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  1. #1
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    Predefinito Ecumenismo:il 16 maggio cattolici e anglicani presentano un documento comune su Maria

    ECUMENISMO: IL 16 MAGGIO A SEATTLE (USA) CATTOLICI E ANGLICANI PRESENTANO UN DOCUMENTO COMUNE SU MARIA


    Sarà presentato da una delegazione internazionale di anglicani e cattolici il 16 maggio a Seattle negli Stati Uniti la dichiarazione congiunta sulla “comprensione del posto di Maria nella dottrina e nella vita della Chiesa”. Ad annunciarlo è il Servizio di informazione della Comunione anglicana, aggiungendo che il documento – che ha per titolo “Maria: Grazia e Speranza in Cristo” - è il frutto di cinque anni di lavoro portato avanti dall'Arcic, la Commissione internazionale di dialogo a cui fanno parte il Consiglio Consultivo anglicano e il Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani. “Il testo – spiega la nota – non è una dichiarazione normativa della Chiesa cattolica e della Comunione anglicana. Il documento è offerto piuttosto allo studio e alla valutazione delle chiese”. Il testo sarà presentato come “Dichiarazione di Seattle” in quanto i membri dell’Arcic lo hanno completato nella città americana durante un incontro che si svolse nel febbraio del 2004. I teologi che costituiscono la commissione sono vescovi, sacerdoti, religiosi e laici di 10 paesi. Il 16 maggio la presentazione della dichiarazione sarà ospitata dall’arcivescovo cattolico di Seattle, Alexander J. Brunett che co-presiede la Commissione dell’Arcic insieme all’arcivescovo Peter Carnley, primate della Chiesa anglicana di Australia. In Europa, la dichiarazione sarà presentata il 19 maggio a Londra nell’abbazia di Westminster.

    Agenzia Sir

  2. #2
    INNAMORARSI DELLA CHIESA
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    Predefinito La benedizione del card. Newman^__^

    Volevo offrire a voi tutti, allora, dopo questa bella notizia che avete messo......la storia di un grande sacerdote e vescovo e poi cardinale.......una figura presentata distortamente da alcuni ambienti protestanti .....e solo in questi ultimi anni riabilitata.......


    John Henry Newman era figlio dell'anglicano fedele e devoto banchiere e di madre discendente degli Ugonotti francesi e nasce a Londra il 22 febbraio del 1801.
    La sua carriera fu veloce e brillante quanto la sua vocazione, a soli 10 anni, grazie alla fede sincera della madre (c'è sempre una madre devota dietro figli santi^__^), Newman sente la vocazione e a 21 anni può coronare il suo sogno, viene ordinato prete anglicano. Viene affidato alla parrocchia di S.Maria in Oxford e ben presto scopre una seconda passione: I PADRI DELLA CHIESA.......

    Oxford era ed è un centro frequentato dai più grandi studiosi anglicani con loro, ben presta pubblica piccoli saggi di Patristica e dei Padri ricevendo da una parte grandi approvazioni, ma dall'altra parte qualcuno aveva intuito o fiutato la troppa passione del giovane intraprendente.

    Newman era di carattere assai docile e tranquillo, la predicazione del Vangelo era tutto ciò che lo animava nel cuore e nella mente tanto che NON VOLEVA SPOSARSI per timore di non poter dedicarsi più a tempo pieno a questa vocazione che sentiva come missione PIENA......
    Una volta al suo vicario che gli faceva osservare che era saggio sposarsi per non dare adito alle male lingue di dubitare sulla sua castità, rispose: " e voi volete che io renda infelice una donna solo per accontentare i maliziosi? Voi piuttosto, vicario, perchè volete obbligare a sposarsi ed aggiungere dunque un peso a chi porta già la sua croce?"
    Il vicario non reagì......

    Aveva una grande corrispondenza dai suoi fedeli della Parrocchia, era sempre interpellato, aveva tempo per tutti, anche in piena notte si recava a far visita ai suoi malati, di giorno si occupava delle famiglie più bisognose personalmente, e trovava tempo anche per studiare, una passione che non lo abbandonò mai, tuttavia aveva un TORMENTO, scrisse nel suo diario:
    "...questa chiesa anglicana, iniziata da un re adultero e omicida, come può essere la vera chiesa fondata da Gesù Cristo? E come possono i miei confratelli criticare la Chiesa di Roma? "
    A Newman non interessavno nè il danaro e neppure la carriere, ogni soldo che giungeva alle sue mani, subito era messo in circolazione per le necessità dei suoi parrocchiani, ma aveva un punto fermo: LA RICERCA DELLA VERITA'.... solo la Verità lo dominava....e capì ben presto che solo partendo dai Padri della Chiesa avrebbe potuto trovare questa Verità......

