Milan - Inter 1a0

[Gianmario]

E’ derby finalmente, la partita più attesa dell’anno.E’ derby, lo riconosci dalle facce della gente la mattina, lo capisci perché ti sei svegliato tre ore prima per il nervosismo. Si il derby, quella partita che ti fa partire da casa all’una con la bandiera in mano, la borsa piena di panini, il cuore pieno di speranza e le corde vocali pronte ad essere usate fino allo sfinimento. C’è solo il derby che quando cammini per la strada ti sale già il magone, è derby che arrivi davanti a questa curva che è tutta la tua vita, è derby che quando vedi i cartoncini della coreografia ti chiedi come sarà, è derby che nonostante c’erano le transenne ce ne siamo fregati. E’ una partita a sé, che per due ore ti fa stare schiacciato come una sardina con tanti altri fratelli milanisti, è derby che quando i cancelli si aprono l’adrenalina è a duemila, è derby che ti metteresti a piangere per il nervosismo. Quale partita se non il derby ti fa vedere il grigiore di quella curva, è derby e cominciano i primi cori contro quei bastardi, è derby guardi l’orologio e pensi che manca ancora un’eternità prima che la partita inizi. Ma è derby e il clima è sempre caldo, e’ derby e la squadra inizia il riscaldamento sotto l’immensità della nostra curva, è derby e parte l’inno con le sciarpe in cielo, è derby e viene montato lo striscione delle coreografia. Solo nel derby i cori si fanno così incessanti, è derby e vedi le scale piene di gente, è derby e la sete non passa mai. Mai come nel derby è così bello l’annuncio della tua squadra, è derby e ti trovi sotto il telone della coreografia e te ne freghi che si muore di caldo, è derby e respiri l’odore dei fumogeni, è derby e ormai è iniziato, è derby e i cori fanno impressione, è derby e la gente si lamenta della bandiera che sventoli orgoglioso, è derby e ancora più orgoglioso la sventoli all’infinito, è derby e urli perché quelli intorno a te non ne vogliono sapere di incitare i nostri, è derby e noi passiamo in vantaggio. Ecco che il derby regala la prima esultanza, è derby e la palla sta per entrare, è derby e ti trovi per terra quindici file in basso, è derby e abbracci tanti fratelli che forse non incontrerai più. Però nel derby i minuti passano in fretta e il primo tempo è già finito. L’intervallo del derby passa ancor più di fretta e il secondo tempo già è iniziato, è derby e ancora i fumogeni ti entrano nei polmoni, è derby e l’incitamento per fortuna è diventato strepitoso,. L’orgoglio e la grinta nel derby vanno tirati fuori, è derby e la curva incita fino alla morte, è derby e copri i loro cori. Ti illudi che è anche grazie a te che il derby lo stiamo vincendo, è derby e la voce la sto lasciando sul seggiolino insieme all’asta della bandiera rotta in due, è derby ma quella bandiera sventola ancora. Nel derby ogni minuto che ti divide dalla fine è un incubo, è derby e canto ancora, è derby e le scimmie davanti a noi sono sempre mute, è derby ma non dobbiamo smettere di lottare. Come è bello nel derby vedere quei pupazzi di fronte a noi stare muti. Finisce il derby ed è vittoria, è derby e non voglio smettere di cantare mentre raccolgo le mie cose, è derby e chiamiamo i ragazzi sotto la curva, è derby ma io ho cantato per l’onore della mia curva e della mia gente. Ma anche nel derby tante cose non cambiano, è derby e mi vanto di essere ultras, è derby e ho sostenuto la mia città, è derby e loro a Milano sono ospiti, è derby e anche oggi la nostra bandiera sventolerà in eternità.

[benny3]

dopo lo 0-6 di due anni fa questo e` un brodino. meglio di niente. speriamo stasera...........

[Vassilij]

Originally posted by Il_Siso


Bla Bla Bla Bla sei tu, io e Gianmario ti stiamo ancora aspettando in curva Sud, ma visto che la tua parola non vale un cazzo non ci verrai.
Bla Bla Bla Bla

Stasera sarò in tribuna (gratis)

Per quanto riguarda la "mia parola", riportamela, che se c'è vengo senz'altro.

[Nirvana]

Originally posted by Gianmario


Si, menomale che è rientrato........ senza Chamot come fai a giocarti uno scudetto?



