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  1. #1
    Alessandra
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    Thumbs down Quest'anno che fine tragica...

    ...ho appena tagliato tutte le mie surfinie, non si può dire come erano ridotte, quasi tutte bruciate dal sole e nello stesso tempo zuppe d'acqua alle radici...con quanto ha piovuto si sono tutte infradiciate, ma nello stesso tempo il sole le ha bruciate...che fine tragica...per fortuna stanno spuntano delle piantine grasse...ho deciso che il prossimo anno ripianterò solo quelle, fanno dei fiorellini di vari colori, si aprono di mattina e si chiudono la sera ma non riesco a trovarle in rete, sapete per caso come si chiamano? Somigliano a questa:


  2. #2
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    si si ce l'ho e hanno bisogno di molto ferro ma non so come si chiamano uhm... ma vedrai che Flora & Pensiero ( = quelle del POLlice verde ) si attiveranno.

  3. #3
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    Deve essere la Portulaca grandiflora, meravigliosa pianta con cui ho sostituito i miei gerani ormai derelitti ( ) sui balconi. Necessita di pochissimi accorgimenti, è resistente, e l'effetto scenico è assicurato.
    Quest'anno ho seminato questa:



    Ne avevo una qualità che mi avevano regalato con fiori enormi bianchi e fuxia, bellissima, che purtroppo non si è più riprodotta e non riesco a trovare.
    Più tardi magari posto qualcosa di più dettagliato su questa pianta.

    Una curiosità: allo stato spontaneo la Porcellana (portulaca oleracea) è commestibile ed usata come pianta medicinale; le foglie (un po' acidognole) si possono mangiare in insalata mentre cotte si possono utilizzare per preparare minestre oppure si possono conservare sottaceto.


  4. #4
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    Testo scritto da Jaki
    si si ce l'ho e hanno bisogno di molto ferro ma non so come si chiamano uhm... ma vedrai che Flora & Pensiero ( = quelle del POLlice verde ) si attiveranno.

  5. #5
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    di quella da mangiare ne ho le vigne pieneeee!!! non è che serve a qualcuno no? credo che nel valdarno la chiamano "porcacchia" ( )


  6. #6
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    Testo scritto da Jaki
    di quella da mangiare ne ho le vigne pieneeee!!! non è che serve a qualcuno no? credo che nel valdarno la chiamano "porcacchia" ( )

    E' un'infestante cosmopolita a quanto pare, ho passato ore e ore a ripulire l'orto di mio padre pieno a cariolate...

    Poi una mia vicina mi ha fatto notare che si mangia...

  7. #7
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    Informazioni generali

    Nome botanico - Portulaca grandiflora.

    Famiglia - Portulacaceae. Il genere Portulaca comprende circa 120 specie erbacee sia annuali che perenni, caratterizzate da un portamento strisciante, con fusti e foglie, piccole e lucide, dall'aspetto carnoso. Sono piante adatte per ornare bordure, muri, ma anche in vasi, cassette e panieri appesi. Queste piante sono chiamate anche "Porcellana" per la lucentezza delle foglie.

    Origine - Brasile, Argentina.

    Descrizione morfologica - Pianta erbacea annuale con foglie piccole, carnose di colore verde rossastro; i fiori, semplici, doppi o giganti hanno forma di coppa e al loro interno si trovano grossi stami gialli. In commercio sono reperibili numerosi ibridi selezionati in ogni tonalità di colore. L'epoca di fioritura è compresa tra giugno e ottobre. I fiori si aprono mano a mano che l'intensità del sole si fa più forte e si richiudono non appena giunge il tramonto. I petali durano un solo giorno, ma è un fenomeno che non si osserva perché la fioritura è copiosa e continua.

    Sviluppo - Crescita media.

    Difficoltà - Bassa.



    Cure stagionali

    Primavera - Seminate, dopo aver affinato e reso soffice il terreno o preparato il vaso e annaffiate, senza inzuppare il terreno.

    Estate - Annaffiate e concimate per favorire una ricca fioritura. All'inizio della fioritura prelevate delle talee di fusto.

    Autunno - Dopo la fioritura, prelevate i semi da conservare per la primavera successiva. Quindi eliminate la pianta.

    Inverno - In previsione della successiva semina, in primavera, lavorate adeguatamente il terreno e concimatelo.