    Nel Luglio del 1833, decide di andare in Italia, a Roma......non c'era mai stato e voleva vedere e sentire di persona il clima e quant'altro potesse tornare utile alla sua ricerca.
    Il suo vicario dovette lottare molto prima di lasciarlo andare a malincuore, presagendo forse ad un futuro cambiamento che quella visita avrebbe causato.....
    A Roma Newman avvertì il disagio e il grave peso della divisione con la Chiesa di Roma, ma al contempo avvertì una forte commozione nel leggere su quella piazza di san Pietro alcuni scritti dei Padri riguardanti le sue stesse origini.....Subì il fascino di Agostino e di san Crisostomo quando parla della Roccia che è Pietro su cui poggia la Chiesa che essendo Corpo di Cristo è indefettibile ed infallibile, facendo un paragone pensando su cosa poggiava la Chiesa Anglicana, Newman, pianse!

    Importante fu l'incontro a Roma con Nicola Wiseman, giovane rettore del Collegio inglese, prete e professore di ebraico e siriaco il quale parlò con lui del suo desiderio, avendo davanti Newman, di fare qualcosa per ridare dignità ai fratelli cattolici in Inghilterra che da tre secoli erano oramai definiti i REIETTI DELLA SOCIETA' INGLESE.

    Newman raggiunse anche la Sicilia dove si ammalò e fu anche sul punto di morire, miracolosamente (come scrive nel diario) guarì perchè sapeva che la sua missione non era ancora compiuta....
    Rientrato ad Oxford si riunì spontaneamente attorno a lui un gruppo di giovani preti anglicani, desiderosi come lui di conoscere LA VERITA', la vera natura della Chiesa nel suo rapporto con LA TRADIZIONE DEI PRIMI SECOLI E LA SUA AUTORITA'......
    Diceva Newman: " ....se noi come Chiesa Anglicana siamo infallibili nell'istruire i nostri fedeli è perchè esiste una Chiesa prima di noi che ha RICEVUTO questa autorità: o siamo ortodossi o siamo cattolici, non c'è altra soluzione!"

    Diventarono autorevoli e venivano ascoltati fino a quando i "churchmen"(=i capi) della Chiesa Anglicana non ne potereno più e li definirono molto più gravemente che "semplici monelli", bensì "istigatori di una falsa concezione della Chiesa"......
    Così il 5 maggio del 1836 votarono CONTRO Newman e i suoi seguaci definendoli RIBELLI....ma ciò che più ferì Newman, fu l'eticchetta con la quale furono cacciati fuori dall'aula: PAPISTI!

    Newman non si arrese e con lui neppure quantu lo seguivano, decisi ad andare a fondo la riscoperta dei Padri della Chiesa specie nel periodo in cui la Chiesa non si era ancora divisa, da premettere che questo genere di studi ERANO VIETATI AL POPOLO DEI FEDELI, lo studio dei Padri era solo per un certo grado in su.
    Newman tuttavia tentò sempre di NON opporre resistenza al suo essere anglicano, ma si domandava: CHE COSA HANNO IN COMUNE GLI ANGLICANI CON I PADRI E CON LA CHIESA DEI PRIMI 4 SECOLI?
    Aggiungeva una nota alle sue note: LE TENEBRE DEVONO ESSERE FUGATE, LA LUCE DEVE RISPLENDERE!

    Aveva accanto a sè un certo fiore: i giovani seminaristi della Chiesa Anglicana, desiderosi come lui di capire e riscoprire le proprie radici, diceva Newman: "...le nostre radici non possono iniziare in quel 1500, prima deve esserci qualcosa e se c'è un dopo non può che essere una nostra responsabilità comune..."

    Newman fu accusato di voler fondare una sua CHIESA SCISMATICA...e avrebbe potuto farlo, tanti erano i seguaci che aveva nelle sue prediche ecumeniche......MA NON LO FECE, di fronte a questa accusa rispose: " Che motivo abbiamo, venerati fratelli, di creare un altra chiesa ancora? Essa non sarebbe altro che figlia di una prostituzione, dell'ennesima prostituzione. La Chiesa non può che essere UNA SOLA, come UNO E' IL CRISTO....cerchiamo solo di capire se siamo figli di una prostituta o se possiamo riparare i danni che tutti abbiamo commesso creando una nuova chiesa...."