Ma sei vero o cosa sei? Cioè tu adesso auspichi l'intervento degli sbirri per una croce celtica? Fai veramente schifo........ amico delle guardie!!!!

Piuttosto avresti dovuto segnalare il vergognoso lancio di una torcia dal Gruppo Irriducibili ai disabili del 1° anello arancio e invece vomiti cazzate su una croce celtica.........
oltretutto tu te ne sei arrivato alle 185 quando i cancelli avevano già aperto da un'ora quindi non sai nemmeno la calca e il macello che c'era e l'impossibilità dei tuoi tanto auspicati controlli, qunado alla maggior parte delle gente che era in prima linea ai cancelli non è nemmeno stato controllato il biglietto............. lui adesso pretendeva che andassero a vedere nelle tashe di ognuno che bandierina c'era............. ma smettila!
Amico delle guardie!!!!! Vergognati!!!!!!



Ora riesco a capire il perchè di tue alcune dichiarazioni........... vai all'osteria va! che è meglio!!!!

E MENO MALE CHE 6 MODERATORE.......................

[Gianmario]

Originally posted by nirvana


E MENO MALE CHE 6 MODERATORE.......................

Ho già spiegato più volte il mio stile nel moderare questo forum, non ho voglia di ripeterlo puoi tranquillamente andartelo a cercare.
Cmq sono disponibilissimo ad abdicare, sia chiaro.

[Gianmario]

Rivaldo inventa, Serginho colpisce; con un’azione tutta brasiliana un Milan meno spettacolare ma più concreto e deciso mette K.O. l’Inter, vince il Derby, torna in testa alla classifica e scatena il delirio dei tifosi rossoneri.


24/11/2002 Fonte: Davide Bin, articolo letto 223 volte

E’ finita con la gran festa dei tifosi rossoneri, con Serginho portato in trionfo sotto la Sud sulle spalle di Abbiati, con Gattuso scatenato in un’esultanza piena di grinta e rabbia e con tutti gli altri giocatori felici per un successo importante, sofferto e diverso dagli altri, perché il Derby non è una partita come le altre e una vittoria nel Derby vale molto di più; mancava solo il sottofondo della samba, visto che c’è molto Brasile in questa serata: Rivaldo con il suo assist, Serginho con il suo gol decisivo, Dida con le sue parate, ma obiettivamente bisogna dire che tutta la squadra ha giocato con grande impegno, molto carattere e straordinaria decisione, guidati da uno straordinario Maldini, mai come in questa serata capitano e magnifico condottiero della sua truppa; è questo il Milan che vogliamo e il gran tifo della Sud ha fatto da degna cornice ad una prestazione che va ricordata ed elogiata, perché i rossoneri hanno saputo conciliare spettacolo e concretezza, bel gioco e grinta, senza disdegnare di sparare il pallone in tribuna quando serviva e mostrando di aver imparato dagli errori commessi a Torino.

La notte del Derby inizia molto presto: a metà pomeriggio i dintorni di San Siro sono già affollati, alle 17:40 i cancelli sono già aperti e la Sud si riempie in un attimo.
Nel corridoio superiore della Curva, quello che costeggia il muro tra secondo e terzo anello, è stato posizionato l’enorme bandierone che costituirà il “pezzo forte” di una coreografia che si preannuncia, come al solito, spettacolare e anche di facile realizzazione, tanto che non ci sono nemmeno i soliti volantini di istruzioni da seguire.
Mancano quasi tre ore all’inizio ma l’attesa non sembra poi tanto lunga: ci sono i dirimpettai nerazzurri da sfottere, ricordando loro le recenti disavventure, ci sono le notizie che giungono da Torino e un boato di gioia al gol di Signori che fa rischiare alla Juventus capolista la clamorosa sconfitta interna, c’è la solita magica atmosfera del Derby, carica di tensione, entusiasmo, paura di perdere, voglia di vincere.
Tra una cosa e l’altra, quasi non ti accorgi che le squadre sono in campo per il riscaldamento, se non fosse per l’ondata di tifo ed entusiasmo che scuote la Sud ed accoglie i ragazzi, ricordando loro, qualora ce ne fosse bisogno, che questa è una serata speciale e siamo tutti pronti a raddoppiare l’incitamento.
Le formazioni presentano qualche novità: Ancelotti recupera Simic e sceglie Rivaldo, confinando ancora Shevchenko in panchina ma le mosse più "geniali" sono quelle di Cuper: dell’esclusione di Crespo ed Almeyda già si sapeva, più sorprendente è l’assenza di capitan Zanetti che va in panchina e viene sostituito da Vivas e la presenza di Farinos, un autentico “desaparecido” nelle fila dell’Inter; un sorriso sorge spontaneo, nella speranza che una di queste invenzioni del tecnico argentino possa rivelarsi fatale come accaduto in passato con i vari Gresko, Sorondo e compagnia bella che ci hanno regalato tante soddisfazioni.