    Manutenzione

    Esposizione - In pieno sole.

    Temperatura - Non presenta particolari esigenze.

    Epoca di impianto - Seminate in aprile-maggio, quando il clima è abbastanza stabile e non si temono gelate tardive. I semi sono molto piccoli, perciò miscelateli con sabbia per distribuirli il più uniformemente possibile sul terreno.

    Terriccio - Si adatta a qualunque tipo di terreno, preferibilmente ben drenato.

    Annaffiatura - Annaffiate moderatamente e con regolarità: lasciate asciugare completamente il terriccio prima di riprendere ad annaffiare.

    Concimazione - È una specie frugale; tuttavia si avvantaggia di una regolare concimazione. Concimate quando lavorate il terreno, prima della semina, e ogni due mesi durante il periodo della fioritura.

    Non si rinvasa e non si pota.

    Moltiplicazione - Moltiplicate la piante per seme, piantando i semi sia in piena terra direttamente, sia in vaso. Sono piante che non sopportano il trapianto. All'inizio della fioritura prelevate talee di fusto e fatele radicare.



    Possibili problemi

    1. Foglie con macchie brunastre: maculature fogliari determinate da una malattia fungina che porta a disseccamento le parti colpite. Trattate con fungicidi specifici.

    2. Pianta con disseccamenti diffusi: possibile presenza di afidi verdi presenti sulle foglioline. Possono danneggiare molto la pianta, indebolendola. Trattate con insetticidi specifici.

    3.Pianta con ingiallimenti diffusi e marcescenza: possibili cocciniglie cotonose, la cui azione nel tempo può portare a morte la pianta. Trattate con insetticidi specifici.


  8. #8
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    Predefinito Portulaca Oleracea

    Nome Botanico: Portulaca oleracea L. della famiglia delle Portulacaceae.

    Nome comune: Porcellana

    Altri nomi volgari: Erba porcellana, Erba dei porci (perchè particolarmente appetita dai maiali), Procacchia, Erbagrassa, Sportellacchia, Portulacca.
    In inglese come purslane, purslave, pursley, pusley; in spagnolo e catalano come verdolaga, verdalaga, buglosa, hierba grasa, porcelana, tarfela, peplide (Spagna), colchón de niño (Salvador), flor de las once (Colombia), flor de un día, lega (Argentina); in portoghese e galiziano come beldroega, bredo-femea, baldroaga; in basco come ketozki, ketorki, getozca; in francese come pourpier, portulache; in cinese come Ma-Chi-Xian.

    Il primo termine botanico latino significa ‘piccola porta’ per il modo con cui si aprono le capsule, mentre secondo alcuni (ERNOUT-MEILLET, 1967; CORTELLAZZO e ZOLLI, 1989) sarebbe da avvicinare paretimologicamannte a porcus nel senso di “genitali femminili” poiché adoperata nella medicina popolare dopo il parto. Il secondo termine deriva dal lat. oleraceus= pianta coltivata, per l’impiego alimentare della pianta.
    Gli Arabi nel Medio Evo l’hanno denominata ‘baqla hamqa’, che significa ‘pianta pazza’ o ‘pazzesca’ a causa del modo in cui i rami si estendono per terra senza alcun controllo.

    Storia
    La Porcellana non è una pianta indigena dei territori circum-mediterranei, ma è originaria dell`Asia meridionale e già 2000 anni a.C. veniva coltivata in Mesopotamia. Da qui, come pianta ortiva, passò in Grecia e quindi a Roma, dove, fra gli altri, Varrone ne decantò le virtù alimentari. Durante il Medioevo si diffuse, poi, nel resto dell`Europa, venendo coltivata soprattutto negli orti dei monasteri. A causa delle eccezionali capacità riproduttive, la Porcellana sfuggì facilmente al controllo dell`uomo e ovunque si inselvatichì, divenendo assai comune e addirittura infestante. Attualmente, la Francia è la maggiore produttrice e consumatrice di diverse varietà orticole.

