Ho vivo il desiderio che le parole che San Paolo rivolgeva dall'Oriente ai fedeli della Chiesa di Roma risuonino oggi sulle labbra dei cristiani d'Occidente riguardo ai loro fratelli delle Chiese orientali: «Anzitutto rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché la fama della vostra fede si espande in tutto il mondo» (Rm 1,8). E subito appresso l'Apostolo delle genti dichiarava con entusiasmo il suo proposito: «Ho un vivo desiderio di vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale perché ne siate fortificati, o meglio, per rinfrancarmi con voi e tra voi mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io» (Rm 1,11-12). Ecco dunque delineata mirabilmente la dinamica dell'incontro: la conoscenza dei tesori di fede altrui - che ho cercato appena di tratteggiare - produce spontaneamente lo stimolo per un nuovo e più intimo incontro tra fratelli, che sia di vero e sincero scambio reciproco. E uno stimolo che lo Spirito suscita costantemente nella Chiesa e che si fa più insistente proprio nei momenti di maggiore difficoltà.
(Giovanni Paolo II,Orientale Lumen, Lettera apostolica, n.22)
Vogliano cogliere l'appello che il Santo Padre lanciò con la lettera apostolica "Orientale Lumen" per una più viva conoscenza dell'oriente cristiano, affidando all'amico Cipriano questo spazio virtuale dove questo nostro fratello di di rito bizantino ci farà conoscere La luce dell'Oriente, che ha illuminato la Chiesa universale, sin da quando è apparso su di noi «un sole che sorge» (Lc 1,78), Gesù Cristo, nostro Signore, che tutti i cristiani invocano quale Redentore dell'uomo e speranza del mondo.
(Orientale Lumen, 1)
Maria, «Madre dell'astro che non tramonta» [Horologion, Inno Akathistos alla Santissima Madre di Dio, Ikos 5], «aurora del mistico giorno» [Ibidem], «oriente del Sole di gloria» [Horologion, Compieta della domenica (1° tono) nella liturgia bizantina], ci accompagni.
Benedizione ad Archimandrita di padre Emiliano Fabbricatore.
Badia Greca, 5 marzo 2000