Cosa pensate di Savonarola? Un eretico? O un moralizzatore vittima di Alessandro VI, un Papa immorale?
Saluti
F.
Cosa pensate di Savonarola? Un eretico? O un moralizzatore vittima di Alessandro VI, un Papa immorale?
Saluti
F.
Caro Franzele,Originally posted by Franzele
Cosa pensate di Savonarola? Un eretico? O un moralizzatore vittima di Alessandro VI, un Papa immorale?
Saluti
F.
dare un giudizio sul Savonarola è molto difficile. Certo è che la sua fu un'opera moralizzatrice, anche se i suoi seguaci furono estremisti e lo condussero, forse, fin dove lui non voleva giungere. Sta di fatto che, in ogni caso, di lui ebbero stima grandi Santi come Margherita de' Pazzi e Filippo Neri.
Cordialmente
Augustinus
Quel "dove no voleva giungere" sarebbe all'eresia?Originally posted by Augustinus
Caro Franzele,
dare un giudizio sul Savonarola è molto difficile. Certo è che la sua fu un'opera moralizzatrice, anche se i suoi seguaci furono estremisti e lo condussero, forse, fin dove lui non voleva giungere. Sta di fatto che, in ogni caso, di lui ebbero stima grandi Santi come Margherita de' Pazzi e Filippo Neri.
Cordialmente
Augustinus
Lo chiedo perchè fu scomunicato e per un cattolico "doc" il Papa è infallibile nelle questioni di fede.
Saluti
No. Non intendevo l'eresia, ma le interpretazioni datane dai seguaci (i c.d. piagnoni). I moderni storici ritengono, infatti, che la sua predicazione non fu né eretica né scandalosa. E neanche scismatica e sediziosa. La sua dottrina non fu neppure temeraria, perversa, empia, blasfema e vana come fu definita 500 anni fa. Savonarola si mosse sempre nell’ortodossia. Per cui la scomunica papale per eresia è da considerare non valida sia sotto il profilo della forma che della sostanza.Originally posted by Franzele
Quel "dove no voleva giungere" sarebbe all'eresia?
Lo chiedo perchè fu scomunicato e per un cattolico "doc" il Papa è infallibile nelle questioni di fede.
Saluti
Per incidens, più volte, a partire dal 1592, con Papa Clemente VIII, e poi ancora infruttuosamente nel 1624, 1675, nel 1935 e nel 1995, fu chiesto di avviare il processo di beatificazione di Fra Savonarola. Da ultimo nel 1998 fu dato il placet per tale avvio.
E veniamo alla questione della scomunica. Essa di per sè è una sanzione che, innanzitutto, non priva della comunione con Dio, ma solo con la Chiesa. Essa è un provvedimento disciplinare che non attiene alla materia di fede o dei costumi, ma, appunto, alla materia disciplinare. Abbiamo diversi esempi di Santi "scomunicati". Un nome per tutti: S. Giovanna d'Arco, considerata eretica, scismatica, strega, apostata, libertina, ecc. e, per questo, scomunicata. Eppure è Santa. Fu riabilitata pochi anni dopo la morte ed ora la veneriamo sugli altari. Questo prova che la sanzione canonica non gode del crisma dell'infallibilità. E quindi come cattolico non ho problemi sul punto.
Tornando al Savonarola, ricordo che sembra che lo stesso Alessandro VI, che pure era stato l’autore della scomunica e durante il cui pontificato era stata eseguita la sentenza, avesse rimpianto la sua morte e avesse dichiarato di essere stato mal consigliato. Più eloquente di lui fu Giulio II che, trovandosi a Viterbo nel 1509, pare affermasse che volentieri l’avrebbe fatto santo, e che nello stesso periodo commissionò a Raffaello l’affresco della Disputa del Sacramento, nel quale il frate domenicano compare tra i santi e i dottori. Solamente dieci anni erano trascorsi dalla sentenza di condanna a morte, e Savonarola era effigiato nelle Stanze vaticane. Paolo IV, nel 1558, istruì un nuovo processo contro il frate, il secondo dei processi post mortem. La Congregazione dell’Indice valutò attentamente i suoi scritti, al fine di verificare se contenessero affermazioni contrarie alla fede. Filippo Neri, che nutriva particolare devozione per il priore di San Marco (convento nel quale aveva studiato), e che teneva una immagine di lui appesa nella stanza, lo difese appassionatamente, e anche in questa occasione non si raggiunse alcuna condanna. Cioè si ritenne non eretico.
Savonarola impersonava un paradosso evidente: era presentato dai protestanti come uno dei padri della Riforma, in chiave antipapale, ed era, al contempo, venerato da Filippo Neri, difensore dell’ortodossia, nemico dell’eresia e, successivamente, grande santo della Riforma cattolica. Riforma e Controriforma, caso unico, potevano accordarsi sul medesimo eroe. Né, d’altra parte, è sufficiente citare il solo Filippo Neri, poiché numerosi altri religiosi erano dichiaratamente devoti di fra Girolamo, e sopra tutti Caterina de’ Ricci. La futura santa conservava a San Vincenzo di Prato ciò che rimaneva delle sue ceneri arse e gettate in Arno, ne recitava l’officio come se fosse un martire, e fece realizzare alcune immaginette che lo ritraevano con l’aureola e con le vesti ricoperte di fiammelle. I conventi domenicani di San Marco e di Santa Maria Novella, insieme ad alcuni altri in Toscana, lo veneravano clandestinamente come martire, ed è probabile che, già nell’anno successivo a quello della sua morte, fosse stato composto un ufficio liturgico a lui proprio.
Perchè scandalizzarsi allora, sino alle offese, se qualcuno, a ragione o a torto non sta a me dirlo, venera, o almeno ammira, Monsignor Lefebvre ?
El Bardo
Grazie ad Augustinus per la chiara ed esaustiva risposta
sono due cose ben diverse, Lefebvre ha compiuto un vero atto di sfida alla Chiesa,Savonarola no, semmai al potere.Originally posted by el Bardo
Perchè scandalizzarsi allora, sino alle offese, se qualcuno, a ragione o a torto non sta a me dirlo, venera, o almeno ammira, Monsignor Lefebvre ?
Ma Savonarola non mi sembra sia piu' considerato eretico.
UT UNUM SINT!
V. QUI
Non so se c'è mai sta una discussione in merito:
ma qual è l'opinione attuale della Chiesa sul Savonarola?