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Discussione: Adottare un terùn...

  1. #1
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    Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!
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    Adottare un terùn...

    Un articolo di qualche anno fa...ancora di stupefacente attualità...


    Adottiamo un meridionale

    Come ogni anno, finita l'estate i politici hanno ripreso a parlare di "riforme". Come sempre, però, la montagna partorirà un topolino. Si dirà "federalismo" e si farà (bene che vada) "decentramento". Si dirà "basta assistenzialismo" e si distribuiranno nuove false pensioni di invalidità. Si dirà "liberismo" e aumenteranno le tasse. Al solito, insomma, si farà tutto il contrario di ciò che verrà detto. Per una volta, allora, invece di criticare i pur criticabilissimi provvedimenti di per se stessi, cercheremo di fare della realpolitik: poiché le cose in questo paese non cambieranno mai, cerchiamo almeno di chiamarle col loro nome. Passi il danno, ma risparmiateci la beffa.
    Per la enne più unesima volta, osserviamo che l'Italia altro non è che una sorta di idrovora finanziaria che opera trasferimenti da Nord a Sud. Tramite tasse, agevolazioni fiscali, armonizzazione legislativa e quant'altro, essa opera un prelievo forzoso di risorse in Padania e (dopo averne trattenuto una quota) spende e spande nel Mezzogiorno. Roma è insomma un centro di scambio, operante secondo un'applicazione (quasi) letterale della teoria marxiana: "ognuno paghi secondo le proprie possibilità e riceva secondo le proprie necessità", viziata semplicemente da un'interpretazione un po' capziosa delle parole "possibilità" (riferita sempre al Nord) e "necessità" (naturalmente del Sud). Gli unici soldi che, negli ultimi anni, non sono stati donati ai lazzaroni sono quelli utilizzati per il massacro dei civili serbi.
    Secondo un calcolo svolto da Gilberto Oneto sulla base dei dati forniti dalla Ragioneria generale dello Stato e riferiti al 1992, ogni cittadino padano versa all'Italia circa dodici milioni e mezzo di lire all'anno e ne vede ritornare meno di cinque. La differenza è quella che il direttore editoriale dei "Quaderni Padani" ha chiamato con fortunata espressione la "tassa del tricolore". La società settentrionale ha tentato varie volte di porre fine a tale furto, o quantomeno di ridurlo, attraverso manifestazioni anche plateali (il raduno sul Po del 15 settembre 1996 e le azioni di disobbedienza organizzate dalla Life, per esempio). Ma non ha ottenuto nulla. Preso atto di tutto questo, chiediamo almeno che tutto ciò venga reso limpido, e che la si smetta di prenderci in giro abusando della già stanca retorica della Patria o della classe sociale.
    La formula che proponiamo potrebbe essere riassunta nel titolo generale "riforma della Repubblica assistenziale italiana". Nel "nostro paese" va di moda da qualche tempo l'adozione a distanza. In tutte le chiese ci sono foto di bambini che erano tali nel 1956 e che da allora ci si chiede di "adottare" (dando dei soldi al Vaticano e, è proprio il caso di dirlo, sperando in Dio). Le scolaresche adottano i monumenti. I comuni adottano i monti. Ebbene, se sono veri i dati sopra citati, non c'è tema di smentita nel dire che ogni cittadino padano dona, volente o nolente, oltre otto milioni annui a un cittadino non padano, vale a dire meridionale. Dunque, sarebbe bene che qualche parlamentare padanista o, semplicemente, misericordioso nei nostri confronti, si facesse carico dell'iniziativa "adottiamo un meridionale".
    La cosa potrebbe avere molti risvolti, benefici anche dal punto di vista della riduzione della spesa pubblica. Vediamone qualcuno. In primo luogo, ognuno di noi saprebbe chi, fisicamente, prende il sole a sue spese, ottenendone magari un ringraziamento, una cartolina, i più fortunati un invito per qualche giorno di vacanza nella casa di cui, di fatto, pagano l'affitto. Questo contribuirebbe anche a "cementare" il disastrato "spirito nazionale", con grande gioia dei nazional-socialisti di destra e di sinistra. Favorirebbe migliori rapporti tra Padani e Italiani. Si potrebbe anche studiare un sistema di tagliandi, sulla falsa riga delle quote latte (li potremmo chiamare "quote letto", in riferimento al bene primario di cui taluno gode grazie ai nostri soldi). In pratica, ognuno di noi avrebbe una tesserina di identificazione del meridionale adottato e tale tesserina potrebbe essere comprata, venduta o scambiata con altri. Questo contribuirebbe anche a impedire la proliferazione di persone fasulle sulla nostra schiena, visto che, non appena due cittadini scoprissero di avere lo stesso mantenuto sul groppone, verrebbe a galla l'inganno.
    E che dire dei notevoli tagli alla spesa pubblica? Non servirebbe più un apparato fiscale così mastodontico, perché le tasse verrebbero versate direttamente sul conto corrente del beneficiario. Ai dipendenti dei Ministeri si potrebbe risparmiare la noia di timbrare il cartellino, lasciandoli direttamente a casa con lo stipendio e privatizzando gli immobili (con notevoli entrate, da un lato, e diminuzione delle spese di manutenzione, dall'altro). I falsi invalidi non avrebbero più bisogno di far finta di essere zoppi, ciechi o sordomuti e si potrebbero finalmente godere la vita. I forestali calabresi non sarebbero più costretti - come le malelingue sostengono - ad appiccare incendi per giustificare il proprio numero e il proprio stipendio. E così via.
    Si potrebbero fare ancora molti esempi, ma il senso della proposta è chiaro: chiamare le cose col loro nome, chiamare mantenuti i mantenuti e sfruttati gli sfruttati. Questo contribuirebbe a fare chiarezza in un Paese nel quale l'unica cosa certa è che "qualcuno" lavora per il benessere altrui. Che poi la chiarezza possa produrre, come effetto collaterale, un aumento esponenziale dell'incazzatura è un altro problema. Un problema che ai politici italiani fa una gran paura e che proprio per questo i padanisti dovrebbero affrontare più spesso anziché perdersi in inutili discorsi sui massimi sistemi. Perché qui ci stanno sempre più fregando coi massimi stipendi. Alle nostre spalle.

    Carlo Stagnaro

  2. #2
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    In origine postato da Beli Mawyr
    E' senza dubbio e a pieno diritto , questo, un documento del forum Padania!
    in effetti....

    provvedo...

 

 

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