Alle 20:25 inizia il grande spettacolo della Sud: si srotola l’enorme bandierone e tutto il resto della Curva fa da contorno con tanti teli di plastica bianchi; ovviamente il reale significato della coreografia è sconosciuto a chi la sta realizzando e solo dopo verremo a sapere che stiamo mostrando ai cugini nerazzurri la rappresentazione teatrale de LA STORIA INFINITA delle loro decennali delusioni che tanto ci fanno godere!
Sinceramente anche la coreografia della Nord questa volta è simpatica e ben realizzata: ci stupisce trovarci ancora una volta di fronte il nostro “caro” nemico Peppino Prisco, in versione maxi-stendardo e spero che la buon anima dell'avvocato da lassù non si offenda se dico che tutto ciò dimostra sempre di più che, come cantiamo spesso, PIU’ CHE UNA CURVA VOI SEMBRATE UN CIMITERO! visto che mostrano con orgoglio il loro "caro estinto" più illustre.

Dopo lo spettacolo sugli spalti inizia anche quello in campo, con un piccolo ritardo dovuto (anche questo lo sapremo dopo) al fatto che Gattuso ha sbagliato calzettoni e ha dovuto tornare nello spogliatoio a cambiarli.
Gran tifo in Curva Sud, ma il Milan inizia in modo un po’ nervoso e contratto ed è l’Inter ad avere la prima vera occasione da gol.
L’equilibrio, però, dura poco perché il 12° è il minuto chiave dell’incontro: Rivaldo prende palla a centrocampo, alza la testa e fa partire un lancio forte e preciso rasoterra che taglia a fette la difesa nerazzurra; Vivas buca l’intervento in scivolata e lascia libero Serginho di scartare facilmente Toldo e depositare in rete (di destro!) il più facile dei gol.
In Curva è delirio totale e ci vuole un po’ per sbrogliare il groviglio di gente abbracciata e festante; si alza forte e possente il grido NON VINCETE MAI, il vero tormentone della serata dedicato ai tifosi nerazzurri, ma non ci dimentichiamo del protagonista del gol, Serginho che, quando vede nerazzurro, si scatena e trova sempre il modo di far male: l’11 maggio 2001 aveva servito una serie impressionante di assist e aveva realizzato personalmente il sesto gol, ora è tornato a colpire in un’azione tutta brasiliana e grazie alla collaborazione della "strepitosa" coppia argentina Cuper-Vivas (mandante ed esecutore dell’ennesimo disastro nerazzurro!).
Ora la partita potrebbe sembrare in discesa, ma raramente un Derby può essere tranquillo e l’Inter prova a reagire; la difesa del Milan qualche volta ricade nelle vecchie amnesie e fortunatamente gli attaccanti dell’Inter (vedi Recoba) non ne sanno approfittare o Dida è bravissimo e attento nelle parate e nelle uscite.
Sono molti i passaggi banali e i disimpegni sbagliati, segno di un certo nervosismo e del fatto che, quando vengono pressati, i portatori di palla rossoneri (in particolare Pirlo) soffrono.
Ci sarebbe, però, anche l’occasione di raddoppiare se Serginho, ancora lui, arrivasse puntuale sul pallone scodellato sotto porta da Inzaghi, dopo una bell’azione in collaborazione con Rivaldo; E.T. punge poco in attacco ma svolge bene il suo compito di rifinitore e recupera anche molti palloni in copertura.
Nel frattempo Maldini comincia a farsi notare per i suoi straordinari interventi difensivi e per una grinta da gran lottatore e capitano; è lui la guida della difesa, soprattutto perché questa sera manca Nesta; è lui il condottiero del reparto, ben assecondato dal compagno di tante battaglie, Billy Costacurta.
Il primo tempo si chiude con il Milan in vantaggio e così l’intervallo è dolce per noi tifosi, ma la tensione è ancora alta e la sofferenza non è certo finita.

