è un libro come gli altri».

    Conclusione
    Israel Shahak è un uomo molto lontano dalle posizioni che animano questo bollettino. Ebreo, razionalista, strenuo sostenitore dei diritti dell’uomo e nemico di ogni integralismo: non si potrebbe veramente trovare qualcuno più lontano da noi di questo ammiratore di Spinoza e di Voltaire. Alcuni passi del suo libro sono pertanto censurabili, specialmente per quel che riguarda l’esegesi dell’antico e del nuovo Testamento. Tuttavia vi sono in Shahak una onestà e una sincerità disarmanti e lo spirito di questo ebreo non religioso è certamente più vicino al Vangelo di quanto non lo sia quello, diametralmente opposto, dei rabbini ortodossi. Piace pensare che Shahak avrebbe probabilmente riconosciuto Gesù; certamente non sarebbe stato del numero dei farisei a Lui ostili. Queste pagine, scritte da un ebreo, neppure convertito al Cristianesimo, sono pertanto al disopra di ogni sospetto e fanno piena luce sull’essenza del Giudaismo talmudico: una scuola di orgoglio, di odio dell’altro, di menzogne sistematiche. Il Farisaismo che Gesù stigmatizzava tanto non è per nulla cambiato, lo ritroviamo tale e quale ai giorni nostri, con l’unica differenza che se ieri era condannato, oggi viene osannato! E soprattutto esso ha raggiunto una tale potenza, anche materiale, da imporsi, con la forza delle varie leggi “Mancino”, come la Super-religione del mondo attuale, in cui al posto della Redenzione operata da Gesù, vero Dio e vero uomo, mediante il Sacrificio reale e cruento del Calvario (vero e proprio Olocausto), si vuol mettere l’ “olocausto” del popolo ebraico.


    Israel Shahak "Storia ebraica e giudaismo - Il peso di tre millenni" €15,50

    reperibile presso:

    Centro Librario Sodalitium - Verrua Savoia (Torino)
    www.sodalitium.it

    http://www.sodalitium.it/Italie/SODA...page=librimain


  8. #18
    Non sono d'esempio in nulla
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  9. #19
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    Originally posted by Padanik
    Infatti. L'Islam non è altro che una delle tante "creature" giudaiche "inventate" dagli eletti per dividere i gentili e abbattere il Cristianesimo. E' un loro "Golam"
    golem

  10. #20
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    Pakistan: Fides, estremisti islam uccidono giovane cattolico.

    KARACHI - Un giovane cattolico di 19 anni, Javed Anjum, è stato ucciso in Pakistan da estremisti islamici dopo 5 giorni di atroci torture, inflitte per convertirlo. È quanto rende noto la Fides, l'agenzia del dicastero vaticano per le missioni.

    La vicenda, avvenuta qualche giorno fa ma resa nota solo oggi dalla Fides, ha creato «sgomento e tensione» nella Chiesa in Pakistan: la comunità cristiana: «Abbiamo un nuovo martire. Anche se siamo davvero tristi, la grande fede di Javed e il suo sangue, come quello di tutti i martiri, ci renderà più forti» ha detto mons. Joseph Coutts, vescovo di Faisalabad, al funerale di Javed Anjum.

    «Alle autorità civili chiediamo che sia fatta giustizia: perseguire i responsabili è un atto dovuto alla famiglia di Javed e a tutti noi», ha affermato il vescovo nell'omelia: «Prima che morisse - ha riferito il Vescovo - i suoi aguzzini volevano obbligarlo a recitare il Kalma, il credo musulmano, e ad abiurare la fede cattolica. Ma lui non ha voluto. È morto come un autentico cristiano».

    Secondo quanto riporta la Fides, il giovane, originario di Quetta, è morto il 21 aprile all'ospedale di Faisalabad con 26 ferite su tutto il corpo, inflittegli da parte di un insegnante e alcuni studenti di una scuola islamica, Jamia Hassan bin Almurtaza nella zona di Toba Tek Singh, 310 km a sud di Islamabad.

    Il caso ha suscitato le proteste della comunità cristiana in Pakistan: la Commissione episcopale di Giustizia e Pace ha deciso di citare in corte i responsabili e ha sollevato il problema della «pericolosa tendenza alle conversioni forzate». La Commissione afferma che i responsabili della scuola islamica stanno cercando di spacciare Javed per un drogato o un criminale e ha chiesto al governo del Punjab «di prendere misure a lungo termine per sradicare l'odio religioso, mettendo in atto provvedimenti contro questi odiosi crimini».

 

 
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