    Questa affermazione gli creò una dura persecuzione, venne abbandonato dai vescovi anglicani i quali sostenevano che fosse stato "INFETTATO DALLA CULTURA CATTOLICA CHE LEGGEVA TROPPO" (siamo nel 1800 attenzione), sentendosi come in agonia per non essere stato compreso (egli infatti non si sentiva affatto ancora un cattolico, ma voleva solo capire quale strada usare per tentare L'UNITA' DELLA CHIESA LA SOLA CHE CRISTO AVEVA FONDATO), si ritirò a Littlemore.
    Il 24 settembre del 1843 salì per l'ultima volta sul pulpito della sua parrocchia, rimproverando la chiusura dei vescovi anglicani alla ricerca della VERITA' PER L'UNITA' DELLA CHIESA, commovente il suo finale dove piangendo implorò dai suoi richieste di PREGHIERE affinchè si potesse compiere la volontà di Dio, giammai la sua....
    Sceso dal pulpito, tra il silenzio della sua gente, si spogliò dell'abito deponendolo ai piedi dell'altare, da quel momento tra lui e l'anglicanesimo si aprì una profonda ferita....Newman descrive: " ...ora comprendo Gesù, è la ferita del TUO COSTATO, questa ferita gravita su tutti noi che continuiamo a ferirti se rifiutiamo, TUTTI INSIEME, di raccogliere quelle preziosissime gocce di sangue ed acqua che i Padri Santi sempre interpretarono come il Battesimo della Chiesa per mezzo dei Sacramenti..."

    In questo periodo in cui non era nè anglicano, nè cattolico,scese il silenzio......Un silezio fatto di mediatzione, ora la domanda che cercava risposta era questa: La Chiea Cattolica,nonostante i suoi fallimenti è proprio quella descritta dai santi Padri Ignazio, Ireneo, Ambrogio, Agostino...?? Perchè abbiamo quasta visione che allantana la Chiesa Cattolica dalla visione che ne ebbero i Padri?.....
    Passando la sua...NOTTE DELL'ANIMA...fra tormenti e sofferneza fatte di suppliche e preghiere, giunse la risposta.....scrive Newman:
    " La Chiesa Cattolica è quella uscita DAL COSTATO DI CRISTO, è Lei , è lei medesima è Lei quella descritta dai santi Padri, ma Essa è come un ALBERO che, crescendo, si è sviluppato, restando tuttavia IL MEDESIMO CORPO DI CRISTO FINO AD OGGI, E PER DOMANI E PER SEMPRE FINO ALLA FINE DEI TEMPI COME IL SUO CAPO HA PROMESSO....."

    L'8 ottobre del 1845, John Henry Newman, nelle mani del padre Passionista Domenico Barbieri, pronunciò la sua conversione al cattolicesimo, scrivendo al Papa con queste parole:
    "....e fu per me come entrare in un porto, dopo una crociera burrascosa. La mia felicità è senza interruzione..."
    Gladstone, primo ministro britannico, appresa la notizia commentò:
    " Mai la Chiesa Cattolica Romana, dopo la riforma protestante, ha riportato una vittoria più grande di questa! Se non vogliamo perdere altri illustri, sarà conveniente trattare più umanamente i cattolici che sono comunque figli dell'Inghilterra"

    La conversione di Newman, nonostante egli stesso tentò di non enfatizzarla, trascinò nella bufera la chiesa Anglicana, parecchi dei suoi che lo avevano seguito nelle prime discussioni, lo seguirono come Faber, grande catecheta cattolico. In meno di un anno si registrarono trecento conversioni al suo seguito, il più provenienti fra gli intellettuali, professori e teologi......

    Di fronte a tanta disfatta, si armarono i teologi anglicani.
    Newman cercò un teologo capace di rispondergli per confutare il deplorevole "Saggio sullo sviluppo del dogma"...si propose il teologo anglicano Henry Maning, pastore zelante che dopo la morte della moglie viveva come un eremita, saggio ed in influente, partito per confutare...rimase confutato, infatti il 6 aprile del 1851, anche il Maning entrò nella Chiesa Cattolica, diventando successivamente prete e vescovo.