All’inizio della ripresa Cuper “chiude la stalla” ma “i buoi sono già scappati”; fuor di metafora toglie Vivas e reinserisce Zanetti ma il Milan ha già ringraziato ed approfittato dell’insperato regalo.
Ancelotti, invece, non cambia schieramento, in attesa di vedere come reagirà l’Inter e come si comporteranno i suoi ragazzi.
Come sempre i primi minuti di gioco sono “invisibili” per colpa dei fumogeni, ma non c’è un granchè da vedere: il primo tiro è di Recoba ma non inquadra lo specchio della porta e il Milan sembra più contratto e nervoso rispetto al primo tempo in cui ha giocato meglio dell’Inter; il risultato è troppo importante e non si vogliono commettere altri errori come quelli di Torino, lasciando via libera all’attacco nerazzurro.
L’Inter spinge di più, il Milan si difende con ordine, soffre e tenta di pungere in contropiede ma ora la partita è più brutta e molto combattuta.
Maldini continua la sua stratosferica prestazione da gladiatore, esaltando la Sud con interventi di classe ma anche ruvidi e decisi quando serve; il centrocampo soffre e allora Ancelotti decide di togliere Pirlo e dare spessore e grinta al reparto con Ambrosini, affiancato al solito encomiabile Gattuso, il cui rientro ha magicamente trasformato il tremebondo centrocampo rossonero visto contro Juventus e Parma.
Lo sguardo passa in continuazione dal campo al tabellone e viceversa per controllare quanto tempo manca, la sofferenza è tanta e ogni volta che si riesce a superare la metà campo sono sospiri di sollievo.
All’improvviso si alza forte il coro NON E’ BRASILIANO PERO’… Sheva si sta togliendo la tuta ed è imminente il suo ingresso in campo; anche lui, come Serginho, è un uomo-derby e potrebbe essere proprio lui a chiudere una partita che si sta facendo difficile; a fargli posto è Inzaghi e la scelta, certo non gradita da Pippo, è giusta, perché non si può sbilanciare in avanti una squadra che ha bisogno di coprirsi e murare gli assalti interisti.
Al 28° il cuore del sottoscritto e, penso, quello di tutti i tifosi rossoneri presenti allo stadio si ferma: mischia in area rossonera; Di Biagio tocca il pallone rotolando a terra e lo serve involontariamente a Vieri che, a due passi, da Dida calcia incredibilmente in curva, tra il boato di felicità rossonero e di disapprovazione nerazzurro.
Quando finalmente il cuore riprende a battere dopo il colossale spavento, pensi che forse, finalmente, la fortuna nerazzurra che ha caratterizzato quest’avvio di stagione è finita e il vento sta girando proprio nell’occasione che più interessa a noi e a loro, perché difficilmente un giocatore come Vieri sbaglierà ancora un gol del genere; la dea bendata ha presentato il “saldo” del 2002 anche a lui che, il 3 marzo scorso, proprio nel Derby e in quella porta, aveva realizzato il gol decisivo con una deviazione fortunosa di coscia.
Ma la fine è ancora lontana, la sofferenza sarà ancora tanta; Ancelotti inserisce anche Chamot al posto di Serginho per dare più solidità alla difesa e sposta Kaladze più avanti e il Milan sfiora il raddoppio più volte, in particolare con Shevchenko e Kaladze, ma il primo mette fuori di un soffio mentre sulla conclusione al volo del secondo è bravo Toldo a salvare la propria porta, mentre in altre occasioni i contropiedi vengono vanificati per passaggi sbagliati in modo banale.
A proposito di Toldo, anche per lui non è sempre festa e il suo tentativo di salire nell’area del Milan in occasione di un calcio d’angolo al 90° non sortisce gli stessi effetti della partita contro la Juve.
I quattro minuti di recupero sembrano non finire mai ma, finalmente, arriva il fischio finale di Paparesta (l’arbitro del 5 maggio…tanto per gradire) e si apre ufficialmente la festa rossonera con il boato del pubblico e il classico CHI NON SALTA E’ UN NERAZZURRO che fa tremare il cemento di San Siro.