    Morfologia
    Pianta annua, di aspetto erbaceo, dotata di fusti prostrato-striscianti, eretti in situazioni di scarsa illuminazione, lisci, carnosi, cavi, spesso rossastri, molto ramificati; alta sino a 30 cm.
    Le foglie verde chiaro, carnose e sessili sono alternate spatolate, ovali, glabre, lunghe sino a 3 cm, verticillate attorno ai fiori.
    Fiori piccoli per nulla appariscenti, gialli, con 4-6 petali, si aprono per poche ore durante il mattino, solamente quando c'è il sole, sono solitari o riuniti in gruppetti di 2-5.
    I frutti sono capsule membranose contenenti molti semi.

    Distribuzione – habitat – fioritura
    Originaria dell'Eurasia , diffusa in quasi tutte le regioni del mondo, in Italia è comune infestante in tutto il territorio; cresce senza problemi in qualsiasi terreno, si adatta ai suoli sabbiosi e detritici, infestante delle colture, la si trova facilmente nei campi, nei luoghi incolti, nelle aree antropizzate, soprattutto su suoli pesanti.
    Fiorisce da maggio ad ottobre sino a 1.700 m.

    Parti commestibili
    Si raccolgono le giovani cime prelevate prima della fioritura.

    Proprietà ed usi
    erba acida, rinfrescante, antiscorbutica, depurativa, vermifuga, febbrifuga, diuretica, tonica.

    In medicina: per uso interno, in caso di dissenteria, enterite acuta, emorroidi ed emorragie post-partum. Per uso esterno in caso di foruncoli, punture d’api ed eczema.
    Negli ultimi anni è stata rivalutata in virtù di alcune proprietà che la contraddistinguono: studi recenti hanno dimostrato come la Portulaca oleracea sia una delle migliori fonti vegetali dell’acido grasso omega-3, probabilmente importante per la prevenzione degli attacchi cardiaci e nell’aumento delle difese del sistema immunitario.

    Uso alimentare: già nota agli antichi Egizi, questa pianta compare nella letteratura medica cinese attorno al 500, è oggi coltivata come verdura in diverse parti del mondo, soprattutto in Francia.
    In cucina si consuma sia cruda che cotta. Cruda, si prepara in insalata, come da noi, o con il pomodoro e altri ortaggi; cotta si fa lessata e condita con olio e aceto, oppure fritta in olio bollente, previa immersione in una pastella composta da farina, uovo sbattuto e briciole di pane o, ancora, saltata in padella, come gli spinaci, insaporendola con aglio ed acciughe. Si aggiunge anche alle minestre e agli stufati, sfruttando la sua consistenza mucillaginosa che ha la proprietà di far restringere il brodo. Le foglie di Porcellana si possono conservare sottaceto per poi impiegarle, al pari dei capperi, come contorno o antipasto. Analogamente, i suoi rametti più carnosi, tagliati a pezzettini, si conservano in salamoia. Di questa pianta sono state selezionate cultivar dai fusti eretti, dalle foglie giganti e dal colore giallino (Portulaca oleracea L. subsp. sativa (Haw.) Celak.) che possiedono particolari caratteri gastronomici.
    La Porcellana viene anche coltivata in Germania, Svizzera, Olanda e, soprattutto, in Francia dove viene spesso aggiunta a minestre, salse, burro alle erbe, carni, pesci e altre verdure.







    liberamente tratto da link e link

  9. #9
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    Flora, quella postata da Alessandra non è la portulaca, e se guardi bene non assomiglia a nessuna delle foto che hai postato tu è un tipo che assomiglia molto ma non sono quelle....più tardi faccio una foto, ne ho anche io in un' aiuola sotto ad una siepe che delimita una proprietà....il nome però non me lo ricordo....può anche essere si chiami portulaca, solo è di altra varietà

  10. #10
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    Testo scritto da Flora
    E' un'infestante cosmopolita a quanto pare, ho passato ore e ore a ripulire l'orto di mio padre pieno a cariolate...

    Poi una mia vicina mi ha fatto notare che si mangia...
    ahhhhhhhhhhhhhhhhhh bene bene
    quindi riassumo:
    -l'estate prossima Pensiero e Yurj sono attesi nel canneto tra zanzare elefante e tigri moscate ( ), 21 ore di lavoro, una di riposo, due di ferie (uhm... forse troppe ma va beh... siamo buoni)
    - Flora è attesa con la cariola, trasporto mezzi a carico, per la pulizia della porcacchia.

    di questo passo POLFARM diventa presto realta'.

    ... e da oggi nuovo stop: "la Flora del Pensiero" ( )


 

 
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