    Newman inviato a Roma dal vescovo dei Cattolici in Inghilterra, al Collegio dell "propaganda della Fede", completò i suoi studi e ricevette l'Ordinazione sacerdotale il 26 Maggio del 1847. Ricevuto ed incoraggiato dal Papa Pio IX, lo incaricò di ridare linfa ai cattolici inglesi fin troppo abbandonati e Newman fondò l'Oratorio di San Filippo Neri...del quale Newman ne era diventato un devoto....aveva all'epoca 50 anni...Newman andando via da Roma baciò la terra dicendo: " Gesù ti ringrazio, ora fa presto affinchè la Chiesa raggiunga presto la santa unità..."

    Tuttavia iniziarono nuove croci...tutto ciò che Newman iniziava, sembrava destinato a fallire nell'immediato.....Ben presto si trovò complemante solo, incompreso, considerato pericoloso, era tenuto a distanza anche dagli stessi cattolici che non comprendevano la sua passione per l'unità della Chiesa, forse chissà era troppo presto!
    Ma proprio le letture dei grandi Fondatori Cattolici lo aiutarono a non scoraggiarsi, sempre dipiù si sentiva uno di loro...
    In questo periodo di crisi qualcuno dalla Chiesa anglicana tentò di trarre vantaggio da queste crisi per riportarlo, ma lui, fedele alla Chiesa Cattolica, non cedette, anzi, aprì una scuola biblica invitando personalmente i fedeli cattolici i quali in massa cominicarono ad affluire alle sue lezioni....
    Compì con gli scritti, sull'esempio dei Padri, poderosi volumni in difesa della Verità che guadagnarono al Cattolicesimo inglese la simpatia di molti ambienti anglicani, la strada finalmente era stata aperta.....
    Newman sosteneva sempre di non sentirsi mai avversario di qualcuno, amava la Chiesa Anglicana per la quale aveva affidato ogni Messa che celebrava appena si alzava....
    Sulla scia di san Filippo Neri, trovò comprensione fra i giovani cattolici i quali riscoprirono una passione per la Chiesa per lungo tempo assopita a causa delle restrizioni che erano costretti a subire.

    Nel 1864, con il clima anticlericale che invadeva l'Europa risorgimentale, il dott. Kimgsley, in un opuscolo distribuito a migliaia, tacciava i cattolici di ipocrisia, colpendo particolarmente tutto il clero di bugie e menzogne....
    Padre Newman insorse con la fermezza del suo genio spiegando PUNTO PER PUNTO SU TUTTE LE ACCUSE, nacque il suo primo capolavoro di grande distribuzione che lo fece conoscere in tutta Europa: APOLOGIA PRO VITA SUA in cui scriveva:
    " Nella Chiesa Cattolica riconobbi il costato aperto del Cristo, questa Chiesa fu per me una realtà nuovissima eppure ben radicata ai santi Padri. Sentii che non ero io a costruirmi una Chiesa con lo sforzo del mio pensiero. Il mio spirito solo allora si chetò in sè stesso. Bisogna contempalre la Chiesa come un fatto obiettivo e reale di incontrovertibile evidenza, e allora ci si accorgerà che questa non può che essere la Chiesa Cattolica.."

    Nel 1879 il Papa Leone XIII succeduto a Pio IX lo creò cardinale....

    Visse ancora 11 anni a Birmingham, fra libri soprattutto di esegetica e di spiritualità cattolica legata ai Padri, pregando, e tenendo sempre la porta aperta perchi volesse conversare con lui.....dedicava il giorno alla gente dai semplici agli studiosi, la notte in preghiera e a studiare....
    L'11 agosto del 1890 il card Newman faceva ritorno alla Casa del Padre che chiamava "la Luce gentile" come testamento volle che sulla sua tomba venisse scritto: " Dalle ombre e dalle figure, alla Verità"...
    Nel suo testamento rimane a tutta la cristianità una raccolta di scritti profondi ed importanti per quel processo che tanto desiderò: l'Ecumenismo, un Ecumenismo fatto DI Cristo che come sempre VA INCONTRO ALL'UOMO.....

    Fraternamente Caterina LD

    P.S. per approfondimenti usate pure il:
    (J.H.Newman nei suoi scritti. Di G.Regina, Ed.S.Paolo, 1956)
    Fraternamente Caterina
    Laica Domenicana

  3. #3
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