Finalmente è arrivato quel successo nel Derby casalingo che mancava da 8 anni ma i motivi di soddisfazione sono tanti: il Milan con questo successo scavalca l’Inter e raggiunge la Juventus in testa alla classifica, dopo aver giocato un po’ peggio del solito ma aver mostrato di saper essere bello quando serve e concreto quando è necessario e smentendo chi credeva che questa squadra sapesse vincere solo giocando partite strepitose.
Le soddisfazioni più belle del Derby, però, sono altre, anche se queste righe sono dedicate solo a chi pensa che il massimo godimento nella stracittadina sia vincere 1-0 all’ultimo minuto su autorete o grazie ad un rigore inesistente.
Punto primo: interisti volevate tanto Serginho? Eccovelo servito con un guizzo dei suoi in velocità che ha devastato la difesa e riportato la memoria indietro a quel fantastico 11 maggio 2001; così imparate a cercare i nostri campioni, da noi avrete solo scartine…i veri affari li facciamo noi!
Punto secondo: mentre gli argentini che hanno giocato in nazionale erano in tribuna o in panchina, la partita è stata decisa da un azione combinata fra Rivaldo, che aveva convinto il selezionatore brasiliano a non convocarlo, Serginho, che ha rinunciato alla convocazione per precisa volontà di dedicarsi soltanto al Milan e…Vivas, il sostituto di Zanetti, che ha lisciato clamorosamente l’intervento spianando la strada al Concorde rossonero ; come dire…dopo il danno la beffa!
Punto terzo: una delle migliori Inter della stagione ha creato molte occasioni da gol ma è stata sconfitta con uno “striminzito” 1-0 da un Milan pratico e cinico che ha saputo giocare con lo "stile Inter"; come dire…chi la fa l’aspetti!
E così a noi rossoneri non resta che festeggiare e aggiungere un altro nome alla lista dei nostri miti nerazzurri: dopo Gresko, Sorondo e tanti altri fenomeni…ecco Vivas, l’ennesima perla del “mito” Cuper.
Anche questa è una storia infinita, fatta di delusioni e amarezze nerazzurre perché, caro cugino interista, se ancora non l’hai capito…NON VINCETE MAI e PUOI GRIDARLO FINCHE’ VUOI MA MILANO SIAMO NOI!
E’ stata un’altra grande notte a San Siro, un evento da “Io c’ero” e ora c’è solo il tempo di tirare il fiato e prepararsi a Milan-Real, l’ultima grande portata di un menù davvero gustoso!

Davide Bin

[Nirvana]

Originally posted by Gianmario


Ho già spiegato più volte il mio stile nel moderare questo forum, non ho voglia di ripeterlo puoi tranquillamente andartelo a cercare.
Cmq sono disponibilissimo ad abdicare, sia chiaro.

Ah perche' tu vresti anche stile, complimenti per la presunzione!!!

[Gianmario]

Originally posted by nirvana


Ah perche' tu vresti anche stile, complimenti per la presunzione!!!

No, non ne ho e abreve non sarò nemmeno più moderatore visto che ho appena chiesto alla redazione di essere rimosso dall'incarico.

Che bello non avere più nessun compito "istituzionale", adesso posso dirti quello che voglio a ruota libera:

Vaffanculo burino laziele di merda, il tuo capitano ce l'abbiamo qui a Milano e non vi caga nemmeno di pezza perchè siete una squadra di sfigati!
Torna a fare le caciotte merda!!!!!!

O LAZIELE AGRICOLTRE VAI ALLO STADIO COL TRATTORE
IL TRATTORE COSTA CARO VAI ALLO STADIO COL SOMARO!!!!! MERDE!!!!!!!





Stagione 98/99 ancora godiamo merde!!!!!!!!

[Nirvana]

demente vedi che ti nascondi dietro le parole?
e poi ti definisci ultras............................
mah giusto un nebbioso poteva dire ste cose.
Meglio burino che barbaro, ricordalo io almeno una storia ce l'ho

VERME

[Gianmario]

Originally posted by nirvana
demente vedi che ti nascondi dietro le parole?
e poi ti definisci ultras............................
mah giusto un nebbioso poteva dire ste cose.
Meglio burino che barbaro, ricordalo io almeno una storia ce l'ho

VERME

La tua storia in campagna a zappare questa è la tua storia!

BORO